Peanuts, Charlie Brown, Snoopy ecc.

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    Peanuts (letteralmente noccioline o personcine) è il titolo di una striscia di fumetti giornaliera scritta e illustrata da Charles M. Schulz, che è stata pubblicata dal 2 ottobre 1950 al 13 febbraio 2000 (il giorno dopo la morte dell'autore). La striscia è stata una delle più famose ed influenti in tutta la storia dei fumetti: è stata infatti pubblicata in oltre 2600 giornali, con un bacino di 355 milioni di lettori in 75 paesi nel mondo ed è stata tradotta in 21 lingue diverse.
    Nel 1999 Schulz decise di smettere di disegnare le strisce dei Peanuts, che pertanto si interruppero, secondo l'esplicita volontà dell'autore di non volere eredi che continuassero la serie.


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    Storia



    La striscia Peanuts nacque originariamente con il titolo di Li'l Folks (personcine), una tavola domenicale a fumetti che comparve sul giornale della città natale di Schulz, il St. Paul Pioneer Press, dal 1947 al 1950. Il suo lavoro fu notato dalla United Feature Syndicate, che decise di pubblicare la nuova striscia che Schulz stava mettendo a punto. La striscia era simile alla tavola domenicale, ma presentava una serie di personaggi, anziché tanti piccoli personaggi senza nome. Avrebbe forse potuto mantenere il nome originale, non fosse che questo era troppo simile a quello di altre striscie famose all'epoca: Li'l Abner di Al Capp ed una striscia oggi dimenticata, Little Folks. Per evitare confusione, la syndication scelse il nome di "Peanuts", una scelta che non trovò Schulz particolarmente entusiasta. In un'intervista del 1987 questi dichiarò che "è un nome totalmente ridicolo, non ha significato, crea confusione e non ha dignità - e io credo che il mio umorismo abbia dignità". Presto la striscia ebbe un suo personaggio principale, Charlie Brown, modellato sull'infanzia dell'autore stesso, cui Schulz avrebbe voluto intitolare la striscia, cambiandone il nome in Good Ol' Charlie Brown.

    Peanuts debutta il 2 ottobre 1950 su sette quotidiani statunitensi: il Washington Post, il Chicago Tribune, il Minneapolis Tribune, l'Allentown Call-Chronicle, il Bethlehem Globe-Times, il Denver Post ed il Seattle Times. Inizialmente venne pubblicata per sei giorni, le tavole domenicali non apparvero fino al gennaio 1952.

    I primi anni della striscia somigliano già a ciò che sarebbe diventata in futuro, tuttavia vi sono alcune differenze. Il tratto è più spesso, il disegno più pulito e semplice ed i personaggi sono più tozzi; un esempio è la testa di Charlie Brown, che nelle prime strisce ha una forma più simile a quella di un pallone da rugby.

    Peanuts è notevole per la sua abile critica sociale, specialmente se comparata con gli altri fumetti ad essa contemporanei negli anni Cinquanta e Sessanta. Schulz non denuncia esplicitamente i problemi legati alla razza, al genere ed alla disuguaglianza sociale ma li rende evidenti ad esempio nel disegnare un personaggio come Piperita Patty, la cui abilità atletica e la cui forza di carattere sono date per scontate, stridente con l'immagine delle ragazze veicolata dai media dell'epoca. Benché fosse cristiano ed avesse illustrato la Bibbia in classi di catechismo, Schulz si definiva un "umanista secolare". Politicamente moderato, ebbe anche a fare satira contro l'estrema destra cristiana, presentandola come ipocrita ed auto-assolutoria.

    Schulz riuscì ad essere pungente con ogni tema che scelse. Nel corso degli anni spaziò su tutto, dalla guerra del Vietnam ai regolamenti sull'abbigliamento scolastico alla "nuova matematica". Una delle sue sequenze più premonitrici risale al 1963, quando inserì nel cast il personaggio di un bambino chiamato "5", le cui sorelle si chiamano "3" e "4", il cui padre ha cambiato il cognome della famiglia nel proprio codice postale per protestare su come i numeri vadano a sostituirsi alle identità delle persone. Un'altra sequenza critica l'ossessivo voler organizzare i giochi dei bambini, quando tutti i bambini del cast aderiscono a squadre organizzate per la realizzazione competitiva di pupazzi di neve e criticano Charlie Brown per il suo insistere a voler fare il proprio pupazzo di neve da solo, senza squadre e allenatori.

    La serie di vignette di cui Schulz andò più fiero fu dei primi anni Settanta, quando Charlie Brown comincia ad accusare uno strano disturbo che gli fa vedere ogni oggetto sferico - come il sole o le palline del gelato - come fosse una palla da baseball. Il disturbo peggiora fino a quando sulla sua testa rotonda si forma una strana cicatrice che somiglia in tutto e per tutto alle linee di giunzione di una palla da baseball. Charlie Brown viene mandato in campeggio per rimettersi e tiene in testa per tutto il tempo un sacchetto di carta. Gli altri bambini lo soprannominano "Sacco" e lo trattano con insolito rispetto fino addirittura ad eleggerlo presidente del campo. Pensando di essere ormai guarito, Charlie Brown esce una mattina presto per vedere l'alba, ma il sole, al suo sorgere nel cielo, gli appare come un'enorme faccia umana dall'espressione canzonatoria.

    Peanuts è stata probabilmente la striscia a fumetti di maggior successo popolare tra gli anni 1965 e 1980, che possono esserne definiti il culmine. Moltissimi sono stati i libri e le raccolte pubblicati. Tuttavia, a metà degli anni Ottanta altre strisce hanno raggiunto i Peanuts in popolarità: tra esse Doonesbury, Garfield, The Far Side, Bloom County e Calvin & Hobbes. Con la sua diffusione sui giornali, il merchandising e la cessione di licenze d'uso per le immagini, Peanuts ha rappresentato una grande fonte di reddito per Schulz.

    Le strisce quotidiane dei Peanuts erano impaginate nel formato "salva-spazio" a 4 vignette sin dagli anni '50, con rarissime eccezioni sviluppate su 8 vignette. Nel 1975 lo spazio fu leggermente accorciato in orizzontale e nel 1988 Schulz abbandona lo schema classico iniziando ad utilizzare l'intera lunghezza della striscia, in parte per combattere le continue riduzioni di spazio, in parte per sperimentare.

    Schulz ha disegnato ininterrottamente la striscia per 50 anni, senza avvalersi di assistenti, nemmeno per i testi e la colorazione. A cominciare dai primi anni '80 il suo tratto ha cominciato a tremare: il tremolio è diventato più visibile nel decennio successivo. Ciononostante ha continuato a disegnare fino a quando i suoi problemi di salute sono diventati insormontabili. L'ultima striscia è stata disegnata il 3 gennaio 2000 e pubblicata il giorno dopo la morte di Schulz, avvenuta il 12 febbraio successivo. Molti giornali statunitensi hanno cominciato a ripubblicare le vecchie strisce con il titolo di Classic Peanuts, questo in virtù delle ultime volonta di Schulz che nel suo testamento ha proibito la continuazione della serie dopo la sua morte.


