ROSE E ROSETI...

tutto quello che c'e da sapere..

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    Vacunæ Rose, il giardino delle 5000 rose

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    Presso la Country House La Tacita, esiste uno dei roseti più belli e ricchi di rose del mondo, si tratta di Vacunæ Rose.
    Presso La Tacita, da quest’anno, si tiene l’omonimo concorso internazionale per nuove varietà in commercio da meno di 5 anni.
    Oltre 5.000 varietà di rose divise per ed organizzate per nome, storia, anno, famiglia. Percorrere i suoi sentieri è un’esperienza indescrivibile.
    Il giardino è finalmente in via di completamento. Le rose rampicanti non sono ancora cresciute completamente ed alcune varietà non rispondono ancora all’appello. Ma questo non toglie nulla alla magia del luogo.






    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:10
     
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    Una Rosa blu

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    'Suntory', la prima Rosa blu OGM
    Le rose blu non esistono in natura, come non esistono dalie, crisantemi o peonie blu; ma allora perché si sente tanto parlare di "rose blu" offerte in dono, regolarmente acquistate dai fiorai?

    La risposta è che le cosiddette "rose blu" che si possono acquistare recise in negozio, non sono altro che rose bianche immerse in una soluzione colorante, o semplicemente spruzzate con uno spray color azzurro. Questo accade non solo per le rose, ma anche per i crisantemi, che vengono spesso spruzzati di azzurro o di verde durante il periodo di Tutti i Santi.

    A dire il vero ci si sorprende non poco di come per molti questo effetto – visibilmente artificiale – risulti invece "naturale", al punto di indurli a credere che esistano effettivamente delle varietà di rose color blu cobalto.

    Confesso a cuore aperto di avere una forte avversione per questo tipo di trattamento riservato ai fiori, che dovrebbero essere accettati con i colori che hanno o che l'ibridazione gli regala, e non a tutti i costi trasformati in qualcosa che non sono e che è estraneo alla loro natura.

    Sotto il segno del consumismo, per molti una rosa blu è una curiosità, una rarità, un regalo più costoso e quindi più prezioso, ma purtroppo non è così: una rosa blu finta è peggio di qualsiasi rosa vera, anche di un colore insignificante, persino se un po' sgualcita, bucherellata e spampanata. Le rose contengono quelle molecole, i delfinidi , che danno ai fiori colorazioni azzurre o celesti, ma a livello "sopito", per cui non sarà mai possibile ottenere per ibridazione una Rosa di colore azzurro pieno.

    Nel 2004, dopo 14 anni di ricerche, la Florigene di Melbourne è riuscita a produrre la prima “rosa blu” con le tecniche dell'ingegneria genetica. Questa Rosa OGM è verrà introdotta sul mercato giapponese nel 2009.

    La Florigene, ditta giapponese del Suntory Group, con sede in Australia, era già famosa nel campo della creazione di nuovi ibridi geneticamente modificati per aver introdotto i garofani blu della serie 'Moon' (commercializzati in Europa dal 2007). In quel caso, dicono gli esperti, è stato piuttosto semplice introdurre il gene del colore azzurro all'interno del DNA di un fiore che ne è privo, mentre molto più difficile è stato ottenere una “rosa blu” che tendesse al cobalto, poiché le rose possiedono già la molecola del colore azzurro (un enzima chiamato Delfidina, come i Delphinium), ma nelle rose questo enzima si rivela poco efficiente.

    La creazione della Rosa blu (da hypography.com)

    I ricercatori australiani sono riusciti ad aumentare nei petali delle rose la concentrazione di Delfidina, un pigmento estratto dalle pansè. La difficoltà di questo processo sono state aumentate dalle alte percentuali di Ph.

    La Florigene fa sapere che i risultati sono incoraggianti e che si tenderà ad ottenere nuove varietà più pallide ed ancora più azzurre. Per ora le rose azzurre potranno essere solo importate in Italia, sicuramente a prezzi non economici. Ai posteri l'ardua sentenza sull'utilità.



