DOMENICO MODUGNO

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    Domenico Modugno



    « In una stazione radio del Michigan o dell'Indiana, chi si ricorda, arrivò un signore con il disco mio e lo mandò in onda: il giorno dopo si ebbero duemila telefonate di gente che voleva risentirlo. Lo rimandò in onda: il giorno appresso altre duemila telefonate. L'exploit di Volare nacque così. »


    (Domenico Modugno intervistato da Vincenzo Mollica, dal libro Domenico Modugno, 1981)



    biografia


    Domenico Modugno (Polignano a Mare, 9 gennaio 1928 – Lampedusa, 6 agosto 1994) è stato un cantautore, compositore, chitarrista, attore e regista italiano. Fu anche deputato e dirigente del Partito Radicale.

    È considerato il padre dei cantautori italiani e uno dei più prolifici artisti in generale, avendo scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il cinema e 7 per la televisione, recitato in 13 spettacoli teatrali, condotto alcuni programmi televisivi, ed essendo apparso numerose volte, sia in televisione che dal vivo, davanti alle platee. È molto noto al grande pubblico per le sue quattro vittorie al Festival di Sanremo, in particolar modo per quella del 1958 con la canzone Nel blu dipinto di blu, scritta con Franco Migliacci e universalmente nota come Volare, destinata a diventare una delle più conosciute canzoni italiane nel mondo.

    E così un trentenne pugliese, che fino ad allora aveva avuto un modesto successo in Italia come cantante ed attore, diventa, con la vittoria al Festival di Sanremo, il più noto cantante italiano nel mondo, e la sua Nel blu dipinto di blu diventa la canzone italiana più conosciuta dopo 'O sole mio, unico disco nella storia della musica italiana ad arrivare al primo posto (ed a restarci per ben tredici settimane) nell'hit parade americana, record tuttora ineguagliato per una canzone italiana, tanto che L'espresso nell'agosto del 1958 può così scrivere nei titoli in copertina: Modugno ha conquistato l'America, ed a fine anno i dati di vendita sono esaltanti, battendo ogni record per un disco italiano fino a quel momento: ben 800.000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo. Secondo i dati riportati dalla SiaeNel blu dipinto di blu è stata la canzone italiana più eseguita al mondo dal 1958 ad oggi, ed ha avuto innumerevoli versioni in moltissime lingue

    Oggi come allora è considerato uno dei padri dei cantautori italiani (è stato il primo che si è affermato nel dopoguerra, essendo Odoardo Spadaro e Armando Gill di epoca precedente), e come autore e interprete è tra i più grandi d'Europa, uno dei pochi europei a vincere nello stesso anno (il 1958) tre Premi Grammy (fu inoltre per molti anni l'unico italiano ad aver vinto): uno come disco dell'anno, uno come canzone dell'anno ed uno come miglior interprete del 1958.



    L'infanzia e la giovinezza


    Domenico Modugno nasce il 9 gennaio 1928 a Polignano a Mare (dove ora gli è stata dedicato un Lungomare con annesso bassorilievo in memoria), in provincia di Bari, a piazza Minerva 5 (oggi piazza Caduti di via Fani), da Vito Cosimo Modugno, comandante del Corpo delle Guardie Municipali, e Pasqua Lorusso; ha due fratelli maggiori, Vito Antonio detto Tonino e Giovanni detto Giannino, ed una sorella maggiore, Teresa, e sin da piccolo in famiglia viene chiamato Mimì.

    Nel 1935 il padre viene trasferito a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi (dove saranno sepolti i genitori di Modugno): Mimmo a 7 anni inizia ad andare a scuola e si ambienta nella sua nuova residenza, impara il dialetto vernacolo sanpietrano (facente parte dell'area del dialetto salentino), che può ricordare il siciliano; in questo dialetto scrive le sue prime canzoni.

    Nell'adolescenza impara a suonare la chitarra sotto gli insegnamenti del padre Vito Cosimo e la fisarmonica, mentre nel 1945 compone le sue due prime canzoni, che tuttavia non inciderà mai: E la luna fra le nubi che sorride al mio dolore e Il treno che fischia. Scrive anche alcune poesie, che fa stampare dal padre del suo amico Guglielmo Centonze, che è tipografo. Successivamente le sue canzoni saranno scritte tutte nel dialetto del suo paese cioè San Pietro.

    Nel frattempo frequenta l'Istituto di Ragioneria a Lecce. Nel 1947 si trasferisce (all'insaputa del padre) a Torino per cercare fortuna, e lavora prima come cameriere e poi come apprendista gommista alloggiando in una baracca in affitto. Gli rimase nell'anima il freddo patito a Torino, che all'epoca era la capitale del cinema italiano.

    Nel 1949, dopo il servizio militare effettuato a Bologna ritorna a San Pietro Vernotico e si lascia crescere i baffi. In questo periodo inizia ad esibirsi come suonatore di fisarmonica nei festini di paese, improvvisando serenate alle giovani ragazze con il suo gruppo storico di amici conquistandosi la fama di fimminaru sciupafemmine per via del suo aspetto fisico e delle sue doti artistiche straordinarie.

    Gli inizi come attore

    Nonostante a San Pietro Vernotico la sua attività teatrale sotto la guida del Maestro Rolomir Piccinno fosse instancabile, la vita di paese comincia ad andargli stretta, e decide perciò di ritornare prima a Torino, poi si sposta a Roma, dove i primi tempi alloggia presso il convento dei frati camaldolesi al Celio; si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia, alla scuola per attori, riuscendo anche a vincere una borsa di studio da cinquantamila lire al mese. Qui conosce una giovane aspirante attrice siciliana, Franca Gandolfi, che diventerà poi sua moglie il 26 giugno 1955. La sera inizia ad esibirsi al Circolo Artistico di via Margutta, con un repertorio di canzoni in dialetto salentino di sua composizione (come Musciu niuru, gatto nero, e Sciccareddu 'mbriacu, asinello ubriaco) e di brani popolari.

    La sua prima comparsa la effettua nel 1949 nel film I pompieri di Viggiù; nel 1951 appare in Filumena Marturano.
    Nel 1952 è attore giovane in teatro ne Il borghese gentiluomo di Molière (Compagnia Tatiana Pavlova) e prende parte ai film Anni facili di Luigi Zampa (1953) e all'episodio La giara con Turi Pandolfini e Franca Gandolfi, del film di Giorgio Pàstina Questa è la vita (1954). Ottenuto l'attestato del Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1953, continua a fare la comparsa in alcuni film: il suo sogno è recitare, anche se continua ad esibirsi come musicista.

    Nel film Carica eroica di Francesco De Robertis, dovendo interpretare il ruolo di un soldato siciliano che deve far dormire un bambino, Modugno canta una canzone popolare di San Pietro Vernotico, Ninna nanna meglio conosciuta come Ulìe ci tene ulìe. Proprio questo brano gli apre le porte della radio, poiché viene chiamato alla trasmissione Trampolino per presentarla; l'esibizione è apprezzata dal direttore del secondo canale, Fulvio Palmieri, il quale gli propone di ideare e condurre una trasmissione musicale in quattro puntate.

    Prime esperienze da cantante

    Modugno coinvolge la Gandolfi e così, all'inizio del 1953, conduce Amuri...amuri..., trasmesso dal secondo canale radiofonico alle 22, in cui esegue una canzone in ogni puntata, proponendo brani che inciderà in seguito, come La cicoria o La barchetta dell'amore.

    Nasce in quei giorni la leggenda del Modugno siciliano: infatti molti scambiano il dialetto salentino di questa e di altre canzoni come siculo-calabrese, ed il cantautore, almeno in quel periodo, non smentisce, attirandosi l'astio dei compaesani di San Pietro per aver sentito lo stesso Modugno dichiarare di essere siciliano (lui affermò d'averlo fatto perché costretto dai dirigenti Rai e dai Discografici).

    Nel maggio 1953 Frank Sinatra è ospite di una puntata di Radioscrigno, programma radiofonico condotto da Guido Notari, durante il quale Modugno esegue Ninna nanna, canzone che venne molto apprezzata da Sinatra, che chiese una registrazione della canzone.
    Sinatra poi non incise quella canzone, ma a Modugno servì per raccogliere l'interesse dei dirigenti radiofonici della TV di Stato. L'ultima apparizione cinematografica prima del successo nel mondo della musica fu nel 1955 ne Il Mantello Rosso di Giuseppe Maria Scotese; continua tuttavia a recitare anche successivamente.

    Alla fine del 1953 Modugno ottiene un contratto discografico con l'RCA Italiana, per cui inizia a pubblicare i primi dischi a 78 e a 45 giri, con canzoni composte in dialetto salentino e siciliano.

    Per questi primi brani si ispira al folklore di queste due regioni, evidenziando un particolare amore per gli animali: minatori,personaggi pittoreschi di San Pietro come nella canzone 'Lu Frasulinu', pescatori, storie d'amore di pesci spada innamorati, fedeli fino alla morte nel massacro della tonnara, di cavalli diventati ciechi e spinti a morire nel gran sole rovente dopo il buio delle miniere.

    Il primo disco pubblicato nel 1954 è un 78 giri: La cicoria/Ninna nanna (la prima cantata con la Gandolfi); entrambi i brani erano stati presentati nella trasmissione condotta da Walter Chiari Controcorrente.

    I genitori si separano in quello stesso anno, poiché il padre era da tempo di fatto legato ad un'altra persona: la madre abbandona la Puglia e viene a Roma con il fratello Vito Antonio, il quale inizia a fargli da manager; l'altro fratello Giannino resta a San Pietro Vernotico aprendo il primo autosalone del paese (morirà nel 2000); a San Pietro risiedono ancora i nipoti del cantautore e il fratello maggiore Tonino, mentre il padre morì suicida nel 1960, sparandosi quando gli viene diagnosticato un male incurabile.


    In questo periodo Domenico Modugno pubblica altri dischi per la RCA con brani che verranno riscoperti in seguito, come La donna riccia, La sveglietta, Lu pisci spada e Vecchio frack, una delle due canzoni in italiano di questo periodo e forse la sua canzone più riuscita (anche se quando venne incisa nel 1955 passò inosservata). Vecchio frack gli procura il primo problema con la censura: infatti il verso «Ad un attimo d'amore, che mai più ritornerà» gli venne fatto cambiare in «Ad un abito da sposa, primo ed ultimo suo amor» in quanto all'epoca parole che alludevano a contatti fisici erano considerate immorali.


    Come lo stesso Modugno ha raccontato più volte, questa canzone è ispirata alla vicenda del principe Raimondo Lanza di Trabia (marito dell'attrice Olga Villi), che si era suicidato nel novembre del 1954, all'età di trent'anni, gettandosi dalla finestra del suo palazzo in via Sistina a Roma.

    Racconta peraltro un amico fraterno di Modugno, il poeta e scrittore Giovanni Bruno, che la canzone ebbe anche una seconda fonte di ispirazione in un racconto di spettri che la madre fece al cantante quando era bambino: la leggenda di un fantasma che usciva di notte dagli spalti del Castello di Conversano (BA) e vagava per la città.

    In quel periodo vengono pubblicati i primi LP: l'album di debutto è I successi di Domenico Modugno I uscito nel 1955, che include alcuni brani già editi come 78 giri, seguito da I successi di Domenico Modugno II.

    Spesso le canzoni di questo periodo si rifanno alla tradizione popolare e dei cantastorie, che furono del resto la sua prima esperienza musicale, come egli stesso ha dichiarato: «Una notte, quando avevo tre anni, a Polignano a mare, fui svegliato da un suono bellissimo, che solo in seguito decifrai come il canto di un carrettiere: fu la mia prima esperienza musicale, quella per me fu la "musica" per molto tempo. Per questo ho iniziato a cantare con quelle canzoni: il cantastorie stava dentro di me, non era una scelta precisa».

    Alcune di queste prime canzoni sono depositate alla Siae avendo altri autori come cofirmatari della musica (ad esempio Romagnoli per La donna riccia o Franco Nebbia per La sveglietta), ed il motivo lo ha spiegato lo stesso Modugno in seguito: «Per le mie primissime composizioni dovevo ricorrere alla firma di persone già iscritte alla Siae come trascrittori, non potevo farlo io per via dei requisiti della legge vigente: io non sapevo scrivere la musica e suonavo vari strumenti ad orecchio. Ero insomma un "melodista", come venivano definiti coloro che si trovavano nelle mie condizioni. Per depositare "La donna riccia" alla Siae, quindi, dovetti appoggiarmi a Romagnoli, che pur non avendo scritto nemmeno una nota incominciò in questa maniera ad intascare i diritti d'autore. Molto presto riuscii a modificare la situazione: si riunì appositamente per me una commissione che, dopo aver esaminato il caso, decise che il signor Modugno poteva tranquillamente depositare le sue opere pur non sapendo scrivere la musica.»

    I primi successi

    Nel 1956, con il cambio di casa discografica ed il passaggio alla Fonit Cetra, riesce a debuttare come autore al Festival di Sanremo, la sua Musetto, già incisa in precedenza dall'autore, viene infatti presentata alla manifestazione da Gianni Marzocchi e si classifica all'ottavo posto. Dello stesso anno è Io, mammeta e tu, che contribuisce a far circolare il nome del cantautore. Sempre in quello stesso anno decide di fare alcune tournèè in Francia traducendo alcune sue canzoni come Vecchio Frack o Io, mammeta e tu in francese, anche se i francesi non le apprezzarono molto.