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    Peanuts non ebbe un personaggio principale fin dall'inizio. Il suo cast iniziale era ridotto e vi comparivano solo Charlie Brown, Shermy, Patty (non Piperita Patty, che arrivò più tardi), ed un bracchetto, Snoopy. Presto però la striscia iniziò a concentrarsi maggiormente su Charlie Brown. Uno dei tratti principali di Charlie Brown è la sua instancabile testardaggine: non riesce mai a vincere una partita, ma continua a giocare a baseball; non riesce mai a far volare un aquilone, ma continua a provarci. Per qualcuno è l'esempio di un'ammirevole determinazione a cercare di fare del proprio meglio contro ogni avversità. Benché il suo complesso d'inferiorità sia evidente fin dall'inizio, nelle prime strisce riesce anche a piazzare qualche colpo nel confronto con Patty e Shermy. Alcune delle prime strisce raccontano anche dell'attrazione che Charlie Brown prova per Violet, il personaggio che viene successivamente aggiunto al cast.

    Col passare degli anni Shermy e Patty appaiono meno spesso, mentre nuovi personaggi principali vengono aggiunti. Schroeder, Lucy van Pelt e suo fratello Linus debuttano come bambini molto piccoli - Schroeder esordisce avvolto in pannolini ed ancora incapace di parlare. Nelle prime strisce Snoopy compare come un cane sostanzialmente normale nei comportamenti, i cui pensieri ancora non vengono scritti esplicitamente.

    I personaggi dei Peanuts non invecchiano, o lo fanno molto lentamente, eccetto il caso di personaggi neonati che nell'arco di poco tempo raggiungono un'età simile a quella degli altri personaggi già presenti da tempo. Linus, ad esempio, nasce durante il primo paio d'anni della pubblicazione della striscia. Nell'arco dei primi dieci anni passa dall'infanzia ad un'età simile a quella di Charlie Brown, durante i quali lo vediamo imparare a parlare e a camminare con l'aiuto di Charlie Brown e della sorella maggiore, Lucy. Linus poi smette di crescere quando la sua età è circa un anno inferiore a quella di Charlie Brown. Lo stesso Charlie Brown debutta sulla striscia come un bambino di quattro anni e nell'arco dei vent'anni di pubblicazione successivi passa ad avere otto anni, dopo i quali la sua età si ferma. L'intera banda dei Peanuts può essere grossomodo divisa in tre generazioni:

    Charlie Brown ed i suoi coetanei (Lucy, Shermy, Violet, Schroeder, etc.) - bambini di terza elementare
    i fratelli e le sorelle minori (Linus, Sally, Frieda, Eudora e qualche altro personaggio minore) - circa uno o due anni più giovani rispetto ai precedenti
    Replica (Ripresa in alcune strisce), il fratello più giovane di Linus e Lucy. Un altro personaggio che debutta come neonato e raggiunge poi un'età da asilo d'infanzia.
    Negli anni Sessanta la striscia inizia a dedicarsi maggiormente a Snoopy. A partire da questo periodo molti episodi iniziano a ruotare attorno alle vite fittizie di Snoopy, in cui esso s'immagina un'asso del volo della prima guerra mondiale o un famoso giocatore di hockey, col divertimento e lo sbigottimento dei bambini che s'interrogano su cosa stia facendo e che talvolta partecipano all'azione. Nel corso della striscia, Snoopy ha impersonato oltre 150 personaggi diversi, da "Joe Falchetto" ("Joe Cool" in inglese) a Topolino, dall'avvoltoio all'avvocato.

    Schulz continuò ad aggiungere nuovi personaggi, in particolare quello di Patricia Reichardt, meglio nota come Piperita Patty (Peppermint Patty nell'originale). Patty è una bambina decisa, atletica, un poco grossolana che sconvolge il mondo di Charlie Brown chiamandolo "Ciccio" (Chuck nell'originale), facendogli la corte e rivolgendogli complimenti che lui non è ben sicuro di meritare. Patty - capitano di un'altra squadra di baseball che si incontra con la squadra di Charlie Brown - porta con sé una nuova serie di personaggi, tra cui il primo personaggio nero, Franklin, e l'amica secchiona Marcie Johnson, che chiama Patty "capo" (sir nell'originale) e Charlie Brown "Charles" (tutti gli altri personaggi lo chiamano sempre "Charlie Brown" eccetto Eudora, che lo chiama anch'essa "Charles" e Peggy Jean - un personaggio minore dei primi anni '90 - che lo chiama "Brownie Charles"). Qualcuno ha ipotizzato che Piperita Patty e Marcie rappresentino una coppia lesbica ma questa sembra essere una mera speculazione, dato il manifesto affetto che entrambe provano per Charlie Brown. Nell'aspetto e nel comportamento, Marcie ricorda una versione più giovane del personaggio di Zolletta Huan in Doonesbury.

    Tra gli altri personaggi si annoverano la sorella minore di Charlie Brown, Sally, innamorata cotta di Linus; l'uccello Woodstock amico di Snoopy che parla una sua lingua resa solo con serie di barrette verticali e che qualche volta lo si può vedere insieme ai suoi coetanei (Conrad, Bill e Olivier); Pigpen, il bambino perennemente sporco, capace di sollevare nubi di polvere persino da un marciapiede pulito e Spike, uno dei fratelli di Snoopy che vive nel deserto. Un altro personaggio importantissimo (ma sempre "fuori campo" e mai disegnato) è la ragazzina dai capelli rossi di cui Charlie Brown è innamorato cotto senza riuscire a trovare mai il coraggio di parlarle a causa della sua estrema timidezza. Un altro personaggio spesso citato (ma comparso una sola volta nelle strisce) merita una menzione lo stupido gatto dei vicini, odiatissimo (e altrettanto temuto) da Snoopy; eterno avversario del bracchetto nella vita "reale" almeno quanto il maledetto barone rosso lo è nella fantasia.

    Libri
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    Le strip dei Peanuts vennero ristampate in numerosi libri, nel corso degli anni. Alcuni contennero raccolte cronologiche delle strip mentre altre furono raccolte tematiche, come Il Libro di Tennis di Snoopy. Vennero stampati anche alcuni libri con una storia singola, come Snoopy ed il Barone Rosso.
    Oltre a questi, specials televisivi furono adattati in forma di libro singolo. Attualmente sono pubblicati dalla Baldini Castoldi Dalai editore cinque volumi di grande formato pubblicanti tutte le strisce, rispettivamente, degli anni '50, '60, '70, '80, e '90.

    Charles Schulz resistette sempre alla pubblicazione dei primi Peanuts poiché essi non riflettevano più i caratteri che egli delineò per loro. Malgrado questo, nel 1997 egli iniziò ad avere contatti con Fantagraphics Books perché fossero pubblicate tutte le strip dei Peanuts, comprese quelle dei primissimi anni.
    Il primo volume della collezione, The Complete Peanuts: 1950 to 1952, fu pubblicato nell'Aprile 2004.

    Rispetto ad altre strisce, Peanuts rappresenta un'eccezione in quanto gli originali della maggior parte delle strisce sono proprietà del distributore (il syndicate) che ne cura la diffusione sui giornali.

