« Vieni ti porto nella favola mia! » (dal brano "La favola mia")
Zerolandia è il quinto album di Renato Zero, pubblicato nel 1978 al quale fece seguito un tour denominato appunto Zerolandia Tour.
Il disco
Renato Zero è ormai un fenomeno di livello nazionale, anche grazie alla sua ambiguità riguardo alla sfera sessuale, qui al suo culmine con i brani Triangolo, Chi sei, Sesso o esse e Sbattiamoci. L'album contiene inoltre La favola mia, uno dei brani più apprezzati del cantautore romano, la ironica Io uguale io, le bellissime Fermati e Sogni di latta, Una guerra senza eroi eseguita a mo' di marcia militare, Amaro Madely canzone stile anni '30 che riprende i temi di "Ti bevo liscia" (qui il protagonista si invaghisce di una testimonial di un amaro) la cui prima parte della canzone ha un simpatico "effetto radio"; chiude l'album la canzone Uomo no la cui introduzione non è altro che una rivisitazione al sintetizzatore della celeberrima sigla di apertura dei programmi della Rai.
Tracce
La favola mia (Franca Evangelisti-Roberto Conrado-Albert Verrecchia-Piero Montanari (2° versione) - Evangelisti-Renatozero-Piero Pintucci (1° versione)) - 4:22 Io uguale io (Evangelisti-Renatozero) - 4:01 Chi sei (Renatozero-Evangelisti-Conrado-Renatozero) - 3:54 Triangolo (Renatozero-Caviri-Renatozero) - 4:40 Sogni di latta (Evangelisti-Renatozero-Pintucci) - 4:32 Sesso o esse (Renatozero-Evangelisti-Zarrillo-Renatozero) - 4:24 Fermati (Renatozero-Conrado-Renatozero) - 2:59 Amaro Madely (Renatozero-Cini-Renatozero) - 2:49 Sbattiamoci (Renatozero-Conrado-Renatozero) - 3:44 Una guerra senza eroi (Renatozero-Cini-Renatozero) - 2:58 Uomo, no (Evangelisti-Cini-Renatozero) - 4:40
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Canzoni
Io uguale io
« Io,voglio un identikit! Carta e matita presto : io sono qui ! » (Renato Zero,Io Uguale Io)
Io uguale io è la seconda traccia dell'album. La canzone è nota anche come Identikit. Il brano è stato eseguito come canzone d'apertura di due concerti: MpZero e Sei Zero, in quasi tutte le date. È una specie di auto - psicanalisi ed anche un modo per non perdere di mente il proprio passato,sia bello che brutto,e riuscire a smascherare la realtà e continuare a vivere felicemente. Il significato della canzone, se approfondito, altro non è che un identikitche ci aiuta a riflettere.
Curiosità
Il brano "Triangolo" venne tradotto in spagnolo e in inglese. La versione spagnola, dal titolo "Triangùlo", fu pubblicata in Spagna e (solo come disco promozionale) in America Latina nel 1979. Era il lato B del 45 giri "La carroza" (versione spagnola de "Il carrozzone"). La versione inglese, dal titolo "Sexy Party" e di cui sopravvive un provino, non fu mai pubblicata. Gli autori de "La favola mia" risultano essere Evangelisti-Renatozero-Pintucci sulla prima stampa del vinile e Evangelisti-Conrado-Verecchia-Montanari sulle stampe successive. Non è possibile stabilire la causa di ciò perché nell'archivio della SIAE la canzone non risulta depositata per nessuno di questi autori.