    Nello stesso tempo escono altri 33 giri come Domenico Modugno e la sua chitarra - Un poeta un pittore un musicista e Domenico Modugno e la sua chitarra n° 2 - Un poeta un pittore un musicista che raccolgono anche reincisioni di vecchie canzoni. Sempre in quel periodo comincia a scrivere canzoni in napoletano con testi scritti da un amico conosciuto al Centro Sperimentale di Cinematografia: Riccardo Pazzaglia.

    Nel 1957 partecipa al Festival di Napoli in coppia con Aurelio Fierro, con Lazzarella, scritta insieme a Pazzaglia, che riscuote un buon successo come del resto la canzone inserita sul retro del disco, Strada 'nfosa, che gli viene ispirata da un venditore ambulante parigino in una giornata di pioggia; mentre il brano sul lato A è spensierato ed allegro, quest'ultima canzone (che racconta la fine di un amore) ha una melodia triste ed accorata.

    Alla fine dell'anno Modugno ha un altro problema con la censura: infatti alcuni versi del testo della sua Resta cu' mme vengono giudicati scandalosi, ed il cantautore deve così cambiare «Nu' me 'mporta dô passato, nu' me 'mporta 'e chi t'ha avuto» in «Nu' me 'mporta si 'o passato, sulo lagreme m'ha dato» ma, a parte questa disavventura, l'anno è stato positivo, ed ha preparato il terreno per l'esplosione del 1958.

    Nel blu dipinto di blu

    Diviene uno dei protagonisti della musica leggera italiana ed internazionale quando, con Nel blu dipinto di blu, trionfa al Festival di Sanremo del 1958 insieme a Johnny Dorelli.

    Il testo di questa canzone fu scritto insieme a Franco Migliacci, con il quale cooperò in molti momenti della carriera, giungendo ad altri risultati di successo come Addio... addio....

    I racconti sulla nascita del testo da parte degli autori sono contrastanti e variano a seconda della ricostruzione del momento: Gianni Borgna li ha raccolti, e così si scopre che i primi tempi Modugno sosteneva che l'idea del ritornello Volare, oh oh gli era venuta una mattina osservando il cielo azzurro dalla finestra della sua casa di piazza Consalvo a Roma, mentre Migliacci invece affermava che l'idea era venuta a lui, osservando il quadro Le coq rouge di Marc Chagall, e che solo in seguito ne aveva parlato al cantautore pugliese.
    In seguito, poi, Modugno affermò che, trovandosi a passeggiare nei pressi di Ponte Milvio, uno dei due avrebbe pronunciato il verso «Di blu m'ero dipinto» e da lì si sarebbe poi sviluppato il resto del testo.

    Ultimamente, però, Migliacci ha cambiato versione, sostenendo che la canzone sia nata dopo un incubo notturno. La storia era questa: Migliacci una giornata sarebbe dovuto andare al mare con Modugno, ma quest'ultimo non veniva a prenderlo; allora Migliacci disse addio alla giornata del mare, si richiude in casa, un po' per il caldo si addormenta, sognando lui che vola nel cielo e si dipinge di blu. È evidente che è quasi impossibile capire quale sia la verità sulla nascita del testo, ma sulla musica, scritta dal solo Modugno, tutti sono d'accordo nel riconoscerne la carica innovativa e di novità, almeno col senno di poi, visto che, subito dopo l'esibizione sanremese alcuni musicisti non esitarono a criticarne la melodia (Gorni Kramer, ad esempio, affermò: «Ma che pazzia è questa canzone? Non ha stile, non esiste!»).


    In generale, però i pareri dei critici musicali sono unanimi: «Quella di Modugno è senza dubbio la canzone più nuova, più originale e più estrosa di questo Festival: estrosa nella musica, dove la caratteristica vera e propria è data dalla frase iniziale del refrain, ed estrosa nel soggetto»; «La vittoria di Modugno può significare finalmente una rottura di quel clima di artificio nel quale naviga, grazie agli interessi delle case discografiche ed editrici, ed alla scarsa preparazione di buona parte di autori e cantanti, la canzone italiana: Modugno ha dimostrato che una bella canzone, cantata bene, può essere apprezzata dal pubblico, ed ha dimostrato che due cantanti seri e preparati come lui e il giovane Johnny Dorelli hanno la possibilità di imporsi sui "divi" costruiti e artificiosi, dai milioni in banca e dalle lacrime nel fazzoletto».

    La fortuna della canzone è dovuta, comunque, anche ad altri aspetti, non solo al testo o alla melodia: in particolare è da citare l'arrangiamento, opera di Alberto Semprini, e l'interpretazione di Modugno che, durante l'esibizione a Sanremo, accompagna con la mimica la sua voce per arrivare, nel celebre ritornello, ad una liberatoria apertura delle braccia.

    Dopo Sanremo, la canzone arrivò terza all'Eurofestival e vinse nel 1958 tre Premi Grammy (fu per molti anni l'unico a vincere un tal premio per una canzone italiana), uno come disco dell'anno, uno come canzone dell'anno ed uno come miglior interprete del 1958.
    Anche il Cash Box Bilboard gli conferì l'Oscar per la migliore canzone dell'anno e ricevette in dono dalle industrie musicali tre dischi d'oro, uno per il migliore cantante, uno per la migliore canzone e uno per il disco più venduto.

    Ecco come il cantante racconta la nascita del suo successo negli Stati Uniti:

    « In una stazione radio del Michigan o dell'Indiana, chi si ricorda, arrivò un signore con il disco mio e lo mandò in onda: il giorno dopo si ebbero duemila telefonate di gente che voleva risentirlo. Lo rimandò in onda: il giorno appresso altre duemila telefonate. L'exploit di Volare nacque così. »


    Si esibisce all'Ed Sullivan Show, il programma televisivo più popolare degli Stati Uniti, e poi comincia un lungo tour che tocca, tra le tante città, Boston, Buffalo, Los Angeles e New York dove, il 18 settembre, suona alla Carnegie Hall: è proprio durante la tournée che la moglie dà alla luce con qualche settimana di anticipo il suo primogenito, ma Modugno non può ritornare in Italia a causa delle forti penali previste nel contratto (ben 100.000 dollari di danni).

    È in questo periodo che gli americani lo soprannominano Mr. Volare, ed anche la sua canzone diventa nota con questo titolo, il 45 giri rimane primo nell'hit parade americana per ben tredici settimane consecutive, record tuttora ineguagliato per un disco italiano.

    L'eco di questi successi arriva anche in Italia: L'espresso nell'agosto del 1958 può così scrivere nei titoli in copertina: Modugno ha conquistato l'America; ed a fine anno i dati di vendita sono esaltanti, battendo ogni record per un disco italiano fino a quel momento: ben 800.000 copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo.

    Secondo i dati riportati dalla Siae, Nel blu dipinto di blu è stata la canzone italiana più eseguita al mondo dal 1958 ad oggi.

    Modugno ha attraversato l'atlantico circa 60 volte, tutti gli stati del nord e sud America lo hanno sentito dalla viva voce, a Caracas durante uno spettacolo si tenne la massima presenza di 121.000 persone.

    Nel 2008, a cinquant'anni dalla presentazione di Volare, gli è stato dedicato un francobollo celebrativo presentato dal Comune di Sanremo e dal Comune di Polignano a mare. Il Comune di Polignano a mare ha prodotto le "Celebrazioni Ufficiali per i 50 anni di Volare" : numerosi artisti hanno reso omaggio a Mr. Volare, tra questi L'Orchestra di Piazza Vittorio, Bungaro, Rocco Zifarelli, Cristiana Pegoraro, Magoni e Spinetti, Vince Abbracciante, Opa Cupa, Elio e le Storie Tese, Bruno De Filippi, Peppe Voltarelli, Maria Cristina Zoppa e Dario Salvatori, Tatti Sanguineti, Rudi Assuntino. Ha aperto i festeggiamenti Gilberto Gil, ministro della Cultura del Brasile, cantando una inedita versione di Volare. La grande manifestazione si è svolta per tutto il 2008 con la direzione artistica del regista Gianni Torres ed in partnership con Rai RadioScrigno, Rai Teche, Cineteca Nazionale, Centro Sperimentale di Cinematografia. Tra le iniziative delle Celebrazioni è da menzionare l'apertura del Festival Cinematografico di Venezia dedicato a Mr. Volare con la proiezione del film diretto e prodotto da D. Modugno intitolato "Tutto è musica". L' apertura del festival è avvenuta alla presenza del Direttore Muller, della signora Gandolfi, di Franco Migliacci, di Gianni Torres, di Rudi Assuntino, del sindaco di Polignano a Mare Angelo Bovino. In seguito è stata realizzata a Polignano a mare, sul Lungomare D.Modugno, una statua in bronzo di 3 metri, realizzata dallo scultore argentino Hermann Mejer, con Mr. Volare nel celebre gesto delle braccia aperte che lo ha reso famoso nel mondo.


    Nuovamente a Sanremo

    « Mille violini suonati dal vento, / tutti i colori dell'arcobaleno / vanno a fermare una pioggia d'argento, / ma piove, piove / sul nostro amor! »

    (Piove, 1959)
    « ...biascichi un malinconico Modugno, / di quei violini suonati dal vento.... »

    (L'ultimo bacio, di Carmen Consoli, 2000)


    Il 1958 è per il cantautore un anno frenetico: passa dal piccolo successo italiano alla grande popolarità internazionale, con tournée negli Stati Uniti ed in America Latina, incisioni discografiche estere, apparizioni in vari programmi televisivi.

    Tornato in Italia, cerca di coinvolgere Migliacci nella scrittura di una nuova canzone: mentre era in attesa che il suo treno partisse, alla stazione di Pittsburgh, in Pennsylvania, in un giorno di pioggia, osservando l'addio di due fidanzati sotto la pioggia, si era annotato questi versi:
    «Ciao ciao bambina, un bacio ancora / e poi per sempre ti perderò; / vorrei trovare parole nuove / ma piove, piove sul nostro amor».

    Poiché il paroliere non è interessato, Modugno coinvolge Dino Verde, con cui ha già collaborato nella scrittura di Resta cu' mme, e compone una musica che per certi versi ripete lo schema di Nel blu dipinto di blu: un'introduzione lenta (accompagnata dall'organo hammond, suonato da Mario Migliardi), che poi si apre con un ritornello arioso.
    E vi è un'altra cosa che accomuna i due brani: il primo è conosciuto nel mondo con la parola del ritornello, Volare, e non con il suo titolo, e lo stesso accade con il secondo, Piove, molto più conosciuto come Ciao ciao bambina.

    Ed anche questa canzone ripete il trionfo della precedente, vincendo il Festival di Sanremo 1959 e diventando una delle canzoni più note del cantautore (incisa anche da Caterina Valente, Xavier Cugat, Franck Pourcel, Fred Buscaglione e molti altri), anche se le vendite complessive non raggiungono quelle di Nel blu dipinto di blu: 500.000 copie in Italia e quasi 15 milioni nel mondo.

    Molti anni dopo verrà anche citata da Carmen Consoli nella sua L'ultimo bacio, segno della sua intramontabilità.

    Festival e manifestazioni

    Modugno ha partecipato a 11 Festival di Sanremo vincendo quattro volte (record che detiene assieme a Claudio Villa): come già ricordato, nel 1958 con Nel blu dipinto di blu, nel 1959 con Piove sempre in coppia con Johnny Dorelli, nel 1962 in coppia con Claudio Villa con Addio... addio... e nel 1966 con Dio, come ti amo assieme a Gigliola Cinquetti.


    Nel 1960 si è classificato secondo assieme a Teddy Reno con Libero (che fu comunque un buon successo di vendita).
    Al 1968 risale l'episodio dell'eliminazione di Meraviglioso da parte della giuria selezionatrice:

    « Meraviglioso non fu capita immediatamente, e Renzo Arbore lo ha riconosciuto di recente in una trasmissione televisiva confessando che anche lui si adoperò nella giuria dell'epoca perché la canzone venisse scartata, in quanto non adatta al Festival di Sanremo. Lo stesso Arbore l'ha poi indicata come la sua canzone preferita attuale.»


    Modugno quell'anno partecipò cantando una canzone non sua, Il posto mio, scritta da Tony Renis, che non ebbe grandi riscontri commerciali:
    « Il posto mio, secondo disco con la RCA, è il frutto di un errore di valutazione. Non che la canzone fosse brutta, anzi, però non era adatta al mio personaggio così come veniva percepito dalla gente. Mi feci convincere da quell'impastoiavacche che è Tony Renis, e così fummo buttati fuori tutti e due alla prima serata. Forse è il caso di ricordare che un altro errore fu commesso da Renis stesso nella scelta dell'arrangiamento. Ennio Morricone ne aveva approntato uno veramente bello, ma Renis non era troppo soddisfatto e chiedeva sempre dei cambiamenti fin quando, in extremis, fu scelto quello del maestro Franco Pisano. »


    Ha partecipato a tre edizioni dell'Eurofestival (1958, 1959 e 1966, cantante italiano più presente) classificandosi, con le stesse canzoni portate a Sanremo, rispettivamente terzo, sesto e diciassettesimo (ultimo). Nel 1964 ha vinto il Festival di Napoli con Ornella Vanoni con la canzone Tu si' 'na cosa grande, anche questa considerata uno dei suoi classici.

    Inoltre ha partecipato a molte edizioni di Canzonissima, senza però aggiudicarsi la vittoria. Nel 1974 vinse la prima edizione del Premio Tenco, la rassegna della canzone d'autore di Sanremo.

    Protagonista molteplice: il teatro, il cinema, la televisione

    Pur con il successo come cantante, Modugno continua anche l'attività di attore, partecipando a numerosi film, tra cui nel 1960 Appuntamento a Ischia, in cui lavora con due giovani comici siciliani debuttanti, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, e con Mina.