    In Italia, i libri dei Peanuts sono stati pubblicati dalla Milano Libri, dalla Rizzoli e dalla Baldini Castoldi Dalai. Tra i suoi traduttori figura anche Umberto Eco.

    Nell'Aprile 2005 Panini Comics ha iniziato a pubblicare la traduzione italiana dei volumi della serie The Complete Peanuts.

    Uno dei personaggi della striscia, Linus, ha dato il nome ad una rivista di fumetti nata negli anni '60 con cui le strisce dei Peanuts - e di numerosi altri autori - approdarono in Italia.

    TV, cinema e teatro

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    Oltre che in numerosi libri, i personaggi dei Peanuts sono apparsi anche molte volte in forma animata in televisione. La prima apparizione come cartone animato in bianco e nero fu per la Ford Motor Company, che utilizzò i Peanuts per pubblicizzare nel 1959 la sua Ford Falcon. Lo spot fu animato da Bill Melendez che lavorava presso la Playhouse Pictures, uno studio d'animazione che aveva la Ford tra i suoi clienti. Schulz e Melendez divennero amici e quando successivamente il produttore Lee Mendelson decise di realizzare un cortometraggio animato dal titolo A boy named Charlie Brown, questi mise Melendez a lavorare all'animazione. Prima ancora di concludere questo progetto, i tre realizzarono - sponsorizzati dalla Coca Cola - il loro primo special televisivo, A Charlie Brown Christmas, musicato da Vince Guaraldi e trasmesso dalla CBS nel 1965.

    Vi sono alcune differenze tra la versione animata e quella stampata dei personaggi. Nella striscia le voci degli adulti non si sentono mai (fatta eccezione per i primi anni), le conversazioni vengono viste solo dal punto di vista dei personaggi, ovvero questi rispondono alle domande loro poste dagli adulti. Questo aspetto viene mantenuto da Melendez nel cartone animato sostituendo le voci degli adulti con dei suoni modificati di trombone (il famoso whaa whaaaw whaa whaa). La maggiore differenza riguarda però Snoopy. nei cartoni animati i pensieri di Snoopy non appaiono in fumetti e non vengono letti da voci, vengono invece comunicati indirettamente ricorrendo al linguaggio del corpo ed ai suoni tipici di un cane ed attraverso dialoghi di cui si sente solo la parte dell'altro personaggio. Queste modifiche furono abbandonate per un po' nel passato; nella versione animata di She's a Good Skate Charlie Brown un attore dà voce ai pensieri di Snoopy. L'eliminazione dei pensieri di Snoopy dal dialogo è una delle modifiche più controverse, ma sembra che fosse stato lo stesso Schulz a volerla o perlomeno a suggerirla.

    Il successo di A Charlie Brown Christmas fu d'impulso per la CSB a trasmettere una serie di specials a cartoni animati in prima serata negli anni successivi, tra i quali It's The Great Pumpkin, Charlie Brown; It's the Easter Beagle, Charlie Brown e molti altri. In totale, furono prodotti più di trenta special, resi famosi anche dalle loro colonne sonore dal tipico pianoforte jazz, scritte da Vince Guaraldi. In particolare, il brano Linus and Lucy divenne una sorta di "marchio di fabbrica" musicale della striscia.

    Schulz ed i suoi collaboratori lavorarono successivamente ad altri special e a dei lungometraggi, il primo dei quali fu A Boy named Charlie Brown, del 1968. Molte di queste produzioni erano adattamenti presi direttamente dalla striscia di Schulz, anche se in alcuni casi vennero sviluppate storie autonome, Gli special ebbero il loro maggiore successo durante gli anni'70, con una media di una nuova produzione ogni anno. A metà degli anni '80 venne prodotta poi una serie a cartoni animati trasmessa al sabato mattina intitolata The Charlie Brown and Snoopy show", che durò due stagioni.

    Durante gli anni '80 la popolarità dei Peanuts cominciò a scemare e la CBS rifiutò qualche special. Le ultime produzioni non vennero trasmesse ma diffuse direttamente in cassetta, dopo le quali occorrerà attendere fino al 2000, quando la ABC comprerà i diritti a trasmettere tre nuovi special durante l'autunno.

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    I personaggi dei Peanuts sono anche approdati a teatro, nei musical You're a Good Man, Charlie Brown e Snoopy!!!. You're a Good Man, Charlie Brown fu inizialmente un musical off-Broadway di grande successo che rimase in cartellone per quattro anni tra New York ed il tour successivo, tra il 1967 ed il 1971, con Gary Burghoff nel ruolo di Charlie Brown. Un revival aggiornato ha debuttato a Broadway nel 1999. Da esso sono stati tratti anche due adattamenti televisivi, uno con attori (per la NBC) ed uno a cartone animato (per la CBS).

    Ancora oggi i personaggi dei Peanuts fanno la loro comparsa in animazioni per spot pubblicitari. In Italia, Linus e la sua coperta sono stati usati, fra l'altro, per reclamizzare un detersivo.

    I personaggi (in ordine cronologico di apparizione)

    Charlie Brown
    Shermy
    Patty
    Snoopy
    Violet
    Schroeder
    Lucy
    Linus
    Pig-Pen
    Charlotte Braun
    Sally
    Frieda
    5
    Roy
    Piperita Patty
    Woodstock
    Marcie
    Franklin
    Thibault
    Replica (Ripresa in alcune strisce)
    Spike
    Eudora
     
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    « Storia del Mondo. I vulcani eruttarono. Gli oceani ribollirono.
    L'universo era in tumulto. Poi venne il cane. »



    SNOOPY




    Universo - Peanuts
    Padre - Charles M. Schulz
    Apparizione - 4 ottobre 1950
    Specie - cane
    Luogo di nascita - Allevamento della Quercia
    Data di nascita - Sconosciuta
    Alleati....Charlie Brown, Woodstock
    Nemici....World War II (Il gatto del vicino)
    Parenti...Spike (fratello), Andy (fratello), Olaf (fratello), Pallino (fratello),
    Belle (sorella), Molly (sorella), River (sorella)



