IL TRENTINO ... Parte 3^

Törggelen ..La Strada della Mela..Christkindlmarkt..Usi e costumi del Trentino Alto Adige..

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    BUONGIORNO ISOLA FELICE ... BUON RISVEGLIO A TUTTI


    “... Giovedì ... Su 'sta val che se spegia 'n l'Ades pegro e sgionf dopo le prime piòze cala pian pian la not de primavera. Drìo a le nebie che se sfanta 'n gnènt slùse, sora le zime lustre, tonda, la luna ... e'nsema a 'st'aria fresca respiro na speranza nova: forsi doman con l'erba tendra sora 'i pradi buterà 'na giornada ciara piena d'amor per tuti. Nenie attraverso idiomi sconosciuti raccontano la storia di luoghi e persone...di immagini e anime colorate dalle tradizioni ... Buon risveglio amici miei, oggi il nostro viaggio racconterà gli usi e i costumi di questa bellissima terra ... il Trentino Alto Adige .."

    (Claudio)



    Törggelen ..La Strada della Mela..Christkindlmarkt..L'Egetmann..La Strozegada..Usi e costumi del Trentino Alto Adige..


    “La Strada della Mela e dei Sapori ha preso il suo nome dalle sue mele …. come la Golden Delicious, la Stark Delicious e la Renetta Canada, famose per il loro sapore tanto dolce e fresco…. in mezzo alle Valli di Non e di Sole…… circondata da maestosi rilievi montuosi come le Maddalene, il Gruppo di Brenta e l’Ortles-Cevedale…. collega le due vallate… da secoli dominate dalla coltivazione delle mele e dai frutteti…. Fra settembre e ottobre, quando mucche e capre ritornano dai pascoli, le vallate si vestono a festa per celebrare l’autunno…una festa particolare … la cosiddetta “Pomaria” a Casez.. piccolo borgo rinascimentale in Val di Non.”

    “…. il periodo autunnale è infatti il periodo dedicato al Törggelen, ovvero al passaggio di maso in maso. È una tradizione antica, che permetteva agli abitanti dei masi di scambiarsi e vendere i propri prodotti gastronomici. Vino, formaggi, carni, speck….la tradizione vuole che si possa ancora fare il Törggelen con la scusa di assaggiare il nuovo vino. in verità per fare una meritata scorpacciata di bontà altoatesine. Come resistere a un piatto di canederli o a delle castagne arrosto con un buon vino fatto in casa….E nel periodo di fine ottobre inizio novembre non perdetevi la tradizionale festa della Castagna, che vede Tesimo animata da mercatini, castagnate….”

    “….a Bolzano… nel periodo compreso fra la fine di novembre e la vigilia di Natale, Bolzano ospita una manifestazione davvero straordinaria: il “Christkindlmarkt” (mercato di Gesù Bambino). L’avvento è probabilmente il periodo più bello e suggestivo….come da tradizione, i mercatini sono ricchi di oggetti dell’artigianato locale come le stoffe dipinte, le ceramiche e gli oggetti in legno. Immancabili sono le decorazioni natalizie, come le classiche candele fatte a mano, ma anche pezzi d’abbigliamento unici creati utilizzando materiali caldi e tradizionali come la lana cotta e il panno di loden…. Oltre agli oggetti di cui abbiamo parlato, è possibile assaggiare o acquistare i prodotti di pasticceria locale come il classico Zelten: un dolce a base di frutta secca e candita tipico dell’Alto Adige. Immancabile e, devo dire, estremamente utile e piacevole nelle giornate fredde, è il Vin Brulè, il vino speziato preparato in pentoloni di rame un po’ in tutte le località alpine.”

    “Un’altra ragione per trascorrere qui qualche giorno di vacanza è quella di poter vedere in versione “live” i famosi costumi della tradizione montana valgardenese. Ad Ortisei, ogni tre anni e a rotazioni con le altre due città, si svolge la Festa dei costumi gardenesi. Precisamente nelle prime due domeniche di agosto, si potranno ammirare i costumi tipici del comprensorio.”