    È certo che una rosa blu sarebbe un grosso affare per il mercato delle rose da taglio: se consideriamo che all'inizio del 1800 fu promesso un premio di 1000 sterline per chi riuscisse ad ibridare una dalia blu, ci rendiamo conto di che tipo di cifre ruotino attorno al mercato delle novità da fiorista. Proprio in virtù di questo, ma anche del genuino entusiasmo e della sana curiosità di molti ibridatori (nonché dell'incessante lavorio della Natura), esistono moltissime Rose che hanno delle tonalità che si avvicinano molto al malva, al lavanda, al viola ed al porpora.

    Ne proponiamo una selezione certamente incompleta, e raccomandiamo al lettore che voglia una lista più lunga, di effettuare una ricerca sul sito HelpMeFind inserendo come parametro di ricerca il colore del fiore.

    Combinazioni di colore


    Abbiamo distinto le rose in due tonalità: lavanda e porpora, anche perché distinzioni più sottili sarebbero impensabili dato che le rose assumono tonalità differenti a seconda della temperatura, del clima, dell'epoca di fioritura, della composizione del suolo e dell'esposizione alla luce.

    La composizione del suolo può influenzare la tonalità del colore di una Rosa (non solo per quello che riguarda la gamma dei lilla-porpora), ma bisogna precisare che l'allume, cioè il comune azzurrante per le ortensie, non ha alcun effetto sulle rose.

    L'esposizione ideale per una rosa dalla tonalità lavanda chiaro è ad est, dove prenda la luce del primo mattino fino alle 11, e poi in ombra filtrata tutto il resto del pomeriggio. Mentre le rose dalle tonalità ricche, che vanno al viola-ciliegia-porpora, solitamente, ma non sempre, gradiscono esposizioni in pieno sole che rendono il colore più opulento. Ma se per quello che riguarda le rose dal colore lillacino possiamo dire con una certa sicurezza che preferiscono posizioni riparate dal sole di mezzogiorno, la regola opposta non è sempre valida per le rose color porpora scuro, che al sole potrebbero ingrigire e sporcarsi, bruciacchiarsi e rovinarsi.

    Quindi, una volta individuata la rosa che vi interessa, vi consigliamo di informarvi sul tipo di esposizione preferita, ribadendo che si tratta di un elemento cruciale per ottenere una buona colorazione dei petali.

    Se siete interessati alle rose color porpora-violaceo, allora dovete andare a guardare tra le Gallica, che ne contengono un ottimo numero, generalmente doppie o stradoppie, come 'Président de Sèze', 'Belle de Crecy', 'Cardinal de Richelieu' o 'Emperesse Joséphine'.

    Anche gli Ibridi perenni (o Ibridi perpetui) hanno molte varietà di questa tinta, con in più la qualità di essere ottimi fiori recisi. Le rose dal color lavanda-grigiastro sono più spesso creazioni moderne, in genere HT (Ibridi di tè).

    Generalmente le rose dai toni porpora o lillacino sono molto profumate, il che è decisamente un motivo in più per cercarle e piantarle in giardino, magari vicino ad un luogo di passaggio, vicino ad un sedile o sotto una finestra.

    Le rose di color lilla chiaro hanno spesso bisogno di "essere sostenute" con qualche pianta che faccia un buon contrasto, perché il loro colore virante al grigio neutro tende a rimanere piuttosto passivo all'occhio, e quindi ad essere poco visibile. Arbusti con fogliame grigio otterranno un effetto delicato e molto fine, mentre fogliami porpora scuro o brunati faranno sembrare i fiori di un pallore lunare argentato di grande suggestione.

    Le rose dai fiori color lavanda si prestano magnificamente a schemi monocolori, specie se usate con piante rampicanti o di media altezza il cui fiore sia alto abbastanza da accostarsi a quello delle rose, come Clematis, piselli odorosi, lupini, Delphinium, Salvia, Nepeta, Perovskia, Penstemon, Digitalis, ecc. Fate attenzione che i colori non siano ammassati tra loro e che le tonalità non siano stridenti (ad esempio lilla freddo con malva caldo), o peggio che siano tanto simili tra loro da risultare indistinguibili: per evitare questo inconveniente aggiungete le piante poco alla volta, quando saprete esattamente il tipo di sfumatura che vi occorre, ed iniziate lo schema usando dapprima pochi colori, ed aggiungendone altri solo gradualmente.