    Snoopy fece la sua prima apparizione nella striscia il 4 ottobre 1950, due giorni dopo la nascita della serie. Ebbe un nome il 10 novembre e inizialmente questo doveva essere "Sniffy", ma l'autore rinunciò poiché era già stato utilizzato in un'altra serie a fumetti. Prima di scegliere definitivamente Snoopy come nome, Schulz voleva chiamarlo "Spike", lo stesso nome del suo cane. Ultimo nato di una cucciolata di otto cani presso l'Allevamento della Quercia (Daisy Hill Puppy Farm nell'originale), Snoopy debutta nella striscia come un cane normale, ma col tempo ne diventa uno dei personaggi più dinamici.
    Snoopy, essendo un cane, non può parlare ed emette raramente dei suoni vocali, ma pensa tantissimo. Gli unici che sono in grado di leggerne i pensieri sono gli altri animali, in special modo Woodstock. Nonostante ciò, Charlie Brown e gli altri sono sempre al corrente di tutti i suoi pensieri e delle sue idee, anche se non in maniera consapevole.
    Una delle prime stranezze di Snoopy è stata il suo dormire sul tetto della cuccia, piuttosto che dentro di essa. Ma le stranezze della cuccia di Snoopy non si limitano a questo, in essa trovano ricovero fra l'altro un Van Gogh, un tavolo da biliardo, un affresco raffigurante la storia della civiltà (realizzato da Linus), una biblioteca, un televisore e molto altro.
    Nelle prime apparizioni Snoopy camminava a quattro zampe, dal 1956 ha iniziato a camminare su due zampe, come un essere umano. Ma anche a ballare, pattinare, giocare a pallacanestro e non bisogna dimenticare che Snoopy è anche uno dei componenti della squadra di baseball di Charlie Brown, dove gioca come interbase.
    Snoopy non sopporta i gatti (sostiene infatti che «sono le erbacce del prato della vita»), e quello dei vicini è un suo arci-nemico. Il gatto dei vicini non compare mai direttamente nella striscia, ma si vedono sulla cuccia gli effetti delle sue tremende zampate. Un altro personaggio che non si vede mai, per il quale Snoopy nutre invece rispetto e timore reverenziale, è il Grande Bracchetto (una sorta di strana autorità canina). Per altro per un breve periodo è Snoopy stesso il Grande Bracchetto, e Woodstock il suo segretario...Tra i suoi passatempi preferiti vi sono il tendere agguati a Linus per sottrargli l'amata coperta e tirare di boxe contro Lucy con un unico guantone fissato al naso, unico avversario capace di tenerle testa. Ogni tanto Frieda cerca di convincerlo ad andare a caccia di conigli, ma lui preferisce correre avanti ad avvertirli del pericolo.

    Molti dei momenti memorabili dei Peanuts sono legati al sogno di Snoopy di fare lo scrittore (di cui peraltro nessun editore vuol pubblicare gli scritti). Il suo immutabile incipit "Era una notte buia e tempestosa..." proviene dalla novella Paul Clifford, scritta nel 1830 da Edward George Bulwer-Lytton...Ma lo scrittore è solo uno dei sui moltissimi alter ego, primo fra tutti il pilota della prima guerra mondiale detto anche "l'asso della prima guerra mondiale". Per questo personaggio indossa sciarpa ed occhialoni e vola a bordo del suo Sopwith Camel - in effetti, la sua cuccia - combattendo il Barone Rosso la cui presenza è rivelata dai fori di pallottola che questi gli spara sulla cuccia. Quando non combatte si rifugia in un ristorantino francese con la dolce cameriera Marcie. Alle eroiche gesta del fantastico pilota è dedicata anche una canzone di Giorgio Gaber.
    Snoopy diventa anche Joe Falchetto (Joe Cool nell'originale) mettendosi gli occhiali da sole - secondo la moda dell'epoca - ed atteggiandosi a studente di college nullafacente, e spesso si diverte a "trasformarsi" in svariati animali (come l'avvoltoio), sentendosele dire da tutti, che credono che un cane non possa far finta di essere un rinoceronte perché troppo piccolo per caricare le persone. È anche un avvocato, un giocatore di hockey su ghiaccio, di football e golf, un soldato nella guerra d'indipendenza degli Stati Uniti, un legionario, un capo scout, un dottore e perfino un astronauta, per citare solo alcuni dei circa centocinquanta ruoli da lui impersonati nel corso degli anni.



    ......ha detto......



    La vita è come un cono gelato: bisogna imparare a leccarla!
    *
    - Sai una cosa Snoopy? lo la gente non la capisco..per quanto mi sforzi, non riesco proprio a capirla.
    Snoopy- Capisco come si sente… io ho smesso di cercare di capire la gente da molto tempo.
    Adesso lascio che cerchino loro di capire me.

    *
    Snoopy: Non c’è più! L’allevamento della Quercia non c’è più! Ci hanno costruito un parcheggio a 3 piani! Aaugh! Non lo sopporto! Stupida gente! Siete parcheggiati sui miei ricordi!

     
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  6. gheagabry
     
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    « Io soffro di claustrofobia... del mondo. »


    CHARLIE BROWN




    Nome - Charlie Brown
    Padre - Charles Monroe Schulz
    Specie - umano
    Data di nascita - 2 ottobre 1950

    Amici - Snoopy, Lucy van Pelt, Linus van Pelt, Replica van Pelt
    Piperita Patty, Marcie Johnson, Schroeder

    Nemici - Albero mangia-aquiloni

    Parenti - Sally Brown: sorella



    Scolaro di terza elementare di otto anni e mezzo, Charlie Brown è un adorabile perdente dalla testa più tonda che mai, capace di infinita determinazione e testardaggine, ma che è in definitiva dominato dalle sue ansie e manchevolezze, nonché dai suoi compagni, che approfittano di lui. Il migliore esempio di ciò è la sua squadra di baseball: Charlie Brown ne è l'instancabile organizzatore ed il lanciatore, ma la squadra perde abitualmente (lo storico dei loro punteggi è 2 a 930). Charlie Brown è un terribile lanciatore, costretto a subire colpi che spesso lo scalzano dalla postazione di lancio. Va detto peraltro che la maggior parte dei componenti della squadra gioca male; l'unica eccezione è Snoopy, il cane di Charlie Brown, che mostra una certa abilità nel ruolo di interbase. Anche Linus mostra ogni tanto una certa bravura. Charlie Brown ha anche una grande passione per gli aquiloni, ma i suoi aquiloni finiscono sempre su un albero "mangia-aquiloni" (spesso da lui chiamato "albero cannibale"), quando non subiscono sorti ancora peggiori.Ogni autunno la sua amica Lucy gli promette di tenere in posizione un pallone da Football Americano (da non confondere con il Rugby!) affinché lui lo possa calciare ed ogni volta lei glielo toglie all'ultimo momento, al culmine della rincorsa, cosicché Charlie Brown vola in aria e piomba immancabilmente sulla schiena. Charlie Brown all'inizio è sempre molto titubante, ben sapendo che come tutti gli anni Lucy toglierà via il pallone. Ma lei, lo riesce sempre a convincere in qualche modo, mentendo ovviamente. Solo una volta è riuscito a calciarlo, nei primi anni Novanta ed il raro evento è stato perfino parodiato in una sit-com.Nonostante tutto ciò e nonostante i torti che spesso subisce, Charlie Brown ha molti amici, il migliore dei quali è il fratello di Lucy, Linus, che a volte lo rimprovera, ma che è dalla sua parte. Charlie Brown è anche innamorato di un personaggio noto come "La ragazzina dai capelli rossi", benché non abbia mai avuto il coraggio di rivolgerle la parola. In qualche occasione Linus si è fatto da tramite per parlarle e Snoopy si è fatto coccolare da lei (incontri che avvengono sempre fuori campo). La ragazzina dai capelli rossi non compare mai nelle strisce a fumetti, la si può vedere ogni tanto nella versione a cartoni animati dei Peanuts.
    Charlie Brown è sempre chiamato per esteso dagli altri personaggi della striscia, mai semplicemente "Charlie". Perfino sua sorella Sally all'inizio lo chiama così, poi cambia in "fratello" o "fratellone". Fanno eccezione Piperita Patty ("Peppermint Patty" nell'originale), che lo chiama "Ciccio" ("Chuck" nell'originale), la sua amica Marcie, che, con Eudora lo chiama "Charles". Per alcuni lettori questo è un segno evidente della cotta che Piperita Patty e Marcie hanno per lui che però rimane indifferente alle loro occasionali attenzioni per via della ragazzina dai capelli rossi.Un'altra ragazza, Peggy-Jean, lo chiama Brownie Charles; questo perché quando incontrò Charlie Brown al campeggio e gli chiese il suo nome, questi, terribilmente teso, sbagliò mischiando il nome con il cognome. Con questa ragazzina ebbe contatti in alcune strisce, ma il fatto più buffo è che le lettere inviate venivano ripetutamente rinviate al mittente dalla sorellina di Charlie Brown che, leggendo sulle buste "Brownie Charles", non immaginava minimamente a chi fossero destinate.
    Charlie Brown è praticamente calvo, con un piccolo ricciolo di capelli in fronte. Snoopy si riferisce infatti al suo padrone come al "bambino dalla testa rotonda". Veste sempre un maglione giallo (o, più raramente, rosso) con una greca nera a zig-zag attorno alla vita. Della famiglia di Charlie Brown si sa poco, salvo che il padre fa il barbiere. Ha una sorella, Sally, anch'ella personaggio della striscia. Con lei è sempre molto paziente, nonostante lei lo assilli per fargli fare i compiti o criticandolo in continuazione. Charlie Brown ha infine un "amico di matita", parodia dell'Istituto Americano dell'"Amico di Penna" ("Pencil Pal" nella versione originale) cui scrive lettere mai corrisposte, anche perché si è spesso dimenticato di metterci il francobollo, con ortografia errata e macchie d'inchiostro.
    Charlie Brown esclama spesso "Misericordia!" oppure "Santo Cielo!" ("Good grief!" nell'originale) quando è sorpreso o scoraggiato.