    “Giardini di Sissi … Nel punto più alto del giardino si trova la voliera, una grande gabbia popolata da colorati pappagalli provenienti da tutto il mondo. E’ possibile attraversarla grazie a una passerella, circondata da reti di protezione, che termina in un punto panoramico di straordinaria bellezza. Cavalli avelignesi… L’allevamento dei cavalli avelignesi affonda le proprie radici in Alto Adige e in particolare in zona Avelengo - Merano. L’allevamento di questo animale di montagna, dal manto biondo e dorato, è sempre stato di grande importanza”

    “Il Loden… In origine il loden era il tessuto utilizzato dalla gente di montagna per coprirsi durante l’inverno. Era un materiale molto resistente e a buon mercato. Veniva utilizzato anche per la confezione di abiti più eleganti da usare nei giorni di festa. Fu l’Imperatore Francesco Giuseppe a nobilitarlo e a introdurlo nella corte imperiale di Vienna. Da allora è diventato un materiale sempre più ricercato e pregiato”

    “Vicino Bolzano, ogni anno in occasione del carnevale si tiene la tradizionale sfilata dell'Egetmann, un pupazzone di paglia che, dalla notte dei tempi, rappresenta la divinità della primavera e della fecondità. Alla parata partecipa una folla imponente che accompagna l'Egetmann sul suo carro, guidato dal cocchiere al cui fianco siede la sposa del pupazzo. Ad ogni fontana il corteo fa una sosta, ed un banditore legge l'annuncio di nozze dell'Egetmann, mentre le Schnappiveh, mostri alti due metri con pelose e cornute teste di coccodrillo, si agitano urlando. Ad ogni fontana una Schnappiveh muore accoltellata da un macellaio. All'interno del corteo compaiono inoltre diverse figure della tradizione trentina, come la strana figura della donna che porta sulla sua schiena una sacca da cui spuntano le gambe di un uomo.”

    “I fuochi di San Martino…Alla vigilia dell'11 novembre, i rappresentanti di tutti i rioni di Predazzo (Trento) corrono sulle montagne circostanti per accendere il fuoco più alto ed imponente. Quando le pareti delle montagne risplendono di luce, i partecipanti corrono in paese e con l'aiuto di corni, trombe e tamburi cercano di fare più chiasso possibile, per scacciare il maligno dal paese. A questo scopo si tiene anche una gara tra musicisti, in cui vince chi riesce a produrre col proprio strumento il suono più alto per un intero minuto. La notte di festa prosegue generalmente nelle osterie e si cerca, nel rispetto dell'antica tradizione, di tener fede alle proprie promesse e pagare i debiti.”
    “Nel pieno rispetto delle tradizioni, rigorosamente a mano - dagli intarsi all’inserimento dei meccanismi meccanici, dal calibro alle numerose verifiche - gli orologi a cucù ancora appassionano per il sapore di antico e di classico che riescono ad esprimere. Piccoli e grandi capolavori che riscaldano il cuore….. a Siror in Trentino …. un ricordo del fiabesco paesaggio..”

    “Strozegada…Alla vigilia della notte di Santa Lucia (13 dicembre) tutti i bambini di Levico Terme (Trento) si mettono a raccogliere le lattine vuote che trovano in giro. Queste vengono poi legate insieme e trascinate, mentre i bambini seguono un asinello che porta su di sé una figura della Santa, cercando di fare più chiasso possibile. La "strozegada", ossia il trascinare le lattine in giro, serve, secondo i bambini locali, ad attirare l'attenzione della Santa, che dovrà ricordarsi di portar loro i doni durante la notte.”