    Le rose color lilla chiaro trovano i loro colori complementari nella vasta gamma dei crema, degli ocra e dei gialli albicocca pallido. In giardino non è semplice ottenere questo tipo di effetto, mentre è molto più semplice in un mazzo di fiori per la casa. Non dimenticate di usate i contrasti di fogliame anche nelle composizioni di fiori recisi.

    Le rose color porpora scuro sono capaci di "autosostenersi", e sono ottime compagne di quelle color lilla chiaro, a cui danno un efficace contrappeso. Sono stupende accompagnate da fiori di color rosa più chiaro in una bordura semplice e senza pretese di accostamenti cromatici particolarmente complicati. Sono molto belle mescolate a fogliami color grigio-azzurrato metallico, come quello del Melianthus o dell'Eucalyptus gunnii. Possono essere usate in schemi monocolori color porpora e prugna, con Berberis, sommaco, euphorbie a fogliame purpureo, begonie arbustive, finocchio a foglia bronzea, garofani, bocche di leone, ecc.

    Per la ricchezza del loro colore, le rose color porpora si prestano bene ad essere usate in accostamenti violenti, con colori vividi e brillanti, come l'arancio, il rosa fucsia l'azzurro violaceo e il magenta: ma attenzione, questo tipo di accostamento è per veri esperti!


    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:15
     
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  3. gheagabry
     
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    Anche le spine sono gradite se tra esse si vede spuntare la rosa.
    (Publilio Siro, Sentenze, I sec. a.e.c.)


    Le ROSE della PERSIA

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    Hanno fiori leggeri, foglie piccole, rami sottili che, di primo acchito, fanno pensare più ai cisti che alle rose. Invece proprio di rose si tratta, seppure appartenenti a un gruppo poco noto: quello degli ibridi derivati da una specie di origini persiane, un tempo nota come Rosa persica, poi rinominata Hulthemia persica.
    Ancora oggi diffusa in natura nelle terre desertiche comprese fra Iran e Afghanistan, venne introdotta in Europa, dall'allora regno di Persia, nel 1788, sotto il nome di Hulthemosa hardii e poi dipinta dal pittore Pierre-Joseph Redouté come Rosa berberifolia; in seguito inserita nel sottogenere Hulthemia, sarebbe un tipo di rosa molto primitiva, che, come altre affini, presenta una forte resistenza alla siccità, foglie piccole e semplici, cinòrrodi pubescenti.
    I fiori di Hulthemia persica sono semplici, larghi solo 4 cm, con petali ampi, giallo acceso, con una macchia rossa alla base, ed emanano una fragranza speziata; gli steli sono esili, spesso colorati di scuro, un po' disordinati, ricoperti da spine sottili. Nonostante l'aspetto leggero, è però una pianta robusta, resistente al caldo, alla siccità come al gelo.
    Le medesime caratteristiche si ritrovano nei suoi ibridi, i più interessanti dei quali sono opera, a partire dal 1967, di due celebri vivaisti e ibridatori inglesi: Jack Harkness e Alec Cocker. Risalgono al 1985-89 i primi tre, ancora oggi molto apprezzati e coltivati, ma in Italia poco noti: 'Tigris', 'Euphrates' e 'Nigel Hawthorne', che fioriscono in maggio-giugno.
    (Anna Glorio, Gardenia, giugno 2010)



    ......la storia della rosa......


