Fiore del vetro.... Impatiens,

di tutto, di più

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  1. gheagabry
     
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    Della coltivazione delle Impatiens in vaso vi abbiamo già detto; naturalmente è questa l’unica soluzione di cui disponiamo se vogliamo coltivarle in balconi e terrazzi e non disponiamo di un giardino. Sapete già quindi che dovrete prestare molta attenzione alla scelta del vaso, alla frequenza delle innaffiature e all’accostamento delle specie. Adesso, invece, vedremo tutto ciò che c’è da sapere per coltivare con successo le Impatiens in piena terra a cominciare dalla progettazione dell’impianto.
    Poichè le Impatiens difficilmente superano l’inverno è bene porle a dimora dove non lasceranno vuoti troppo evidenti durante i mesi più freddi, ad esempio ai piedi di alberi e arbusti; in alternativa è possibile utilizzarle per la creazione di bordure e margini la cui “estinzione” non rappresenterà un problema nè estetico, nè pratico. Per ottenere macchie di colore di grande effetto possiamo anche realizzare accostamenti con altre piante annuali stando bene attenti che abbiano le medesime esigenze in fatto di esposizione.
    Fermo restando che le Impatiens gradiscono le luce filtrata più che il sole diretto, le Impatiens walleriana e balsamina possono essere posizionate in penombra insieme a begonie, petunie, gerani, calceolarie e nasturzi, mentre gli ibridi del gruppo Nuova Guinea staranno benissimo in posizioni leggermente più soleggiate insieme a petunie, tageti e margherite.

    In linea di massima tenete conto che le Impatiens danno maggiori soddisfazioni al giardiniere, provetto o in erba, se piantate in gruppi di almeno 5-6 piantine; la scelta dei colori è vastissima e non mancano le varietà a fiori screziati. Nella progettazione di aiuole e bordure tenete conto anche delle dimensioni che le specie prescelte possono raggiungere e fate molta attenzione a non accostare troppi esemplari che abbiano fioriture nei toni del rosso, che tenderebbero a sopraffare quelle dai fiori bianchi o con tonalità pastello.
    Quanto alle cure colturali di cui necessitano, troverete l’argomento approfondito nell’apposita scheda.
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    Impatiens
    Fioritura: dalla tarda primavera all'autunno inoltrato
    Impianto: da febbraio a settembre
    Tipo di pianta: Erbacea annuale, biennale o perenne
    Altezza max: 25-40 centimetri nelle specie coltivate
    Esposizione

    Le Impatiens crescono bene in posizioni in cui la luce arrivi filtrata. Anche se sono ben tollerate posizioni in penombra o in ombra totale purchè luminose. Alcuni ibridi, come quelli del gruppo Nuova Guinea, tollerano una maggiore esposizione al sole.
    Terreno

    Il terreno ideale è fresco, fresco, ricco di sostanza organica e ben drenato.
    Innaffiatura

    Il terreno va mantenuto costantemente umido; non bisogna quindi farlo asciugare fra un intervento e l'altro. Si ricordi però che le Impatiens coltivate in vaso dovranno essere annaffiate con maggiore parsimonia.
    Malattie e avversità

    Se non vengono coltivate in condizioni ottimali le Impatiens sono soggette a malattie come il mal bianco, il marciume del colletto, fumaggini e all'attacco di parassiti come afidi e ragnetto rosso.
    Concimazione

    Al momento della messa a dimora è opportuno intervenire con un fertilizzante a lento rilascio, equlibrato in azoto, fosforo e potassio. Durante la crescita invece bisogna intervenire con concimi a pronto effetto più ricchi di azoto e potassio, mentre durante l'inverno le concimazioni vanno sospese del tutto.
    Moltiplicazione

    La moltiplicazione delle Impatiens può avvenire per semina (si parla in questo caso di riproduzione) o per talea di fusto. Con quest'ultima tecnica è possibile ottenere esemplari identici alla pianta madre.


    Le impatiens, note anche con il nome di pianta di vetro, costituiscono un genere che comprende all’incirca 700 specie diffuse allo stato selvatico soprattutto nelle regioni tropicali e sub-tropicali di Asia e Africa. L’unica specie di Impatiens diffusa allo stato spontaneo nel nostro paese è la Impatiens noli-me-tangere che è possibile rinvenire nelle boscaglie, lungo i corsi d’acqua; a questa si sono aggiunte, a causa dell’inselvatichimento di alcune specie importate dai paesi tropicali, le specie I. balsamina, I. glandulifera, I. balfourii e I. parvifolia. Tutte le varietà selvatiche di impatiens sono piante piuttosto alte (raggiungono anche il metro e mezzo di altezza), dotate di fusti spessi al contrario di quanto è possibile vedere nelle specie coltivate.
    Il genere, deve il proprio nome scientifico alla curiosa caratteristica dei frutti, piccole capsule allungate che una volta giunte a maturazione esplodono letteralmente al minimo tocco spargendo tutto intorno i semi in essi contenuti, quasi che la pianta fosse “impaziente” di auto-riprodursi; si tratta di un fenomeno piuttosto raro che permette alla pianta di moltiplicarsi senza che alcun agente esterno intervenga portando i semi lontani. Il nome comune invece, fiore di vetro o pianta di vetro, si riferisce all’aspetto dei fusti che con le loro sfumature ricordano degli oggetti di vetro colorato.
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    Edited by gheagabry1 - 1/11/2022, 11:32
     
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5 replies since 16/9/2010, 13:09   11567 views
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