    “l vino dei fantasmi…Nella vecchia rovina "Haselburg", abitata dai fantasmi, un contadino di Salorno scoprì una fantastica cantina piena di vini. Rapito dalla bontà della bevanda, ne riempì subito un orcio da portare a casa, ma tre fantasmi lo fermarono facendogli promettere di prenderne solo quanto bastava a lui e alla sua famiglia e di mantenere il segreto sulla cantina. Ecco che in una serata di allegria con gli amici nel suo maso , si dimenticò della promessa fatta e offrì agli ospiti il prelibato vino dell'Haselburg. Improvvisamente si sentirono echeggiare nell'aria urla di rabbia e la magica cantina si dissolse per sempre. Si racconta però che la cantina esiste ancora nascosta da qualche parte, ma nessuno ne svela il segreto.”

    “…ad Ortisei …la gastronomia sembra esser figlia di una lunghissima tradizione, con piatti dal nome rigorosamente ladino. Parlavo prima dei rifugi di montagna, dimenticandomi che spesso si trasformano in splendide trattorie, in cui poter pranzare di fronte a scorci dolomitici….I piatti traggono ispirazione dalla produzione contadina e dagli splendidi formaggi, che soltanto una valle così può generare. Assaggiate, quindi, i tortelli con ripieno di ricotta. Oppure lo speck, stagionato naturalmente e con il caratteristico affumicamento con legna locale. Infine, non possono mancare a tavola i vini della zona, vero culto locale ed ultimamente apprezzati anche nel resto d’Italia.”

    “I sapori del lago di Garda sono accostati a quelli montani: tra le specialità ci sono la tipica carne salada del Trentino meridionale (carne di manzo speziata e fatta essiccare per venti giorni) e il pesce d’acqua dolce, spesso condito con l’olio d’oliva locale….Questo olio ha un’antica tradizione ed è quello che può vantare la più alta latitudine geografica al mondo; è un prodotto di qualità che ha ricevuto dalla Comunità Europea la Denominazione di Origine Protetta.”

    “Nel pieno rispetto delle tradizioni, rigorosamente a mano - dagli intarsi all’inserimento dei meccanismi meccanici, dal calibro alle numerose verifiche - gli orologi a cucù ancora appassionano per il sapore di antico e di classico che riescono ad esprimere. Piccoli e grandi capolavori che riscaldano il cuore….. a Siror in Trentino …. un ricordo del fiabesco paesaggio..”

    “San Candido è un incantevole paesino - ai confini con l’Austria…. spessissimo c’è la famosa festa dei pompieri ………...e come non gustare cibo altoatesino e il famoso speck altoatesino… Fra i formaggi …. i Puzzone di Moena, i caprini di Cavalese e il Grana trentino…l’olio extravergine del Garda, l’agnello biologico della val di Fiemme, il pesce dei nostri laghetti alpini, il broccolo di Santa Massenza, le mele Golden, la prugna di Drò , il tartufo della val Lagarina e la nostra selvaggina e i funghi…..Le trippe in brodo o asciutte per il giorno dei Santi; “i grostoi ” per il giorno di San Vigilio.”

    “La leggenda dell'aquila di pietra narra di un tal Gian Giorgio Scanda di Sardagna e di un'aquila del monte Bondone che avevano stretto una forte amicizia, ostacolata dalla moglie di lui. Infatti la donna non accettava il rapporto tra i due e spesso questo livore sfociava in litigi molto violenti, in cui la moglie aveva la peggio…Un giorno però la divergenza si fece più violenta del solito e il tutto si risolse con la morte della donna per mano del marito esasperato. L'uomo fu portato in cella dove ricevette la visita di un usignolo messaggero dell'aquila, la quale si offriva di salvarlo purché non giurasse il falso…..Trascorsi molti lunghi giorni di prigionia solitaria, l'uomo fu condotto di fronte ai giudici a Palazzo Pretorio, e pur mentendo evitò accuratamente di giurare il falso. I contadini di Sardagna tuttavia lo accusarono tutti di essere un poco di buono, cosa che convinse i giudici a condannarlo alla decapitazione…L'uomo fu quindi portato sul patibolo nell'antistante piazza del Duomo tra la folla inferocita. Con la testa già poggiata sul ceppo vide giungere l'aquila; a quel punto, sentendosi perduto e pieno d'odio verso l'aquila che lo aveva illuso, giurò la propria innocenza e accusò l'animale d'aver commesso l'omicidio, aggiungendo: "Se io mento, che tu, maledetta, diventi di sasso!". All'improvviso il volatile si trasformò in pietra, confermando la colpevolezza dell'uomo che fu quindi giustiziato. L'aquila pietrificata, dopo qualche giorno, venne posta sulla fontanella che si può veder ancor oggi in piazza del Duomo di Trento.”