    Le foglie fossili trovate in America settentrionale,Francia, Germania, Giappone e Cecoslovacchia indicano che le rose esistevano circa quattro milioni di anni fa, prima quindi della comparsa dell'uomo. Agli inizi del 1900, Sir Arthur John Evans, durante gli scavi sul luogo dove sorgeva il palazzo reale di Minosse a Cnosso, portò alla luce affreschi e frammenti di ceramica che rivelarono come la più antica civiltà europea coltivasse intorno al 1800 a.C. rose, insieme a iris, gigli e crocus. La rosa raffigurata su questi affreschi minoici è la Damascena o Rosa di Damasco (Rosa damascena), un ibrido di Rosa gallica, la rosa francese o Rosa di Provins, e la Rosa phoenicea.
    Si dice che questo ibrido sia stato portato in Abissinia dai primi cristiani e piantato accanto alle loro chiese. Forme di questo rosaio furono riportate in Europa occidentale, in particolare in Francia, dai reduci delle Crociate. Gli antichi giardini della Persia abbondavano di rose: erano talmente diffuse che la parcla persiana per indicare "rosa" e "fiore" era la stessa,mentre la viola era conosciuta come "il profeta della rosa". I Persiani amavano moltissimo i fiori e gli alberi e si di ce che I'amore degli occidentali per le piante sia dovuto proprio a un influsso persiano. Non a caso, la parola "paradiso" trae origine da quella persiana che indica parco o giardino.

    Dalla Persia la rosa fu portata in Babilonia, dove diventò un simbolo dell'autorità dello stato, unita all'aquila e e alla mela sul bastone del comando. In Cina la coltivazíone delle rose era diffusa fin dal 500 a.C. La Biblioteca Imperiale Cinese accoglie una vastissima raccolta di libri su questo fiore e anche Confucio cita i roseti di Pechino. Le rose erano molto apprezzate anche in Asia Centrale: si dice che la dea indù Lakshmi, considerata la donna più bella dell'India e famosa per la fortuna, l'amore e la bellezza, sia nata da una rosa composta da 108 petali grandi e 1008 piccoli. Nell'antica Grecia e nell'antica Roma si rendeva omaggio alla rosa con giardini ad essa dedicati, come quelli famosi di Rodi e di Cirene. Saffo, la poetessa greca che visse intorno al 600 a.C. e che fu I'animatrice di un cenacolo letterario femminile a Mitilene, chiamò la rosa la "regina dei fiori". Nella mitologia greca classica la rosa è consacrata ad Afrodite, la dea greca dell'amore, del vincolo marimoniale e della ferti lità. Secondo la leggenda, le sue sacerdotesse erano vestite con ghirlande di rose bianche e percorrevano sentieri cosparsi di rose. A Roma, in età repubblicana,le corone erano di rose e non d'alloro come in Grecia; erano un riconoscimento del valore militare ed infatti alla VIII Legione venne accordato il permesso di ornare gli scudi con una rosa per la conquista dell'Africa.


    Nel Medio Evo, I'Inghilterra abbondava di rose. Non si conosce l'epoca precisa della loro introduzione in Gran Bretagna, ma è probabile che l'antica Rosa alba vi sia giunta attraverso i mercanti romani. Questa rosa particolare si diffuse moltissimo e venne inclusa nel Sigillo della
    Corona da Edoardo I. La Rosa damascena invece è stata introdotta in Inghilterra dall'Asia occidentale da mercanti o monaci, ma principalmente dai reduci delle Crociate. Edoardo I, che morì nel 1307, aveva una grande passione per le piante. Nel 1275 nel suo giardino alla Torre di Londra crescevano diverse centinaia di rosai come pure un'infinità di piante di vite con innesto, ciliegi, salici, peonie, gigli, peschi e cotogni. Documenti dell'epoca testimoniano frequenti acquisti e scambi di piante. Nel 1255 Edoardo aveva sposato la regina Eleonora di Castiglia, appassionata cultrice del giardino, che aveva alle sue dipendenze due giardinieri portati a Kings Langley, in Inghilterra, dall'Aragona. Durante questo periodo, le rose si coltivavano, oltre che per la loro bellezza, per le loro presunte virtù medicinali.




