Presente è il trentesimo album di Renato Zero, ventiseiesimo in studio, pubblicato il 20 marzo 2009. A una settimana dall'uscita il disco raggiunge la prima posizione e finora ha conquistato 5 dischi di platino. Nonostante si tratti di un disco interamente indipendente, tanto per la produzione quanto per il marketing e la distribuzione, l'album è stato ufficialmente certificato dalla Fimi come il secondo più venduto del 2009 in Italia. Un risultato strabiliante, confermato dalle trenta date sold-out ello ZeroNoveTour, che ha seguito di qualche mese l'uscita del disco. Nel 2010 l'album che è contenuto nel DVD Presente ZeroNoveTour alla 61 settimana in classifica torna al 2 posto clamorosamente portando le vendite totali dell'album a quota 500 000. Nel settembre 2010 "Presente", nella sua edizione normale e in quella special con dvd, viene certificato dalla Fimi come unico album in Italia ad aver conquistato il disco di diamante dal 1 gennaio 2009 ad oggi. Il 28 novembre Renato Zero riceve l'ennesimo riconoscimento per "Presente", premiato dalla Siae come vinile più venduto del 2010.
Il disco
Il titolo dell'album viene rivelato per la prima volta il 29 gennaio 2009; Presente è un disco composto da ben 17 inediti e viene pubblicato il 20 marzo 2009 a distanza di 3 anni e mezzo da Il dono, album di inediti del 2005. Il singolo che promuove l'album è Ancora qui (pubblicato dal sito del Corriere della Sera il 9 marzo 2009 e poi dalle radio il 13 marzo dello stesso anno) che assume dei toni un po' autobiografici parlando di un equilibrio ritrovato. Il secondo singolo (pubblicato a livello mondiale nella data del 5 giugno 2009) è Non smetterei più, duetto con Mario Biondi. Il terzo singolo è invece Questi amori in radio dal 2 ottobre 2009.Il quarto singolo estratto dall'album è Muoviti ed è in radio dal 5 febbraio 2010. Ne L'incontro, Renato si rivolge a sé stesso e alla nuova generazione invitando a "pensare con la propria testa". La prima traccia dell'album è la malinconica Professore che parla proprio di un professore del cantante che non avrebbe 'capito' Renato; al contrario, per diciassettesima ed ultima traccia, c'è Dormono tutti: una vera e propria ninnananna che omaggia le interpretazioni del Quartetto Cetra delle fiabe di Gianni Rodari. Nell'album è possibile apprezzare brani ironici (ma non per questo privi di contenuti) come L'ormonauta e Spera o spara (composto insieme a Mariella Nava). L'album è stato arrangiato da Danilo Madonia e Maurizio Parafioriti. L'album vanta compositori come Maurizio Fabrizio e Gianluca Podio. Alcune canzoni sono state scritte con Vincenzo Incenzo e Mariella Nava (che in passato ha già scritto Spalle al muro e Un altro pianeta sempre per Renato). Inoltre, è presente la partecipazione dell'Orchestra Sinfonietta di Roma, diretta da Renato Serio. Nel 2009 il disco ha venduto più di 430.000 copie in Italia e oltre. Nel maggio del 2010 supera le 500.000 copie in seguito alla pubblicazione di una special edition dal titolo Presente ZeroNoveTour, che contiene un live dvd bonus.
Un disco speciale
Per la prima volta nella storia della discografia italiana un grande artista non si avvale di una major o di una indipendente (tra quelle affermate e consolidate nel panorama musicale) per la produzione, il marketing e, soprattutto, la distribuzione del proprio disco. Infatti Renato Zero è il primo artista italiano ad occuparsi di tutto ciò avvalendosi della sola sua casa discografica, la Tattica. Il disco viene commercializzato sia in versione CD che in versione doppio LP. Quest'ultima versione viene pubblicata a tiratura limitata e numerata tra il 7 e l'8 maggio a due mesi circa di distanza dalla precedente versione CD. Il 23 ottobre, a una settimana dall'inizio del tour, esce in tutti i negozi di dischi la versione Digipack dell'album. L'11 maggio 2010 uscita un'ulteriore edizione di "Presente", allegata al dvd "Presente Zeronove tour". A settembre 2010 la FIMI pubblica sul suo sito le certificazioni date agli album pubblicati tra il 2009 e 2010. Dal documento risulta che Presente è l'unico album ad aver vinto il disco di diamante.