    Da Antonio



    Da Mela ...

    ** Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole **



    Una magia di luoghi, profumi, sapori: tutto questo sono le Valli del Noce!
    Il territorio della Strada della Mela comprende le Valli di Non e di Sole, due vallate tra loro vicine, accomunate dalla dolcezza del paesaggio e dalla ricchezza di fiumi, laghi e torrenti.

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    Lago di Santa Giustina



    Lago di Tovel



    Dolomiti del Brenta



    In Valle di Non lo specchio cristallino dell'acqua riflette un panorama senza paragoni: dai piccoli laghetti alpini fino al grande bacino del lago di Santa Giustina , ogni lago è un quadro dove la natura è al centro della scena. Numerose sono le possibilità di divertimento: gli amanti dell'avventura possono solcare le acque del lago di Santa Giustina penetrandone le strette forre pagaiando a bordo di un kayak, si può pescare, nuotare o semplicemente godersi il sole. Incastonato nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta, spicca il lago di Tovel, conosciuto anche come "lago rosso". Dominio protetto dell'orso bruno, è il luogo ideale per gli escursionisti e i praticanti del trekking dolce che dal lago potranno partire per escursioni indimenticabili ai piedi delle Dolomiti di Brenta.

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    Gruppo dell'Ortles


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    Parco Nazionale dello Stelvio



    Punta di S. Matteo



    Il Cevedale



    La Val di Sole è la più estesa ramificazione della Val di Non, nel Trentino nord-occidentale. Confina con il Gruppo dell’Ortles verso nord, il Passo Tonale verso est e la catena montana dell’Adamello-Dolomiti di Brenta verso sud. La valle si sviluppa lungo il fiume Noce fino al lago artificiale di Santa Giustina presso Cles, ed è servita, fino al suo capoluogo Malè, dalla ferrovia della Val di Non, di recente prolungata fino al comprensorio sciistico di Marilleva.
    Il fondovalle sale dai 700 m di Malè fino ai 1.200 m di Vermiglio, mentre tra le montagne che lo circondano vi sono tante punte oltre i 3.500 metri, tra cui il Cevedale e la Punta di San Matteo nel Parco Nazionale dello Stelvio, il Crozzon di Lares ed il Monte Carè Alto nel Gruppo dell’Adamello.

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    Val di Sole - Pejo



    Le acque minerali delle sorgenti di Pejo e di Rabbi, per la loro qualità terapeutica, hanno dato vita a centri termali. Il versante trentino del Parco Nazionale dello Stelvio è inoltre un’importante riserva naturale per le specie faunistiche e floristiche dell’arco alpino.

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    Renetta canada


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    Red delicious


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    Golden delicious



    In quest’angolo del Trentino si estende un vasto frutteto incastonato fra le Dolomiti di Brenta e la catena delle Maddalene . Nel lussureggiante giardino anaune, arricchito da stupendi castelli e da arditi Canyon, vengono coltivate pregiate varietà di mele in grado di soddisfare ogni palato: Golden Delicious, Renetta Canada e Red Delicious che dal 2003 si possono fregiare del prestigioso marchio D.O.P.
    Vallate generose, queste, ma non solo di mele: pere, ciliegie, piccoli frutti e verdure come i cavoli e le patate, coltivati ad una certa altezza, acquistano una fragranza intensa.