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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:18
     
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  4. gheagabry
     
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    "...dalla sporgenza del caminetto
    cadevano i petali di una rosa bianca che si disfaceva a poco a poco,
    languida, molle, con qualche cosa di femminino, direi quasi carnale."
    (Gabriele D'Annunzio)


    La ROSA CINESE

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    Alla fine del XVIII sec. le Rose Cinesi diedero origine alla produzione di rose rifiorenti nei giardini europei. Rose da giardino dalla fioritura perpetua furono coltivate in Cina molti anni prima di essere portate in Europa. La prima apparizione delle Rose Cinesi si ha da un dipinto su seta del 965 D.C., alcune figurano anche in dipinti italiani del XVI sec. e sono state riconosciute come cinesi. Le prime Rose Cinesi furono migliorate dai botanici francesi, soprattutto per la loro fioritura perpetua e per la resistenza. Queste ibride di Rose Cinesi portarono allo sviluppo massiccio delle Portland, Bourbon e Tea Rose e ibride di Tea del XX sec.. Le Rose Cinesi coltivate sono rifiorenti e richiedono poca potatura.

    "..quello che determina un cambiamento sostanziale nel mondo delle Rose conosciuto all'epoca è l’arrivo in Europa delle Rose cinesi, poiché la loro unione con quelle coltivate fino a quel momento darà origine a tutte le varietà di Rose che saranno protagoniste dei giardini dell’Ottocento e alle Rose moderne. Con le Rose cinesi, i grandi cambiamenti sostanziali sono due: la rifiorenza e i colori rosso e giallo, che non erano presenti nelle rose europee. Uno dei primi risultati che si ottengono incrociando le cinesi con una rosa ibridata in Europa è la nascita delle Portland, un gruppo di rose che prende il nome dalla duchessa di Portland che portò in Inghilterra, da un suo viaggio in Italia, una rosa rosso geranio: la ‘Duchess of Portland’. "

    "Agli inizi del 1800, sui vascelli che trasportavano il tè arrivarono in Europa i primi ibridi di Rosa x odorata, che per questo motivo venivano chiamati rose "a profumo di tè".
    Dall'incrocio tra due di questi, la Rosa rosa di Hume e la Rosa gialla di Parks, nacque l'importante famiglia delle Rose Tea.
    Sono rose che riscossero un enorme successo, al punto che in un solo decennio, tra il 1820 e il 1830 circa, se ne crearono 27 varietà e ai primi del 1900 divennero 1382..."



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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:23
     
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  5. gheagabry
     
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    Sir Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, a proposito delle rose disse :

    "Mi sembra che la nostra maggiore certezza della bontà della provvidenza si trovi nei fiori. Tutte le altre cose, i nostri desideri, il cibo, sono davvero necessarie per la nostra esistenza primaria. Ma la rosa è un extra. Il suo profumo e il suo colore sono un abbellimento della vita, non una sua condizione. E' solo la bontà a offrire extra, e perciò io ripeto che noi abbiamo tanto da aspettarci dai fiori".



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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:25
     
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  6. gheagabry
     
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    Chi vuole avere rose belle nel suo giardino, deve avere rose belle anche nel suo cuore. Deve amarle tanto e sempre... Non soltanto deve avere per le sue rose ardente ammirazione, entusiasmo e passione, ma anche la tenerezza, la sollecitudine, la riverenza e l' accortezza dell' amore... Egli è sempre devoto e leale, nella tempesta come nelle giornate di sole: non solo pronto a correre ad ammirare le grazie splendenti nelle mattinate d'estate, ma anche a proteggerle contro il gelo crudele quando cadono le foglie e i venti si fanno freddi. Come la donna del suo cuore è sempre la più bella, così per il vero Coltivatore di Rose, il Roseto deve sempre essere motivo di ammirazione. Per gli altri, quando i fiori sono appassiti, può rappresentare solo una siepe malconcia, per lui il Roseto è prezioso in ogni sua fase.

    (Sir Reynolds Hole)





    La rosa profuma tutta la storia: incorona gli amanti, è sparsa davanti alle spose e agli eroi, brilla alle fiaccole di mille feste, cade in una pioggia di mille cavalcate, sta a mazzi nelle braccia dei santi, è simbolo di amore e di eternità, simbolo di amori terreni e della Regina dei Cieli.
    Protegge chi muore con una coltre gentile.
    Porta speranza al cuore infranto.
    Parla per il taciturno: è messaggera d'amore e di desiderio.
    E' passione, trionfo, gioia.
    E' il dono di un cuore ad un altro.