    Nel 1961 dopo qualche mese di inattività dovuto ad una frattura della gamba avuta durante le prove in teatro, debuttò come protagonista nella commedia musicale Rinaldo in campo di Garinei e Giovannini, di cui compose anche tutte le musiche e che fu definito: "Il più grosso successo teatrale di tutti i tempi avvenuto in Italia", registrando record d'incassi mai raggiunti in questo campo.

    Lo spettacolo, il cui debutto avviene al teatro Alfieri di Torino il 12 settembre 1961, è entrato nella storia del teatro italiano: nato per celebrare i cent'anni dell'Unità nazionale (per questo motivo venne scelta Torino per il debutto), racconta le vicende del brigante siciliano Rinaldo Dragonera, una sorta di Robin Hood che ruba ai ricchi per aiutare i diseredati, di cui si innamora Angelica (interpretata da Delia Scala), una nobildonna siciliana che sostiene la causa di Garibaldi, e che alla fine lo convincerà ad unirsi ai garibaldini per liberare la Sicilia dai Borboni; il braccio destro di Rinaldo, Chiericuzzu, è interpretato da Paolo Panelli (che, pur essendo un comico, dà una grandissima prova di attore anche drammatico nel momento della morte del suo personaggio).

    Modugno compone anche le musiche dello spettacolo, pubblicate nell'album omonimo, in cui, oltre a Delia Scala, cantano gli altri componenti del cast, come i comici siciliani Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, chiamati da Garinei e Giovannini su suggerimento dello stesso Modugno.

    Rinaldo in campo viene anche trasmessa dalla televisione, e la regia è curata da Carla Ragionieri: questa versione è stata pubblicata in DVD nel 2007 dalla Fabbri editore (tra gli extra presenti un'interessante intervista alla Gandolfi), nel 1988, infine, è stata riproposta in teatro, con Massimo Ranieri nella parte di Dragonera.

    Il successo italiano porta la commedia (e con essa le belle musiche di Modugno) in tutto il mondo: in Francia viene rappresentata per settimane al Théatre des Nations di Parigi, e persino in Unione Sovietica viene rappresentata tradotta e con il titolo cambiato in Rinaldo Rinaldini; Modugno, però, non partecipa alle rappresentazioni all'estero, perché occupato in altri progetti.

    Come attore teatrale recitò anche in molti altri spettacoli, tra cui ricordiamo Tommaso d'Amalfi di Eduardo De Filippo, per cui Modugno scrisse anche le musiche: le canzoni, con i testi scritti da Eduardo de Filippo, non furono pubblicate però in un album, ma uscirono nel corso degli anni in varie emissioni. Recitò anche (insieme a Silvano Spadaccino) in Liolà, tratta dalla celebre opera di Luigi Pirandello, componendo anche alcune musiche per lo spettacolo rimaste però inedite dal punto di vista discografico.
    Nel 1969 aveva invece recitato insieme a Mimmo Craig, Paola Quattrini ed Enrica Bonaccorti nella commedia musicale Mi è caduta un ragazza nel piatto.

    Il 1971 avrebbe dovuto essere l'anno di Alleluja brava gente, nuovamente in collaborazione con Garinei e Giovannini, di cui Modugno scrive tutte le musiche: deve interpretare la parte di Ademar ma, a causa ufficialmente di problemi di salute, il cantautore dà forfait, ed è sostituito con successo da Gigi Proietti; in realtà pare che all'origine dell'abbandono di Modugno ci siano dei contrasti sorti con il coprotagonista dello spettacolo, Renato Rascel.

    Soltanto molti anni dopo Modugno confermerà quelli che, fino a quel momento, erano stati solo dei pettegolezzi dell'ambiente dello spettacolo:

    « Alla base della decisione ci fu una litigata con Rascel, che era il direttore artistico. Lui si era ritenuto offeso per le difficoltà incontrate dalla moglie nell'interpretazione di una canzone semplicissima che io avevo scritto per lei. I pettegolezzi del direttore d'orchestra, che si era dato da fare per riferire a me e Rascel le rispettive reazioni avevano acuito il contrasto, così io ritenni di non poter incominciare un'avventura che sarebbe dovuta durare due anni »



    Il cantautore inciderà una sola canzone di Alleluia brava gente, Amaro fiore mio.
    Dal 1973 al 1976 fu Mackie Messer ne L'Opera da tre soldi di Bertolt Brecht e Kurt Weill, diretta da Giorgio Strehler.

    Per il cinema realizzò come autore-attore il film autobiografico Tutto è musica (1963).

    Per la televisione recitò nel 1965 nello sceneggiato Scaramouche di Daniele D'Anza, insieme a Carla Gravina, la sigla di questo telefilm, L'avventura, divenne una delle sue canzoni più celebri.

    Modugno e la poesia


    Collaborò anche con i poeti Salvatore Quasimodo, che dopo averlo conosciuto gli diede l'autorizzazione per mettere in musica le sue due poesie Ora che sale il giorno e Le morte chitarre, e Pierpaolo Pasolini, che scrisse il testo della canzone Che cosa sono le nuvole.

    Ecco come Modugno racconta l'esperienza con Quasimodo:

    « Quando gli chiesero il permesso per questa operazione, lui rispose che non lo aveva mai concesso a nessuno, ma che per Modugno non ci sarebbero stati problemi. Poi ci siamo incontrati e conosciuti a casa sua: era una persona molto strana, chiusa, vulnerabile, che ispirava tenerezza »


    Con Pasolini Modugno ebbe anche altri rapporti professionali, in quanto il cantautore venne chiamato nel 1966 dal poeta e regista per cantare i titoli di testa del film Uccellacci e uccellini, su musica di Ennio Morricone; l'anno successivo reciterà nel film Capriccio all'italiana (nell'episodio Che cosa sono le nuvole), con Totò, Ninetto Davoli, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, interpretando la canzone omonima (il film uscirà nelle sale nel 1968, dopo la scomparsa del grande attore napoletano):

    « Il mio incontro con Pasolini fu bello. In un primo tempo voleva utilizzarmi per un'opera che doveva rappresentare alla Piccola Scala di Milano, cosa che poi non fece. Recitai invece nell'episodio Cosa sono le nuvole, e dal titolo del film nacque anche una canzone, che scrivemmo insieme. È una canzone strana: mi ricordo che Pasolini realizzò il testo estrapolando una serie di parole o piccole frasi dell'Otello di Shakespeare e poi unificando il tutto »


    Modugno infine fu molto amico di Eugenio Montale, con cui però non ebbe collaborazioni professionali.

    La crisi discografica ed il ritorno al successo

    Dopo il periodo trascorso alla Fonit passò alla Curci nel 1964: i dischi di questo periodo però, esclusa qualche eccezione come L'avventura o Dio, come ti amo non ebbero un grande riscontro di pubblico. Nel 1968 ritornò alla RCA Italiana, la casa in cui aveva esordito, ma anche qui i nuovi dischi ebbero all'inizio scarso seguito: la situazione iniziò a cambiare con l'incisione di Come hai fatto, nel 1969, che segnò il suo ritorno in hit parade.

    Come ha raccontato Modugno, Come hai fatto era nata in origine appunto in dialetto partenopeo:

    « Dopo tre anni di crisi, in cui non riuscivo più a comporre, ho scritto Come hai fatto, che era nata però napoletana, Ma cumm' ha fatto. Soltanto che mi hanno costretto a trascriverla in italiano, ma è il dialetto la vera lingua di noi »



    Con Ricordando con tenerezza partecipa nello stesso anno alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia: il bel brano racconta lo struggente addio alla propria madre di un giovane emigrante, ed il ritorno, anni dopo, alla casa natia, quando ormai la madre non c'è più (ed è evidente l'aspetto autobiografico del testo), e vende discretamente.

    Il successo viene confermato l'anno successivo da La lontananza, che arrivò fino al primo posto delle classifiche di vendita; il testo di questa canzone fu scritto insieme ad Enrica Bonaccorti, che il cantautore aveva conosciuto l'anno precedente durante l'allestimento dello spettacolo teatrale Mi è caduta una ragazza nel piatto:

    « La lontananza esprime secondo me un grande sentimento d'amore, e possiede in sé una grande idea. il vento che spegne tutti i fuochi piccoli e accende quelli grandi. L'idea non è mia, ma io la afferrai al volo quando la Bonaccorti mi lesse una lettera che le aveva scritto il suo ragazzo: la sviluppai e nacque la canzone. »


    Entrano in classifica anche La gabbia (sempre nel 1970), Come stai e Tuta blu (nel 1971) e Un calcio alla città (nel 1972).


    Proprio a questo periodo risalgono album come Con l'affetto della memoria e Il mio cavallo bianco (che contiene una delle sue canzoni più belle, Cavallo bianco, canzone basata sulla chitarra con un testo metaforico sulla morte) ed una famosa raccolta in sei dischi, Tutto Modugno del 1972, con alcuni inediti e reincisioni di vecchi brani.

    Nel 1974 divorziò nuovamente da questa etichetta e tornò alla Curci, nel frattempo trasformata in Carosello, con cui incise 11 singoli e 3 album; alcuni successi di questo periodo, come Piange...il telefono (1974) cover di una canzone francese di Claude François) e Il maestro di violino del 1976 (la cui musica è scritta dal maestro Pippo Caruso), vengono attaccati da molti critici e considerati una concessione agli effetti facili e strappalacrime (anche i due film ispirati alle canzoni subiranno le stesse critiche).

    Nel 1976 pubblicherà però una delle sue canzoni più celebri, Malarazza, ispirata ad un canto popolare siciliano rielaborato insieme alla cantautrice siciliana Emma Muzzi Loffredo, che verrà rieseguito anche da molti altri artisti: Roy Paci & Aretuska, Carmen Consoli, Ginevra Di Marco, i Lautari e Peppe Voltarelli.

    Famoso nel 1977 il suo concerto a Viareggio davanti a più di 5.000 spettatori, da cui verrà tratto l'album Dal vivo alla Bussoladomani.


    Nel 1978 Modugno torna a teatro con lo spettacolo musicale Cyrano, per la regia di Daniele D'Anza, insieme a Catherine Spaak (che interpreta Rossana, ed è sostituita poi da Alida Chelli per degli impegni dell'attrice belga): le canzoni, molto belle, vengono racchiuse nell'album omonimo, Cyrano, che però non riscuote molto successo, ed è l'ultimo inciso per la Carosello.

    Dallo spettacolo viene comunque tratto anche uno sceneggiato televisivo (con la Spaak), sempre con la regia di D'Anza.

    A questo periodo, nel 1981, risale un episodio in cui Modugno è coinvolto nelle vicende politiche di un'altra nazione: infatti viene ingaggiato dalla televisione di stato cilena per partecipare al programma Vamos A Ver (programma al quale partecipò anche Lucia Bosè); il contratto inoltre include la partecipazione di sette suoi accompagnatori, ma proprio mentre si accinge a prendere l'aereo a Roma, è avvisato telefonicamente da Santiago, da parte dell'impresario Edgardo Marcel, di sospendere il viaggio perché le autorità di Santiago non gli consentono di entrare in Cile.

    Il divieto è dovuto alle dichiarazioni di carattere negativo che lo stesso Modugno fece in precedenza sulla situazione politica cilena e sulla dittatura di Augusto Pinochet; l'artista in seguito darà istruzioni al suo legale per far causa alla televisione cilena.

    Nel 1983 passa alla Panarecord: questo sodalizio, però, non durerà molto, a causa dei problemi di salute che lo colpiranno in breve tempo.

    La fine della carriera artistica e la politica

    Domenico Modugno fu colpito da un ictus il 12 giugno 1984 durante le prove della trasmissione di Canale 5 La Luna del Pozzo, che veniva registrata a Roma negli studi televisivi De Paolis sulla via Tiburtina.

    Il medico di servizio non si accorse della gravità delle sue condizioni, e gli disse di prendere un'aspirina e tornare a casa. Nella notte le sue condizioni si aggravarono e venne ricoverato d'urgenza in ospedale, dove nonostante le cure a cui fu sottoposto rimase con un lato del corpo paralizzato e con difficoltà ad articolare la parola, cosa che lo costrinse a lasciare l'attività artistica. Fu costretto ad una lunga riabilitazione di tre mesi e solo attorno al settembre di quello stesso anno cominciò a migliorare.

    Già molto tempo prima di questo incidente Domenico Modugno aveva dato prova del suo impegno sociale, simpatizzando apertamente per le campagne progressiste del Partito Socialista Italiano, al quale aveva donato i diritti d'autore della canzone L'anniversario, composta nel 1973 in occasione della campagna per il referendum sull'abrogazione della legge Fortuna - Baslini che nel 1971 aveva introdotto il divorzio nella legislazione italiana.

    Nel 1986, impressionato dall'attività a favore dei disabili del Fronte Radicale Invalidi iniziò ad interessarsi alle iniziative del Partito Radicale, per il quale fu candidato alle elezioni politiche del 1987, venendo eletto alla Camera tra i deputati della X legislatura, dalla quale si dimise il 18 aprile del 1990 in ossequio allo statuto del partito. In seguito alle dimissioni dal Senato di Gianfranco Spadaccia gli subentra nel suo seggio a Palazzo Madama, dove siederà fino al termine della legislatura. Durante la sua permanenza in Parlamento, Modugno si impegnò a fondo sui temi dei diritti delle persone disabili e sulle norme a tutela degli artisti.