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    Trentin grana




    Anche la zootecnia si giova dell’ambiente salubre di montagna: ne è un esempio l’ottimo Trentingrana, ma anche piccole “chicche” gastronomiche come il Casolèt della Val di Sole ed gli insaccati come la “Mortandela affumicata della Val di Non”, entrambi protetti dal marchio Slow Food.




    Sulle sponde del Lago di Santa Giustina è stata recentemente reintrodotta la coltivazione di un antico vitigno autoctono dal quale si ricava il “Groppello di Revò” vino rosso dal sapore intenso e robusto.
    Gli oltre 180 Associati della “Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole”, si sono impegnati a seguire un rigido e dettagliato disciplinare che garantisce all’ospite l’offerta di un’ampia gamma di prodotti gustosi e genuini.

    Da Augusto ...

    Val Gardena



    Da Gabry ...





    Da Lussy ...



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    ...ORTISEI...



    Da Gabry ...



    Da Lussy ...

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    .I FRATELLI..

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    Da Rino ...

    Törggelen e Buschenschänke

    Autunno goloso con mosto e castagne

    L’autunno è una stagione interamente da scoprire, specie in Alto Adige, dove l’avvio della raccolta nei campi, nei frutteti e nei vigneti, da il via a una ricchissima tradizione di feste e sagre legate al raccolto. Lo splendore di un ambiente che muta rapidamente i colori brillanti e solari dell’estate per tingersi dei toni policromi e malinconici dell’autunno, provoca una vera e propria febbre settembrina che sfocia fino a novembre, in uno dei più popolari dei riti conviviali altoatesini: il Törggelen.

    Il termine viene fatto derivare sia dal latino "torquere" che significa torcere, pressare, e si riferisce alla pressatura del mosto dopo la vendemmia, sia dalla parola “Torculum”, torchio, l’antico strumento per la pigiatura dell’uva da cui si ottiene il mosto: Il vino nuovo, detto anche, "Nuie", il nuovo, dal basso contenuto di alcol e dall’alta concentrazione zuccherina, diventava, ieri come oggi, l’oggetto di un allegro pellegrinaggio da cantina a cantina, da maso a maso, per assaggiare e confrontare il migliore. Nell’occasione si dava naturalmente fondo a robuste merende a base di Speck, pane nero e frutti di stagione.

    Il più apprezzato era, naturalmente, la castagna, (più raro il marrone) che univa al piacere di assaggiare il mosto fresco quello di scartare le caldarroste in un’atmosfera di conviviale allegria. Negli ultimi decenni usanza di queste “castagnate” tra amici, ha decisamente varcato i confini delle case e delle Stuben private per contagiare le osterie e i ristoranti. Al successo di queste feste ha contribuito anche la riscoperta, all’inizio degli anni 70, dell’antica tradizione tirolese dei Buschenschänke che si sono presto scoperti luoghi ideali per il Torggelen.
    Diffusa ormai un po’ ovunque, la tradizione del Torggelen, è particolarmente radicata soprattutto in Val D’Isarco che a questo rito dedica testoBoldAzz, mostre e molte altre iniziative. La vicinanza con il confine austriaco ha favorito la passione degli austriaci per questo genere di incontro conviviale. Lungo le pendici della valle sono inoltre presenti numerose cantine private e Buschenschänke specializzati. I boschi che si spingono quasi fino al fondovalle sono infatti ricchi di castagni di cui particolarmente apprezzati sono i frutti di Velturno e Barbiano.
    La tradizione delle castagne è rinomata anche nella zona di Tesimo che dedica loro una settimana gastronomica. Anche nel comune di Laives, e in particolare sulle pendici della Costa Sait, si raccolgono ottime le castagne servite in vari locali che praticano il Torggelen.