La favola mia Ogni giorno racconto la favola mia La racconto ogni giorno, chiunque tu sia... E mi vesto di sogno per darti se vuoi, L'illusione di un bimbo che gioca agli eroi! Queste luci impazzite si accendono e tu Cambi faccia ogni sera, ma sei sempre tu... Sei quell'uomo che viene a cercare l'oblio, La poesia che ti vendo, di cui sono il dio! Dietro questa maschera, c'è un uomo e tu lo sai! L'uomo di una strada che è la stessa che tu fai. E mi trucco perché la vita mia, non mi riconosca e vada via... Batte il cuore ed ogni giorno è una esperienza in più... La mia vita è nella stessa direzione, tu... E mi vesto da re perché tu sia, tu sia il re di una notte di magia!!! Con un gesto trasformo la nuda realtà, Poche stelle di carta il tuo cielo ecco qua! Ed inventa te stesso la musica mia... E dimentichi il mondo con la sua follia! Tutto quello che c'è fuori rimane dov'è, Tu sorridi, tu canti, tu piangi con me... Forse torni bambino e una lacrima va Sopra questo costume che a pelle mi sta! Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai! Con le gioie le amarezze ed i problemi suoi... e mi trucco perché la vita mia, non mi riconosca e vada via... Batte il cuore ed ogni giorno è una esperienza in più... La mia vita è nella stessa direzione... Tu! E mi vesto da re perché tu sia, Tu sia il re di una notte di magia! Dietro questa maschera lo sai ci sono io.. Sono io soltanto io! Quel che cerco, quel che voglio, lo sa solo Dio ... E lo sa soltanto Dio! Ed ogni volta nascerò. Ed ogni volta morirò. Per questa favola che è mia! Vieni ti porto nella favola mia!!!
EroZero è il sesto album di Renato Zero, pubblicato nel 1979.
Il disco
Per la prima volta un disco dell'artista romano raggiunge la prima posizione nella hit parade degli album più venduti. Merito, soprattutto, del successo del singolo "Il carrozzone", apprezzata anche da un pubblico più ampio e popolare, coadiuvata dalla trascinante "Baratto" sul lato B, grandissimo successo nei juke-box e nelle discoteche. I testi sono tutti di Franca Evangelisti e di Renato Zero, composti insieme o separatamente. Gli arrangiamenti, la direzione d'orchestra e la produzione dell'album sono curati da Piero Pintucci, mentre il tecnico del suono è Maurizio Montanesi. Nei cori de "La rete d'oro", sono da segnalare le armonie del gruppo vocale femminile delle Baba Yaga. Congiuntamente a quelli del precedente Zerolandia del 1978, i brani dell'album costituiranno la colonna sonora del film/commedia musicale Ciao nì, uscito nello stesso anno.
I musicisti
Piero Pintucci: pianoforte, tastiere, direzione orchestra d'archi Mario Scotti: basso Massimo Buzzi: batteria Luciano Ciccaglioni: chitarra classica, acustica ed elettrica
Tracce
Il carrozzone (testo di Franca Evangelisti; musica di Piero Pintucci) - 4:36 Fermoposta (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 3:22 La tua idea (testo e musica di Renato Zero) - 3:22 Baratto (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Caviri e Renato Zero) - 4:18 La rete d'oro (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 4:26 Periferia (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 4:23 Grattacieli di sale (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 3:24 Rh negativo (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 3:08 Nascondimi (testo e musica di Renato Zero) - 4:07 Arrendermi mai (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 4:28