    Pam Brown



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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:26
     
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  7. gheagabry
     
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    La rosa CHARLOTTE

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    La Rosa Charlotte è una rosa inglese moderna presentata al pubblico nel catalogo Austin nel 1983.
    Conserva un sapore antico per colore e forma.
    Si utilizza in giardino per formare siepi basse, infatti la sua altezza è di circa 90 centimetri.
    Si può utilizzare anche per formare macchie di colore intenso da accostare ad altre piante fiorite in giallo ma in tonalità diversa come iperico, gazania o gaillardia.
    Fiorisce in primavera e fino alla fine dell'estate!
    I fiori sono di dimensioni medie a forma di coppa, di colore giall odelicato, riuniti in gruppi terminali ricchi di petali e profumati.
    Questa rosa ha la peculiarità di resistere al freddo più intenso.




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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:28
     
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  8. gheagabry
     
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    La SANTA CATALINA



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    La Santa Catalina è una rampicante moderna.
    I suoi fiori hanno una dimensione di circa 10 centrimentri, il suo profumo è dolce e delicato.
    Questa magnifica rosa è popolare in Francia ma pressochè sconosciuta altrove ed è un vero peccato, perchè è una delle migliori rampicanti a fioritura precoce.
    I fiori semidoppi hanno una tonalità rosa-bianco latte molto bella e il retro dei petali rosa salmone pallido; la sfumatura cremisi alla base degli stami lunnghi dà risalto all'intero fiore.
    I petali con il tempo si arrotolano in modo caratteristico e molto decorativo.
    I fiori sbocciano in grandi mazzi di 3-10 in modo molto profuso la prima volta, quindi in scala ridotta, ma pur sempre in numero sufficiente a fare bella mostra di sé fino all'autunno.
    La pianta è vigorosa, eretta e abbastanza resistente alle malattie.



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    Disse il Sole alla Rosa:
    "sei bella e profumata
    però, quando io voglio,
    sarai da me bruciata".
    La Rosa ribattè:
    "non provo soggezione
    perchè rifiorirò
    la prossima stagione".
    Dà il Sole gran calore
    ma più del Sole il cuore.

    ("Il Sole e la Rosa", vecchio proverbio)




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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:30
     
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  9. gheagabry
     
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    "E la Rosa?
    La Rosa l'ha in se stessa, il proprio miele: miele di rose, il più adorato, il più prezioso!
    La cosa più dolce che innamora essa l'ha già in se stessa: non le serve cercarla altrove. Ma qualche volta sospirano di solitudine, le rose, questi esseri divini!
    Le rose ignoranti non capiscono i propri misteri"

    Elsa Morante, L'isola di Arturo




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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:31
     
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    grazie Gabry....che profumo
     
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  11. gheagabry
     
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    Ricordare l’amore è come evocare

    un profumo di rose in una cantina.

    Si può richiamare l’immagine di una rosa,

    ma non il suo profumo.


    Arthur Miller



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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:33
     
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  12. gheagabry
     
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    Ramo di rose
    ti offri allo sguardo
    giocando con la luce tenue
    delle ombre lacustri.
    Piccoli soli in fiore
    regali innocenza
    di incontaminate visioni.
    Stupito il pittore
    ti ha voluto
    ritrarre in eterno.
    Entri cosi'
    dalla vista del passante distratto
    nell'animo del poeta che t'invoca :
    sii tu effimero ramo
    lo spartiacque delle mie malinconie.

    (Luciana Schneyder)



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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:34
     
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  13. gheagabry
     
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    Mi piacciono soprattutto le rose antiche. Disordinate, arruffate, semplici, profumatissime, spinose.
    Una gradevole compagnia in una sonnolenta giornata estiva.
    (Marion Garretty)


    Le ROSE ANTICHE




    "Esistono molte rose che sono state create per ibridazione nel diciannovesimo secolo, quando ancora non esisteva il registro internazionale delle rose, e molti creatori di rose non conservavano i dati.
    Esistono anche delle rose create in modo accidentale da persone amanti del giardino, delle quali non si sa nulla.
    Cosi' come esistono rose che si sono ibridate spontaneamente.