Tracce
Professore (Renatozero / Serio - Renatozero) - 2:36 Ancora qui (Renatozero - Incenzo / Fabrizio) - 4:08 L'incontro (Renatozero - Incenzo / Madonia - Renatozero) - 4:31 Questi amori (Renatozero / Podio - Renatozero) - 4:24 Muoviti (Renatozero / Madonia - Renatozero) - 5:04 Non smetterei più (con Mario Biondi) (Renatozero / Madonia - Renatozero) - 4:54 Un'altra gioventù (Renatozero / Podio - Renatozero) - 4:48 Quando parlerò di te (Renatozero / Madonia - Renatozero) - 4:51 Ambulante (Renatozero - Incenzo / Podio - Renatozero) - 4:58 Almeno una parola (Renatozero - Incenzo / Madonia - Renatozero) - 4:17 L'ormonauta (Renatozero - Incenzo / Podio - Renatozero) - 4:32 Da adesso (Renatozero / Madonia - Renatozero) - 4:51 Giù le mani dalla musica (Renatozero / Madonia - Renatozero) - 4:40 Spera o spara (Renatozero - Incenzo / Nava) - 2:57 Vivi tu (Renatozero - Incenzo / Madonia - Renatozero) - 2:52 Il sole che non vedi (Renatozero - Incenzo / Podio - Renatozero) - 6:11 Dormono tutti (Brunialti / Colonnello) - 3:22
da Wikipedia foto: debbyzero.blog.kataweb.it
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Professore
Rigore e serietà belle parole professore fu facile per te brandire certe verità Del tuo sapere poi non sembra soddisfatto il cuore riuscire a vivere è tutta un'altra musica Non puoi punirmi più per le mie fughe professore stanco ora sei di guerre vinte mai Pagine bianche noi poco l'inchiostro giovinezza trovarsi un alibi mentre quel tempo c' illudeva mentiva nel tuo programma sai non era inclusa la paura lo devi ammettere... non basta solo la cultura... professore lo devi ammettere fuori dal libro è molto dura!
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Ancora qui Non è mai facile un ritorno Non è impresa da niente Ma finalmente arriva il giorno che tu fai pace con te Capire il vento, la ragione, il momento Spogliarsi di ogni incertezza, inseguire un canto Anche se per gli altri sarà follia Ad occhi chiusi io riconoscerei la mia prima volta, Tra quei sorrisi e quella sincerità il mondo era mio Quella minestra calda quanto mi manca Essere il primo a tutti i costi davvero stanca Voglio respirare poesia, La mia! Ancora qui Per dire di si ai miei sentimenti Con l'onestà di chi non ha mai barato con te Abbracciami adesso perché è tempo di noi Io non ti ho scordato, non l'ho fatto mai Una domenica diversa da qui, talmente lontana Era un appello che forse per noi non tornerà più I miei pensieri in volo dalla finestra Che diventava un pianeta quella mia stanza Se il coraggio un premio non è, cos'è Ancora qui Per dire di si Riaccendere i sensi Affinché tu non mi veda più diverso da te Nessuna dogana per noi Nè ieri, nè mai Ecco il mio indirizzo torna quando vuoi Lascia la porta spalancata alla vita Anche se l'hanno umiliata, brutalizzata C'è ancora qualche cosa di me In ogni latitudine c'è Qualcosa per cui ritornerei da te Da te.. ancora da te
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L'incontro Il mio passato non si vende finchè ci sono, lui c'è puoi rottamare il tuo presente che fra un paio di minuti non vale niente. Io sono in pista dal ''70 fra Dilan Lenon e Sting fra una partenza e una fermata dal vinile all'mp3, ne abbiamo viste di rivoluzioni io e te come rispondere adesso al silenzio che c'è. Giovani salvatevi datevi, unitevi siete voi più che mai quell'ultima risorsa Scomodi, difficili, vogliono disperdervi, l'anima negategli, come abbiamo fatto noi, che non ci siamo arresi mai. Che voglia di tornare in piazza, di fargli un culo così, per guadagnarsi una speranza, c'è bisogno di un amico, di un'alleanza . Giurami che non è finita che resti in gara anche tu che affronterai questa salita respira per carità non ti perdere il gusto della novità vedervi sperimentare che felicità. Giovani salvatevi fatevi conoscere anche noi tempo fa ci regalammo un sogno Niente più vincoli tessere o simboli cosicchè sappiano di chi siete figli mai testardi proprio come noi. Vieni a cercarmi anche tu se trovi il tempo se non avrai cancellato il profumo di me il viaggio più coraggioso è sempre l'incontro io sarò l'esperienza e tu l'incantoooo, ehhh.. ehhh ti resto accanto tu dimmi che io ti sento - ti sento - ti sento ...
