Liguria ... Parte 2^

...“Benvegnuj a Zena” ... BENVENUTI A GENOVA!!!

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  1. tomiva57
     
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    grande claudio ...bellissima


    Il Treno Storico



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    La Ferrovia Genova-Casella oltre a svolgere un insostituibile collegamento fra la città di Genova ed il suo immediato entroterra a vantaggio di numerosi pendolari, grazie ad un tracciato spettacolare e molto panoramico, svolge anche una rimarchevole funzione turistica.
    Tale prerogativa, oltre a migliorare gli introiti dell'esercizio, riesce a compensare con l'affluenza dei gitanti la riduzione del traffico di lavoratori e studenti nei giorni festivi e nel periodo estivo. Questa diversa tipologia di traffico, che dunque integra il flusso pendolare e consegue un più completo sfruttamento delle risorse disponibili, nel 1989 ha indotto la direzione della Genova-Casella a creare una vera e propria proposta turistica: un viaggio alla scoperta dell'entroterra lungo un itinerario ferrato ampiamente panoramico a bordo di un romantico convoglio della Bella Epoque.
    Infatti, dopo i primi esempi delle Ferrovie Nord Milano e di quelle della Sardegna, anche la piccola ferrovia ligure ha allestito uno sgargiante "treno storico" restaurando materiale rotabile d'epoca ancora presente nel proprio parco veicoli.
    Alla testa del treno la più antica locomotiva elettrica ancora funzionante in Italia, un'autentica veterana costruita dal Tecnomasio Italiano Brown Boveri nel lontano 1924 per la ferrovia Sangritana. Nel 1962 fu trasferita dall'Abruzzo alla Genova-Casella, che in quel periodo aveva scarsità di mezzi di trazione. Quindi l'oblio ed infine una nuova giovinezza, riverniciata nella sgargiante livrea rosso/crema ed arricchita di numerosi particolari propri della sua epoca come fanali e plafoniere merlate. Il pregio archeologico industriale di questa locomotiva è accresciuto dal fatto che la maggior parte dei componenti elettromeccanici sono ancora quelli di origine.
    Anche le carrozze, risalenti al 1929, conservano i loro sobri arredi lignei in pitch pine o rovere e le finiture in bronzo ed ottone, riportate all'originale lucentezza. Esse provengono da un'ardita ferrovia alpina purtroppo soppressa nel 1963, la Ora-Cavalese-Predazzo, e sono sempre rimaste allo stato d'origine.
    Conclude in bellezza la "carrozza-bar", in livrea blu/crema a ricordare un mini Orient-Express. Costruita dalla Breda nel 1929 come carrozza di I e III classe, faceva parte della dotazione originaria della Genova-Casella. Trasformata in bar negli anni Sessanta in modo un po' spartano e rimasta poi in disparte per molto tempo, è stata completamente restaurata nel 1990 ripristinandone l'arredo in legno e curando altre peculiarità, quali il tetto, rifatto in tela olona. E mentre l'ambiente è ingentilito dalle abatjours sui tavolini, sul bancone non soltanto fanno bella mostra di sé, ma anche funzionano una macchina del caffè di vecchia foggia e una colonna per la birra alla spina in ceramica e ottone.
    Il suggestivo percorso della ferrovia a scartamento ridotto, forte di un tracciato particolarmente ardito e ricco di spunti panoramici, si presta all'effettuazione di treni turistici, magari abbinandovi l'aperitivo in vettura-bar od il pranzo in una tipica trattoria depositaria della genuina cucina ligure.
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    Ed, infatti, già diversi operatori turistici si sono serviti di questo convoglio d'epoca sia riservando singole carrozze agganciate ai normali treni d'orario, sia noleggiando treni speciali ad orario e composizione concordati.
    Non soltanto comitive organizzate, ma anche gruppi di amici o feste famigliari: compleanni, comunioni, matrimoni. Già, matrimoni… Fiori d'arancio, marcia nuziale, corteo di automobili strombazzanti e grande abbuffata al ristorante con parenti e amici sono componenti consueti dei matrimoni di oggi.
    Ma alcune coppie liguri hanno deciso di apportare qualche ritocco al copione tradizionale, più che altro per trasformare un'occasione di prammatica in motivo di originale divertimento.
    Per primi Luisa e Stefano per organizzare il loro pranzo nuziale hanno pensato alla carrozza-bar. "Dopo la cerimonia seguite la macchina degli sposi…" recitava laconicamente la partecipazione di nozze, e così una trentina di invitati, tanti ne poteva contenere seduti il vagone, del tutto ignari della bizzarra idea, si sono ritrovati alla stazione di Genova Piazza Manin per prendere posto sulla carrozza agganciata al treno in partenza alle 11,23. Dopo che, durante il viaggio, all'inconsueta comitiva è stato servito l'aperitivo, la carrozza è stata sganciata alla stazione di Busalletta ove un ristorante nelle vicinanze ha provveduto a servire a bordo un pranzo nuziale in piena regola.
    Un convoglio discendente sarebbe poi giunto nel pomeriggio a riagganciare la carrozza per ricondurla a Genova con il suo carico di gente festosa.
    Una regia del tutto diversa si è invece imposta per Mara e Marino a ragione del più elevato numero di invitati, tanto che è stato allestito un apposito treno speciale infiorato per l'occasione. Durante una sosta di mezz'ora alla stazione di Sardorella, immersa in un rigoglioso bosco di castagni, gli invitati, a rotazione, prendevano posto sulla "carrozza-bar" per degustare l'aperitivo, visto che ciò non sarebbe stato possibile durante la marcia del convoglio in quanto sulla Genova-Casella non è ammesso il transito dei passeggeri da una carrozza all'altra non essendoci i mantici di intercomunicazione. Quindi il treno si è rimesso in marcia alla volta di Casella, dove l'allegra comitiva si è trasferita al ristorante per il pranzo.
    Eventi di questo tipo si sono susseguiti nel tempo sortendo il doppio effetto di incrementare la popolarità della piccola ultrasessantenne strada ferrata e di avvicinarla ad un pubblico giovane. Grande successo del "treno storico", la cui composizione completa (locomotiva più tre carrozze) offre 129 posti a sedere e soprattutto una calda atmosfera un po’ retrò, sempre più spesso ricercata dalle coppie d'oggi, nate e cresciute nell'era del modernismo ad oltranza. Oltre alla felicità degli sposi anche quella del fotografo, a cui non sono mancati spunti "diversi" per la realizzazione di un servizio "stile anni Venti" di grande prestigio.
    Ed il costo di noleggio, pur essendo remunerativo per l'azienda, risulta tutt'altro che proibitivo per il cliente.


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9 replies since 20/9/2010, 10:29   5581 views
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