C'è chi fin là non giunge mai: è li che muore il mondo E la città oltre non va Dove anche un cielo è di fango Figli ce n'è, ce n'è anche qui, tutti una faccia ed un nome Figli del mai, piccoli eroi, in guerra per un sorriso! Periferia dove vivere è un terno alla lotteria Dove un miracolo è un pane in più un giorno in più che strappi tu Periferia, le baracche e più avanti la ferrovia Là c'ero io, non certo Dio Là tutto fà colore rifiuti e povertà Lì non è mai Natale la noia qui non ha pietà Sporchi stracci senza sorte morte dove sei? Tanto non lasci eredi, sei figlio della strada ormai. Un giorno poi, ti sveglierà La strana voglia di andare Dietro quel sole affinché scaldi anche te E asciughi in fretta il dolore. Periferia, dove vivere è un terno alla lotteria dove un miracolo è un pane in più, un giorno in più, che strappi tu! Periferia è casa mia! Qui tutto fa colore rifiuti e povertà Qui non è mai Natale, la noia qui non ha pietà! Sporchi stracci senza sorte morte dove sei? In periferia è li che ho lasciato un po di questa vita mia! Periferia
Sarei perduto ovunque andrei, Io sono già segnato ormai, mi uccideranno sicuro, perché ho cantato, perché ho gridato, perché rido e credo in Dio, perché unaiuola ho calpestato Nascondimi ti prego, in una canzone, in un pensiero che non sia una prigione Se mi sorprenderanno ancora a sognare, sarà la fine, ed io non voglio morire! Ogni sbadiglio è controllato, fare lamore qui è peccato, il mio futuro è tracciato! Sarò una scheda perforata, resterò un numero, una data, mai più un rimpianto unambizione! Lasciami un giorno ancora al mio carnevale, lasciami un Cristo ancora da ritrovare, ancora un nome, un volto da ricordare, una preghiera, una promessa, un ideale! Perché non ho visto il semaforo rosso, capisci? Perché annaffio il mio garofano spesso, capisci? Perché mi sento felice, perché sorrido, perché vivo, perché amo! Nascondimi ti prego, in una canzone, in un pensiero che non sia una prigione! Se mi sorprenderanno ancora a sognare sarà la fine, ed io non voglio morire! Noi ti nasconderemo in una canzone, in un pensiero che non sia una prigione, se ti sorprenderanno ancora a sognare, tu sogna pure, ma non devi morire! Ti lasceremo ancora al tuo carnevale, ti lasceremo un Cristo da bestemmiare, ancora un nome, un volto da ricordare, una promessa, una preghiera, un ideale!
Tregua è il settimo album di Renato Zero, pubblicato nel 1980.
Il disco
In questo doppio disco (il primo della sua carriera), Renato Zero dimostra il raggiungimento di una maturità artistica. Dedica il disco a suo padre Domenico Fiacchini che lo ha fatto nascere e crescere libero. Tocca i temi più disparati, dalla religiosità di "Potrebbe essere Dio", all'orgoglio omosessuale di "Onda gay", alla caccia in "Non sparare!", senza abbandonare la sua consueta ironia in brani come "Profumi, balocchi e maritozzi" e "Amore sì, amore no". Dedica una canzone all'universo degli adolescenti con "Per te", mentre "Chiedi di più" esorta a non darsi via per poco. "Beati voi" parla proprio dei sepolcri imbiancati, gli ipocriti. Grande successo del disco è "Amico", scritto con Dario Baldan Bembo ed entrato a far parte dei cavalli di battaglia di Renato Zero. Incerta dell'accoglienza che il pubblico avrebbe riservato a un album doppio, la RCA Italiana pubblica il disco sia in formato doppio, sia in due formati singoli, intitolati Tregua I e Tregua II. Ma anche questo album raggiunse il primo posto nelle classifiche di vendita con 1 milione e duecentomila copie vendute, risultando così uno degli album più venduti di Zero.
Orchestra della RCA diretta da Alessandro Blonksteiner.