Un cielo blu per fare riposare i miei sensi.. Purificandomi un pò, sono sicuro, rinascerò.. In questo eterno via vai di processioni ed appuntamenti Io rischierei di non riuscire a trovarti.. Io rischierei di non riconoscerti più.. Una poesia, per queste orecchie ormai stanche.. Parole viaggiano ormai senza un passaporto, lo sai.. Beati voi che non provate imbarazzo! Che avete ormai fra le mani l'immunità! Muoviti adesso! Veloce e più svelto che puoi. Accelera il passo oppure sei fuori! Ci stanno spiando ci disperderanno, lo so.. Ci serve più luce, ci serve più voce. Qualcosa mi dice che non riusciremo a volare più, se non ti impegni un pò anche tu.. Comincerei col dare un senso a questi momenti.. A non buttare via nemmeno un briciolo di energia.. Consiglierei di liberarli quei sentimenti.. Non rischierei di non poterli spendere più! Muoviti adesso! Con tutta la nebbia che c'è. Prudenza e giudizio finchè si può scegliere! Riaccendi la mente che quella passione ci sia! Impegnati ovunque, rifiuta quel niente! Che cosa vuol dire ritornare a vivere lo imparerai, nulla avrà inizio senza noi.. Ad inseguire un aquilone siamo in tanti.. Buona fortuna ai volontari e ai principianti.. E' la memoria che ci rende interessanti.. Un caloroso applauso pure per gli assenti..per i vincenti!
Giù le mani dalla musica Eccoci in vetrina avvolti con il celophan belli, accattivanti che sembriamo tanti Peter Pan più o meno in buona fede ognuno si promuove qui lo scopo è esistere ma il nostro santo protettore non ci assiste più manipolati e contraffatti non sembriano neanche noi ci rubano la voce, il volto e la felicità di espimerci salutiamo il dolce e il canto di una melodia (siam cresciuti anche noi) le note che hanno accompagnato quella vita tua (più maturi lo siamo) e oggi siamo ostaggi di un'anonima playlist servitevi canta con me fagli sentire che l'anima c'è non ci arrendiamo così che la musica sai è un modo d'amare forte canta più forte ogni volta che puoi quello che hai dentro di te non tenertelo lì perchè gli attimi tuoi io li trasformerò in canzone se non mi spezzeranno il cuore e meno male che un bambino nasce mentre un vecchio va che questa vita grida all'infinito la sua autonomia ma comunqe un testimone attento sempre coglierà quei fremiti dimmi se c'è un altro modo di arrivare a te oltre i motori di ricerca, i media e la telefonia una multinazionale incombe sempre su di noi è orribile dalla ninna nanna al canto dell'Ave Maria (una lacrima va) abbiamo condiviso le ansie e la serenità (era la nostra età) di passo dopo passo ancora una canzone mia ho i brividi (ho i brividi, ho i brividi) canta con me non ti fermare dai canta con me con tutto il fiato che hai qui si tratta di noi del nostro avvenire canta che questa musica è debole ormai ferita a morte anche lei puoi salvarla se vuoi ti amerò se lo fai cantami, cantami, cantamiiiiiii.
