IL TRENTINO ... Parte 3^

Törggelen ..La Strada della Mela..Christkindlmarkt..Usi e costumi del Trentino Alto Adige..

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  1. tomiva57
     
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    Valsugana: grandi emozioni, piccoli prezzi

    Dai boschi incantati di Arte Sella agli 80 chilometri di piste ciclabili. Senza dimenticare il Castello medievale di Pergine e le fonti termali di Levico. Con un occhio al risparmio

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    Valsugana una terra di tradizioni, natura e cultura. Da coniugare con vacanze nel massimo relax e offerte per tutte le tasche, con un occhio al risparmio. La prima tappa si fa sui laghi di Caldonazzo e Levico Terme. La città termale, prediletta dagli Asburgo, che adesso può fregiarsi del bollino Bandiera Blu d’Europa, dunque consigliata per balneazioni e attività turistiche. Le proposte spaziano da salubri escursioni sul lungolago, fino alla panoramica “Kaiserjagerweg”, una ex strada militare a quota 1300 metri. «E poi trekking tra le baite montane – dice Cristina Eberle, responsabile Apt Valsugana – ma anche itinerari naturalistici di più giorni a piedi e biking» (guarda qui tutte le attività, tel.0461.727700).

    Si va dai numerosi campeggi attrezzati del lungolago (da 15 €/notte), ai caratteristici BB con tipica accoglienza trentina (da 30 €/notte). Tra gli hotel, “l’Eden” (tel.0461.706103) è una locanda nel centro di Levico, con roof garden e piscina interna. Gestita con cura da tre generazioni dalla stessa famiglia (camera da 65 €). Per chi vuole una stella in più c'è l’ottocentesco Grand Hotel Imperial (tel.0461.706104) dove godere dei benefici delle fresche acque termali ferruginose. E poi, all’esterno, uno splendido parco ideale per jogging e attività all’aria aperta (prezzi da 135 € camera doppia). Per cena si va al centrale Boivin, per provare la cucina di Riccardo Bosco (tel.0461.701670). Dal “salmerino in crosta di larice”, un prelibato pesce dei laghi alpini, ai “Cansoncei al formaggio puzzone” una rivisitazione dei tradizionali ravioli ripieni trentini. Il menu degustazione costa 33 € (vini esclusi).

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    A pochi chilometri, Pergine affascina per il castello medioevale, con panorama mozzafiato sulla valle, che poi all'imbrunire si accende di luci fino a Trento (tel.0461.531158). A gestirlo sono Verena Neff e Theo Schneider, con una storia unica. Una ventina di anni fa lasciano il lavoro in Svizzera e si innamorano di questo castello del XIII secolo. Da allora ci vivono e lo hanno trasformato in locanda. Il menu a chilometro zero comprende “Ravioli al carbone vegetale” seguiti da “Costolette di cervo al ribes e rabarbaro” (prezzo 34 € vini esclusi).


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    ARTE SELLA IL “MUSEO VIVENTE” A CIELO APERTO - Non si può soggiornare in Valsugana senza un sosta, di almeno mezza giornata, nei “boschi incantati” di Arte Sella. Da Borgo si sale per l’omonima Valle, lasciata la macchina al posteggio ci si incammina nel percorso ArteNatura per un paio d’ore, l’ingresso è gratuito. Nel bosco, come per incanto iniziano ad apparire le opere naturali, realizzate negli anni da artisti italiani e stranieri utilizzando materiali “green” come tronchi, radici, blocchi di legno, foglie e argilla. Strutture viventi che si integrano in modo armonioso con il territorio come i cinque “Lupi” della gallese Sally Matthews, che dal 2002 appaiono al visitatore su una collina tra i pini. Arrivati sull’altopiano di Malga Costa, si entra nella zona museale a pagamento (6 €) dove ammirare La cattedrale vegetale, icona di Arte Sella. L’opera iniziata nel 2001 dall’italiano Giuliano Mauri (scomparso nel 2009) è in piena fase di crescita naturale. «Ma occorrerà un’altra decina d’anni perchè i rami delle piante si chiudano ad arco – spiega il presidente Giacomo Bianchi – solo a questo punto la struttura sarà completata, assumendo forme e dimensioni di una cattedrale gotica». A fine percorso potete fare uno stop, per un meritato spuntino Dall’Ersilia (tel. 0461.761092). Da non perdere a fine luglio il concerto “Suoni delle Dolomiti”, nella cornice del “Teatro Naturale” dentro il parco. Il percorso Arte Sella è attrezzato per accogliere visite di persone disabili.

    VACANZA SU DUE RUOTE CON SOSTA IN BOTTEGA - In momenti di crisi non guasta un occhio al portafoglio, così per risparmiare, senza perdere il contatto diretto con la natura, niente di meglio della ciclabile della Valsugana. Un itinerario di oltre 80 chilometri, con partenza in Trentino da Pergine e arrivo in Veneto a Bassano del Grappa. Si compie con comode tappe in fondovalle, seguendo le sponde del Brenta. Non mancano piacevoli salite pedemontane, da fare con calma e relax, anche con bambini al seguito. I più arditi possono cimentarsi con fuori pista in montagna, da Borgo Valsugana, verso gli alpeggi di Cima Dodici sull’altopiano di Asiago. Per tutti la parola d’ordine è sicurezza, perché l’intero percorso si compie in zone protette. Le bici si possono noleggiare (da 15 €al giorno, www.valsuganarentbike.it).

