FRIULI VENEZIA GIULIA ... 1^ Parte

..TARVISIO..UDINE..TRIESTE..

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  1. tomiva57
     
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    IL PARCO DI FRAFOREANO



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    Il parco di circa 3 ettari si estende a sud-ovest della villa, lungo l’argine del Tagliamento. Mirabile esempio di architettura dei giardini, il parco è attribuito all’architetto Jappelli, veneziano, che vi lavorò intorno alla metà dell’800. (La Dott.ssa Gabriella Bucco ritiene che potrebbe anche trattarsi dell’architetto Alberto Scala, peraltro influenzato dallo Jappelli). La zona, ricca di acque, ha favorito l’impianto di un parco rigoglioso sulla scia dei parchi romantici all’inglese tanto di moda all’epoca. Si sviluppa attorno a un piccolo lago, dotato di 2 isolotti, delimitato dai Taxodium disthicum, che in autunno assumono una intensa colorazione rossiccia e la cui terra di risulta è andata a formare una collinetta, il Monte Cucco. Scrive Francesca Venuto in Giardini del Friuli-Venezia Giulia: “Un progetto accurato guidò la disposizione pittoresca e fantasiosa dei sentieri, dei ruscelli, del laghetto a serpentina con gli isolotti collegati da piccoli ponti lignei, la grotta-ghiacciaia ad arco, il monticello-belvedere cui si accede mediante un percorso avvolgente, scandito da due siepi parallele di bosso, scendendo poi a lambire le acque: quasi una versione informale dei labirinti settecenteschi”. Inoltrandosi nel giardino lungo i vialetti s’incontrano, oltre alle essenze tipiche della zona (come carpini, roveri, tassi, tuie), secolari piante esotiche di notevole interesse e dimensione quali il pioppo della Carolina, cedri del Libano, sequoie, un affascinante boschetto di bambù e ampi prati in un gioco di pieni e di vuoti che ha lo scopo di mettere in valore le piante più importanti e la vista passante sullo specchio d’acqua. Il pioppo bianco e un ippocastano sono segnalati come monumentali/notevoli dall’Ente Regionale Ville Venete.


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    La villa

    Il parco storico di Fraforeano si trova nel comune di Ronchis, provincia di Udine, Friuli Venezia Giulia, a 4 km dal casello Latisana/Lignano dell’autostrada A4 Venezia Trieste. È annesso alla settecentesca Villa de Kechler de Asarta e si estende su una superficie di quasi 3 ettari, costeggiando in parte l’argine del Tagliamento. Le origini di Villa Kechler de Asarta vanno di pari passo con la storia del Feudo di Fraforeano che, in base a documenti risalenti al 1275, era stato concesso dal patriarca di Aquileia ai Conti di Varmo. Dal 1468 al 1640, il Feudo appartenne alla nobile famiglia veneziana dei Barbarigo, ora estinta, che lo vendettero successivamente ai Molin che poi a loro volta lo passarono ad un’altra nobile famiglia veneziana, i Correr. Nel 1756 fu acquistato dai Crotta, che nel 1838 lo vendettero ai Gaspari. Attualmente la villa e il parco sono di proprietà della famiglia Kechler che li hanno ricevuti in eredità dai de Asarta, ramo di una illustre famiglia spagnola trasferitosi in Italia intorno al 1700, che li aveva comperati nel 1883. Il complesso architettonico, con la casa dominicale affiancata da barchesse, originariamente destinate ad uso agricolo, deve il suo aspetto attuale a trasformazioni avvenute nella seconda metà dell’800 per volere di Vittorio de Asarta, che introdusse nella gestione della tenuta agricola una radicale modernizzazione (primo impiego europeo dell’aratro elettrico).


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    Le visite di Hemingway

    L’incontro tra Ernest Hemingway e la famiglia Kechler avvenne la prima volta a Cortina nel 1948, quando il grande scrittore fu presentato a Federico Kechler che lo accompagnò a pescare nella valle di Anterselva. Nacque così la grande amicizia che durò tutta la vita e che si estese anche agli altri due fratelli Kechler, Carlo e Alberto (Titi). Fu proprio questo ultimo a condurlo a caccia di anatre in Valle San Gaetano (vicino a Caorle/Venezia, allora proprietà di Nanuk Franchetti) e che lo ebbe ospite per varie battute al fagiano nella proprietà di Fraforeano. Quando Hemingway veniva a trovare i suoi amici friulani, era solito soggiornare tra Percoto di Pavia di Udine, San Martino di Codroipo e Fraforeano di Ronchis. Furono queste due ultime località che fecero da sfondo alla storia del colonnello Courtwell e della contessina Renata in “Di là dal fiume e tra gli alberi”. Lo scrittore americano amava moltissimo la campagna friulana e se si ripensa al protagonista del libro, si ritrova tutto l’Hemingway legato a questi luoghi tanto da fargli dire “Mi piacerebbe essere sepolto lontano sui bordi della tenuta, ma in vista della vecchia casa elegante e dei grandi alberi alti”.


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19 replies since 26/7/2010, 11:19   9256 views
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