Video Spera o spara
E spara su questo.. e spara su quello.. Fatti avanti, mira, non avere più pietà! Un altro passo e sei nel cesso Tanto siamo scorie di nessuna utilità! Donami il seme.. Donami il gene.. Tanto sei di casa dentro tutti ai fatti miei! Ma che sondaggio? Questo è spionaggio! Basta dai, colpiscimi su questi zebedei. E spara su questo.. e spara su quello.. Mira al centro, se lo prendi vinci l'aldilà! Sinistra o destra.. è qui la festa.. Porta tua sorella che non si dispiacerà! Porta i delusi.. i confusi.. Porta chi ti pare, un altro mutuo accenderò! La vita umana servita a cena.. Non resisto, sparami su a benemerito! Ne abbiamo perse di occasioni Non ci rimane Che gridare chiaro e forte: tutti fuori dai coglioni! Ne abbiam firmate di petizioni Letto il foglio illustrativo e seguite le istruzioni A voi tutti i benefici e a noi le controindicazioni! Non perdiamo tempo, poni fine all'agonia! Vendimi tutto sotto ricatto Che la tua carriera viaggia sulla pelle mia! Tutto concesso e niente ammesso Siamo tutti uguali, te l'appoggio pure io! Ma quale auspicio di parcondicio? E' il momento, sparami qui sul garante mio. Ne abbiamo perse di occasioni Non ci rimane Che gridare chiaro e forte: tutti fuori dai coglioni! Ne abbiamo viste di processioni Di caduti e di rialzati, processati ed amnistiati di proposte e soluzioni..benedette istituzioni Portami al mare! Non so nuotare! Posso imparare! Mi vuoi di schiena? Alla catena? Lì dentro l'arena, uh, che cosa ho detto mai? Cambia profilo o chiedi asilo Se ti sembra una ricetta di felicità! Spara! ha ha ha ha
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Vivi tu Aprimi, sono qui, non sorprenderti La tua luce era accesa ed io non so resisterti. Eccomi a casa tua, ci devi credere Dopo mille sorprese tue ci provo anch'io. La mia curiosità non la so frenare mai E' bello coglierti qui, nella tua intimità E' tutto quanto come mi aspettavo Tutto profuma di semplicità. Ecco la vita che volevo vivere Ecco il calore che non trovo più Dimmi per chi sorridi adesso, tenero amore mio? Per chi.. Per chi? Pagherò con le lacrime anch'io La viltà di non essere pronto.. Quanta furia di avere di più! Non è vero che c'è sempre tempo.. Vivi tu.. vivi tu.. vivi tu.. Tutto quello che c'è di più bello.. Io devo andare, perdonami se, se ogni tanto per caso mi trovo a passare da te
Il sole che non vedi Oramai oramai oramai qui va bene tutto Questo mondo è all'incanto, oramai non connette più Stiamo andando allo sbando, il pensiero ha toccato il fondo Una promessa vorrei:niente più guerre fra noi Ritornasse la voglia di amare e di avere un figlio Di egoisimi ci siamo ammalati mentendo a noi Che di cieli ne avemmo divisi restando accanto E invece eccoci qua Risolti solo a metà Dov'è che porterai il sorriso mio, la mia spensieratezza?...Rispondi! A chi dedicherai la luna, il suo stupore, la fierezza?...Rispondi! E' il momento di dirci tutto Adesso o mai più E quel bimbo che sta nascendo, magari sei tu...sei tu Ho deciso: combatto al tuo fianco Ho deciso: resto Io non lascio, addirittura pretendo la parte mia Perchè un vero soldato ha ben chiaro cos'è l'inferno Voglio tornare da te Io non più schiavo ma re C'è un sole che non vedi, lui ti parla e tu gli credi E' questa la fede? Darsi completamente ti avvicinerà alla gente, è questo il movente? La violenza è il nuovo vangelo, ma Cristo non c'è Se avremo mai un'avvenire, dipende da noi, lo sai Tutto quello che ci serve è un orizzonte completamente aperto Una domenica, un pane ed una spiaggia dove ritrovarci o perderci La volontà non manchi, e una preghiera ci accompagni ovunque, per non dimenticare Mentre aspettiamo che si faccia sera, perchè di sera si è più veri, si è migliori Perchè di sera si ritorna sempre
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Dormono tutti
Sto cercando la chiave per ritornare bambino che sciocco che sono... la fantasia apre tutte le porte quando la sera spegni la luce un raggio d'argento nel cielo riluce tutte le cose vanno a dormire anche le macchine giù nel cortile dormono i baci dentro le bocche e dormono i libri di filastrocche dormono i sassi dentro gli stagni e dormon gli specchi chiusi nei bagni dormon gli acini sopra i viticci e le castagne strette nei ricci dormono i salti dentro i ginocchi e tutte le lacrime chiuse negli occhi dormono i cuccioli dentro le cucce e i passerotti sotto le alucce dormono i compiti nelle cartelle e i desideri abbracciati alle stelle dorme la torta di mele nel forno dorme la tele che vedi di giorno dormon le ombre dietro le porte e dormon le note nel pianoforte dorme il trenino che non h più fretta dorme la ruota nella bicicletta dormon le oche coperte di piume e dormono i pesci nel letto del fiume (ahi) devo avere schiacciato... un pisolino! dormono i numeri dentro le dita riposa pure la stella cometa dormono gli angeli e i cherubini e dorme la giostra aspettando i bambini dorme lo scivolo e il cavalluccio dorme la gomma dentro l'astuccio dormono gli elfi, i gatti ed i cani e dormono i gol che farai domani soltanto i sogni restano alzati per far compagnia a tutti gli addormentati shh buonanotte
Renato Zero, relax in Versilia prima di riprendere l’Amo Tour 2013
Prima di ripartire con il suo "Amo Tour 2013", Renato Zero si gode un po' di relax in Versilia. E' stato avvistato mentre passeggiava in bermuda, tra i negozietti di quella terra che ha dato origine al termine "sorcini".
