Ayrton Senna Da Silva

Ayrton Senna, 54 anni fa nasceva il mito della Formula 1
Ayrton Senna, amato pilota brasiliano di Formula 1, avrebbe compiuto 54 anni il 21 marzo 2014. Morì a Imola il primo maggio 1994 a 34 anni.


Ayrton Senna da Silva, brasiliano. Pilota di Formula 1 e tre volte campione del mondo nel 1988, 1990 e 1991. Era nato il 21 marzo 1960. In questa foto lo vediamo a 6 anni al volante di un kart a San Paolo del Brasile. I primi passi di una carriera entrata nella leggenda...


Ayrton Senna ha vinto 41 gran premi di Formula Uno, 80 podi in carriera e 65 pole position. I suoi anni d'oro alla McLaren. Nel destino una fine tragica.


Imola primo maggio 1994: il giorno più triste della Formula 1. Ayrton Senna esce di pista al volante della sua Williams e si schianta contro il mure del Tamburello a causa del cedimento del piantone dello sterzo.


Ayrton Senna in questo scatto intenso del 1986 è nell'abitacolo della Lotus: come la storia del Brasile insegna i campioni tristi hanno segnato la leggenda del Paese Sudamericano. E ancora oggi piangono i loro campioni sfortunati come Garrincha nel calcio. Proprio il calcio ha reso omaggio a Senna...


Nel 1994 al Mondiale di calcio negli Usa: dopo la vittoria in finale contro l'Italia la Seleçao ha dedicato la vittoria a Senna."Ayrton andiamo insieme verso il quarto Mondiale": Senna ne aveva conquistati 3 di mondiali -- come la Seleçao del calcio fino al 1994 -- prima di finire la sua vita e la carriera in modo tragico


Ayrton Senna è sempre stato ambasciatore del Brasile nel mondo: il suo casco era un tributo ai colori verdeoro della bandiera brasiliana.


Ayrton Senna nell'abitacolo della Toleman TG183B Hart S4 turbo nel 1984. Già da giovane faceva vedere doti straordinarie di messa a punto e guida.


Ecco la prima auto di Formula 1 guidata da Ayrton Senna. Ha debuttato in F1 nel 1984 guidando questo esemplare di Toleman TG184-2. In quella lontana gara del grand Prix di Monaco, Senna si piazza secondo sotto una pioggia torrenziale.


Ayrton Senna al volante della Lotus 98T nel 1986. Un'epoca d'oro per la Formula 1 che vedeva duelli in pista tra campioni immortali come...


Ayrton Senna (3 mondiali), Alain Prost (4 mondiali), Nigel Mansell (1) e Nelson Piquet (3) nel 1986 fotografati insieme al muretto del box. Undici titoli mondiali della Formula 1 in un solo scatto!


Ayrton Senna ad Adelaide, in Australia, nel 1987 al volante della Lotus Honda che per motivi di sponsor da nera diventò gialla!


Ayrton Senna sulla McLaren nel 1991 a Budapest.


Alain Prost nel 1988 al box McLaren Honda insieme ad Ayrton Senna. I due erano compagni di team, ma rivali in pista e non certo amici. Ma era tanto il rispetto tra loro nonostante i colpi bassi.


L'ultima monoposto di Ayrton Senna: la Williams FW16 del 1994.


Bruno Senna è nipote di Ayrton, figlio della sorella, anche lui pilota di Formula 1. Nel 2009 ha guidato la McLaren Honda MP4 dello zio a Chichester, in Inghilterra. Come si nota il casco di Bruno è molto simile a quello di Ayrton.

Imola 1994, l'ultimo tragico GP di Ayrton Senna
Imola, Primo maggio 1994: storia del gran premio maledetto che ha cambiato per sempre la Formula 1. E’ passato alla storia come l'evento del Circus con più incidenti mortali considerando tutti i tre giorni di competizione.
Ma soprattutto è ricordato come il gran premio nel quale morì in gara il brasiliano Ayrton Senna considerato uno dei piloti più forti di tutti i tempi.

Ayrton Senna: in questo scatto lo vediamo a Imola nel 1994 in occasione del GP di San Marino. Per Senna era il primo anno con la scuderia Williams Renault. Sin dalle prove del venerdì il Gran Premio fu funestato da vari incidenti.


Ayrton Senna in uno scatto intenso che lo ritrae nell'abitacolo durante le prove del Gp di San Marino a Imola. Il brasiliano era turbato: il grave incidente di Barrichello, la Williams troppo stretta per lui nella zona del piantone, i nuovi regolamenti che avevano reso le macchine scivolose e poco controllabili lo rendevano nervoso.


Senna, da buon professionista delle corse, scese comunque in pista facendo segnare ottimi tempi. Ma non aveva idea di cosa sarebbe successo nella giornata di Sabato.


La morte di Ratzenberger, la prima dal 1982 in un evento ufficiale, quando morì Paletti in Canada, fu un trauma per l'ambiente della Formula 1. Alla ripresa delle prove, Ayrton Senna e i piloti Benetton e Sauber decisero di non effettuare altri giri. Senna conquistò comunque la pole position per la gara del giorno dopo.