    ....ha detto.....



    "Quando ci si deve alzare alle 7 in punto, e non hai fatto il tema che ti era stato assegnato, le 6:59 sono il momento peggiore della giornata!"

    "A volte la notte me ne sto sveglio nel letto e mi chiedo: "Dove ho sbagliato?". Poi una voce mi dice: "Ti ci vorrà più di una notte per questo"."

    "La vita è piena di scelte, ma a te non ne viene data alcuna!"

    "Quando perdiamo, mi sento a terra; quando vinciamo, mi sento in colpa!"

    "La vita è più facile se si teme soltanto un giorno alla volta."

    "Quando non ricevi mai lettere d'amore, devi far finta che qualsiasi cosa sia una lettera d'amore."

    "La felicità è accarezzare un cucciolo caldo caldo, è stare a letto mentre fuori piove, è passeggiare sull'erba a piedi nudi, è il singhiozzo dopo che è passato."

    "Lo sai che ci sono più di due miliardi di persone al mondo? E nemmeno una di loro mi apprezza! E... lo sai cos'è ancora peggio? Che con il continuo aumento della popolazione, io divento impopolare ogni giorno di più!"



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  7. gheagabry
     
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    "Il segreto della vita sta nel trovarsi nella stanza giusta!"



    LINUS




    Nome originale - Linus van Pelt
    Padre - Charles Monroe Schulz
    Data di nascita - incerta 22 novembre o in ottobre
    Abilità - Grande Intelligenza, è capace di far cambiare forma alla sua coperta.
    Alleati- Snoopy, Charlie Brown, Sally Brown, Piperita Patty, Marcie Johnson, Schroeder
    Parenti - Lucy van Pelt: sorella, Replica van Pelt: fratello



    Linus van Pelt è il migliore amico di Charlie Brown. Benché molto giovane, Linus è molto saggio (ma a volte spiccatamente ingenuo) ed è, con le sue frequenti citazioni delle Sacre Scritture, di fatto il filosofo ed il teologo della striscia. È anche devoto di una divinità personale, il Grande Cocomero che, come una sorta di Babbo Natale, una volta l'anno - la notte di Ognissanti - appare nell'orto di cocomeri più sincero e parte a distribuire doni ai bambini del mondo. Linus ovviamente spera ogni anno che il suo orto sarà il prescelto ma ciò non avviene mai. Anche per questo Linus rimane l'unico a credere al Grande Cocomero; i suoi tentativi di convertire di volta in volta gli altri personaggi falliscono per l'evidente insuccesso della lunga e vana attesa notturna nell'orto.
    L'interesse di Linus per religione e filosofia è un modo per sottrarsi alle continue prepotenze della sorella maggiore, Lucy.

    Linus compare per la prima volta con una coperta azzurra - da lui chiamata coperta di sicurezza - ed il pollice in bocca il 1º giugno del 1954. Da allora non ha più abbandonato la sua coperta. L'unica volta che ci riuscì fu con l'ausilio di Snoopy che, su ordine dello stesso Linus, la custodì senza farsi commuovere dalle sue implorazioni, facendone due giacche sportive - una per lui ed una per l'amico Woodstock-, ma Charlie Brown, credendo di fare del bene, gliene regalò una nuova facendolo ricadere nel "tunnel".
    Più tardi una nuova compagna di scuola, Eudora, gli sorride, e lui le regala la coperta. Dopo essersene pentito amaramente ingaggia Snoopy come agente segreto, con lo scopo di riprenderla; ma Eudora dice di aver regalato la coperta al gattino dei vicini (che Snoopy afferma pesi 100 tonnellate). Sally è innamorata di Linus e lo chiama "scimmiottino d'oro" ("sweet baboo", "dolce babbuino" nell'originale), ma non ha speranze di essere ricambiata, avendo Linus una cotta per la sua maestra di scuola, Miss Othmar. In seguito arriverà un'altra compagna di scuola, Lydia, con la quale Linus litiga molto spesso, anche se c'è dell'amore tra loro due.

    Linus generalmente gioca in seconda base nella squadra di baseball di Charlie Brown, non rinunciando neanche in quest'occasione ad avere la coperta con sé, a costo di far diventare essa stessa la seconda base. È capace di costruire castelli di sabbia incredibilmente magnifici e complessi, che fanno sfigurare quelli di Charlie Brown e che hanno generalmente vita breve se nei paraggi c'è Lucy con la sua bicicletta. Ha inoltre una predisposizione sfrenata all'uso della fantasia, come testimonia l'invenzione o l'utilizzo fantasioso di vari animali "feroci" - conosciuti solo da lui e da Snoopy - di cui ha il terrore, come i burropardi (terribili leopardi che vivono solo nei burroni), le vipere cornute ed i rospi smeraldini.


    ....ha detto....



    "Un cassetto di calze di lana. Questo è sicurezza."

    "Tra cinquecento anni non importerà più a nessuno!"

    "È difficile per me credere che un fiore abbia virtù profetiche!"

    "C'è qualcosa di simbolico nell'essere travolti da un televisore portatile mentre si legge un libro."