Renato Zero non rinuncia alle vacanze in Versilia. In questi giorni si sta godendo un po’ di relax, in attesa di riprendere a settembre il suo Amo Tour 2013, che sta riscuotendo un enorme successo. Venerdì è stato avvistato al concerto dell’amica Loredana Berté, al Beach Club. L’artista sta trascorrendo questi giorni di riposo, passeggiando per i negozi. Vestito casual con bermuda, maglietta e occhiali scuri, il cantautore rinnova il suo amore per una delle terre più amate dai turisti.
I fan ricorderanno che c’è un motivo speciale che lo lega a quella zona d’Italia. Negli anni 80, infatti, in una notte d’estate, Renato Zero fu riconosciuto da una decina di fan, che iniziarono a seguirlo con il motorino. Ai suoi occhi sembrarono come dei topolini. La sua battuta fu sentita da uno di loro e da lì nacque il nome “sorcini” per definire tutti gli ammiratori dell’artista.
Gli si sono avvicinati sotto casa. Sabato scorso due persone con il volto coperto dai caschi hanno finto di essere dei fan e, gentili, hanno chiesto un autografo a Renato Zero. Il tutto è avvenuto in via della Camilluccia, proprio davanti il portone dell'abitazione del cantante, Renato era ancora a bordo della sua Porsche. In realtà, scendendo, si è subito reso conto che non si trattava di brave persone. Erano due malviventi. La coppia di criminali con modi bruschi, aggredendolo, gli ha chiesto di consegnare loro immediatamente l'orologio che aveva al polso, del valore di 45 mila euro circa.
Zero, sopraffatto e impaurito, alla fine ha acconsentito. Tanto spavento, per lui, ma nessuna conseguenza fisica di rilievo. Il portiere dello stabile, resosi immediatamente conto della situazione, ha avvertito subito le forze dell'ordine, lanciando l'allarme, così, nonostante i due rapinatori si fossero già dati alla fuga, sono stati catturati, arrestati e trasportati immediatamente alla più vicina centrale di polizia. Purtroppo non si tratta dell'unico forto a danno dei vip. Lo scorso anno anche Lino Banfi, ma a piazza Bologna, era stato avvicinato con lo stesso modus operandi da due malfattori con il volto nascosto dai caschi. Anche in quel caso la coppia di rapinatori aveva voluto il Rolex al polso dell'attore. Pure in quell'occasione, subito dopo la rapina, erano stati presi e assicurati alla giustizia.
« Sarò l'ultimo degli idealisti, lo Zero che vedi!
(Una canzone da cantare avrai, Renato Zero)
Amo - Capitolo I è il ventisettesimo album in studio del cantautore italiano Renato Zero. È stato pubblicato il 12 marzo 2013 dopo quasi quattro anni da Presente, album di Renato del 2009.
Il disco è stato prodotto da Trevor Horn (ex cantante dei Buggles e già produttore di artisti quali Paul McCartney, i Simple Minds e i Genesis), Danilo Madonia e Celso Valli. Il primo ha contribuito a produrre e a suonare il basso elettrico per quattro brani (Chiedi di me, Una canzone da cantare avrai, Tutto inizia sempre da un sì e Vola alto). Il secondo ha svolto un triplo ruolo rispetto a quello del solo musicista: corista, compositore e produttore artistico. Il terzo produttore del lavoro ha già collaborato con Renato in altre occasioni musicali.
Hanno partecipato alla realizzazione dell'album anche Phil Palmer, Lele Melotti, Paolo Costa, Massimo Varini, Micky Feat, Geoff Gudmore e Greg Burk.
Il disco
Registrato tra Londra, Roma e Budapest, Amo - Capitolo I è stato definito dallo stesso Renato il disco più completo fra tutti quelli che ha pubblicato nella sua carriera artistica.
Il titolo e l'intero album in sé rappresentano una dichiarazione d'amore per il suo pubblico, per i suoi fan che l'hanno sempre seguito in tutti questi anni e che non hanno mai smesso di dimostrargli il loro affetto e supporto. Infatti tutte le canzoni sono accomunate da temi che potrebbero essere definiti centrali e/o portanti di questo album: l'amore, l'amicizia e il ricordo.