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    E per fare meno fatica niente di meglio che una tecnologica e-bike, un’elettrica a pedalata assistita, molto apprezzata in salita. Lungo il cammino (qualcuno lo fa anche a piedi) si trovano sette punti di noleggio e ristoro con soste nei “bici-grill”, per rifornire la pancia e ricaricare le batterie. D’obbligo una fermata a Roncegno Terme, nella bottega officinale di Stefania Dal Fior (tel.0461.773185). Dopo aver deliziato con racconti sulle proprietà terapeutiche e cosmetiche di erbe e medicamenti naturali, prepara una tonificante tisana. Fatta “su misura” secondo i desiderata.

    Per il pernottamento a Borgo Valsugana vale la pena fermarsi alla Locanda in Borgo, tipico Garnì trentino (tel.0461.757103). Una quindicina di stanze ricavate da una storica palazzina del 1775. Qui l’ospitale Denis Pasqualin, si prende cura degli ospiti e delle bike (da 45 €/notte). A Bassano soggiornate invece Alla Corte (tel.0424.502114), un tranquillo hotel ai piedi delle colline, a due passi dal celebre Ponte degli Alpini (camera da 70 €). Da Bassano è previsto il servizio di ritorno in treno verso Trento, con trasporto bici. Chi vuole, può anche rientrare sulla linea Padova-Venezia.



    Umberto Torelli
    da: viaggi.corriere.it



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    La Cattedrale di Borgo Valsugana
    “Land Art” al Centro espositivo Arte Sella
    a cura di Franco Isman

    Land Art: opere d'arte realizzate nella natura con materiali naturali. Il termine è coniato nel 1969 da Gerry Shum e conquista subito numerosi adepti, in particolare nei paesi anglosassoni. Le opere sono spesso monumentali in quanto commisurate con l'ambiente con il quale si integrano, spesso caduche, proprio come loro intrinseca caratteristica. Fra gli artisti della Land Art viene annoverato come particolarmente rappresentativo Christo, ma chi scrive contesta questa attribuzione in quanto impacchettare in polietilene nero interi monumenti o una semplice carriola nulla ha di naturale, ed è anche discutibile che possa definirsi arte.

    In Italia, nel 1986, nasce Arte Sella, biennale d'arte contemporanea che si svolge all'aperto nei prati e nei boschi della Val di Sella, nel comune di Borgo Valsugana, in Trentino. Ad un primo percorso lungo una strada forestale si è aggiunta l'esposizione permanente di Malga Costa ove hanno trovato collocazione molte opere significative ed in particolare dal 2001 la “Cattedrale vegetale” di Giuliano Mauri.
    Un'opera monumentale e coinvolgente, una cattedrale gotica a tre navate, delle dimensioni di 82 metri per 15, con 80 pilastri alti 12 metri. Queste colonne sono costituite da otto esili e flessibili alberelli, collegati fra loro da telai ottogonali, che vanno a riunirsi in alto in modo da formare archi a sesto acuto, i portali gotici della cattedrale appunto. Ma le fotografie valgono più di mille parole. All'interno di ciascuna colonna è stato piantato un carpino, protetto da questa gabbia e destinato negli anni a crescere fino a sostituire nel tempo l'originaria struttura che si sarà degradata.


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    La cattedrale vegetale di Giuliano Mauri, 2001
    foto Aldo Fedele © Arte Sella


    In realtà il fascino della struttura è dato proprio dall'effetto cattedrale della struttura provvisoria, si fa per dire, che si andrà a perdere se e quando rimarranno soltanto i quattro filari di carpini. Di fatto, a cinque anni dalla sua realizzazione, la struttura, sempre affascinante, richiede qualche manutenzione e gli alberelli piantumati si sono sviluppati in modo assolutamente non omogeneo. Non abbiamo avuto la fortuna di vedere la cattedrale con la neve, come illustrato da una foto “ufficiale” di Aldo Fedele, e dev'essere uno spettacolo davvero eccezionale.

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    foto Franco Isman


    Ma a Malga Costa, circondata da vasti prati verdi contornati da boschi ad alto fusto, a ridosso delle montagne, sono piazzate numerose altre sculture e illustriamo i “fili d'erba” di Johann Feilacher, in realtà robusti “totem” scolpiti, “Elios” ovvero il cerchio solare di Thierry Teneul e i “nidi d'acqua” di Giuliano Orsingher: un susseguirsi di “nidi” in pietra sui rami spogli di un bosco. Attualmente è in costruzione un ampio anfiteatro, sempre realizzato con alberelli e rami intrecciati.

    Giuliano Mauri sta in questo momento realizzando una grande capanna nella splendida cornice del Parco di Monza, suscitando per la verità una nutrita serie di contestazioni, forse più politiche che altro: l'opposizione deve pur opporsi…

    Franco Isman
    da: agengario.net
    foto web

     
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16 replies since 25/7/2010, 10:57   8666 views
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