    Per i più golosi suggeriamo: frittelle di castagne, gnocchi di castagne con salsa di formaggio caprino, zuppa di castagne con maggiorana e tartina di castagne con frutta di stagione.

    Buschenschank

    La tradizione dei “Buschenschänke” nasce nel medioevo dal diritto conferito dai principi ai contadini di pigiare l’uva e di tenersi una parte del vino prodotto e anche di offrirlo ad occasionali clienti e passanti: il simbolo di queste improvvisate osterie contadine era una frasca verde, “il Buschen” appeso all’ingresso del maso. Così questi locali venivano distinti dalle locande e taverne “ufficiali” con l’obbligo di appendere una insegna fissa tutto l’anno. I Buschenschänke, come accade ancora oggi, rimangono invece aperti solo alcuni mesi. Tradizionalmente da fine aprile (festa di san Giorgio) a fine settembre (festa di San Michele). I viandanti si fermavano all’indicazione e potevano ordinare il vino della casa e, spesso, qualche piatto della cucina.
    Regolati da vent’anni anche sul piano legislativo, oggi i Buschenschänke rappresentano una interessante alternativa ai locali classici, non solo per i prezzi contenuti, ma perché permettono di gustare quell’atmosfera contadina che il consumatore appassionato di canederli, crauti, stinco di maiale, Haswurst, Grostel e altre goloserie della cucina tradizionale tanto apprezza.




    Da Lussy ...



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    -.PIAZZETTA..DI ORTISEI..

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    ORTSEI..VAL GARDENA...

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    Da Rino ...





    Da Lussy ...



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    Da Gabry ...



    GALLO CEDRONE - Tetrao urogallus



    Classe: Uccelli
    Ordine: Galliformi
    Famiglia: Tetraonidi
    Morfologia: è il più grosso galliforme della foresta alpina (peso 4/6 Kg). Il maschio presenta colorazione tendenzialmente scura con riflessi verdastri sul petto e due vistose macchie scapolari bianche (bottoni). La femmina di dimensioni inferiori, ha colore bruno-grigiastro con sfumature rosse sul petto.






    Pettirosso.

    Il Pettirosso è un uccellino conosciutissimo di piccole dimensioni (circa 135 mm.) diffuso in tutta Europa, in Italia lo si vede e lo si sente spesso in inverno nei giardini, nei parchi ed in campagna, mentre rovista tra le foglie secche e i muschi in cerca di piccoli insetti. Non ha timore dell'uomo e accetta volentieri piccole mollichelle di pane, in campagna molte volte segue il contadino ,che vangando il terreno porta allo scoperto piccoli insetti.. La femmina ha il colore rosso del petto più pallido, i maschi sono territoriali e attaccano altri maschi se questi invadono il loro spazio vitale. Il nido viene costruito a terra ben nascosto tra un ciuffo d'erba o sotto un ceppo d'albero, vengono deposte 3-5 uova finemente punteggiate di rossastro la cova dura 12-15 giorni, i piccoli s'involano dopo 13-15 giorni.




    Marmotta

    Questo grazioso roditore di circa 60 cm lo troviamo fino alle cime delle alpi ; dove la neve si scioglie solo per poche settimane e nemmeno le capre proverebbero a vivere . Coperto da una lanetta sottile e da setole piu' lunghe ,di colore grigio – fulvo e bruno – rossiccio sul ventre , zampe corte e 7 kg di peso sembra camminare sfiorando il suolo . La si può osservare sui pendii esposti a mezzogiorno , all' erta sulle zampe posteriori . Si nutre di erba secca , piante alpine e radici . La tana , sempre molto complessa e' circa ad un metro di profondita' e l' entrata chiusa fin dai primi freddi da pietre e cespugli : durante il letargo , che dura 6 -8 mesi , puo' ospitare piu' di 10 esemplari . Prudente e guardinga al minimo pericolo emette un fischi acuto e ripetuto . In primavera dopo una gestazione di 6 settimane partorisce da 2 a 6 cuccioli che restano con i genitori fino all' estate successiva . se catturate da molto piccole e trattate con cura possono venire addomesticate con successo , al contrario si dimostrano aggressive e intolleranti .