Ed è con questo disco che il cantautore romano è riuscito a diventare il primo e unico artista a livello mondiale ad aver raggiunto il primo posto in classifica in diversi anni per cinque decenni consecutivi.
Il 6 maggio 2013 viene certificato disco di platino per aver raggiunto le sessantamila copie vendute.
I brani
Nei brani spazia dai generi rock al pop, dalla dance al pop romantico, dalla italo dance alla musica sinfonica.
Chiedi di me, primo singolo estratto, è una dichiarazione di partecipazione alle resistenze dei giovani, alle loro sacrosanta sete di libertà: Zero, ripercorrendo il proprio vissuto, incita a considerarlo una spalla su cui piangere, o da cui prendere lo slancio per conquistare la vetta. Ritmo coinvolgente e musicalità quasi dance portano il brano ad essere remixato: tale versione è stata eseguita durante la kermesse "Wind Music Awards 2013".
I '70 è un brano semplice, senza troppe pretese: Zero ripassa gli esordi, senza rimpianti né nostalgie, ma come a voler dire: "Quello che c'era, c'è ancora. In me!" (" I '70 sono qui / non sbaglio! / Lasciarli fuori / Tu non puoi! ")
Troviamo poi componimenti dai ritmi più dolci che esprimono la massima positività e il coraggio più immenso, come Vola alto, rivolta ai sognatori: è un appello a non arrendersi e ad insistere sempre, perché "Soffrire di coraggio / è la più bella malattia". Ricordiamo, ancora, Tutto inizia sempre da un sì e La vacanza. Il primo è un invito ad elargire "sì" senza scrupoli e a non rifiutare la Vita, in tutte le sue sfaccettature: se ci si dà completamente, senza rimorsi o frustrazioni, non esiste né paura, né ansia ("Qui non esistono vecchi / malati o relitti / se un'anima in te ancora c'è: / dimmi sì!"). Il secondo, caratterizzato da una musicalità più accattivante, un ritmo coinvolgente ed un cantato tra il divertito e l'arrogante, redige un bilancio della carriera dell'artista, carica tanto di anni quanto di entusiasmo e vitalità: gli stessi che Zero, ci dice, continuerà a dispensare ancora per un bel po': "Se spicco il mio volo / stavolta non tiratemi giù! / C'hanno provato in tanti / Chi osa fermarmi, chi?!?"
Un appello ai giovani per aspirare ad un nuovo, realizzabile mondo privo di falsità, cattiveria e sporchi giochi e nel quale imperano onestà e verità, lo si trova nel brano Dovremmo imparare a vivere, una marcetta molto allegra che, con la maschera del divertissement, lancia invettive senza peli sulla lingua: "Raccomandato fottiti! / Ritorna a casa tua!!".
Nel disco sono presenti, poi, due brani dedicati con sincero affetto e gratitudine a due persone fondamentali nella vita di Zero: Angelina e Lu. Il primo è dedicato alla portinaia del palazzo in cui viveva da giovane, mentre il secondo all'amico Lucio Dalla. Angelina, brano pop rock, mette in chiaro l'importanza dei piccoli gesti, della semplicità e dell'umiltà: "Angelina il tuo saluto / più di una volta / mi salvò". Lu, brano con influenze tra il jazz e il blues, è una dedica allo scomparso Lucio Dalla: ciò che colpisce del brano è la confidenza, frutto di sincera amicizia, con cui Zero si rivolge all'amico: "Sotto tutto quel pelo / freddo non sentirai". Alla fine del cantato, si sentono i tipici "versi" di Dalla che sfumano progressivamente, ad indicare sì, la dipartita e quindi l'abbandono, ma soprattutto la persistenza: Dalla c'è nella memoria di tutti. È stato cantato in anteprima il 4 marzo 2013 durante il concerto-evento in onore del cantautore bolognese.
In Una canzone da cantare avrai, con l'arma del pop-rock, Zero si rivolge ai propri fan - i Sorcini -, rassicurandoli e comunicandogli tutta la propria voglia di dare: "Per colorarti la vita / mi siedo e lavoro"; "Quando arrivo te ne accorgerai / Una canzone da cantare avrai: / l'avrai!". Non mancano riferimenti alla difficoltà dell'esperienza passata, all'ostilità dei maldicenti: tutti smentiti e messi a tacere con la gavetta e la dimostrazione di successo.
Il nostro mondo e Voglia d'amare sono due brani dedicati all'amore nella sua forma più tradizionale. Certamente i meno felici dell'intero progetto.