    "Mio padre mi odia. Lunedì sera è andato a una riunione dell'associazione genitori, martedì sera al comitato scolastico, mercoledì sera al consiglio della parrocchia e ieri sera al bowling! Questa mattina mi dice: "Ciao, te!" e io gli ho detto: "Chi sei? Non ti riconosco!" Non è proprio che mi odii: mi trova solo troppo sarcastico!"

    "Ho preso il detersivo. Ho deciso di imparare a fare da me. È ridicolo che un uomo non sappia fare il bucato. Uffa! Come faccio a mettere la camicia dentro al bottiglione?"



    .....fra amici.....



    Linus:
    E così l'oculista ha detto che devo mettermi a portare gli occhiali. Da principio ero alquanto sconvolto: è stata una vera scossa emotiva. Ogni sorta di cose mi è passata per la mente. Ma alla fine un pensiero è parso emergere.
    Lucy:
    E quale era?
    Linus:
    Che è bello poter vedere cosa succede!


    Lucy:
    Non sono belle le nuvole? Sembrano grossi fiocchi di cotone... Potrei stare qui tutto il giorno a guardarle passare... Con un po' d'immaginazione si possono vedere un mucchio di cose nelle forme delle nuvole... A te cosa ti sembra di vedere Linus?
    Linus:
    Beh, quelle nuvole lassù mi sembrano la carta geografica dell'Honduras Britannico... E quel gruppo di nuvole là in fondo mi dà l'impressione della lapidazione di Stefano... Ecco l'apostolo Paolo in piedi da un parte... Quella nuvola là assomiglia un po' al profilo di Thomas Eakins, il famoso pittore e scultore...
    Lucy:
    Uh uhu... Molto bene... E tu cosa vedi nelle nuvole, Charlie Brown?
    Charlie:
    Beh, io stavo per dire che ci vedo un'ochetta e un cavallino, ma ho cambiato idea!



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  9. gheagabry
     
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    snoopy




    Alla fine sono arrivata a una conclusione...
    Charlie Brown è il cuore autentico del fumetto.
    Non dobbiamo sentire pietà per lui quando Lucy gli sottrae il pallone in modo brusco.
    Lui è piuttosto un ottimistache crede nelle cose possibiliche gli porterà il domani, e forse calciare quel pallone anche una sola volta sarebbe una gioia che merita cento calci mancati.
    Allo stesso modo C. B torna su mound del lanciatore ogni estate, che piova o splenda il sole e senza pensare alle sconfitte subite dalla squadra l'estate prima.
    Giocare a baseball è la cosa più importante per lui... salire sul posto del lanciatore e lanciareuna palla la vera gioia.
    Ammiro questo personaggio, il suo semplice impegno nel sostenere i pilastri della sua vita: il baseball, il suo cane, gli amici, l'amore....
    Charlie Brown capisce che la vita è fatta di lotte modestema vitali per la propria integrità, il carattere e l'individualità.
    Sono contrasti e lotte fatti col cuore e sono anche gli unici che vale davvero la pena vincere.
    IN QUESTI CHARLIE BROWN È SEMPRE STATO IL VINCITORE.



    .

    (dal web)



    charlie_brown-5364



    Sono cresciuta con Charlie Brown.
    Ho conosciutoCharlie Brown e gli altri personaggi da molto piccola e la mia gioventù è la loro.
    Quando ero alle scuole elementari, ammiravo Linus più di tutti i personaggi della striscia. Nessuno di quelli che conoscevo nella vita reale era così freddo, così sicuro di sè in un'età in cui la maggior parte di noi è piuttosto insicura.
    Linus mi sembrava il più intelligente, il più dotato, in contrasto con l'evidente mediocrità di Charlie Brown. Linus ea una specie di super star: a baseball faceva prese impossibili da esterno, batteva con regolarità e perfino vinceva partite per la squadra laddove C.Brown perdeva clamorosamente.
    Quel ragazzino che portava una coperta con sè ovunque andasse non veniva mai bistrattato dai bulli della scuola... come riuscuva a cavarsela sempre?
    Forse l'intelligenza conta davvero quanto i muscoli. Raramente Linus perdeva le staffe e raramente si affannava. La scuola per lui non era un luogo di lotta tremenda come per molti di noi e riusciva ad andare d accordo non soltanto con i suoi amici ma anche con gli insegnanti. Ero sinceramente impressionata. Forse sopravvivere dignitosamente era possibile.
    Dopo aver superato questo stadio, avevo bisogno di qualcosa di nuovo per andare avanti. Desideravo l'avventura più che la sicurezza e così barattai l'intelligenza di Linus con l'immaginazione di Snoopy. Dopo il diploma uscita dalla scuola superiore non avevo alcuna idea di quello che intendevo fare della mia vita e le avventure senza limiti di Snoopy mi suggerivano che forse avrei potuto essere tutto quello che avessi scelto liberamente di essere. Era un tempo fervido di sogni.
    Snoopy poteva essere tutto quello che la sua fantasia contemplava: uno scrittore, un avvocato, un condottiero di truppe, un giocatore di hockey, un tennista professionista.
    Pareva divertirsi più di tutti gli altri senza un lavoro a frenarlo, libero dalle limitazioni adolescenziali e dalle responsabilità degli adukti. Così vagai per i miei vent'anni confortata come Snoopy dal potere dell'immaginazione.
    Dall'allattamento dei miei sogni continui.



    thanksgiving_charlie_brown_snoopy-5363



    E' stato solamente dopo aver superato i trent'anni che ho cominciato ad apprezzare pienamente l'idea dei sogni rimandati o differiti.
    Quanto a lungo dura la festa? Quanto il grande divertimento? Un mattino ci svegliamo e scopriamo che qualcosa manca... Per molti si tratta di uno scopo nella vita, un posto dove andare ogni giorno, una cosa da fare.
    E' a questo punto della mia vita che ho cominciato ad apprezzare l'unico personaggio del fumetto con l'animo proprio come il mio, che è, ne sono certa l'animo di un artista, di uno scrittore, di un fisosofo.... Charlie Brown.
    Ogni anno Charlie Brown tenta di calciare un pallone tenuto fermo per lui da Lucy e ogni anni lei glielo toglie all'ultimo istante e lui atterra sulla schiena. Perchè continua a tentare di dare un calcio al pallone? Perchè Charlie Brown è così sciocco?
    D'estate toglie sul guanto da baseball la polvere e torna sul monticello di sabbia... raramente vince.
    La costanza e la pazienza sono diventate il suo segno distintivo anche se il rapporto tra partite vinte e partite perse è disastroso.
    Nel cortile della scuola guarda da lontano una ragazzina dai capelli rossi, ha una passione sconvolgente per lei ma non le si avvicina ma e mai le parla.
    Alla fine capiamo che l'amore di Charlie Brown non verrà mai corrisposto.
    Lui sembra isolato dagli altri personaggi perchè pare vivere una vita interiore e chiede a se stesso cose imponderabili... il risultato è che gli altri pensano
    che sia un pò "strano"



    Lucy_CharlieBrown



    (sot_hemmeling, dal web)