Tracce
Disco 1:
Guai Niente trucco stasera Santa Giovanna L'ultimo Luna Park Profumi, balocchi e maritozzi Grazie a te Chiedi di più Beati voi Amico
Disco 2:
Per te Metti le ali Non sparare! Onda gay Svegliati Fortuna Buon Natale Amore sì, amore no Potrebbe essere Dio
Non sempre l'amore è fatto di carezze e di viole.. Di notti bianche, Di frasi rubate al mare... E se il tuo è amore, Io vorrei morire... Ma poi mi lascio andare... Alle tue prepotenze, Alle tue assurde violenze...! Mi buchi gli orecchi con gli aghi Se non ti porto ai laghi... Usi ogni volta l'accetta Se non ti do retta... E se bevo e gioco... Prendi e mi dai fuoco... Se amo fare quello Metti mano al coltello Puntando verso il mio pappagallo! Amore si, Amore no Troppo violento è quest'amore ti dirò! Anima mia, Comunque sia, getta l'artiglieria! Amore caro, amore puro Mentre mi sbatti contro il muro! Mio caro amore, Si fa per dire, Se per arrivare al mio cuore Tu usi la scure...! Su questo letto di tulle La tua mente folle... Lividi, piaghe, stampelle Io rischio la pelle! Eri un tempo pura... Oggi mi fai paura... Era un amore sul serio Ma se continua cosi Finirò prima o poi al sanatorio!!! E se il tuo è amore, Io vorrei morire... Ma non mi lascio andare... Alle tue prepotenze, Alle tue assurde violenze...! Amore si, Amore no, Troppo violento è quest'amore ti dirò! Anima mia, Comunque sia, getta l'artiglieria! Amore caro, amore puro Mentre mi sbatti contro Arturo! Amore si, Amore no, Troppo violento è quest'amore ti dirò
« Grazie di questo incontro... eh grazie... c'eravamo proprio tutti, ed eravamo davvero più veri di ieri. Ehi dico a voi! A voi, indifferenti, a voi che non ci conoscete bene. Prestateci un sogno, lasciateci ancora sperare, perché questa notte sia eterna, perché sia una notte d'amore! »
(parlato in coda al brano "Più su")
Icaro è il titolo di un album dal vivo di Renato Zero, pubblicato nel 1981.
Il disco
Il doppio long playing rappresenta il primo album live nella lunga carriera dell'artista romano, registrato durante il fortunato tour Senza tregua, che seguì il precedente lavoro di studio, Tregua, il suo primo doppio album. Realizzato nello stesso anno del secondo doppio album di studio di Renato Zero, il leggendario Artide Antartide, il live ottenne un successo strepitoso per un album dal vivo, raggiungendo la prima posizione nella hit parade. L'album è arricchito da due inediti, anch'essi eseguiti dal vivo: "Chi più chi meno" e "Più su", quest'ultimo, pubblicato anche in formato 45 giri, divenuto sùbito uno dei brani più rappresentativi di sempre nel repertorio di Zero, amati e apprezzati anche dal pubblico più ampio. "Più su" esce in una specie di singolo doppio lato A, con l'altro brano, registrato in studio e non contenuto nel doppio album dal vivo, costituito dall'esilarante "Galeotto fu il canotto". Ripresa in séguito anche da Mina, nel tributo dedicato a Renato, intitolato N° 0, "Galeotto fu il canotto" compare di fatto sul lato B del 45 giri, pur ricevendo, al livello promozionale, lo stesso trattamento del brano posto sul lato A del singolo. I due inediti, comparsi per la prima volta nel doppio live del 1981, rimarranno a lungo disponibili esclusivamente nella versione dal vivo, dopodiché Renato ne realizzerà finalmente, in periodi molto diversi della sua carriera, le rispettive versioni di studio. La nuova versione di "Chi più chi meno" verrà inserita sul lato B di "Più insieme", l'unico singolo, disponibile soltanto in edizione limitata, estratto dalla raccolta di inediti del 1991, La coscienza di Zero (di cui avrebbe dovuto costituire il ventesimo brano, poi omesso per lasciare spazio alla versione integrale di "Più insieme", comprendente il parlato iniziale, tagliato nella versione del singolo, e per permettere la pubblicazione di un'unica edizione in CD della raccolta, evitando così l'uscita di un ennesimo doppio, in un periodo di lenta ripresa, ma ancora critico dal punto di vista commerciale - anche se il vinile uscì di fatto doppio, ma a prezzo speciale). La nuova versione di "Più su" sarà invece inclusa nella tripla compilation Renatissimo!, realizzata soltanto nel Nuovo Millennio, che, pubblicata dopo un periodo di folgoranti e ripetuti successi, godrà al contrario di ampia diffusione sul territorio nazionale e all'estero.