Un'apertura d'ali (di cui è stato realizzato anche un videoclip ambientato nel carcere femminile di Latina), scritta da (e dedicata a) Giancarlo Bigazzi, è suonata da una sezione d'archi e pochissimi altri strumenti: qui viene comunicata l'essenza più profonda dell'Amore, eterno insieme di gioia e angoscia, di pensieri positivi e rovelli infiniti: "È un'apertura d'ali / quella felicità, / che fa sentire soli / per quando finirà."
In Oramai si parla della rassegnazione e del senso di fallimento pieno di rimpianti dopo la fine (o la Fine). È forse il brano più complesso e completo dell'intero album; a ben ascoltare, può rimandare alla ultra-romantica Magari, con una sorta di ribaltamento di ruoli.
La vita che mi aspetta, brano che non vede la penna di Zero (come Il nostro mondo e Un'apertura d'ali), è un momento di riflessione: un faccia a faccia con se stessi per organizzare e organizzarsi, all'insegna di una costruttiva malinconia, proiettata verso il superamento della difficoltà e la rigenerazione ottimistica: "La vita che mi aspetta / non mi fa paura".
Amo - Capitolo I
Tracce versione normale
CD: 8034097060380 LP: 8034097060434
Chiedi di me – 4:13 (Renatozero - Incenzo – Renatozero - Madonia) Una canzone da cantare avrai – 5:07 (Renatozero - Madonia – Renatozero) Il nostro mondo – 4:21 (Morra - Fabrizio) Voglia d'amare – 4:11 (Renatozero – Madonia - Renatozero) Angelina – 4:05 (Renatozero – Madonia - Renatozero) Lu – 3:58 (Renatozero – Madonia - Renatozero) I '70 – 4:12 (Renatozero – Madonia - Renatozero) Un'apertura d'ali – 4:33 (Bigazzi) La vacanza – 4:27 (Renatozero – Madonia - Renatozero) Oramai – 4:59 (Renatozero - Madonia - Renatozero) Tutto inizia sempre da un sì – 4:37 (Renatozero - Madonia - Renatozero) Vola alto – 4:13 (Renatozero - Madonia - Renatozero) Dovremmo imparare a vivere – 2:38 (Renatozero - Madonia - Renatozero) La vita che mi aspetta – 4:12 (Morettini - Angelosanti)
Tracce versione deluxe per il digital download su iTunes
Chiedi di me – 4:17 (Renatozero - Incenzo – Renatozero - Madonia) – P.Galeazzi Remix
Voglia d'amare è più presente che mai. Il mondo si muove. Se ti vedrà non lo sai. Niente parole per quei silenzi che fai. La vita è assai breve. Che scuse gli inventerai... Siamo così soli qui che ci si scorda poi che c'è una luce dentro noi che non si spegne mai. Stringimi la mano ancora un po'. Ognuno si difende come può. Chiudo gli occhi, non svegliarmi, no. Senza un progetto non vivrò. Ci siamo ammalati di malinconia lasciando che il tempo ci portasse via la parte migliore, quel sano bisogno di follia. Voglia d'amare, la mia. Voglia d'amare, sfidare l'oscurità. Uscire e incontrare: l'anima l'apprezzerà. Quanti muri abbatterei, quanto mi spenderei, per vederti, amore mio, ancora al posto tuo! Stringimi la mano ancora un po'. Ognuno si difende come può. Chiudo gli occhi, non svegliarmi, no. Voglia d'amare, ti contagerò... Ti conquisterò... Cielo sarò... Ognuno si difende come può. Senza un progetto non vivrò. C'è un grande segreto in quella carezza, il senso assoluto, la nostra certezza. La voglia d'amare ci aiuta a salire sempre più. Mettici il cuore anche tu.
“Strade, traiettorie, costellazioni. Ogni traccia una promessa. 14 cieli in un volo unico, per raggiungere le nostre verità più intime, le nostre risposte più scomode, i nostri desideri più insistenti. A sospingerci è un vento comune, quello che ha soffiato con la stessa sincerità dal primo giorno e che ci ha garantito l’azzurro anche senza la dote di due ali.” ha scritto Renato Zero.
Dopo il primo singolo cantato in anteprima a Sanremo,”Gli anni miei raccontano”, esce il secondo singolo “Chiedi” .