    Domenico Modugno fece poi una vera e propria battaglia per l'ospedale psichiatrico di Agrigento, in cui i malati vivevano in condizioni disumane, riuscendo nel 1988 a far chiudere l'ospedale, e dedicando ai ricoverati un concerto che fu il primo tenuto dopo la malattia. È stato più volte ospite del Centro Culturale Pier Paolo Pasolini, accolto con grande simpatia ed affetto, e che ha lasciato un ricordo indimenticabile di grande stima per il Centro Culturale.

    Nel 1990 fu eletto, sempre ad Agrigento, consigliere comunale.

    Il ritorno

    Nel luglio 1991 tenne un concerto alle Terme di Caracalla e, appoggiandosi ad un bastone, cantò le sue canzoni più famose: sul palcoscenico i segni della malattia scomparvero. Tuttavia nell'ottobre dello stesso anno ebbe un attacco cardiaco, ma non fu nulla di particolarmente rilevante.

    Nel maggio 1992 cantò a Torino, in un concerto gratuito in piazza San Carlo, gremita di persone, restando seduto per buona parte dell'esibizione ed alzandosi in piedi nei bis: la voce era comunque ritornata ferma e convincente, e l'appoggio del pubblico gli fece capire di essere ancora molto amato, al punto che il cantante si commosse per l'accoglienza ricevuta.

    Sempre nello stesso anno ritornò per l'ultima volta negli Stati Uniti dove fece una tourneè di sette concerti conclusasi il 14 dicembre.

    Il 26 agosto 1993 tenne a Polignano a Mare, sua città d'origine, l'ultimo grande concerto della carriera, alla presenza di 70.000 persone in occasione della "riappacificazione con i polignanesi" per essersi sempre dichiarato siciliano.

    La manifestazione dei tre giorni chiamata Modugno torna a casa, ideata e diretta dal regista Gianni Torres, vide Mr. Volare sfilare lungo la costa di Polignano a bordo di una barca (come si fa il 15 giugno di ogni anno per San Vito, patrono locale), alla testa di tante altre piccole barchette, attraversare il paese baciando bambini e stringendo mani a bordo della famosa Lancia Aurelia del film "Il sorpasso" di Dino Risi, e per terminare, il concerto nel quale dichiarò davanti a tutti: «Chiedo scusa, ma per la fame avrei anche detto di essere giapponese!». Si trattò del più importante evento nazional-popolare del 1993 e Domenico Modugno, un po' appartatosi per via della malattia, tornò sulla scena da leone, proprio ripartendo dal suo paese natale come accadde tanti anni prima. Nel 1993 incise la sua ultima canzone, arrangiata dal M° Stefano Borzi, intitolata Delfini (Sai che c'è) con suo figlio Massimo Modugno, anch'esso divenuto cantante.

    Morì il 6 agosto 1994 nella sua casa di Lampedusa situata davanti l'isola dei conigli stroncato da un infarto. Oggi riposa al Cimitero Flaminio di Roma.

    Un critico disse: «Modugno ha voluto morire da vero meridionale, sotto il sole d'estate, vicino al mare, di blu in blu, dopo aver beffato la morte per un decennio».




    Modugno negli anni 2000: la riscoperta

    « Domenico Modugno è come la Gioconda o come la Torre di Pisa: un monumento che ormai appartiene all’umanità intera, un brivido di bellezza senza più nazionalità. »

    (Lino Patruno, al quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, il 27 agosto 1993)


    Delle sue canzoni più celebri vengono di continuo eseguite delle cover e tante raccolte si trovano sul mercato, sia in Italia che all'estero.

    Nell'estate del 1995, a Polignano a Mare, si è tenuto il primo grande omaggio ad un anno dalla scomparsa. La manifestazione, ideata e diretta da Gianni Torres, aveva per titolo "VOLARE INSIEME - Napoli rende omaggio a Modugno" e si caratterizzava perché per la prima volta nella storia, una folta rappresentanza di artisti napoletani si spostava altrove per rendere omaggio ad un artista. Partecipò Riccardo Pazzaglia, Roberto Murolo, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Enzo Gragnaniello, James Senese, Irene Fargo ed altri.

    Il Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro inviò all'organizzazione un pubblico telegramma per esprimere soddisfazione e rallegramenti per l'iniziativa.

    Da ricordare infine la citazione che nel 1990 Fabrizio De André ha fatto del brano di Modugno O ccafè nella canzone Don Raffaè (contenuta nell'album Le nuvole), in cui nel ritornello Ah che bellu ccafè, sulo a Napule 'o sanno fà del cantautore pugliese diventa Ah che bellu ccafè, pure 'n carcere 'o sanno fà

    Negli anni 2000 si assiste ad una vera e propria riscoperta dell'attualità dell'artista Modugno.

    Spiccano Mina e Roberto Murolo: Mina ha pubblicato nel 2001 un album di nome Sconcerto, contenente cover di 11 canzoni di successo di Domenico Modugno con nuovi arrangiamenti propri.

    Roberto Murolo ha pubblicato nell'anno 2002 altresì un album interamente dedicato all'artista defunto. È intitolato Tu si' 'na cosa grande: Tributo e contiene 11 brani tutti in napoletano.

    Questi due album comunque non sono stati i primi tributi a lui dedicati: già nel 1963 l'amico-nemico Claudio Villa aveva inciso l'album Claudio Villa canta Modugno, con sue interpretazioni di alcuni classici del cantautore pugliese (tra cui Libero, Strada 'nfosa, Lazzarella, Piove, Resta 'cu "mme, Stasera pago io e Vecchio frack).


    Nel 2004, Polignano a Mare lo ricorda a 10 anni dalla scomparsa. La manifestazione, sotto la direzione artistica di Rudi Assuntino e Gianni Torres, vide sfilare tanti amici e collaboratori di Mr. Volare: Franco Migliacci, Riccardo Pazzaglia, Gigliola Cinquetti, Maria Pia Fusco. Una mostra celebrativa, a cura di M. Carta, rievocò i grandi momenti artistici dell'artista pugliese. Gennaro Cannavacciuolo tenne uno spettacolo in una piazza gremita. Partners della manifestazione, la Cineteca Nazionale, Il Centro Sperimentale di Cinematografia, Rai Teche.

    Nel 2006 i Radiodervish, cogliendone il respiro mediterraneo, impostano un suggestivo spettacolo con l'attore Giuseppe Battiston affrontando i temi delle migrazioni fisiche e spirituali. Lo spettacolo è raccolto in Amara Terra Mia (2006 - RadioFandango, distribuito Edel) e contiene due versioni inedite di 2 classici di Modugno, la registrazione live dello spettacolo con Giuseppe Battiston ed il video di "Amara Terra Mia" di Franco Battiato.

    Nello stesso anno la Warner Music Italia pubblica un cd che raccoglie dodici versioni di Nel blu dipinto di blu, a partire dalle incisioni di Modugno e Dorelli per proseguire con Fred Buscaglione, Claudio Villa, Alberto Semprini, Natalino Otto ed altri artisti.

    Sempre nel 2006 Ginevra Di Marco incide due canzoni di Modugno, Amara terra mia e Malarazza; quest'ultima viene anche incisa da Roy Paci.

    Mercoledì 14 novembre 2007 a Moncalieri debutta lo spettacolo Uomini in frac, in cui gli Avion Travel (in quest'occasione accompagnati da altri musicisti: Danilo Rea, Javier Girotto, Furio Di Castri, Gianluca Petrella e Cristiano Carcagnile) eseguono alcune canzoni del cantautore; lo spettacolo continuerà anche nel 2008 ed è stato allestito per festeggiare i cinquant'anni di Nel blu dipinto di blu.

    Dando uno sguardo all'estero: il francese Karl Zéro ha incluso nel 2001 una sua versione di Io, mammeta e tu nel suo album Songs for cabriolets and otros tipos de vehiculos (cantata in napoletano ma con un esilarante accento francese).
    Negli Stati Uniti questa versione di Io, mammeta e tu è stata inserita nella serie televisiva X Files, nell'episodio della nona stagione (2001- 2002) intitolato Improbable, su idea dello stesso Chris Carter.

    Nel 2005, all'interno del programma dedicato all'Eurofestival Congratulations, Volare conquista il secondo posto tra le 10 più belle della competizione.

    Nel 2008 il gruppo Negramaro propone una versione di Meraviglioso nel loro disco dal vivo Negramaro San Siro Live divenuta nel 2009 la colonna sonora del film di Giovanni Veronesi Italians.

    Durante il Concerto del Primo Maggio del 2009 Peppe Voltarelli propone una sua versione di Malarazza.

    Il 31 maggio 2009 è stata inaugurata a Polignano a Mare sul lungomare dedicato a lui una statua, ideata dallo scultore Herman Majer; hanno partecipato alla manifestazione Carlo Giuffrè e Franca Gandolfi.