    Da Rino ...



    Alba Cles (TN)



    Baita



    STROZEGADA 2009

    La Strozegada è un'antica tradizione a Selva, piccola frazione di Levico Terme, dove Santa Lucia è invocata in una suggestiva cerimonia notturna al lume delle fiaccole. La serata è resa ancora più magica dall'arrivo della Santa con il suo asinello, pronta a distribuire regali a tutti i bambini.

    La sera del 12 dicembre vigilia di Santa Lucia, ci si ritrova con le "STROZEGHE" alle ore 20 davanti alla ex scuola elementare per percorrere vie e piazza trascinando le "strozeghe", in attesa che Santa Lucia richiamata dal frastuono scenda dall'antico Castello.

    Strozega= barattoli, lattine legati tra loro con filo di ferro o spago.
    Luzia= Lucia

    Il Gruppo Castel Selva ringrazia tutti gli sponsor, grazie ai quali è stato possibile organizzare la manifestazione.

    Si ringraziano le nonne e le mamme.

    Si ringrazia Attilio con la sua zampogna e Lucia con l'organetto dell'associazione culturale Zampognaro Lagaro di Pomarolo



    Strozegada di Santa Lucia 2009

    Santa Luzia l’è vizina.

    Santa Luzia l’è vizina;
    Su da bravi, ne’ a dormir;
    Metè fora la farina,
    E no feve pu sentir.
    La ven zo dal castelo,
    Con de drio el caretelo,
    Pien de roba de zugar,
    Guai però se i popi i ziga,
    Guai a quei che no obediss;
    L’asenelo el passa via,
    E po’ l’sgola ’m paradiso!
    Guai a quei che fa dispeti,
    Che no i vegn quando sei ciama,
    Che i maltrata i poreti,
    Che no i scolta la so mama;
    Guai a quei che diss bosie,
    Che no diss le so oraziom,
    Che strazzai, come le strie,
    I va sempre a zibaldom!
    Per quei popi, dove’ creder,
    Santa Luzia e l’asenelo
    I fa finta de no veder,
    E i sparis piam piam.
    Dunque sù, déghe drio,
    prepareve e ne a dormir.
    E prometéghe al Sioredio
    D’esser bravi e d’obedir.

    Selva 01/12/2008 D.A.




    La notte di Santa Lucia.

    Questa é la notte di Santa Lucia
    senti nell’aria la sua magia.
    Lei vola veloce col suo asinello
    atterra davanti ad ogni cancello.
    Ad ogni finestra un mazzolin di fieno
    e l’asinello ha già fatto il pieno.
    Santa Lucia con il suo carretto
    lascia a tutti un gioco e un dolcetto.
    porta ai bambini tanti regali
    tutti belli, tutti speciali.

    ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

    Santa Luzia, mama mia porta roba ’n casa mia.
    Se la mama no ghen mete resta vòde le scudelete.




    Da Antonio ...

    STRUDEL TIROLESE....



    Da Rino ...



    Castel Valer, Val di Non



    Sanzeno, panorama



    Santuario San Romedio



    Da Lussy ...

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    FESTA DEI FIORI..BOLZANO...

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    PANORAMICA DEL MERCATINO..

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    ..CASTELLO RONCOLO.QUI UNA FESTA..EM..NN CI STAREBBE..MALE...

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    ..PANORAMA CON LE ALPI....

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    CASTELLO DI JENE...

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    ..MERCATINI DI NATALE...

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    ...CASTEL FIRMIANO...

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    ..CASTEL..MARECCIO...



    Da Gabry ...











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    Da Rino ...


    Lago di Tovel






    Le magie dell'autunno in Val di Non





    "Pomaria" festa della mela in Val di Non




     
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16 replies since 25/7/2010, 10:57   8666 views
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