JOVANOTTI ..

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  1. gheagabry
     
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    Jovanotti in tour, partito ieri a Rimini.
    Il concerto del crooner sulla luna comincia come una festa tecno che sembra film in 3D. Il concerto del crooner sulla luna comincia come una festa tecno che sembra un film in 3D. Per il suo nuovo tour, partito ieri da Rimini, Lorenzo Jovanotti ha scommesso sul futuro senza dimenticare la sua parte romantica. "L'idea di partenza era di non fare uno show sul passato, avevamo bisogno di capire come funzionava il nuovo disco dal vivo e di superare la logica del concerto didascalico con il solito muro di schermi led che ormai lo usano anche a Sanremo" racconta. Non è un caso che per prepararlo abbiano impiegato sei mesi. Il tour di "Ora" è una meraviglia tecnologica con al centro un performer in una forma fisica e artistica strepitosa ("Mi alleno molto, lavoro con il preparatore di Pantani e Alonso"). La prima ora di concerto è tutta dedicata ai brani del nuovo album: al ritmo della tecno e con i suoni dei sintetizzatori dal vivo, Jovanotti travolge la platea con uno show "sound&vision" ad altissimo tasso tecnologico. Il palco è diviso tra lo spazio per la band e un enorme schermo che proietta immagini rielaborate grazie a software che lo fanno vedere persino avvolto da fasci di luce che sembrano corde o sdoppiato e in lotta con il suo doppio. Una lunga pedana lo porta al centro della platea. "Quando ho pensato al concerto ho chiesto di immaginare un crooner elettronico, come a un Dean Martin a un Sammy Devis Junior sulla luna" spiega con piaciuto della divertente idea di affidare a un filmato di Piero Angela il compito di introdurre lo show che ospita due momenti acustici dedicati ai classici del suo repertorio, senza dimenticare gli spazi per il rito del canto collettivo con "A te", "Penso positivo", "L'ombelico del mondo", "Ragazzo fortunato, "Baciami ancora". "E' stato difficile preparare questo concerto che è un po' schizofrenico tra tecno e romanticismo" confessa Lorenzo che non dimentica Vittorio Arrigoni e inserisce nel testo di "La notte dei desideri" la frase "restiamo umani". Riconosce anche che "l'anno trascorso a New York mi ha fatto bene, sono migliorato molto e questa estate parteciperò al Bonnaroo Festival" e non si sottrae a un ragionamento sulla realtà Italiana."Voto a sinistra ma penso che dobbiamo usciere dal circuito dell'autoreferenzialità. A me per esempio piacciano i film John Milius e Clint Eastwood anche se sono uomini di destro: dobbiamo uscire dall'egemonie culturali e smettere di parlarci solo tra di noi".





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97 replies since 17/9/2010, 14:15   4171 views
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