    discografia


    Elenco canzoni

    * 18 agosto (1965)
    * A casa torneremo insieme (pur in spagnolo A casa volveremos juntos) (1977)
    * Accampamento dei banditi (L') (1961)
    * Addio... addio... (1962)
    * Adesso non pensarci più (1982)
    * Ahi, puparu
    * Alleluia (1963)
    * Amara terra mia (pur in spagnolo Amarga tierra) (1973)
    * Amaro fiore mio (pur in spagnolo Amarga flor mía) (1971)
    * Amore mai (Un) (1984)
    * Anniversario (L') (pur in spagnolo El aniversario) (1976)
    * Apocalisse (1959)
    * Appendi un nastro giallo (1973)
    * Attimu d'ammuri (1955)
    * Avventura (L') (1965)
    * Bandiera (La) (1961)
    * Bagno di mare (a mezzanotte) (1962)
    * Balla balla (1962)
    * Ballata per un matto (1982)
    * Bellissima (1964)
    * Bordolino (1977)
    * Brigante (Lu) (1972)
    * Buon Natale a tutto il mondo (1959)
    * Cadetti di Guascogna (I)
    * Caino (1964)
    * Calatafimi (1961)
    * Calcio alla città (Un) (pur in spagnolo Un puntapié a la ciudad) (1972)
    * Cangaceiro (O) (1959)
    * Cantu d'ammuri (1955)
    * Canzone al gatto
    * Canzone di Cyrano (1978)
    * Ccafé ('O) (1958)
    * Cavaddruzzu (1954)
    * Cavaddu cecu de la minera (1954)
    * Cavallo bianco (o Il mio cavallo bianco) (pur in spagnolo Mi caballo blanco) (1973)
    * Che cosa è un bacio (1979)
    * Che cosa sono le nuvole (1968)
    * Che pasticcio
    * Che me ne importa... a me (o Il tango d'Armando) (1964)
    * Chi si vuol bene come noi
    * Cia (La)
    * Cicoria (La) (pur in duetto con moglie Franca Gandolfi) (1954)
    * Come hai fatto (pur in spagnolo Como has hecho) (1970)
    * Come prima (cover di Tony Dallara) (1958)
    * Come si fa a non volerti bene (1965)
    * Come stai? (pur in spagnolo ¿Cómo estás?) (1971)
    * Come un tiranno (1973)
    * Commedia è finita (La) (1965)
    * Con quel viso bellissimo
    * Con te io non resisto
    * Corriamoci incontro (1960)
    * Così bella e così sola (1979, pubblicato solo dopo la morte nel 1997)
    * Cucciola (1978)
    * Dalla mia finestra sul cortile (1961)
    * Datimi 'nu paiu d'ali (1955)
    * Delfini (sai che c'è) (duetto con figlio Massimo Modugno) (1993)
    * Devi avere fiducia in me (1967)
    * Diciassettemilalire (1964)
    * Dietro l'amore (1976)
    * Dio, come ti amo (pur in spagnolo Dios, como te amo e Dios mío, como te quiero) (1966)
    * Direttissimo proveniente da... (1973)
    * Ditele che sono felice (1965)
    * Domani si incomincia un'altra volta (1972)
    * Domenica (pur in spagnolo Domingo) (1975)
    * Don Fifì (1956)
    * Donna riccia (La) (1954)
    * Donne belle (Le)
    * Dopo lei (1972)
    * Dove come quando (1970)
    * Duetto sì o no (duetto con Delia Scala)
    * È bbello 'o mare (no, no, no) (1963, pubblicato solo dopo la morte nel 1997)
    * E Dio creò la donna
    * E si presenta (1963, pubblicato solo dopo la morte nel 1997)
    * Favola dell'orso (La)
    * Farfalle (Le) (1959)
    * Femmine di lusso (1960)
    * Fleurs et l'amour (Les) (1956)
    * Forse mi ama
    * Frasulinu (Lu)
    * Gabbia (La) (1970)
    * Giorno per giorno o Giorno per giorno (sognando un'isola) (1979)
    * Giovane amore (1961)
    * Girovago (Il) o Il girovago (Lu Giramunno) (1956)
    * Grillu 'nnammuratu (1955)
    * Hello amore (1960)
    * Homme et la montagne (L')
    * Io (1958)
    * Io di più (1966)
    * Io, mammeta e tu (pur in francese Moi, ta mère et toi) (1954)
    * Io mi batto
    * Io peccatore (1963)
    * Io ti troverò (1977)
    * Io vivo qui (1982)
    * Lacrime d'amore (1965)
    * Lazzarella (1957)
    * Lettera di un soldato (1963)
    * Libero (1960)
    * Lontananza (La) (pur in spagnolo La distancia es como el viento) (1970)
    * Lupi e pecorelle (1962)
    * Mackie Messer (1973)
    * Maestro di violino (Il) (pur in spagnolo El maestro del violín) (1976)
    * Mafia (1961)
    * Magaria (1955)
    * Mago de le rose (Lu) (1954)
    * Malarazza (1976)
    * Male cane (Un) (1977)
    * Mamma (La)) (cover di Charles Aznavour) (1964)
    * Marinai donne e guai (1958)
    * Mariti in città (1957)
    * Marzianu (Lu) (1955)
    * Melodia del cantastorie
    * Meraviglioso (1968)
    * Mese 'e settembre (1955)
    * Mia figlia (1976)
    * Mi dai la carica (1960)
    * Milioni di scintille (1959)
    * Mille bolle blu (1983)
    * Mille fami (1981, pubblicato nel 1997)
    * Milletré (La) (pubblicitario) (1961)
    * Minaturi (Lu) (1956)
    * Mio caro autunno
    * Mi sei entrata nell'anima (pur in spagnolo Está llegando a mi alma) (1969)
    * Mogli pericolose (1958)
    * Morte chitarre (Le) (1959)
    * 'Mparame a vulé bene (1964)
    * Musciu niuru (Lu) (o Micio nero o Gatto nero) (1954)
    * Musetto (pur in francese Frimousse) (1956)
    * Musica ('Na) (1961)
    * Na bbella malatia (1978)
    * Né con te né senza di te (1976)
    * Nel bene e nel male (1961)
    * Nel blu dipinto di blu (popolarmente pure Volare) (pur in spagnolo En el cielo pintado de azul) (1958)
    * Nessuno mi ama
    * Neve di un anno fa (La) (1957)
    * Nina e lu capurali (1954)
    * Ninna nanna (1954)
    * Ninna nanna de lu puparu (1955)
    * Nisciuno po' sapé (1955)
    * Nnammurato 'e te (1965)
    * No, bambina mia (1965)
    * Noi lo chiamavamo amore (1973)
    * Non ho saputo (legarti a me) (1963)
    * Non piangere, Maria (1966)
    * Non restare fra gli angeli (1959)
    * Non sei più la mia bambina (1959)
    * Non sia mai (1968)
    * Non siete degni
    * Notte chiara (1962)
    * Notte del mio amor (La) (1962)
    * Notte di luna calante (1960)
    * Notte lunga notte (1959)
    * Novia (La) (cover di Antonio Prieto) (1962)
    * Nuda (1960)
    * Nu' me di' niente (1961)
    * Oceano (infinito mare) (1982)
    * Ojalá (1960)
    * Olympia (1960)
    * Ora che sale il giorno (1961)
    * Orchestra ubriaca (L') (cover, nome originale Banda borracha) (1967)
    * Orizzonti di gioia (1961)
    * Pagliaccio (Un) (scritta per il tenore Mario Del Monaco, interpretata anche da se stesso) (1959, pubblicato solo dopo la morte nel 1997)
    * Pagliaccio in paradiso (Un) (1964)
    * Pasquale 'a disgrazia
    * Pasqualino maragià (1958)
    * Passero (Il) (1976)
    * Paura di perderti (La) (1967)
    * Pazzo amore (o Questo pazzo amore) (1984)
    * Per un verso o per un fiore
    * Piange ...il telefono (duetto con Francesca Guadagno) (pur in spagnolo Llora el teléfono, in tedesco Da weint das Telefon) (1975)
    * Piove (popolarmente pure Ciao ciao bambina) (pur in spagnolo Llueve) (1959)
    * Pisci spada (Lu) (1954)
    * Pira d'oru ('A)
    * Più sola (1960)
    * Pizza c' 'a pummarola ('A) (1957)
    * Pomeriggio di favola (1980)
    * Porta chiusa (La)
    * Posto mio (Il) (cover di Tony Renis) (pur in spagnolo En mi lugar) (1968)
    * Processo all'amore (1976)
    * Puparu (Le) (le bon homme aux marionettes)
    * Pupu (Lu) (1954)
    * Quando un amico se ne va (1982)
    * Questa è la facciata B (1971)
    * Questa è la mia vita (1974)
    * Ragazzo del sud (inedito) (1974 (?))
    * Reggio Calabria (1964)
    * Resta cu' mme (1956)
    * Ricordando con tenerezza (pur in spagnolo Recordando con ternura) (1969)
    * Risveglio (1964)
    * Romantica (cover di Renato Rascel) (1960)
    * Salinaru (1956)
    * Santo Valentino (1966)
    * Sbandata (La) (1974)
    * Scarcagnulu (1954)
    * Sceccu lagnosu (Lu) (1955)
    * Sciccareddu 'mbriacu (Lu) (pur in francese L'âne et le paysan) (1955)
    * Scioscia popolo
    * Se Dio vorrà (1962)
    * Sei una rompiscatole (1973)
    * Selene (1962)
    * Sicilien à Paris (Un) (1956)
    * Signora a fianco (La) (1957)
    * Sì sì sì (1961)
    * Simpatia (1969)
    * Sirinata a 'na dispittusa (1954)
    * Si tu vas (1956)
    * Sogno di mezza estate (1961)
    * Soldato (Un)
    * Sole malato (1966)
    * Sole mio ('O) (musica popolare) (1960)
    * Sole sole sole (o E vene 'o sole) (1954)
    * Sona sona sona (1967)
    * Sopra i tetti azzurri del mio pazzo amore (1967)
    * Sortilegio di luna (pur in spagnolo Sortilegio de luna) (1973)
    * Specchio ('O) (1957)
    * Stasera pago io (1962)
    * Storia di Mimino Modugno (1963, pubblicato solo dopo la morte nel 1997)
    * Strada 'nfosa (1957)
    * Suona, compagno
    * Sveglietta (La) (1954)
    * Tamburru de la guerra (Lu) (o Tamburo della guerra) (1955)
    * Tambureddu (Lu) o Lu tambureddu (pizzica pizzica po) (1955)
    * Tanti anni fa (1976)
    * Terramante (1984)
    * Testa piena di sogni (Una) (1959)
    * Ti amo, amo te (pur in spagnolo Te amo, amo a ti) (1970)
    * Tre somari e tre briganti (terzetto con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia) (1961)
    * Tromba d'argento (Una) (1965)
    * Tu si' 'na cosa grande (1964)
    * Tu si' 'o mare (1964)
    * Tuta blu (1971)
    * Uccellacci e uccellini (1965)
    * Ué picciotte
    * Va, va, va
    * Vecchia chitarra (1955)
    * Vecchietto (Il) (1977)
    * Vecchio frack (o L'uomo in frack) (pur in spagnolo Viejo frack, in francese L'homme en habit) (1955)
    * Vendemmia giorno e notte (1971)
    * Ventu de sciroccu (1954)
    * Ventu d'estati (1957)
    * Vesuvio ('O) (1967)
    * Viaggio alla luna
    * Vieni via (amico mio) (1965)
    * Vitti 'na crozza (musica popolare) (1955)
    * Viva l'America (1981)
    * Zitto zitto doce doce (1956)

    Festival di Sanremo

    * 1956 Musetto (solo composizione, cantata da Gianni Marzocchi)
    * 1958 Nel blu dipinto di blu (con Johnny Dorelli) (1° posto)
    * 1959 Piove (con Johnny Dorelli) (1° posto)
    * 1960 Libero (con Teddy Reno) (2° posto)
    * 1962 Addio... addio... (con Claudio Villa) (1° posto)
    * 1964 Che me ne importa... a me (con Frankie Laine) (2° posto)
    * 1966 Dio, come ti amo (con Gigliola Cinquetti) (1° posto)
    * 1967 Sopra i tetti azzurri del mio pazzo amore (con Gidiuli) (28° posto)
    * 1968 Il posto mio (composta da Tony Renis) (16° posto)
    * 1971 Come stai? (con Carmen Villani) (6° posto)
    * 1972 Un calcio alla città (14° posto)
    * 1974 Questa è la mia vita (2° posto)

    Festival di Napoli

    * 1957 Lazzarella (solo composizione, cantata da Aurelio Fierro)
    * 1964 Tu si' 'na cosa grande (con Ornella Vanoni)

    Eurofestival

    * 1958 Nel blu dipinto di blu
    * 1959 Piove
    * 1966 Dio, come ti amo

    Un disco per l'estate


    * 1965 Come si fa a non volerti bene

    Duetti e Terzetti

    * Con Delia Scala: Duetto sì o no
    * Con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia: Tre somari e tre briganti
    * Con Francesca Guadagno: Piange ...il telefono
    * Con Francesca Guadagno: Il passerotto
    * Con figlio Massimo Modugno: Delfini (Sai che c'è)
    * Con Catherine Spaak: Che cos'è un bacio

    Premi

    * 1958 Vincitore del Festival di Sanremo con Nel blu dipinto di blu
    * 1958 Premio Grammy per Nel blu dipinto di blu come disco dell'anno
    * 1958 Premio Grammy per Nel blu dipinto di blu come canzone dell'anno
    * 1958 Premio Grammy come miglior interprete dell'anno
    * 1958 Disco d'oro dalle industrie musicali per il miglior cantante
    * 1958 Disco d'oro dalle industrie musicali per la miglior canzone (Nel blu dipinto di blu)
    * 1958 Disco d'oro dalle industrie musicali per il disco più venduto (Nel blu dipinto di blu)
    * 1959 Vincitore del Festival di Sanremo con Piove
    * 1962 Vincitore del Festival di Sanremo con Addio... addio...
    * 1964 Vincitore del Festival di Napoli con Tu si' 'na cosa grande
    * 1966 Vincitore del Festival di Sanremo con Dio, come ti amo
    * 1974 Premio Tenco


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    Discografia


    Le canzoni di Domenico Modugno sono state spesso reincise, ad esempio in ogni passaggio ad una nuova casa discografica, per poter usufruire di canzoni sulle quali non si potevano esercitare i diritti di riproduzione, ed includerle quindi su 45 o 33 giri, o, a volte, per reinterpretare in italiano canzoni incise in origine in dialetto; a ciò si aggiunga che le case discografiche ripubblicavano spesso la stessa canzone successivamente, e capitava che un brano di successo l'anno dopo venisse riutilizzato come lato B di una nuova canzone. Nella sezione della discografia riguardante i 45 giri si segnala se si tratta di reincisioni o ripubblicazioni.

    La discografia di Domenico Modugno tra 78, 45 e 33 giri è molto estesa.

    I primi 33 giri dell'artista furono pubblicati in formato 22 cm, cioè leggermente più piccoli dei normali LP, vennero pubblicati nel seguente formato i primi due per la RCA, e i seguenti della Fonit, LP 200, LP 201, LP 260, LP 261 e LP 278.

    I CD riportati nella lista sotto non sono quelli antologici ma solo quelli contenenti (almeno in parte) materiale inedito, sia in studio che dal vivo.


    78 giri


    * 1954 La cicoria/Ninna nanna (RCA Italiana, A25V 0001)
    * 1954 Musciu niuru/Lu pupu (RCA Italiana, A25V 0002)
    * 1954 La donna riccia/Lu pisce spada (RCA Italiana, A25V 0003)
    * 1954 La sveglietta/La barchetta dell'ammuri (RCA Italiana, A25V 0004)
    * 1954 Lu mago delle rose/Cavaddruzzu (RCA Italiana, A25V 0005)
    * 1954 Sirinata a 'na dispittusa/Scarcagnulu (RCA Italiana, A25V 0006)
    * 1954 Lu minaturi/Nina e lu capurale (RCA Italiana, A25V 0030)
    * 1954 Cavaddu cecu de la minera/Ventu de sciroccu (RCA Italiana, A25V 0031)
    * 1955 Ninna nanna de lu puparu/Lu sciccareddu 'mbriacu (RCA Italiana, A25V 0089)
    * 1955 Vecchia chitarra/Lu tambureddu (RCA Italiana, A25V 0090)
    * 1955 Lu sceccu lagnosu/Lu tamburru de la guerra (RCA Italiana, A25V 0123)
    * 1955 Grillu 'nnammuratu/Datimi un paiu d'ali (RCA Italiana, A25V 0142)
    * 1955 Lu marzianu/Attimu d'ammuri (RCA Italiana, A25V 0143)
    * 1955 Magaria/Vitti 'na crozza (RCA Italiana, A25V 0157)
    * 1955 Mese 'e settembre/Nisciuno po' sapè (RCA Italiana, A25V 0296)
    * 1955 Vecchio Frack/Sole, sole, sole (RCA Italiana, A25V 0316)
    * 1955 Cantu d'amuri/Tempu d'estati (RCA Italiana, A25V 0317)
    * 1955 Musetto/Io, mammeta e tu (RCA Italiana, A25V 0464)
    * 1956 Attimu d'ammuri/Lu tambureddu (Fonit, 15404)
    * 1956 Lu minaturi/Ninna nanna (Fonit, 15405)
    * 1956 La donna riccia/Magaria (Fonit, 15406)
    * 1956 Lu sciccareddu 'mbriacu/Lu salinaru (Fonit, 15407)
    * 1956 La sveglietta/Il girovago (Fonit, 15408)
    * 1956 Io, mammeta e tu/Nisciuno po' sapé (Fonit, 15409)
    * 1956 Vecchio frack/Musetto (Fonit, 15410)
    * 1956 Lu pisce spada/La cicoria (Fonit, 15411)
    * 1956 Zitto zitto doce doce/Cavaddu cecu de la minera (Fonit, 15412)
    * 1956 Sole sole sole/Mese 'e settembre (Fonit, 15413)
    * 1957 Don Fifì/Resta cu' mme (Fonit, 15610)
    * 1957 La signora a fianco/La neve di un anno fa (Fonit, 15611)
    * 1957 Lazzarella/Strada 'nfosa (Fonit, 15687)
    * 1957 'O specchio/'A pizza c' 'a pummarola (Fonit, 15831)
    * 1957 Ventu d'estati/Mariti in città (Fonit, 15832)
    * 1957 Mariti in città/Resta cu' mme (Fonit, 15876)
    * 1958 Nel blu dipinto di blu/Nisciuno po' sapé (Fonit, 15948)
    * 1958 Nel blu dipinto di blu/Strada 'nfosa (Fonit, 15972)
    * 1958 'O ccafé/Pasqualino maragià (Fonit, 16047)
    * 1958 Io/Resta cu' mme (Fonit, 16074)
    * 1958 La sveglietta/Marinai donne e guai (Fonit, 16077)
    * 1958 Mogli pericolose/Come prima (Fonit, 16093)
    * 1958 Resta cu' mme/Io (Fonit, 16100)
    * 1959 Piove/Ventu d'estati (Fonit, 16114)
    * 1959 Farfalle/Non restare fra gli angeli (Fonit, 16115)
    * 1959 Piove/Farfalle (Fonit, 16144)
    * 1959 Notte lunga notte/Sole sole sole (Fonit, 16155)

