L'Emilia Romagna ... Parte 2^

BOLOGNA ...DOZZA..MARZABOTTO..MODENA ...

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  1. tomiva57
     
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    MODENA



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    Breve storia della città

    Mutina fu proclamata colonia romana nel 183 a.C., quando il suo passato già affondava le radici nel periodo etrusco. Con l'arrivo dei Romani la città ebbe un nuovo impianto urbano, favorito da grandi opere di bonifica e fu connessa direttamente all'asse viario della via Emilia, che diventò il decumano massimo.
    Da prospero municipio in età imperiale, con la crisi dell'Impero incominciò la decadenza, segnata dalle guerre fra Costantino e Massenzio (312 d.C.) e soprattutto dalle inondazioni, fra cui la peggiore, nel VI secolo, costrinse gli abitanti a trasferirsi al di fuori della città.
    In seguito il borgo cominciò a riformarsi e nell'891 fu cinto da mura solo grazie alla tenacia dei vescovi, che nel corso dei secoli non accettarono che le spoglie del patrono S.Geminiano fossero trasferite dall'antica basilica che le custodiva.

    Modena libero comune Nell'XI secolo la città diventò libero comune , partecipò alla crociata indetta da Pietro l'Eremita e nel 1099 si iniziò la costruzione del Duomo laddove sorgeva la basilica.
    Il XII e il XIII secolo videro Modena impegnata nei fatti politici più importanti (la Lega Lombarda, la dominazione degli Svevi, le guerre intestine fra guelfi e ghibellini, la disfatta di Fossalta) con anni di grande espansione alternati ad anni di crisi.
    Nel XIV secolo si succedettero nel Comune diverse signorie, dagli Estensi ai Gonzaga, al dominio del Papato, fino alla definitiva affermazione degli Este.


    Nel 1598 Modena diventò capitale del Ducato Estense , Gli Estensi governarono la città quasi ininterrottamente fino al 1796, anno in cui Ercole III d'Este si ritirò dalla città di fronte all'avanzata francese.
    Dal 1796 i francesi dominarono, tra alterne vicende, fino al 1814. A partire da quell'anno i duchi austro estensi Francesco IV e Francesco V governarono lo Stato fino al 1859.
    Decaduta la sovranità estense, la città entrò a fare parte del Regno d'Italia.


    GIARDINO DUCALE ESTENSE

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    L'origine del Giardino Ducale Estense (già Giardini Pubblici) si può far risalire al 1598, anno in cui il duca Cesare fece recintare con una siepe un ampio spazio incolto a Nord del Castello. La trasformazione in giardino fu realizzata negli anni successivi seguendo una tipologia frequente nel giardino rinascimentale. Nel 1634 furono ultimati anche i lavori di costruzione della palazzina del Vigarani, edificio di bella fattura che conserva i classici caratteri dell'architettura seicentesca. Successivamente, dopo quasi un secolo di abbandono, sotto la corte di Francesco III, venne creato l'orto botanico, ripristinata la struttura interna del parco fino alle sostanziali modifiche avvenute a metà 800 che ci hanno consegnato un'area a giardino "misto", con una zona ad aiuole ben disegnate per mantenere un raccordo formale con i vari edifici ducali e le rimanenti zone a boschetto.
    Attualmente il parco è fortemente caratterizzato dal disegno originario e dalla presenza della pregevole palazzina Vigarani che emerge in tutte le principali prospettive. Sul piano vegetazionale va sottolineata la presenza di alberi appartenenti a diverse specie di notevole grandezza e importanza.





    CAPPELLA DEI SERVI

    La Cappella fu ricavata dal piano terra del campanile superstite dal bombardamento del 1944 che distrusse la chiesa "dei Servi" che ivi sorgeva
    Chiusa da cancello metallico, all'interno presenta, nella parete di fondo una grande nicchia centrale che ospita il gruppo statuario quasi a grandezza naturale raffigurante Maria Addolorata con il figli.
    La Pietà, in terracotta policroma, è opera di Silvestro Reggianini (1794-1878).
    Alle pareti sono murate varie lapidi e appesi vari quadretti ex voto.