Tracce
Disco uno Niente trucco stasera (testo di Franca Evangelisti; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 6:08 (*) Vivo (testo di Franca Evangelisti; musica di Wright e Renato Zero) - 3:12 (+) Sesso o esse (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Michele Zarrillo e Renato Zero) - 4:36 (***) Qualcuno mi renda l'anima (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 3:04 (+++) Chi più chi meno (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 5:28 [inedito] Morire qui (testo e musica di Renato Zero) - 2:54 (+) Profumi, balocchi e maritozzi (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 4:06 (*) Un uomo da bruciare (testo di Mogol; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 4:16 (++) Inventi (testo di Angelo Filistrucchi e Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 2:42 (+++) Triangolo (testo di Renato Zero; musica di Caviri e Renato Zero) - 8:29 (***)
Disco due
Manichini (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 3:15 (+) Potrebbe essere Dio (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 5:20 (*) Non sparare (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 4:46 (*) Madame (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 4:06 (++) Il cielo (testo e musica di Renato Zero) - 3:58 (+) Amico (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Dario Baldan Bembo) - 5:02 (*) Fortuna (testo di Renato Zero; musica di Piero Pintucci e Renato Zero) - 5:06 (*) Il carrozzone (testo di Franca Evangelisti; musica di Piero Pintucci) - 5:06 (**) Più Su (testo di Renato Zero; musica di Dario Baldan Bembo) - 6:17 [inedito]
Album di provenienza delle versioni originali in studio: * Tregua; ** EroZero; *** Zerolandia; + Zerofobia; ++ Trapezio; +++ Invenzioni Versioni in studio posteriori degli inediti dal vivo: la versione in studio di "Chi più chi meno" compare sul lato B del CD singolo "Più insieme" del 1991; quella di "Più su" compare nella tripla raccolta Renatissimo! del 2006
Curiosità
Il brano "Il carrozzone", singolo tratto dall'album EroZero del 1978, il primo long playing di Zero che raggiunse il Numero Uno in classifica, è interamente cantato dal pubblico. Il pezzo, se non il più amato, soprattutto dopo la rinascita degli anni novanta, in cui è nato un nuovo e più ampio repertorio, è forse il più conosciuto in assoluto tra i brani di Renato Zero, anche da chi non è né un cosiddetto «sorcino» (cioè, un fan sfegatato di Renato), in particolare, né un appassionato di musica, in generale. Il fatto è probabilmente dovuto a un testo universale e a una melodia accattivante, orecchiabile e tipicamente italiana, con un arrangiamento curatissimo fin nei minimi dettagli. Curiosamente, il brano è uno dei pochissimi pezzi di Renato Zero a cui il cantautore stesso non ha preso direttamente parte in prima persona, né nella stesura del testo (che è della fedele Franca Evangelisti) né nella composizione della musica (che è invece di Piero Pintucci). Mentre nell'edizione in vinile, i quattro lati erano indicati come «RenatoUno», «RenatoDue», «RenatoTre» e «RenatoQuattro», la ristampa in CD riduce coerentemente i lati ai due dischi in cui viene compattato l'album, che si trasformano così rispettivamente in «RenatoUno» e «RenatoDue». La band viene presentata nel corso dell'esecuzione dal vivo di "Triangolo", modificata in una lunghissima versione inedita, dilatata fino a oltrepassare gli 8 minuti e posta in chiusura del primo disco. La musica di "Sesso o esse" (già sull'album Zerolandia del 1978 e lato B dell'unico singolo estratto da quel long playing, "Triangolo") è di un giovanissimo e sconosciuto Michele Zarrillo. Nella performance dal vivo, la voce simil-tenorile, utilizzata per la parodia intitolata "Profumi, balocchi e maritozzi" (originariamente inserita su Tregua del 1980), appartiene a Giampiero Fiacchini, il fratello di Renato Zero. Dei 7 long playing fino ad allora pubblicati da Renato Zero, l'unico di cui non vengono eseguiti brani dal vivo nel doppio del 1981 è l'album di debutto, No! Mamma, no! del 1973, benché nella scaletta dello show "Natale a Zerolandia", da cui è tratto Icaro, fosse compreso il brano "Paleobarattolo". Icaro è il primo disco italiano live che raggiunge il primo posto in hit parade, nessun live fino allora pubblicato in italia da altri artisti aveva raggiunto la prima posizione
« Sorcini! Figli della solitudine, affamati di poesia Vi regalo un po' di questa vita mia... » (dal brano "I figli della topa")
Artide Antartide è il titolo di un doppio album di Renato Zero, pubblicato nel 1981.
