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Ericaceae
Le Ericaceae (Ericacee) sono una famiglia di piante appartenente all'ordine delle Ericales (Ericali).
La famiglia comprende piante arbustive perenni o suffrutticose. Presenta foglie alterne opposte o verticellate, intere o leggermente lobate.Fiore: perianzio con calice gamosepalo di cinque pezzi il più delle volte persistente, corolla gamopetala di 5 o 4 pezzi e assume un aspetto "urceolato" (piccolo recipiente) dove ci sono 4 o 5 lobi che testimoniano il numero dei pezzi fiorali. Androceo composto da 5 stami (es azolea), o di 8 (es.rododendro),o di 10. Ovario supero o infero pluricarpellare con molti ovuli. Frutti: capsule secche o bacche (carnose indeiscenti)
Famiglia di piante che comprende circa 100 generi e 3300 specie. Un tempo suddivisa in tre sottofamiglie, allo stato degli studi più recenti ne conta otto:
Arbutoideae
Cassiopoideae
Enkianthoideae
Ericoideae, che comprende cinque tribù (Bejarieae, Empetreae, Ericeae, Phyllodoceae e Rhodoreae)
Harrimanelloideae
Monotropoideae che comprende tre tribù (Monotropeae, Pterosporeae, Pyroleae)
Styphelioideae che comprende sette tribù (Archerieae, Cosmelieae, Epacrideae, Oligarrheneae, Prionoteae, Richeeae e Styphelieae)
Vaccinioideae che comprende cinque tribù (Andromedeae, Gaultherieae, Lyonieae, Oxydendreae e Vaccinieae)
Erica è un genere della famiglia Ericaceae, comprendente circa 700 specie sempreverdi a portamento arbustivo.
La maggior parte delle specie sono frutici o suffrutici alti da 20 cm a 1,5 m. Le specie più alte sono E. arborea ed E. scoparia che possono raggiungere anche 6-7 m. Tutte le specie sono sempreverdi con foglie piccole a forma di ago lunghe 2-15 mm. La produzione di fiori è in genere abbondante e per questo le piante di Erica sono coltivate come ornamentali. I semi sono molto piccoli e in alcune specie possono rimanere sul suolo per decenni. La maggior parte delle specie (circa 660) sono endemiche del Sudafrica e si trovano nel fynbos, la landa tipica della Regione floristica del Capo. Le altre specie sono originarie di altre parti dell'Africa, del Madagascar e dell'Europa (in particolar modo della regione mediterranea).
Il genere Calluna che comprende attualmente una sola specie, ovvero il brugo (Calluna vulgaris) faceva parte del genere ma è stato separato dal momento che ha foglie più piccole (inferiori a 2-3 mm) e la corolla del fiore divisa in un numero maggiore di petali.
Nonostante la simiitudine, il nome Erica non deriva direttamente dalla pianta (il cui appellativo è d'origine latina) bensì dal nome scandinavo Erik (femminile Erika), sebbene in Italia sia stato sicuramente promosso dall'associazione con il nome della pianta.erica gracilis
nome botanico:Erica gracilis
famiglia:Ericaceae
Il genere comprende 500 specie di arbusti rustici, sempreverdi, sufruticosi, con fioriture abbondanti rosso granata o bianche. Se il clima lo consente sono coltivabili anche in esterni. Di facile reperibilità e di media difficoltà di coltivazione. L'accrescimento di questo genere è alquanto lento, non di rado presenta foglie piccole e persistenti fiori di varia foggia, singoli o riuniti, e frutti a capsula o a bacca. L'E.Gracilis è un arbusto sempreverde con foglie molto folte di forma lanceolata, lunghe 1-3 mm., squamose ed embricate. Il fusto è eretto e slanciato, raggiunge i 50 cm. le infiorescenze sono terminali e formano una specie di grappolo, sono composte da piccoli fiori campanulati che variano dal rosso, al rosa, al bianco.
durata:Perenne
periodo di fioritura:I fiori campanulati sono riuniti in spighe lunghe 20-30 cm
area di origine:Africa
clima:Temperato
Si coltiva principalmente in posizioni di piena terra, ma si può tenere anche in vaso sul balcone.
esposizione e luminosità
Deve essere esposta alla mezz'ombra, o al sole nelle ore meno calde; durante l'inverno scegliere posizioni piuttosto riparte nelle zone dal clima molto freddo
temperatura
Si consiglia di non scendere sotto i 6-7° e di non superare i 18°. Se le temperature sono più alte possiamo aiutare la pianta aumentando il tasso di umidità.