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  10. gheagabry
     
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    L U C Y

    Nome originale Lucy van Pelt
    Autore Charles Monroe Schulz
    Apparizione 1950
    Specie umano
    Alleati - Snoopy, Charlie Brown, Sally Brown, Replica van Pelt, Piperita Patty
    Marcie Johnson, Schroeder
    Parents - Linus van Pelt,Replica van Pelt (fratelli)

    Lucille "Lucy" van Pelt è un personaggio delle strisce a fumetti Peanuts, scritte e disegnate da Charles Schulz. È la sorella maggiore di Linus e Replica. Lucy è una ragazzina di otto anni bisbetica e cinica e dimostra la sua antipatia soprattutto nei confronti di Linus e Charlie Brown.
    Lucy è nota soprattutto per l'umiliante scherzo che fa spesso a Charlie Brown togliendoli il pallone da football mentre lui sta per calciarlo e facendolo così scivolare. Il primo episodio del genere è del 16 novembre 1952, prendendo quindi il ruolo di Violet, che tuttavia non toglieva il pallone di proposito, ma per la paura di essere colpita. La prima volta la stessa Lucy fa così perché teme che le scarpe di Charlie Brown siano sporche, mentre la seconda volta, nella stessa striscia, Charlie Brown finisce a terra perché non riesce a spostare la palla che Lucy tiene fermamente a terra.
    In uno degli ultimi episodi, invece, Lucy perde una scommessa e garantisce a Charlie Brown di tenere la palla. Ironia della sorte, Charlie Brown manca il pallone e colpisce il braccio di Lucy. Altro elemento ricorrente è il "chiosco psichiatrico", parodia del banchetto dove i bambini vendono limonata, con il quale Lucy dispensa per cinque centesimi consigli spesso inutili agli altri personaggi - molto spesso ad un ansioso ed insicuro Charlie Brown - che escono dall'incontro non certo rincuorati (tranne nel caso di Woodstock, l'uccellino amico di Snoopy, che si era recato da Lucy per problemi di solitudine: dopo la sintetica risposta: "Il cielo è grande!" vola via estremamente soddisfatto).
    Anche Lucy gioca nella squadra di baseball di Charlie Brown: il suo ruolo è quello di esterno destro, ma si rivela essere una giocatrice loquace ed incapace, poiché poco interessata. Ogni volta ha infatti scuse di ogni tipo (da "Michael Jackson ha fatto un acuto pazzesco proprio mentre tiravano la palla" a "Dovevo togliere la minestra dal fuoco") per giustificare il fatto di non aver preso la palla.
    Nonostante il suo carattere, Lucy ha anche un lato romantico: è innamorata di Schroeder, ma non viene assolutamente ricambiata, per via dell'attenzione che Schroeder dovrebbe sottrarre allo studio del suo amato pianino, che esegue quasi ogni volta che lo troviamo nelle strisce. In questo senso Lucy si dimostra insicura, come quando chiede di continuo a Schroeder e a Charlie Brown se è veramente bella, reagendo furiosamente quando la risposta è negativa o solo esitante.


    Lucy e Linus
    Lucy è sempre irritata dal comportamento del suo fratello minore ed è particolarmente esasperata dal suo attaccamento morboso alla coperta, che lei tenta invano di sottrargli per fargliela sparire, come quando gliela seppellì, oppure come quando tentò di bruciarla, o quando la chiuse in una stanza nascondendo la chiave. il rapporto di Lucy con la coperta è infatti a dir poco conflittuale, siccome ogni volta che Lucy passa la coperta "ringhia".
    Lucy e Charlie Brown
    Nei confronti di Charlie Brown, Lucy è impietosa (nonostante, nei primi anni, dimostri una cotta per lui). Oltre al già citato calcio del pallone, lo insulta e lo demolisce facendo passare i suoi insulti per "consulenze psichiatriche". Nei primi anni, Lucy era solita inventare qualche sciocca teoria (ad esempio "La neve spunta dal suolo") che Charlie Brown tentava di confutare inutilmente a causa della sua testardaggine. È poi specializzata nel demolire Charlie Brown approfittando dei suoi momenti di depressione (Charlie Brown: "[...]andrò al campeggio per due settimane...[...]Temo che quando sarò così lontano sentirò la mancanza dei miei amici". Lucy: "Quali amici?"). Quando Charlie Brown sbaglia qualcosa, Lucy è sempre pronta a farglielo presente: in una serie di strisce, ad esempio, elenca tutti gli errori commessi da lui presentandogli infine una parcella di 143$ per il servizio reso. Inoltre, si finge interessata alle confidenze che talvolta le fa Charlie Brown, finendo però per deriderlo o addirittura spifferare tutto.
    Lucy e Replica

    Nonostante tutto, il rapporto tra Lucy e il fratellino Replica è molto meno turbolento. Al di là del suo iniziale sconforto dopo la nascita (si lamenta perché dovrà ripetere l'esperienza, da cui il nome Replica, di un altro fratello minore), Lucy di fatto assume il ruolo di "mentore", insegnandogli cose effettivamente utili nella vita quotidiana (in contrasto con le palesi menzogne che riferiva a Linus). Così il carattere di Lucy sembra un più addolcito nelle ultime strip, anche se mai così radicalmente. Dal canto suo, Replica si dimostra abile nell'approfittare di questo mutamento, al contrario di Linus che raramente tenta di difendersi dalla sorella preferendo farsi dominare.
    Lucy e Snoopy
    Lucy non sopporta che Snoopy la lecchi o la baci e abitualmente lo scaccia con urla e violenze. Snoopy, però, ama provocarla ben conscio del rischio che corre. In un episodio, Lucy chiede a Schroeder di baciarla ma viene a sua insaputa baciata da Snoopy e accortasi di ciò, fugge urlando: "Germi, Morbo, Epidemia!!!".
    Più di una volta i due sono addirittura venuti alle mani, ma la vittoria è sempre andata al cane che finiva per leccare o baciare Lucy. Come si può notare, dunque, Snoopy è l'unico personaggio a tenere testa alla prepotente ragazzina.
    Tuttavia, spesso Lucy mostra affetto nei confronti di Snoopy, come in una delle strisce più famose dove lei lo abbraccia dicendo "La felicità è un cucciolo caldo".





    .... ha detto.....



    Mi dibatto tra il desiderio di creare e quello di distruggere.
    [Dopo aver ripetutamente eretto e poi distrutto un pupazzo di neve, 27 gennaio 1957]

    La prima volta che ho visto Linus con gli occhiali, avrei pianto. Mi è veramente dispiaciuto per lui. Quando è entrato in casa, sembrava un piccolo gufo! Mi ha quasi spezzato il cuore... sigh.
    MA SE VENGO A SAPERE CHE GLIEL'HAI DETTO, TI STACCO LA TESTA!
    [Rivolta a Charlie Brown, 7 febbraio 1962]

    Essere bisbetica tutto il giorno fa venire fame!
    (25 maggio 1969)

    Se mi butti fuori dalla squadra, Charlie Brown, non ti parlerò mai più!
    MA È SICURO CHE TI GRIDERÒ CONTRO UN BEL PO'!!
    (2 agosto 1972)



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  11. gheagabry
     
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    "Se poesia vuol dire capacità di portare tenerezza, pietà, cattiveria a momenti di estrema trasparenza, come se vi passasse attraverso una luce e non si sapesse più di che pasta sian fatte le cose, allora Schulz è un poeta"

    Con queste parole Umberto Eco presenta il padre dei Peanuts.