Tracce:
Chiedi In questo misero show La lista In apparenza Il cielo è degli angeli Il tuo sorriso Perchè non mi porti con te Gesù La voce che ti do Nemici miei Vi assolverete mai Alla tua festa Rivoluzione Gli anni miei raccontano
Chiedi Chiedi di nascere tu chiedi Un’istruzione chiedi Lavoro e dignità. Chiedi di avere degli eredi Un dio nel quale credi Rispettabilità… Una certa autonomia Una vita solo tua Che nessuno ti stravolgerà. La meritocrazia Giustizia ed onestà Un mondo che funzionerà. Chiedi Regole e strumenti Dieci comandamenti Ma i sindacati no! Chiedi Esempi consistenti Politici e parenti Distanti più di un po’. Chiedi pure garanzie Metti in salvo le tue idee Dalle brutte compagnie se puoi… Fatti rispettare tu Tieni spenta la tv Che gli alieni vengono da là. È una lotta eppure esisti. Quanti sacrifici fai. Ti linciano se non acquisti. E se tu non li voterai. Sicuro che puoi sopportare? Piegare la ragione e poi, abituarti pure al dolore… Bisognerà: reagire! Chiedi Nessuno che ti sente. Insistente chiedi ma non ti servirà. Sfratti. Senza mèta tutti. Solo coi ricatti ci terranno qua. Traghettati su e giù. Sono secoli oramai. Questo esodo non finirà. Non mi chiedere perché questo mondo va così. L’uomo può salvarsi e non lo fa. È una lotta eppure esisti. Quanti sacrifici fai. I patti non erano questi? Uguaglianza e fraternità. Chiedi a te stesso di cambiare. Appellati alla volontà. Lascia lavorare il tuo cuore. Chiedi che sia amore! Almeno per dispetto, esisti!
Nemici miei Tutti in posizione Attenzione siete in onda Abbia un senso ciò che dite e niente gaffe Il parlamentare deve possedere stile E se Dio vuole una cultura pure lui Svaccare, voi mai Sete di potere Quando è comodo il sedere La poltrona non si lascia proprio no Siamo tutti stanchi Tutti scoraggiati e affranti Quanto prendi per tenerci in pugno tu? Ma vuoi di più Bruttini assai Poveri noi Di buoni esempi non ne offrite mai Come vorrei Veniste qui Dove il disagio inizia il lunedì Vi cambierei Io lo vorrei Ma il minestrone è sempre quello Ormai È giusto poi Nemici miei Che un figlio paghi debiti non suoi Bisogna amarlo sì Questo stivale qui Farlo risorgere da queste tenebre Basta nascondersi In quelle auto blu Perché se muoio io Appresso vieni tu Lì ci si tramanda Con diabolica sequenza I cognomi sempre quelli, oh mamma mia Niente alternative Chi le leggi se le scrive L’ignoranza paga ancora e sempre lei O sei o non sei Bruttini assai Non sono dei Carriere più avvincenti e invece poi Eccoli lì davanti a noi Non sai chi sono Né loro chi sei E via così fino a che va Finché la botte si prosciugherà E se accadrà Vi cercherò per ringraziarvi giuro lo farò Un padre è martire È terra fertile Un padre è umile È consapevole Se resterete lì Fateci vincere Cari nemici miei Bisogna crescere Bisogna amarlo sì Questo stivale qui Farlo risorgere da queste tenebre Ognuno badi a sé Timbri il destino suo Che vinca l’onestà Ladri e ruffiani addio
È emozionante che tutti siano in fila per te Essere buoni alla fine così male non è Non così tanto indulgenti. Nemmeno giullari però Buon compleanno col cuore migliore che ho A chi è lì da sempre Sotto la pioggia o col sole più aggressivo che c'è Si vive bene così, senza troppe richieste Buon compleanno, affabulatori, il mondo è con voi Ciò che si ottiene soffrendo si gode di più Tutti i furbi del mondo, che sprofondino giù Padroni non sempre signori, forse schiavi dei vizi se vuoi Così sotto tono che non si festeggiano mai A chi ha voglia sempre A chi la fatica non sente A chi vuole di più A chi comunque vada è con la gente Buon compleanno a chi il tempo lo accetta ogni volta com'è Passano i giorni ma tu non li fermi Potresti cambiarli, semmai colorarli di te È bello buttarsi, bruciarsi, ferirsi per poi riciclarsi Nessuna paura però Stanco e deluso non devi arrivarci così Cerca di essere più convincente, ma sì Che sia una favola crescere un'avvincente scommessa sia Alla tua festa non entri la malinconia Cerca di essere tu il tuo infallibile custode Festeggia il tuo cuore, che senza fiatare fedele lui ti asseconderà E che ogni giorno lui sia messaggero di felicità Ci sarò Alla tua festa Alla tua festa Mi inchinerò Io ci sarò