    33 giri

    * 1955 I successi di Domenico Modugno I (RCA Italiana, A10V 0029)
    * 1955 I successi di Domenico Modugno II (RCA Italiana, A10V 0030)
    * 1956 Domenico Modugno e la sua chitarra - Un poeta un pittore un musicista (Fonit, LP 200)
    * 1956 Domenico Modugno e la sua chitarra n° 2 - Un poeta un pittore un musicista (Fonit, LP 201)
    * 1958 La strada dei successi (Fonit, LP 260)
    * 1958 Domenico Modugno (Fonit, LP 261) (Album con un lato in italiano ed un lato in francese)
    * 1958 Domenico Modugno (Fonit, LP 278)
    * 1958 Domenico è sempre Domenico (RCA Italiana, PML 10019)
    * 1959 Domenico Modugno (Fonit, LP 20003)
    * 1960 Domenico Modugno (Fonit, LP 20011)
    * 1961 Modugno (Fonit, LP 20015)
    * 1961 Rinaldo in campo (Fonit, LP 20016; con Delia Scala, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia)
    * 1962 Domenico Modugno (Fonit, LP 20022)
    * 1963 Tutto è musica (Fonit, LPR 20024)
    * 1963 Modugno siciliano (Fonit, LPQ 09006)
    * 1964 Modugno (Fonit, LPQ 09014)
    * 1966 Dio, come ti amo (Curci, SPLP 901)
    * 1967 Modugno (Curci, SPLP 902)
    * 1968 Domenico Modugno (RCA Italiana, PSL 10433)
    * 1970 Domenico Modugno (RCA Italiana, PSL 10468)
    * 1971 Con l'affetto della memoria (RCA Italiana, PSL 10513)
    * 1972 Tutto Modugno (RCA Italiana, PSL 10552; edizione di sei 33 giri con alcune reincisioni del repertorio Fonit e Curci)
    * 1973 Il mio cavallo bianco (RCA Italiana, DPSL 10616)
    * 1975 Piange il telefono e le più belle canzoni di Domenico Modugno (Carosello, CLN 25057)
    * 1976 L'anniversario (Carosello, CLN 25066)
    * 1977 Dal vivo alla Bussoladomani (Carosello, CLN 25077)
    * 1978 Cyrano (Carosello, CLN 25081)
    * 1984 Pazzo amore (Panarecord, 33311)

    45 giri

    * 1954 La donna riccia/Lu pisce spada (RCA Italiana, N 0003)
    * 1955 Mese 'e settembre/Nisciuno po' sapè (RCA Italiana, N 0296)
    * 1955 Vecchio frack/E vene 'o sole (RCA Italiana, N 0316)
    * 1955 Cantu d'amuri/Tempu d'estati (RCA Italiana, N 0317)
    * 1956 Musetto/Io, mammeta e tu (RCA Italiana, N 0464)
    * 1957 La donna riccia/Musetto (Fonit, SP 30086; lato A reincisione di RCA Italiana, N 0003; lato B reincisione di RCA Italiana, N 0464)
    * 1957 Io, mammeta e tu/Zitto zitto doce doce (Fonit, SP 30087; lato A reincisione di RCA Italiana, N 0464)
    * 1957 Lazzarella/Strada 'nfosa (Fonit, SP 30136)
    * 1958 Mariti in città/Resta cu' mme (Fonit, SP 30182)
    * 1958 Nel blu dipinto di blu/Nisciuno po' sapé (Fonit, SP 30183)
    * 1958 Nel blu dipinto di blu/Strada 'nfosa (Fonit, SP 30208; lato B stessa versione di SP 30136; stampato in vinile azzurro)
    * 1958 Nel blu dipinto di blu/Vecchio frack (Fonit, SP 30222; lato B reincisione di RCA Italiana, N 0316; stampato in vinile azzurro)
    * 1958 Nel blu dipinto di blu/Lazzarella (Fonit, SP 30223; lato B stessa versione di SP 30136; stampato in vinile azzurro)
    * 1958 Vecchio frack/La sveglietta (Fonit, SP 30263; lato A stessa versione di SP 30222)
    * 1958 'O ccafé/Pasqualino maragià (Fonit, SP 30301)
    * 1958 Resta cu' mme/'O ccafé (Fonit, SP 30356;lato A stessa versione di 30182; lato B stessa versione di SP 30301)
    * 1958 Strada 'nfosa/Pasqualino maragià (Fonit, SP 30357; lato A stessa versione di SP 30136 e SP 30208; lato B stessa versione di 30301)
    * 1958 La sveglietta/Marinai donne e guai (Fonit, SP 30358; lato A stessa versione di SP 30263)
    * 1958 Io/Resta cu' mme (Fonit, SP 30391; lato B in inglese)
    * 1958 Io/Nisciuno po' sapé (Fonit, SP 30399; lato A stessa versione di SP 30391)
    * 1958 Mogli pericolose/Come prima (Fonit, SP 30435)
    * 1958 Resta cu' mme/Io (Fonit, SP 30440;lato A stessa versione di 30182; lato B stessa versione di SP 30391)
    * 1958 Io/Come prima (Fonit, SP 30457; lato A stessa versione di SP 30391; lato B stessa versione di SP 30435)
    * 1958 Mese 'e settembre/Ventu d'estati (Fonit, SP 30485; lato A reincisione di RCA Italiana N 0296)
    * 1959 Piove/Ventu d'estati (Fonit, SP 30492; lato B stessa versione di SP 30485)
    * 1959 Farfalle/Non restare tra gli angeli (Fonit, SP 30493)
    * 1959 Piove/Farfalle (Fonit, SP 30523; stampato in vinile bianco; lato A stessa versione di SP 30492; lato B stessa versione di SP 30493)
    * 1959 Sole sole sole/La signora a fianco (Fonit, SP 30533)
    * 1959 Notte lunga notte/Sole sole sole (Fonit, SP 30571; lato B stessa versione di SP 30533)
    * 1959 O cangaceiro/Non sei più la mia bambina (Fonit, SP 30596)
    * 1959 La sveglietta/La cicoria (RCA Camden, CP 29; ristampa di versioni pubblicate nel 1954 su 78 giri)
    * 1959 Mese 'e settembre/Ninna nanna (RCA Camden, CP 30; ristampa di versioni pubblicate nel 1954 su 78 giri)
    * 1959 Vitti 'na crozza/Musciu niuru (RCA Camden, CP 31; ristampa di versioni pubblicate nel 1954 su 78 giri)
    * 1959 Vecchio frack/E vene 'o sole (RCA Camden, CP 79; ristampa di versioni pubblicate nel 1955 su 78 giri e 45 giri)
    * 1959 Una testa piena di sogni/Mese 'e settembre (Fonit, SP 30632)
    * 1959 La neve di un anno fa/Don Fifì (Fonit, SP 30863)
    * 1960 Libero/Nuda (Fonit, SPM 1)
    * 1960 Libero/Più sola (Fonit, SPM 2; lato A stessa versione di SPM1)
    * 1960 Nel bene e nel male/Hello amore (Fonit, SPM 3)
    * 1960 Olympia/Più sola (Fonit, SPM 4)
    * 1960 Mi dai la carica/Olympia (Fonit, SPM 5; lato B stessa versione di SPM 4)
    * 1960 'O sole mio/Olympia (Fonit, SPM 6; lato B stessa versione di SPM 4 e di SPM 5)
    * 1960 Notte di luna calante/Più sola (Fonit, SPM 7; lato B stessa versione di SPM 2 e di SPM 4)
    * 1960 Corriamoci incontro/Notte di luna calante (Fonit, SPM 8; lato B stessa versione di SPM 7))
    * 1960 Sì sì sì/Ojalá (Fonit, SPM 9)
    * 1960 Femmine di lusso/Marinai donne e guai (Fonit, SPM 10; lato B stessa versione di SP 30358)
    * 1961 Giovane amore/Mafia (Fonit, SPM 11)
    * 1961 Micio nero/Dalla mia finestra sul cortile (Fonit, SPM 12)
    * 1961 Sogno di mezza estate/Ora che sale il giorno (Fonit, SPM 13)
    * 1961 'Na musica/Nu' me di' niente (Fonit, SPM 14)
    * 1961 Micio nero/Ninna nanna (RCA Italiana, PM 0156)
    * 1961 La novia/Sogno di mezza estate (Fonit, SPM 15)
    * 1961 Disco pubblicitario per la Fiat 1300: La milletré (Fonit, SPM 16)
    * 1964 Che me ne importa a me/Bellissima (Fonit, SPM 30)
    * 1964 Tu si' 'na cosa grande/'mparame a vulè bene (Curci, Sp 1006)
    * 1964 Tu si' 'na cosa grande/Tu si 'o mare (Fonit, SPM 33)
    * 1965 Un pagliaccio in paradiso/No bambina mia (Curci, Sp 1007)
    * 1965 Come si fa a non volerti bene/La commedia è finita (Curci, Sp 1009)
    * 1965 Una tromba d'argento/18 agosto (Curci, Sp 1010)
    * 1965 Vieni via amico mio/Ditele che sono felice (Curci, Sp 1011)
    * 1965 L'avventura/'nnammurato 'e te/Lacrime d'amore (Curci, Sp 1012)
    * 1966 Dio, come ti amo!/Io di più (Curci, Sp 1014)
    * 1966 Santo Valentino/Non piangere Maria (Curci, Sp 1015)
    * 1966 Sole malato/Resta cu mme (Curci, Sp 1016)
    * 1967 Sopra i tetti azzurri del mio pazzo amore/Sole malato (Curci, Sp 1017)
    * 1967 'o Vesuvio/Sona sona sona (Curci, Sp 1019)
    * 1967 La paura di perderti/Devi avere fiducia in me (Curci, Sp 1020)
    * 1968 Piove/Vecchio frack (Curci, Sp 1021)
    * 1968 La banda borracha/Resta cu mme (Curci, Sp 1022)
    * 1968 Cosa sono le nuvole/Notte chiara (Curci, Sp 1023)
    * 1968 Meraviglioso/Non sia mai (RCA Italiana, PM 3437)
    * 1968 Il posto mio/Mi sei entrata nell'anima (RCA Italiana, PM 3440)
    * 1969 Ricordando con tenerezza/Il minatore (RCA Italiana, PM 3502)
    * 1969 Simpatia/Vecchio frack (RCA Italiana, PM 3504)
    * 1969 Come hai fatto/Simpatia (RCA Italiana, PM 3506, stesso numero di catalogo del successivo)
    * 1969 Come hai fatto/Tu si' 'na cosa grande] (RCA Italiana, PM 3506, stesso numero di catalogo del precedente)
    * 1970 La lontananza/Ti amo, amo te (RCA Italiana, PM 3525)
    * 1970 La gabbia/Dove, come e quando (RCA Italiana, PM 3567)
    * 1971 Come stai/Questa è la facciata B (RCA Italiana, PM 3574)
    * 1971 Tuta blu/Amaro fiore mio (RCA Italiana, PM 3594)
    * 1971 Dopo lei/Meraviglioso (RCA Italiana, PM 3633)
    * 1972 Un calcio alla città/Lu brigante (RCA Italiana, PM 3641)
    * 1972 Domani si incomincia un'altra volta/Tamburo della guerra (RCA Italiana, PM 3656)
    * 1973 Amara terra mia/Sortilegio di luna (RCA Italiana, PM 3695)
    * 1973 L'anniversario/Appendi un nastro giallo (RCA Italiana, PM 3725)
    * 1974 L'avventura/Cavallo bianco (RCA Italiana, TPBO 1011)
    * 1974 Questa è la mia vita/Cavallo bianco (RCA Italiana, TPBO 1022)
    * 1974 La sbandata/La risvegliata (RCA Italiana, TPBO 1086)
    * 1975 Piange...il telefono/L'avventura (Carosello, CI 20390)
    * 1976 Il maestro di violino/Domenica (Carosello, CI 20404)
    * 1976 Malarazza/Né con te né senza di te (Carosello, CI 20419)
    * 1976 L'anniversario/Resta cu' mme (Carosello, CI 20429)
    * 1977 Il vecchietto/Un male cane (Carosello, CI 20441)
    * 1977 A casa torneremo insieme/Io ti troverò (Carosello, CI 20453)
    * 1978 'Na bbella malatia/Cucciola (Carosello, CI 20465)
    * 1979 Giorno per giorno/Che cosa è un bacio (Carosello, CI 20482)
    * 1980 Giorno per giorno (sognando un'isola)/Né con te, né senza di te (Carosello, CI 20484)
    * 1980 Pomeriggio di favola/Giorno per giorno (Carosello, CI 20488)
    * 1981 Viva l'America/Vecchio frack (Carosello, CI 20494)
    * 1982 Ballata per un matto/Quando un amico se ne va (Carosello, CI 20505)
    * 1982 Adesso non pensarci più/Ballata per un matto (Carosello, CI 20505; stesso numero di catalogo del precedente)
    * 1983 Io vivo qui/Oceano/Io (Carosello, CI 20514)
    * 1984 Un amore mai/Terramante (Bandem, ZBBA 7355)
    * 1984 Pazzo amore/Nel blu dipinto di blu (Volare) (Panarecord, P 7332)

