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gheagabry.
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Notte di luna piena.
Il bosco risplende di un’aerea fosforescenza.
Avanzano le fate verso il centro del Cerchio
in sincronia, avvolte dai riflessi delle stelle sulle loro ali.
Una nota di flauto rompe il silenzio, colpi sordi di tamburi
le fate alzano le mani al cielo
piano inizia il loro ballo in onde flessuose i loro piccoli corpi
si muovono al ritmo di suoni dimenticati;
battono i piedi leggeri sull’erba,
passi cadenzati per la Danza delle Fate.
Volano in alto i nostri cuori, nostra è la vita e nostro l’amore
nulla ci tocca per più di un respiro, viviamo al limite dell’umana follia.
Sogni, desideri, indecenti languori
scateniamo nei cuori di uomini e dei.
Nostre le fronde del bosco di notte
nessuna di noi sa cosa è tristezza, viviamo prive di ogni saggezza
allegria e risate la nostra salvezza.
A noi nulla e nessuno comanda, libertà è la nostra filosofia
della ragione non seguiamo la via
ora piangiamo, ora ridiamo,
viviamo ogni istante della vita come fosse l’ultimo o l’eternità.
Uniamo gli opposti, disfiamo le trame,
balliamo e giochiamo da notte a mattina.
Le braccia, le gambe in un ritmo sfrenato, per noi primavera è sempre vicina.
Festeggiamo ogni istante
non fa differenza, buona o cattiva questa è la vita.
I fianchi, la testa, i nostri capelli
onde di un mare, mare fatato.
In fondo sappiamo cos’è l’amarezza
l’angoscia, la morte, il desiderio, la pazzia;
ma tutto finisce e tutto ritorna, ogni pensiero arriva lontano.
Voliamo incontro alla madre Luna
e al mattino padre Sole sarà la nostra meta.
Ogni rimpianto, ogni rimorso dalla nostra anima viene lavato via.
Perché noi sappiamo volare
oltre il cielo e ancora più su nei sogni degli uomini
nelle lacrime degli ultimi conosciamo segreti che mai voce ha rivelato
i segreti del vostro cuore.
La musica si fa dolce la notte se ne va’.
La Danza finisce e torna il silenzio.
Per un attimo i nostri occhi s’incontrano
non è difficile leggere nei cuori altrui
difficile è toccarli, quei cuori, perché spesso sono chiusi.
Pensieri profondi?
Lungi da noi che nessuno sappia che noi fate ne siamo capaci.
Nel bosco torna il silenzio.
L’alba è ormai prossima
(dal web).