Il disco
Artide Antartide è il nono album di Renato Zero. Da segnalare, tra i brani presenti, Figli della topa dedicata al popolo dei suoi fans, da lui scherzosamente soprannominati «sorcini» (epiteto nato in Toscana, quando Renato li vide sfrecciare attorno a sé su numerosissimi motorini) e Ciao Stefania, in memoria di Stefania Rotolo, showgirl all'epoca da poco scomparsa, sua grande amica. Zero tratta inoltre, come di consueto, molti temi: dalla droga (Non passerà) all'amore (Ed io ti seguirò), al rapporto padre-figlio (Padre nostro) al sesso (Sterili, L'ammucchiata). Il brano più rappresentativo è probabilmente Marciapiedi. Con 1 milione e centomila copie vendute, Artide Antartide è uno degli album più venduti di Renato Zero. La produzione del disco è curata da Elio D'Anna, il celebre ex cantante e sassofonista degli Osanna, che cura anche gli arrangiamenti, insieme a Roberto Conrado, ex batterista dei Go Karts e degli Apostoli. L'orchestra d'archi è invece arrangiata e diretta da Del Newman. Le registrazioni furono effettuate allo studio «B» della RCA Italiana, nei mesi di ottobre e novembre del 1981, e furono seguite dal tecnico del suono Tonino Rampotti. La foto di copertina, che raffigura Renato Zero con un costume da guerriero greco nero (in un'immagine raddoppiata, affiancata a quella dello stesso cantautore con lo stesso abito ma bianco) è opera di Angelo Frontoni. Le edizioni musicali delle canzoni sono le Zeromania (di proprietà di Renato Zero), tranne che per le canzoni scritte con Dario Baldan Bembo, che sono in comproprietà tra le edizioni Zeromania e le edizioni Come il Vento (di proprietà del cantautore milanese).
Tracce
L'album Artide Antartide, da cui non è stato estratto nessun singolo promozionale, non è mai stato venduto separatamente, come era accaduto l'anno prima per Tregua.
Artide
Pionieri (Renatozero-Conrado-Renatozero)- 4:23 Lungara (Evangelisti-Conrado-Renatozero)- 4:02 I figli della topa (Renatozero-Conrado-Renatozero)- 4:21 Danzerò (Renatozero-Cini-Renatozero)- 3:42 Ciao Stefania (Renatozero-Mancini-Conrado-Renatozero)- 2:49 Ed io ti seguirò (Renatozero-Baldan)- 5:33 Notte balorda (Evangelisti-Cini-Conrado-Renatozero)- 3:58 L'ammucchiata (Evangelisti-Conrado-Renatozero)- 3:32 La stazione (Renatozero-Conrado-Renatozero)- 3:54 Marciapiedi (Evangelisti-Stefano Patara-Renatozero)- 4.33
Antartide
Ecco noi (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:37 Non passerà (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 5:23 Sterili (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:50 Domicilio coatto (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:27 Padre nostro (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 5:09 Il jolly (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Piero Pintucci) - 5:17 Per carità (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:29 Atomico pathos (testo di Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 3:57 Gente (testo di Franca Evangelisti e Renato Zero; musica di Roberto Conrado e Renato Zero) - 4:02 Stranieri (testo di Renato Zero; musica di Dario Baldan Bembo) - 5:29