    Qualche giardiniere ebbe queste rose e le piantò da qualche parte, alcune di queste rose forse, facevano parte del piccolo giardino di una casa in campagna, poi abbandonata o distrutta da qualche evento, o ancora una donna innamorata piantò una rosa vicino al suo uomo scomparso. Può anche essere successo che un emigrato appassionato portò con sé, in un paese lontano, la sua rosa preferita, e lei è ancora lì, che aspetta di essere ritrovata.
    Spesso alcune di queste rose sono ancora coltivate con cura e passione da qualche discendente di un antico giardiniere o fanno ancora parte del giardino di qualche dimora, storica o di famiglia, e vengono chiamate con nomi tipo “la rosa del nonno”, “La rosa della casa”. Nomi che sottintendono che la rosa è sempre stata lì: da quando ho memoria, dicono alcuni.

    Ogni tanto succede di ritrovare queste rose, in mezzo ai boschi, in un vecchio cimitero, presso un rudere abbandonato o semplicemente lungo la siepe di una antica strada."




    In un giardino vivevano, in mezzi ad altri alberi, cespugli, fiori e profumate aiuole, una quercia ed una rosa.
    La quercia era un albero maestoso e i suoi rami poderosi sembravano una corona,
    che si allargava possessiva sulle umili piante del giardino.
    La rosa era uno stelo con poche foglie verdi e molte acuminate spine scure.
    Aveva un'aria anemica e sembrava sempre sul punto di appassire.
    La quercia prosperosa si divertiva ad umiliarla: "Sei solo un patetico ramoscello spinoso!".
    Quando soffiava il vento, il grande albero aveva imparato a far vibrare le sue innumerevoli foglie per modulare suoni, sibili vagamente esotici e graziose armonie.
    Tutto questo riempiva d'orgoglio la quercia.
    "Io sono un'orchestra!", tuonava.
    "Riempio il cielo di sublimi sinfonie!
    Non come questo squallido stecco che non sa far nulla!
    A che serve una rosa?".
    Ma quando venne maggio, la rosa fiorì.
    E tutto il giardino scoppiò in un lungo, sincero e caloroso applauso.



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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:38
     
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  14. gheagabry
     
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    "Un fiore che scintilla fra i cespugli
    come una stella in una seta preziosa".
    (Leclerc)


    ROSA CANINA


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    Deve il suo nome alle spine presenti nel fusto, che ricordano i denti di un cane.
    La rosa canina è un arbusto spinoso perenne originario dell’Europa e dell’Asia occidentale. La rosa canina si trova soprattutto nelle zone collinari e montane di tutta Europa, dove può raggiungere un’altezza di quattro metri, Asia occidentale e settentrionale ed Africa del nord. In Italia la regione in cui viene coltivata maggiormente la rosa canina è la Toscana.
    Questo tipo di rosa la troviamo in modo particolare allo stato selvatico in boschi, terreni incolti, ai margini di strade ecc., mentre in parchi e giardini non è quasi mai presente. La rosa canina ha un portamento sarmentoso, presenta molte spine e radici lunghe e molto robuste; i rami di questo tipo di rosa sono lunghi e possono essere eretti o curvi ma quasi mai assumono un portamento rampicante, da giovani hanno una corteccia di colore verde-bruna oppure rosso-bruna, mentre in età adulta diventa giallo scura e compaiono delle striature. Le foglie della rosa canina presentano un picciolo e sono formate da cinque o sette foglioline più piccole, hanno forma ovale allungata e contorno dentellato, di consistenza sottile, hanno la parte superiore liscia mentre quella inferiore è coperta da una leggera peluria. I fiori presentano un gradevole profumo, nella maggior parte dei casi sono di colore bianco oppure rosa, possono svilupparsi singolarmente oppure in gruppi di due o tre; il periodo di fioritura della rosa canina va dalla tarda primavera all’estate. I frutti sono delle specie di bacche quasi sempre di colore rosso ed al loro interno contengono tanti noccioli; quando giungono a maturazione (nel tardo periodo autunnale) possono essere mangiati, anche se vengono raccolti soprattutto per le loro varie proprietà terapeutiche.