    CAPPELLA FERRARI MORENI

    La cappellina Ferrari Moreni venne costruita intorno alla metà del XVIII sec. Inizialmente era protetta da un portico abbattuto durante gli anni 20 del Novecento, costeggiante il canale che a quel tempo scorreva a cielo aperto. L'immagine della Madonna qui rappresentata è del pittore modenese Francesco Vellani.


    CHIOSTRO DELL'EX MONASTERO DI SAN GEMINIANO

    Questo convento sorse originariamente come ospedale nel 1348, anno in cui infuriò un'epidemia di peste, ed assolse tale funzione fino alla metà del secolo successivo. Dal 1348 la struttura fu trasformata in convento e qui si insediarono le monache di San Geminiano. Nel 1586 il convento venne adornato da una torre campanaria. Nel 1798 con la soppressione degli ordini monastici, il convento venne definitivamente chiuso ed i locali adibiti ad usi più svariati: qui trovò sede un panificio comunale ed un Teatro di Dilettanti. Ancor oggi si può ammirare il bel chiostro quattrocentesco adornato da una doppia serie di arcate.





    EX COLLEGIO SAN BARTOLOMEO -


    Il complesso edilizio di San Bartolomeo, risalente al 1607, ospitava originariamente un collegio dei padri gesuiti in cui i giovani modenesi venivano educati religiosamente e avviati allo studio delle lettere e delle scienze. Soppressa nel 1773 la Compagnia del Gesù, il collegio divenne proprietà del Patrimonio di Studi e dal 1798 al 1821 i locali vennero occupati dal Supremo Consiglio di Giustizia. Tornati a Modena gli Austro-Estensi nel 1814 e ripristinata la Compagnia, i gesuiti rientrarono in San Bartolomeo nel 1821, ma dopo poco più di 30 anni , con la fine del Ducato, abbandonarono definitivamente la città e i locali vennero destinati alla scuola pubblica.
    Per più di un secolo, dal 1860 al 1973, l'edificio è stato sede del Liceo Classico Muratori, mentre la settecentesca cappella delle Dame, che si trova a fianco dell'ingresso principale, diventò agli inizi del '900 sede dei vigili del fuoco, poi palestra e infine sala polivalente. L'edificio, che ospitò temporaneamente la scuola media San Carlo venne colpito nel 1985 da un incendio.

    Attualmente è sede di un istituto scolastico e comprende anche una sala conferenze ad uso pubblico (Sala delle Dame), un chiostro centrale e il cortile dei Melograni.

    MONASTERO DEI BENEDETTINI


    A fianco della chiesa si trova il Monastero dei Benedettini. La struttura attuale è opera di un ampliamento, avvenuto durante il 1500, di una struttura preesistente risalente alla fine del X secolo. La facciata presenta un portale seicentesco sulla cui sommità si trova il timpano ricurvo e spezzato con lo stemma abbaziale. All'interno si può ammirare il chiostro di Levante, contornato da un porticato elegante con arcate a tutto sesto.

    SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DELLA PACE IN SANT'AGNESE
    Il santuario è stato edificato nel 1919 in stile neogotico poi ampliato nel 1967. La facciata è del Tubini: un'entrata a 3 porte (una centrale grande) a ognuna delle quali si accede mediante 3 distinte gradinate. Il campanile è a 4 finestre, più un balconetto da cui parte la guglia su cui è la statua in bronzo della Madonna.
    All'interno, oggi ampio e con più file di banchi, la vista va alla parte altare e al quadro del Mundici. 5 sono i finestroni a colori della facciata. Un bel crocifisso pende dall'architrave del soffitto, sull'altare: opera in rame sbalzato di concezione moderna del prof.Nicola Sebastio, poi vi sono le artistiche tavolette della Via Crucis ai lati. La statua del Galli è denominata dall'autore "Ostensorio della Pace". Nel campanile vi è un concerto di campane inaugurato il 15 giugno 1935 e che venne dotato di impianto elettico quando la chiesa-santuario fu modificata nel 1967.


     
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18 replies since 9/8/2010, 12:43   8107 views
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