    CD

    * 1997 L'arca di Modugno (BMG, 74321451062)
    * 1997 Io, Domenico Modugno "Inedito" (CGD East West, 3984-21417-2)
    * 2001 Domenico Modugno Live@Rtsi (RTSI/Edel; registrato il 7 gennaio 1981 dal vivo alla televisione della Svizzera Italiana; nel 2006 è stato pubblicato il DVD della stessa esibizione)
    * 2006 Domenico Modugno Radio Show (Twilight Music/RAI, serie Via Asiago 10, TWI CD AS 06 23, antologia di registrazioni televisive da vivo)

    EP

    * 1954 La cicoria/Ninna nanna/Musciu niuru/Lu pupu (RCA Italiana, A72V 0035)
    * 1954 La donna riccia/Lu pisce spada/La sveglietta/La barchetta dell'ammuri (RCA Italiana, A72V 0036)
    * 1954 Lu mago delle rose/Cavaddruzzu/Sirinata a 'na dispittusa/Scarcagnulu (RCA Italiana, A72V 0037)
    * 1955 Musetto/Io, mammeta e tu/Sole, sole, sole/Mese 'e settembre (RCA Italiana, A72V 0048)
    * 1955 Cavaddu cecu de la minera/Lu minaturi/Nina e lu capurali/Tempu d'estati (RCA Italiana, A72V 0067)
    * 1956 Io, mammeta e tu/Magaria/La donna riccia/Nisciuno po sapè (Fonit, EP 4118)
    * 1956 Lu pisci spada/Attimu d'ammuri/La cicoria/Tambureddu
    * 1956 La sveglietta/Lu minaturi/Il girovago/Ninna nanna
    * 1956 Zitto zitto doce doce/Vecchio Frack/Cavaddu cecu de la minera/Musetto
    * 1956 Lu sciccareddu 'mbriacu/Sole sole sole/Lu salinaru/Mese é settembre
    * 1957 Lazzarella/Strada 'nfosa/Resta cu'mme/La signora a fianco
    * 1957 O specchio/A pizza ca pummarola/Ventu d'estati/Mariti in città
    * 1958 Nel blu dipinto di blu/A pizza ca pummarola/Ventu d'estati/Mariti in città
    * 1958 Io/Resta cu'mme/Marinai, donne e guai/Pasqualino Maragià
    * 1958 Piove/Farfalle/Non restare tra gli angeli/Mogli pericolose
    * 1959 Notte lunga notte/Milioni di scintille/Una testa piena di sogni/La sveglietta
    * 1959 Vecchio Frack/Apocalisse/Le morte chitarre/Nisciuno po sape
    * 1960 Nel bene nel male/Più sola/Libero/Hello amore
    * 1960 Corriamoci incontro/O sole mio/Notte di luna calante/Olympia
    * 1961 Giovane amore/Si si si/Mafia/Ojalà

    16 giri

    * 1958 Domenico Modugno (Fonit, LP.1)


    250px-Domenico_Modugno_-_Vecchio_frac



    Cinema


    Per il cinema Modugno interpretò ben 46 film, di cui però due solo come compositore, quindi come attore ne interpretò 44, ma in molti di questi film spesso firmava un cameo o svolgeva un ruolo di secondo piano, soprattutto nei primi film. I film che vedono quindi Modugno protagonista assoluto sono dieci.

    Attore cinematografico

    * I pompieri di Viggiù , regia di Mario Mattoli (1949)
    * Filumena Marturano , regia di Eduardo De Filippo (1951)
    * Cameriera bella presenza offresi , regia di Giorgio Pastina (1951)
    * Destino , regia di Enzo Di Gianni (1951)
    * La carovana del peccato , regia di Pino Mercanti (1952)
    * Carica eroica , regia di Francesco De Robertis (1952)
    * Processo contro ignoti , regia di Guido Brignone (1952)
    * Anni facili , regia di Luigi Zampa (1953)
    * I cavalieri della regina , regia di Mauro Bolognini (1954)
    * Vacanze d'amore , regia di Jean-Paul Le Chanois (1954) produzione francese (Village magique)
    * Questa è la vita , regia di Giorgio Pastina (1954) episodio: La giara.
    * Gli sparvieri del re , Joseph Lerner (1954)
    * Rosso e nero , regia di Domenico Paolella (1954)
    * Il mantello rosso , regia di Giuseppe Maria Scotese (1955)
    * Le avventure dei tre moschettieri , regia di Joseph Lerner (1955)
    * Da qui all'eredità , regia di Riccardo Freda (1955)
    * I pinguini ci guardano , regia di Guido Leoni (1955)
    * Accade di notte , regia di Gian Paolo Callegari (1961)
    * Lazzarella , regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1957)
    * La spada imbattibile , regia di Hugo Fregonese (1957)
    * Mogli pericolose , regia di Luigi Comencini (1958) (solo come compositore)
    * Io, mammeta e tu , regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1958)
    * Europa di notte , regia di Alessandro Blasetti (1959)
    * Destinazione Sanremo , regia di Domenico Paolella (1959)
    * Mantelli e spade insanguinate , regia di Frank McDonald (1959)
    * Esterina , regia di Carlo Lizzani (1959)
    * Nel blu dipinto di blu , regia di Piero Tellini (1959)
    * Napoli è tutta una canzone , regia di Ignazio Ferronetti (1959)
    * Adua e le compagne , regia di Antonio Pietrangeli (1960)
    * Vacanze in Argentina , regia di Sergio Leone (1960)
    * Appuntamento a Ischia , regia di Mario Mattoli (1960)
    * Sanremo, la grande sfida , regia di Piero Vivarelli (1960)
    * Il giudizio universale , regia di Vittorio De Sica (1961)
    * L'onorata società , regia di Riccardo Pazzaglia (1961) (anche come compositore)
    * Tutto è musica , regia di Domenico Modugno (1963) (anche come produttore, sceneggiatore e compositore)
    * Uccellacci e uccellini , regia di Pier Paolo Pasolini (1966) (come compositore)
    * Per un pugno di canzoni , regia di Josè Luis Merino (1966)
    * Tre morsi nella mela , regia di Alvin Ganzer (1967) (originale negli USA Three Bites of the Apple)
    * Capriccio all'italiana , regia di Pier Paolo Pasolini (1968) (nell'episodio IV e ultimo Che cosa sono le nuvole?) (come compositore e attore nella parte dell'immondezzaro)
    * Lo scopone scientifico , regia di Luigi Comencini (1972) (partecipazione straordinaria, Righetto, amante di Antonia)
    * Piange... il telefono , regia di Lucio De Caro (1973)
    * La sbandata , regia di Alfredo Malfatti (1974)
    * Il maestro di violino , regia di Giovanni Fago (1976)
    * "FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?" , regia di Renzo Arbore (1983)



    Regista cinematografico

    * 1963 Tutto è musica

    Televisione


    Modugno non fu molto profilico in televisione, ma vi si affacciò molto presto con uno sceneggiato del 1955, e in uno vi appare solo come compositore, quindi interpretò in totale sei film TV.

    * 1956 I tre moschettieri (o The Three Musketeers) (serie)
    * 1965 Scaramouche
    * 1972 Il marchese di Roccarverdina
    * 1975 Un colpo di fortuna (solo compositore)
    * 1977 Don Giovanni in Sicilia
    * 1984 Western di Cose nostre



    Prosa televisiva

    * RAI

    * L'Alfiere di Carlo Alianello, con Aroldo Tieri, Domenico Modugno, Maria Fiore, Carlo Giuffrè, Ubaldo Lay, Zoe Incrocci, musiche di Riz Ortolani, regia di Anton Giulio Majano, mercoledì 14 agosto 1956 ore 18.

    Teatro


    Modugno fu profilico in teatro, e si può dire che vi inizio da giovanissimo, prima di debuttare come cantante. Interpretò in totale 13 spettacoli di cui cinque anche come compositore.

    Attore teatrale

    * 1952 Il borghese gentiluomo
    * 1954 Controcorrente
    * 1956 Il diluvio
    * 1958 La rosa di zolfo
    * 1961 Rinaldo in campo
    * 1963 Tommaso d'Amalfi
    * 1965 L'isola delle capre
    * 1968 Liolà
    * 1969 Mi è cascata una ragazza nel piatto
    * 1971 Non svegliate la signora
    * 1973 L'opera da tre soldi
    * 1979 Cyrano
    * 1981 L'uomo che incontrò se stesso

    Programmi radiofonici

    * RAI

    * Tre voci e tre chitarre con Domenico Modugno, Sergio Centi e Ugo Calise, mercoledì 5 ottobre 1955 secondo programma, ore 13.



    Commenti

    « Modugno è famoso a Tokyo come a Nuova York; nel Pakistan una nostra delegazione fu accolta da un'orchestrina che con Volare intendeva richiamare ai graditi ospiti la cara patria lontana.

    Egli ha fatto, per la diffusione della nostra lingua, un'opera degna di Dante Alighieri: Ciao, ciao bambina è un'espressione largamente usata ovunque: e potete immaginare come, questo efficace esperanto, possa facilitare i rapporti tra i popoli. ....Signori, dobbiamo non poco a Modugno. Tutto ciò che egli fa è poi tanto italiano: italiano è il suo aspetto, italiana la sua ispirazione. Chioma e sospiri sono italiani, gesti e sgomenti sono italiani: esasperati, scatenati, eccessivi, dilaganti.
    Modugno non appare sul teleschermo, lo occupa; non canta i suoi motivi, li impone; non vi invita ad ascoltarlo, ve lo ordina. Ve lo ordina con i capelli, gli occhi, i baffi, le mani: è fortissimo e prepotente. »
    (Enzo Biagi, al rotocalco Epoca, il 25 ottobre 1959)


    « È il più grande di tutti. Nessuno ha scritto tante belle canzoni che rimarranno per decenni, nessuno è completo come lui quale cantautore, showman, attore. »
    (Claudio Villa, alla rivista Oggi, l'8 ottobre 1969)


    « L'anticristo della canzone. Una bomba. L'innovatore. L'uomo a cui la musica italiana deve di più. Mimmo è stato la Personalità Importante della nostra canzone, fece capire agli italiani degli anni cinquanta che ci poteva essere un'altra musica oltre a quella classica. ...Lui cominciò. Da Mimmo venne tutto il resto.

    Fu l'uomo della rivoluzione, con lui saltarono gli schemi e gli altri non poterono far altro che adeguarsi. ...Mimmo rappresentava il sentimento più alto dell'uomo del Sud.
    ...Oddio ci sono state alcune personalità interessanti, ma nessuno come Mimmo. Mai più! E non vedo in giro eredi. »
    (Renzo Arbore, al quotidiano La Stampa, l'8 agosto 1994)


    « Cantavo imitando Modugno e d'altronde come si poteva non subire la sua influenza? »
    (Fabrizio De André, al quotidiano Il Giornale, l'8 agosto 1994.)




    240px-Statua_modugno_polignano_a_mare

    da: wikipedia

    Edited by gheagabry - 15/1/2014, 20:39
     
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  2. tomiva57
     
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    grazie lussy



     
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  3. tomiva57
     
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    La sveglietta
    Domenico Modugno



    Ticche tacche ticche tacche ticche tacche ticche tacche
    ticche tacche ticche tacche tere tic toc.
    Ticche tacche ticche tacche ticche tacche ticche tacche
    ticche tacche ticche tacche toc.

    Io aiu 'na...sveglietta ca...
    quannu cammina fa : tic tac
    ticche ticche tac
    ticche ticche ticche ticche ticche ticche ta,tac.
    Io aiu 'na...sveglietta ca...
    quannu mi sona fa : ndrin, ndrin,
    ndri,ndrin,ndrin,ndrin,
    ndrin,ndrin,ndrin,ndrin. Ma si la lassu sula,sula,la matina
    quannu tornu mi ruvina,
    mi ruvina, nun mi sona
    nun camina,nun la posso mai lassari.
    C'aiu a fari si mi voli
    tantu beni,beni,beni,beni,
    si mi stringi li catini di l'amuri,c'aiu a fà?

    Ah! Ah!
    Ah! Ah!
    Avia trimila liri,
    l'avia guadagnati
    cu lu travagghiu miu
    di la matina sino a sira. E ora aiu decisu
    mi vaiu ad accattari
    'na cosa che mi teni notte e juorno compagnia,
    'cussì mi ni si ghiutu
    da 'nu rulurugiaru
    e m'aiu fattu dari 'na sveglietta cu lu ndrin,
    cu lu ndrin ndrin,
    cu lu tic tà,
    si po' campà!

    Ticche tacche ticche tacche ticche tacche ticche tacche
    ticche tacche ticche tacche tere tic toc.
    Ticche tacche ticche tacche ticche tacche ticche tacche
    Bedda di stu cori.


     
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  4. tomiva57
     
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    E' giunta mezzanotte
    si spengono i rumori
    si spegne anche l'insegna
    di quel'ultimo caffè
    le strade son deserte
    desterte e silenzione,
    un'ultima carrozza
    cigolando se ne và.

    Il fiume scorre lento
    frusciando sotto i ponti
    la luna slende in cielo
    dorme tutta la città
    solo và un'uomo in frack.

