ZUCCHERO

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  1. tomiva57
     
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    L’Urlo










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    Partigiano Reggiano




    Il ritorno di Zucchero. "Dedico il mio disco ai nuovi partigiani"



    'Black cat' è il primo album di inediti del cantautore dopo sei anni di silenzio: "Ho smesso di preoccuparmi delle classifiche, faccio solo quello che mi piace". Tra gli ospiti del disco Costello, Bono e Mark Knopfler.


    SONO passati sei anni dall'ultimo album di inediti, Chocabeck, sei anni in cui, però Zucchero non è mai stato fermo, tra tour e session internazionali. E ora arriva il nuovo Black Cat, che esce oggi e che celebra una ritrovata libertà, una nuova voglia di musica: "Quando ho cominciato a lavorare a questo album mi sono detto, "ho sessant'anni e il mio futuro è la musica". Quindi ho smesso di preoccuparmi delle classifiche, delle radio, e ho pensato solo e soltanto alle canzoni. Mi sono ricordato di come lavoravo quando facevo Oro, incenso e birra, quando avevo poco da perdere e tanto da dire. Quindi mi sono messo a fare solo quello che mi piace".

    Il cuore ritmico della sua musica è sempre pulsante, ma ogni canzone ha sempre il centro nella melodia...

    "Anche nei brani ritmici devo trovare un grappolo di note che mi facciano venire la pelle d'oca, che diano il brivido. Lo cerco in ogni brano che faccio, se non lo trovo ci lavoro molto finché non raggiungo l'obbiettivo".

    Ascoltando Partigiano reggiano non si possono avere dubbi sulla "parte" per cui tiene. Così come in Street of surrender. È un disco a suo modo "politico".

    "Sono partito da un semplice gioco di parole, ma poi mi è piaciuto avere un ritornello che mi legava alla mia storia, ai racconti di mia nonna, di mio zio prigioniero in Germania, di mio padre sotto il fascismo. Parole che mi hanno sempre mostrato il partigiano come un uomo coraggioso che lascia la casa per andare a combattere il dittatore. Queste sono le mie radici. Mi piacerebbe che oggi ci fossero dei giovani con lo spirito dei partigiani, capaci di stare insieme per combattere contro qualcosa che non va. Forse si può dire che è un disco politico, spero che possa servire ad accendere qualche scintilla. E mi piace che canzoni come Street of surrender abbiano un messaggio universale: le parole di Bono parlano a tutti. Dicono "sono orgoglioso e pieno d'amore, puoi decidere se combattermi o dimenticare l'odio e camminare insieme in queste strade di resa reciproca". Questo disco, più di altri che ho fatto riflette, i nostri giorni, il nostro mondo. Chi fa il mio mestiere deve sentire i cambiamenti, deve ascoltare il vento".

    Oltre a Bono ci sono Mark Knopfler ed Elvis Costello. Perché tutti amano collaborare con lei?


    "La mia musica, il mio stile, il mio suono, appartengono anche a loro. Giochiamo nella stessa squadra: quella della buona musica".


    Adesso torna in tour, prima dieci date in Italia, a Verona dal 16 al 28 settembre, poi due concerti alla Royal Albert Hall e l'esordio in Giappone.

    "Sarà un tour molto lungo, durerà un anno e mezzo. Voglio riprodurre senza orpelli, niente effetti speciali, con la voglia di mettere in primo piano solo la musica".

    Adesso torna in tour, prima dieci date in Italia, a Verona dal 16 al 28 settembre, poi due concerti alla Royal Albert Hall e l'esordio in Giappone.

    "Sarà un tour molto lungo, durerà un anno e mezzo. Voglio riprodurre senza orpelli, niente effetti speciali, con la voglia di mettere in primo piano solo la musica".

    di ERNESTO ASSANTE
    fonte:repubblica.it


    Edited by tomiva57 - 27/4/2017, 15:11
     
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