Ayrton Senna sulla griglia di partenza del GP di San Marino del 1994. E' il primo maggio. Il brasiliano non era sereno: gli incidenti dei giorni prima e la morte di Ratzenberger erano dei fantasmi che si agitavano nella mente del pilota.


Durante il quinto giro, alle 14:17, mentre affronta la curva del Tamburello, la Williams di Senna non riesce a curvare e va dritta a causa della rottura del piantone dello sterzo (come stabilirono poi le perizie ufficiali) colpendo con violenza il muro di protezione.

Ayrton Senna, tutte le curiosità sul mito della F1
Ayrton Senna è uno dei miti della F1. A 20 anni dalla sua morte scopriamo insieme 10 curiosità che pochi sanno sulla sua carriera. Le passioni, le donne, ma soprattutto la Ferrari: un amore mai sbocciato nonostante un colloquio con Enzo Ferrari (non convinto dalla personalità del brasiliano) e un precontratto firmato nel 1991, ma bloccato dall'allora presidente dell'azienda Fusaro, a cui piaceva Prost...

Per Ayrton Senna il migliore amico in F1 fu Gerhard Berger. Furono compagni di scuderia dal '90 al '92, in Mclaren, con Senna indiscussa prima guida. Berger, però, lo batteva negli scherzi: una volta addirittura buttò la valigia del brasiliano dall'elicottero. Senna avrebbe voluto raggiungere Berger alla Ferrari, ma il destino non permise mai l'accoppiata con la scuderia di Maranello.


Un'altra passione in comune con Berger: le donne. Ecco una carrellata di modelle e attrici che Senna conquistò nei suoi anni d'oro, alcune ufficialmente, altre meno: (da sinistra) la brasiliana Adriane Galisteu (l'ultima, prima di morire), Carol Alt, Xuxa (famosissima in Brasile), Cindy Crawford e Elle MacPherson, conosciuta sul circuito di Adelaide in Australia.


Ayrton Senna era un maniaco del fitness. Fu uno dei primi piloti a dedicare la stagione invernale totalmente al potenziamento fisico, grazie a jogging, nuoto e palestra. Fu grazie alla sua dedizione, la stessa che applicava all'allenamento fisico, che diventò un mago nella guida sotto la pioggia: da piccolo rimaneva in pista col kart sotto i frequenti acquazzoni per migliorare la capacità di guida su fondo viscido.


Senna, durante la sua carriera, diventò molto attento alle tematiche della sicurezza sulle piste. Questa foto lo testimonia: nel 1992 a Spa, in Belgio, Senna contribuì alle operazioni di soccorso di Erik Comas, pilota Ligier uscito fuori pista durante le prove libere. Il francese ancora oggi sostiene che senza la prontezza di Senna le conseguenze del suo incidente sarebbero state molto peggiori.


n contrapposizione, però, Senna era un pilota duro durante le battaglie, ai limiti della correttezza, come dimostrano gli epici duelli con Alain Prost nel biennio '89-'90, i diverbi nel 1992 con il giovanissimo Michael Schumacher (una ramanzina a Magny-Cours e spintonate a Hockenheim) e gli incidenti con Martin Brundle ai tempi delle formule minori nei primi anni '80.


Il pilota brasiliano, uno dei meglio stipendiati nella F1 dell'epoca, tramite quello che poi divenne l'Instituto Ayrton Senna (gestito ora dalla sorella Viviane, madre di Bruno anche lui pilota) e altre opere di carità, donò ad associazioni ed enti benefici svariati milioni di dollari durante la sua carriera. Per farlo fece creare anche un simpatico fumetto, con protagonista Senninha a lui fortemente ispirato


Senna, a parte le gioie di donne e motori, ritagliava molto tempo per gli hobby: tra i più amati, ricordiamo modellismo, sci d'acqua, moto d'acqua, paddleboarding e la pesca sportiva. Aveva il brevetto per pilotare gli elicotteri e amava le Ducati.


Ayrton Senna era molto religioso: leggeva spesso la Bibbia nei lunghi viaggi aerei tra Europa e Brasile. Lui stesso narrò di aver visto Dio sulla griglia del Gran Premio del Giappone 1988 (occasione nella quale vinse il suo primo titolo mondiale).


Il giorno della morte Ayrton Senna portava all'interno della sua Williams una bandierina austriaca. Avrebbe voluto mostrarla, in caso di vittoria, per ricordare Roland Ratzenberger, pilota morto durante le qualifiche, il 30 aprile 1994, di quell'orribile weekend di Imola


Imola e Montecarlo sono i circuiti dove Senna ha scritto la sua storia. Montecarlo: 6 vittorie di cui 5 consecutive, la consacrazione nel 1984 quando alla guida di una anonima Toleman quasì batte Prost su Mclaren, sotto una pioggia battente. Sempre nel 1984, a Imola, Senna per l'unica volta in carriera non riuscì a qualificarsi. Qui, nell'autodromo dedicato a Enzo Ferrari, ebbe inizio nel 1989 la grande rivalità con Prost. Imola era anche il circuito di casa della Minardi, scuderia nella quale Senna avrebbe voluto correre il suo ultimo anno in F1, visto il forte legame di amicizia con Giancarlo Minardi.