    Poeta, quindi, ma anche ottimo osservatore e sagace critico della società dei suoi (e dei nostri) tempi, Schulz ha dato vita a personaggi geniali e memorabili come Snoopy,Charlie Brown, Lucy, Sally, Linus e il piccolo pianista Schroeder.

    E’ attraverso gli occhi e l’apparente ingenuità dei bambini che l’autore mette in discussione e analizza problemi individuali e collettivi, in maniera del tutto originale e fuori da ogni schema.

    La striscia Peanuts nacque originariamente con il titolo di Li’l Folks (personcine), una tavola domenicale a fumetti che comparve sul giornale della città natale di Schulz, il St. Paul Pioneer Press, dal 1947 al 1950.

    Successivamente il suo lavoro fu notato dalla United Feature Syndicate che, nel 1950, decise di pubblicare le strisce di Schulz con un nuovo nome, “Peanuts”.

    Ben presto i Peanuts ebbero come personaggio principale il piccolo Charlie Brown, nella cui vita e personalità possiamo ritrovare molto dello stesso Schulz.

    Scolaro di terza elementare di otto anni e mezzo, Charlie Brown è un simpatico perdente dalla testa tonda, testardo e determinato ma spesso sopraffatto da ansie e paure.

    Proprio queste ultime impediranno a Charlie di dichiarare il suo tenero e dolcissimo amore alla ragazzina dai capelli rossi, che non compare mai nelle strisce. Per questo personaggio, Schulz si ispirò a Donna Johnston, con cui aveva avuto una relazione e alla quale chiese di sposarlo, inutilmente.

    Tra i migliori amici di Charlie c’è Linus, un personaggio profondamente filosofico. Anche quest’ultimo, come Charlie, è incapace di liberarsi di alcune sue superstizioni ( la coperta, la fede nel Grande Cocomero, la paralizzante paura del palcoscenico, il terrore di sua sorella Lucy ).

    Originalissima anche la personalità del cane di Charlie, il famosissimo e bizzarro Snoopy. Momenti memorabili dei Peanuts sono legati al sogno di Snoopy di fare lo scrittore – di cui peraltro nessun editore vuol pubblicare gli scritti.

    Il contrasto tra l’esistenza di Snoopy in un mondo di fantasia e la vita terrena di Charlie Brown è un cardine dell’umorismo e della filosofia dei Peanuts.

    In ogni caso, qualsiasi definizione risulterebbe superficiale per i personaggi nati dalla matita di Schulz. E’ soprattutto la filosofia dei Peanuts che continua a riscuotere successo e ad appassionare ancora tanti lettori.

    Dietro un apparente pessimismo, questi personaggi nascondono la tenacia e la capacità di conservare i propri obiettivi e i propri sogni ad ogni costo, nonostante il mondo sia sempre lì, pronto a distruggere e a ferire.

    Oltre che in numerosi libri, i personaggi dei Peanuts sono apparsi anche molte volte in forma animata in televisione e sono approdati in teatro.

    Schulz morì il 12 febbraio del 2000. Il giorno dopo fu pubblicata la sua ultima striscia, in cui lasciava a Snoopy il compito di congedarsi dai suoi lettori con queste parole:

    « Cari amici,
    ho avuto la fortuna di disegnare Charlie Brown e i suoi amici per quasi cinquant’anni. È stata la realizzazione del sogno che avevo fin da bambino. Purtroppo, però, ora non sono più in grado di mantenere il ritmo di lavoro richiesto da una striscia quotidiana. La mia famiglia non desidera che i Peanuts siano disegnati da qualcun altro, quindi annuncio il mio ritiro dall’attività.

    Sono grato per la lealtà dei miei collaboratori e per la meravigliosa amicizia e l’affetto espressi dai lettori della mia “striscia” in tutti questi anni. Charlie Brown, Snoopy, Linus, Lucy… non potrò mai dimenticarli…

    Charles Schulz »





    dal web
     
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  12. gheagabry
     
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    Ciao Charlie
    tratto da Pensieri Sospesi (2005)
    di Stefano Picchi

    Lui non ti disegna più
    Così orfano sei tu
    Lui che un giorno dopo un sogno
    Ha dipinto il tuo mondo
    Illusione o fantasia lui che adesso è andato via

    Un milione o forse più
    Di giovani re Artù
    Non mangiavano se prima non sapevano che tu

    Con fedele compagnia regalavi una magia
    C'era un cane e una coperta
    Sul mondo una finestra

    Ciao Charlie ciao Charlie Brown
    Ormai siamo grandi
    Ciao Charlie ciao Charlie Brown
    E stringiamo i denti
    Ciao Charlie ciao Charlie Brown
    Pero un po' ci manchi lo sai che ci manchi

    Lanciatore a casa base
    Charlie adesso vuoi giocare
    Con in mano il tuo guantone
    Ora cerchi una ragione

    Non c'è chi ti può adottare
    Charlie no non puoi giocare

    Disegnava lui per te
    Storie brevi favole
    Con i pochi fotogrammi
    C'ha incantato tutti quanti

    Con fedele compagnia regalavi una magia
    C'era un cane e una coperta
    Sul mondo una finestra

    Ciao Charlie ciao Charlie Brown
    Ormai siamo grandi
    Ciao Charlie ciao Charlie Brown
    E stringiamo i denti
    Ciao Charlie ciao Charlie Brown
    Pero un po' ci manchi lo sai che ci manchi

    Lui non ti disegna più
    Così orfano sei tu
    Lui che un giorno dopo un sogno
    Ha dipinto il tuo mondo
    Illusione o fantasia lui che adesso è andato via

    Con fedele compagnia regalavi una magia
    C'era un cane e una coperta
    Sul mondo una finestra

    Ciao Charlie ciao Charlie Brown
    Ormai siamo grandi
    Ciao Charlie ciao Charlie Brown
    E stringiamo i denti
    Ciao Charlie ciao Charlie Brown
    Pero un po' ci manchi lo sai che ci manchi
    Via via Charlie ciao Charlie ciao.

     
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  13. gheagabry
     
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  14. gheagabry
     
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    “Quando ero piccolo, credevo che la mia faccia fosse così insignificante che la gente non mi avrebbe riconosciuto se mi avesse incontrato in qualche posto diverso dal solito”, scrive Schulz in uno dei testi.



    E in un altro del 1994, scritto sei anni prima che morisse, spiega così i motivi più profondi che lo spingevano a disegnare, “sto ancora cercando quel meraviglioso tratto che viene giù mentre stai disegnando Linus… quello che ti fa provare una sensazione di profondità e completezza, il miglior tratto che potrebbe mai uscire dalla tua penna. Tutto qui.”





    Edited by gheagabry - 15/5/2012, 22:08
     
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  15. gheagabry
     
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    Edited by gheagabry - 11/12/2013, 20:25
     
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64 replies since 3/10/2010, 13:30   27627 views
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