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    La rosa canina comprende più di duecento specie, di seguito vi parleremo delle più diffuse.
    Rosa Sempervirens: la possiamo trovare allo stato spontaneo in collina nei boschi di latifoglie. Può raggiungere anche i quattro metri di altezza; non presenta molte spine ed ha foglie che nella stagione invernale non cadono. I fiori sono di colore bianco con stami gialli. I frutti sono delle bacche rosse rotonde. Può avere un delicato profumo.
    Rosa Rubrifolia: questa specie si trova allo stato spontaneo in zone rocciose calcaree e dove prevale un clima asciutto e con molto sole. Può crescere anche su rocce che si trovano a duemila metri di altitudine. Può essere anche coltivata.
    Rosa Rubiginosa: questa rosa trova la propria origine nell’Europa occidentale e nell’Asia. Può raggiungere i tre metri di altezza e presenta moltissime spine. Le foglie sono lunghe circa cinque-nove centimetri e sono formate da altre piccole foglioline di forma ovale con contorno dentellato. I fiori sono formati da cinque petali e tanti stami di colore giallo, crescono in gruppi di due-sette elementi. I frutti sono di forma rotonda e di colore rosso.
    (giardinaggio.it)



    La curiosa storia-leggenda che ha dato origine all’uso medicinale della radice della rosa selvatica per la cura dei morsi dei cani rabbiosi: “Fino a questi ultimi anni (siamo nel I secolo d. C.) è stato impossibile guarire il morso di un cane rabbioso, che provoca il terrore dell’acqua e di ogni bevanda. Poco tempo fa, la madre di un milite della guardia pretoriana fece un sogno in cui lei mandava al figlio, da prendere in pozione, la radice di una rosa selvatica detta cinorrodo: una rosa che il giorno prima aveva scorto in un cespuglio e da cui si era sentita attratta. Questo fatto avveniva in Lacetania, nella parte della Spagna più vicina a noi; e il caso volle che, quando il soldato morso dal cane cominciava ad aver terrore dei liquidi, arrivò una lettera della madre che lo pregava di ubbidire al segno divino; così, insperatamente fu salvo e altrettanto avvenne in seguito a chiunque fosse ricorso a tale rimedio”.

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    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:43
     
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  15. gheagabry
     
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    ...curiosità.....

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    Nel corso del tempo, i petali di rosa sono stati considerati un simbolo di romanticismo, amore, fortuna nelle questioni di cuore, ma altri significati sono legati alla tonalità e all’intensità del loro colore: rosso, amore appassionato; bianco, innocenza, purezza, umiltà, verità; arancio, entusiasmo; giallo, amicizia, felicità; rosa, amore felice; rosa scuro, apprezzamento, gratitudine; rosa lilla, amore a prima vista; rosa pallido, simpatia, grazia; pesca, modestia.
    Disposti in ordine sparso rallegrano e profumano piacevolmente una tavola imbandita in modo elegante per ricevere ospiti o in versione romantica. Nei ricettari di cucina, i petali di rosa fresca non trattata sono gli ingredienti principali di preparazioni delicate e saporite: brinati, cristallizzati, canditi, gelatine, marmellate, creme, mousse, budini, torte, croccanti, elisir, rosoli, liquori, ma anche fritture dolci o salate. Come ingredienti secondari sono incorporati in risotti, condimenti per primi piatti, frittate, insalate di verdura e con pesce. Assumono una funzione decorativa in drink, torte, portate, anche dentro cubetti di ghiaccio, e vengono serviti in ciotole d’acqua per pulirsi le mani dopo avere degustato molluschi e crostacei.




    dal web

    Edited by gheagabry1 - 14/12/2023, 01:44
     
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