Cresce bene in terreni torbosi e acidi
Devono essere annaffiate moderatamente
Raramente utilizzare del fertilizzante liquido
Avviene solitamente per talea
In primavera si devono eliminare i bulbi fioriferi dell'anno precedente
Può avere problemi per eccesso o per mancanza d'acqua. Può subire l'attacco della cocciniglia che si evidenzia con la presenza di cuscinetti cerosi sulla pagina inferiore delle foglie; va trattata con batuffoli di cotone intriso nell'alcol o con prodotti specifici. Gli acari possono essere più propensi ad attaccare la pianta in presenza di siccità, per prevenirli è quindi necessario mantenere un'umidità corretta.
medicina
Storicamente l'erica viene utilizzata come coadiuvante nel trattamento delle cistiti e delle infiammazioni urinarie. Un cataplasma caldo di sommità fiorite viene tradizionalmente impiegato come rimedio per geloni e reumatismi.
cucina:Dai fiori viene ricavato un delicatissimo miele. Con il suo nettare si possono formare molti mieli primaverili. Questo speciale tipo di miele è caratterizzato dalla presenza di materiale insolubile, che lo rende torbido anche quando è ancora liquido promuovendo una rapida cristallizzazione.
letteratura e mitologia
Per quanto riguarda racconti leggendari su questa pianta, si narra che le streghe sfruttavano i poteri dell'erica per entrare in contatto con le fate e gli spiriti della natura. L'erica è posta a guardia del solstizio d'estate, periodo nel quale raggiunge la fioritura più completa. Usanza derivante probabilmente dal mondo celtico, dove l'erica è collegata sia all'Aldilà sia all'amore : le api, simbolo di saggezza segreta che proviene dall'Altromondo, sono particolarmente ghiotte dei fiori di questa piantina e producono così un miele squisito, da sempre legato a riti e significati di immortalità e di rinascita.
arte
Si diche che la sua essenza profumata abbia il potere di addolcre il carattere; inoltre, attenua la passionalità ed incita a una maggior costanza. Il legno delle radici serve per fabbricare le pipe o altri oggetti in legno intagliati.erica calluna
nome botanico:Calluna vulgaris
famiglia:Ericaceae
Piccolo arbusto (70 cm) contorto con folti rami ascendenti e foglie embricate, persistenti, semplici, aghiformi, ellittiche, lanceolate, lunghe 0,5 cm.; sono disposte su 4 linee lungo i rami. Le infiorescenze sono costituite da fiori rosei e lucenti, con perianzio persistente e costituiscono lunghi grappoli terminali per lo più unilaterali. Hanno calice colorato, membranoso, corolla campanulata, più piccola del calice con i petali fusi solo alla base. Il frutto è una capsula
durata:Annuale o perenne
periodo di fioritura:Da giugno a settembre dopo la fogliazione
area di origine:Europa, Africa
clima:Mediterraneo
L'erica è una pianta ornamentale comune nei giardini e a scopo paesaggistico. Ci sono diversi cultivar di denominazione selezionati per la varietà del colore dei fiori e per il diverso colore del fogliame e dal differenziato portamento.
esposizione e luminosità:In interno, durante le stagioni fredde, collocare in un luogo fresco e molto luminoso, in esterno posizionare in leggera ombra
temperatura:Si consiglia di non scendere sotto i 6°-7° C
substrato:Leggermente acido. In caso mix piuttosto leggero con prevalenza di torba. Utilizzare sabbia o ghiaietta per drenaggio
Mantenere il terreno umido senza eccessi e ristagni d'acqua. Utilizzare acqua senza calcare.
Non sono richiesti concimi particolari
propagazione:Tramite talea a fine estate
rinvaso:In primavera quando necessario
In primavera eliminare le parti secche o danneggiate
Può avere problemi per eccesso o per mancanza d'acqua
Importante evitare ristagni d'acqua, pianta ideale per coltivazioni in giardini e bordure, coltivabile anche in vaso. Necessita di essere annaffiata frequentemente con acqua possibilmente non calcarea
storia
Il nome calluna deriva dal greco kalluno, cioè scopare. Infatti, sin dai tempi antichi, le branche ramose di questa pianta erano ricercate per fare scope
ambiente:Le foglie assumono un caratteristico colore dorato durante la stagione invernale
medicina:Contiene un glucoside, tannini e sostanze amare; ottimo antisettico delle vie urinarie; diuretico ed antidiarroico. Gli infusi e i decotti possono essere utilizzati contro le cistiti, le diarree e per favorire l'eliminazione degli acidi urici e, in generale, per tutte le affezioni delle vie urinarie. Il decotto può essere utilizzato per gargarismi in caso di mucose infiammate e per compresse destinate a foruncoli e infiammazioni cutanee. Preparati quali il decotto o l'infuso, aggiunti all'acqua del bagno, sono di sollievo in caso di reumatismi e aiutano a migliorare il tono muscolare. Le sommità fiorite finemente tritate possono essere utilizzate per preparare una maschera decongestionante per il viso. Non presenta alcun impiego alimentare
letteratura e mitologia
La Calluna vulgaris viene detta anche Brugo, da brucus, termine di origine celtica che indicava la pianta. Da brucus è poi derivato in italiano il termine brughiera, dove l'erica cresce e si sviluppa adattandosi ad un suolo povero di sostanze minerali, acido e arido
arte