    Ha il cilindro per cappello
    due diamanti per gemelli
    un bastone di cristallo
    la gardenia nell'occhiello
    e sul candido gilet
    un papillon,
    un papillon di seta blu
    s'avvicina lentamente
    con incedere elegante
    ha l'aspetto trasognato
    malinconico ed assente
    non si sa da dove vien
    ne dove và
    chi mai sarà
    quel'uomo in frack.

    buon nuite bonne nuite
    buon nuite bonne nuite

    Bouna notte
    va dicendo ad ogni cosa
    ai fanali illuminati
    ad un gatto innamorato
    che randagio se ne va.

    (musica)

    E' giunta ormai l'aurora
    si spengono i fanali
    si sveglia a poco a poco
    tutta quanta la città
    la luna s'è incantata
    sorpresa ed impallidita
    pian piano
    scolorandosi nel cielo sparirà
    sbadiglia una finestra
    sul fiume silenzioso
    e nella luce bianga
    galleggiando se ne van
    un cilindro
    un fiore e un frack.

    Galleggiando dolcemente
    e lasciandosi cullare
    se ne scende lentamente
    sotto i ponti verso il mare
    verso il mare se ne và
    chi mai sarà, chi mai sarà
    quell'uomo in frack.

    Adieu adieu adieu adieu
    addio al mondo
    ai ricordi del passato
    ad un sogno mai sognato
    ad un'attimo d'amore
    che mai più ritornerai
    Lala la la lala la la...




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    Le farfalle



    Edited by tomiva57 - 18/5/2013, 17:24
     
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  6. tomiva57
     
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    Ch'e libbre sotto o braccio
    e a camicetta a ffiore blu
    vuo' fa a signurinella
    'nnanze a scola pure tu
    te piglie 'a sigaretta
    quann'accatte pe papa'
    te miette gia' o russetto
    comme vire fa a mamma'
    lazzare'
    ma lazzarella comme si'
    a 'mme me piace sempe 'e cchiu'
    e vengo apposta pe' t'o ddi'
    vicino a scola r'o gesu'
    tu invece ma rispunne "e ggi
    io deve proprio retta a 'tte
    pe 'mme l'amore po' apsetta'
    che nn'aggia fa' nun fa pe 'mme"
    ah lazzarella ventata e primmavera
    quanno passe tutt'e mmatine
    gia' te spiecchie rint'e 'vvetrine
    solo nu cumplimento te fa' avvampa'
    ma lazzarella comme si'
    tu nun me pienze proprio a 'mme
    e rire pe m'offa' capi
    ca perdo o tiempo appresso a'tte
    mo vene uno studente
    'nnanze a scola dio gesu'
    te va sempe 'cchiu stretta
    a camicetta a ffiore blu
    te piglie quattro schiaffe
    tutte' volte ca papa'
    te trova nu biglietto
    ca te scrive chillo lla'
    lazzare'
    ma lazzarella comme si'
    ce si' caduta pure tu
    l'ammore nun te fa mangia'
    te fa suffri' te fa' pensa'
    'na sera tu 'lle rice no
    'na sera tu 'lle rice ma
    ma si nu vaso te vo' da
    fari segno 'e si senza parla'
    ah lazzarella o tiempo comme vola
    mo te truove tutte 'e matine
    chine 'e llacrime stu cuscine
    manco 'na cumpagnella te po' aiuta'
    ma lazzarella comme si'
    te si cagnata pure tu
    e te prepari a di' stu si
    ma rint'a chiesa
    r'o gesu'
    lazzarella
    lazzarella
    mia


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  7. tomiva57
     
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    Penso che sogno così
    non ritorni mai più,
    mi dipingevo le mani
    e la faccia di blu,
    poi d'improvviso venivo
    dal vento rapito,
    e incominciavo a volare
    nel cielo infinito.

    Volare ho ho
    cantare ho ho hoho,
    nel blu dipinto di blu,
    felice di stare lassù,
    e volavo volavo
    felice più in alto del sole
    ed ancora più sù,
    mentre il mondo
    pian piano spariva laggiù,
    una musica dolce suonava
    soltanto per me.

    Volare ho ho
    cantare ho ho hoho
    nel blu dipinto di blu
    felice di stare lassù.

    Ma tutti i sogni
    nell'alba svaniscon perchè,
    quando tramonta la luna
    li porta con se,
    ma io continuo a sognare
    negl'occhi tuoi belli,
    che sono blu come il un cielo
    trapunto di stelle.

    Volare ho ho
    cantare ho ho hoho,
    nel blu degl'occhi tuoi blu,
    felice di stare qua giù,
    e continuo a volare felice
    più in alto del sole
    ed ancora più su,
    mentre il mondo
    pian piano scompare
    negl'occhi tuoi blu,
    la tua voce è una musica
    dolce che suona per me.

    Volare ho ho
    cantare ho ho hoho
    nel blu degl'occhi tuoi blu,
    felice di stare qua giù,
    nel blu degl'occhi tuoi blu,
    felice di stare qua giù
    con te..

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  8. tomiva57
     
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    Mille violini suonati dal vento,
    tutti i colori dell'arcobaleno
    vanno a fermare la pioggia d'argento
    ma piove piove
    sul nostro amor.

    Ciao ciao bambina
    un bacio ancora e poi per sempre
    ti perderò
    come una fiaba l'amore passa
    c'èra una volta poi non c'è più
    cos'è che trema sul tuo visino
    è pioggia o pianto
    dimmi cos'è
    vorrei trovare parole nuove
    ma piove piove sul nostro amor.


    (Ciao bambina,
    ti voglio bene da morire
    ciaooooo.....ciaooooo)

    Ciao ciao bambina
    non ti voltare non posso dirti
    rimani ancor
    vorrei trovare
    parole nuove ma piove piove
    sul nostro amor




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  9. lella06
     
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    (Pronto)
    Ascolta
    Mamma è vicino a te?
    Devi dire a mamma
    c'è qualcuno che
    (Chi sei il signore dell'altra volta?)
    (vado a chiamarla)
    (Ma sta facendo il bagno)
    (non so se può venire!)
    Dille
    che son qui
    dille che è importante
    che aspetterò
    (Ma tu hai fatto qualche cosa)
    (alla mia mamma?)
    (Quando chiami tu mi dice sempre:)
    (Digli che non ci sono!)
    Ma dimmi
    sai scrivere di già
    E' bella la tua casa?
    A scuola come va?
    (Bene... ma dato che la mia mamma lavora)
    (è una vicina che mi accompagna a scuola)
    (però ho solo una firma sul mio diario)
    (Gli altri hanno quella del loro papà)
    (Io no!...)
    Dille
    che son qui
    che soffro da sei anni
    Tesoro proprio la tua età
    (Ah no... Io ho cinque anni!!)
    (Ma tu la conosci la mia mamma?)
    (Non mi ha mai parlato di te!)
    (Aspetta eh...)
    Piange il telefono
    perchè lei non
    verrà
    anche se grido: ti amo
    lo so che non
    mi ascolterà
    Piange il telefono
    perchè non hai pietà?
    Però nessuno mi
    risponderà
    L'estate
    andate a villeggiare
    all'Hotel Riviera?
    ti piace il mare?
    (Oh si tanto!)
    (Lo sai che so nuotare? Ma dimmi)
    (Come fai a conoscere l'Hotel Riviera)
    (Ci sei stato anche tu?)
    Dille
    la mia pena
    e quanto a tutte e due:
    vi voglio bene
    (Ci vuoi bene?)
    (Ma io non ti ho mai visto!)
    (Ma che cos'hai!)
    (Perchè hai cambiato voce?)
    (Ma tu piangi! Perchè?)
    Piange il telefono
    perchè lei non
    verrà
    anche se grido:
    ti amo
    lo so che non
    mi ascolterà
    Piange il telefono
    perchè non hai
    pietà?
    Però nessuno mi
    risponderà
    Ricordati però
    piango al telefono
    l'ultima volta ormai
    ed il perchè
    domani
    tu lo saprai
    Falla aspettare
    (Sta uscendo!)
    Falla fermare
    (E' andata via!)
    Se è andata via
    allora...
    addio...
    (Arrivederci signore)
    Ciao piccola!
     
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  10. tappi
     
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    GRAZIE
     
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  11. tomiva57
     
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    Vitti na crozza supra nu cannuni
    fui curiuso e ci vossi spiare
    idda m'arrispunniu cu gran duluri
    murivi senza un tocco di campani
    la la la lero
    la lero la lero
    la lero la lero
    la lero la la
    si nni eru si nni eru li me anni
    si nni eru si nni eru un sacciu unni
    ora ca sugnu vecchio di ottantanni
    chiamu la morti i idda m arrispunni
    la la la lero
    la lero la lero
    la lero la lero
    la lero la la
    cunzatimi cunzatimi lu me letto
    ca di li vermi su manciatu tuttu
    si nun lu scuntu cca lume peccatu
    lu scuntu allautra vita a chiantu ruttu
    la la la lero
    la lero la lero
    la lero la lero
    la lero la la
    c'e' nu giardinu ammezu di lu mari
    tuttu ntssutu di aranci e ciuri
    tutti l'acceddi cci vannu a cantari
    puru i sireni cci fannu all'amurio
    la la la lero
    la lero la lero
    la lero la lero
    la lero la la
    la la la lero
    la lero la lero
    la lero la lero
    la lero la la
    la la la lero
    la lero la lero
    la lero la lero
    la lero la la



    Edited by gheagabry - 15/1/2014, 20:45
     
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  12. tomiva57
     
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    E' giunta mezzanotte
    si spengono i rumori
    si spegne anche l'insegna
    di quel'ultimo caffè
    le strade son deserte
    desterte e silenzione,
    un'ultima carrozza
    cigolando se ne và.

    Il fiume scorre lento
    frusciando sotto i ponti
    la luna slende in cielo
    dorme tutta la città
    solo và un'uomo in frack.

    Ha il cilindro per cappello
    due diamanti per gemelli
    un bastone di cristallo
    la gardenia nell'occhiello
    e sul candido gilet
    un papillon,
    un papillon di seta blu
    s'avvicina lentamente
    con incedere elegante
    ha l'aspetto trasognato
    malinconico ed assente
    non si sa da dove vien
    ne dove và
    chi mai sarà
    quel'uomo in frack.

    buon nuite bonne nuite
    buon nuite bonne nuite

    Bouna notte
    va dicendo ad ogni cosa
    ai fanali illuminati
    ad un gatto innamorato
    che randagio se ne va.

    (musica)

    E' giunta ormai l'aurora
    si spengono i fanali
    si sveglia a poco a poco
    tutta quanta la città
    la luna s'è incantata
    sorpresa ed impallidita
    pian piano
    scolorandosi nel cielo sparirà
    sbadiglia una finestra
    sul fiume silenzioso
    e nella luce bianga
    galleggiando se ne van
    un cilindro
    un fiore e un frack.

    Galleggiando dolcemente
    e lasciandosi cullare
    se ne scende lentamente
    sotto i ponti verso il mare
    verso il mare se ne và
    chi mai sarà, chi mai sarà
    quell'uomo in frack.

    Adieu adieu adieu adieu
    addio al mondo
    ai ricordi del passato
    ad un sogno mai sognato
    ad un'attimo d'amore
    che mai più ritornerà.

    Lala la la lala la la...

     
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  13. giuvi43
     
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    E' vero
    credetemi è accaduto
    di notte su di un ponte
    guardando l'acqua scura
    con la dannata voglia
    di fare un tuffo giù uh
    D'un tratto
    qualcuno alle mie spalle
    forse un angelo
    vestito da passante
    mi portò via dicendomi
    Così ih:
    Meraviglioso
    ma come non ti accorgi
    di quanto il mondo sia
    meraviglioso
    Meraviglioso
    perfino il tuo dolore
    potrà guarire poi
    meraviglioso
    Ma guarda intorno a te
    che doni ti hanno fatto:
    ti hanno inventato
    il mare eh!
    Tu dici non ho niente
    Ti sembra niente il sole!
    La vita
    l'amore
    Meraviglioso
    il bene di una donna
    che ama solo te
    meraviglioso
    La luce di un mattino
    l'abbraccio di un amico
    il viso di un bambino
    meraviglioso
    meraviglioso...
    ah!...
    (vocalizzato)
    Ma guarda intorno a te
    che doni ti hanno fatto:
    ti hanno inventato
    il mare eh!
    Tu dici non ho niente
    Ti sembra niente il sole!
    La vita
    l'amore
    meraviglioso
    (vocalizzato)
    La notte era finita
    e ti sentivo ancora
    Sapore della vita
    Meraviglioso
    Meraviglioso
    Meraviglioso
    Meraviglioso
    Meraviglioso
    Meraviglioso
     
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  14. tappi
     
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    GRAZIE
     
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  15. tomiva57
     
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    vorrei vedere un altro
    al posto mio
    non so se lui farebbe
    quello che faccio io
    sono lo scendiletto
    su cui cammini tu
    cammini a piedi nudi
    fin da quando
    ti svegli al mattino
    sto qui come uno specchio
    a dirti che
    esisti sulla terra
    solo tu
    tu leggi nei miei occhi
    tutta la fedelta'
    di un cane che ubbidisce
    solo a te
    io sono quello che
    ti da' ragione
    anche se hai torto marcio
    solo perche' sei tu
    per me che t'amo tanto
    sei giusta come sei
    ti so capire in tutto
    perche' vivo soltanto di te
    vorrei vedere un altro
    al posto mio
    ma no non ne parliamo
    il posto e' mio
    anzi ti chiedo scusa
    mi son sfogato un po'
    ma sai che al posto mio
    io restero'
    anzi ti chiedo scusa
    mi son sfogato un po'
    ma sai che al posto mio
    io restero'

     
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