Probabilmente il suo habitat ha ispirato al vocabolario ottocentesco dei sentimenti il simbolo della solitudine, infatti donare l'erica equivale a chiedere un po' di affetto e compagnia; ma è simbolo anche di Speranza in quanto riesce a crescere là dove nessuna pianta fiorirebbe. Infatti gli animi oppressi da malinconia amavano errare nella solitaria e scarna brughiera dove fiorisce e il suo profumo ed il suo colore infondeva nello spirito uno spiraglio di speranza. Nel calendario astrale delle essenze l'erica, che appartiene al segno dello Scorpione, addolcisce il carattere, attenua la passionalità, favorisce l'aumento della volontà e della perseveranzaerica carnea
nome botanico:erica carnea
famiglia:ericaceae
Piccolo arbusto fiorito dal fusto con il portamento strisciante. L'altezza può raggiungere i 40 cm. Le folgie sono aghiformi di colore verde molto scuro. Forma dei cuscini fioriti. I fiori riuniti in grappoli apicali sono di colore rosa più o meno sfumato. Forma della corolla richiama una botte ed è formata dalla fusione dei singoli petali fra loro
durata:perenne
periodo di fioritura:fiorisce in inverno
area di origine:Europa
clima:temparato freddo
pianta ornamentale da giardino roccioso, coltivabile in montagna dove il clima è fresco
predilige il pieno sole
temperatura:Si consiglia di non scendere sotto i 6°-7° C
predilige terreni calcarei, secchi e ben drenanti
Mantenere il terreno umido senza eccessi e ristagni d'acqua. Intervenire solo in presenza di periodo molto siccitosi
concimazione: utilizzare dello stallatico maturo o del fertilizzante liquido per piante fiorite seguendo le dosi indicate sul prodotto
propagazione:pre semina in primavera o tramite talea primaverile
rinvaso: In primavera quando necessario, scegliere delle ciotole leggermente più ampie della precedente
potatura : In primavera eliminare le parti secche o danneggiate
ambiente
vive fino ai 2500 metri di altitudine, si trova spontanea nelle brughiere alpine. E' una pianta molto robusta e spesso capita di vedere i fiori rosei spuntare nella neve, annunciando la primavera.
medicina
Le parti fiorite sono utilizzate come droga perchè hanno proprietà diuretiche assai potenti e servono per la preparazione di tisane urinarie. Hanno inoltre azione antisettica dovuta alla presenza di arbutina; sono usati in casi di cistiti, specie quelle prostatiche, preferiti ad altri preparati, in quanto non tossici. Le sommità fiorite finemente tritate possono essere utilizzate per preparare una maschera decongestionante per il viso. Non presenta alcun impiego alimentare
fonte leserre. -
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grazie gabry . -
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erica hyemalis
nome botanico:Erica hyemalis
famiglia:Ericacee
Il genere comprende 500 specie di Arbusti rustici, sempreverdi, sufruticosi, con fioriture abbondanti rosso granata o bianche. Se il clima lo consente sono coltivabili anche in esterni. Di facile reperibilità e di media difficoltà di coltivazione. L'accrescimento di questo genere è alquanto lento, non di rado presenta foglie piccole e persistenti fiori di varia foggia, singoli o riuniti, e frutti a capsula o a bacca. La specie E.hyemalis è un arbusto molto apprezzato per la fioritura che avviene nel periodo freddo. L'altezza massima è di 60 cm., presenta foglie filiformi e fiori tubulosi bianchi con sfumature rosa. Fiorisce da novembre a gennaio e, per la sua delicatezza, è adatto alla coltivazione in serra o appartamento.
durata:Annuale
periodo di fioritura:La fioritura avviene solitamente nel periodo autunnale e invernale
area di origine:Africa
clima:Rigido
Può essere coltivata sia in piena terra che in casa
Deve essere esposta pieno sole se coltivata in esterno, o in zone molto luminose se tenuta in casa
temperatura:Si consiglia di non scendere sotto i 5°C. e di non superare i 18°. Se le temperature sono più alte possiamo aiutare la pianta aumentando il tasso di umidità.
substrato: Non ha esigenze particolari
Necessita di essere annaffiate circa due volte a settimana,il terreno deve essere sempre mantenuto umido
concimazione:Nel periodo vegetativo è bene aggiungere del fertilizzante nell'acqua delle annaffiature
propagazione:Avviene per seme
rinvaso:Dovrebbe essere effettuato ogni anno in primavera
Dopo la fioritura bisogna tagliare i rami quasi a metà della loro altezza oltre ad eliminare le parti secche o danneggiate
Può avere problemi per eccesso o per mancanza d'acqua. Può subire l'attacco della cocciniglia che si evidenzia con la presenza di cuscinetti cerosi sulla pagina inferiore delle foglie; va trattata con batuffoli di cotone intriso nell'alcol o con prodotti specifici. Gli acari possono essere più propensi ad attaccare la pianta in presenza di siccità, per prevenirli è quindi necessario mantenere un'umidità corretta.
Dona un tocco di colore ai giardini nelle stagioni fredde Non dovrebbe essere bagnata con acqua calcarea
Queste specie sono generalmente adatte a terreni fortemente acidi e dispongono di una particolare micorrizia (funghi sotterranei che vivono in simbiosi con le parti terminali delle radici delle piante) che permette loro di trarre nutrimento da substrati particolarmente difficili, sui quali solo i funghi sono in grado di compiere la funzione di rimettere in circolo le sostanze nutritive.
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