MITOLOGIA AFRICANA

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  1. gheagabry
     
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    Chi ridà vita al Sole

    In certe epoche il creatore si mette in cammino e va a trovare il Sole per rianimarlo e ridargli vigore. Ciò avviene quando le nubi invadono il cielo da ogni parte,accumulandosi a poco a poco fino a coprirlo del tutto. E' quello li segno annunciatore della stagione delle piogge. Allora il Sole sembra che si veli e quasi scompare del tutto:il cielo,dice un proverbio,ha mangiato il Sole, ma come il cacciatore quando vede il fuoco prossimo a spegnersi va in cerca di legna secca e la getta sul focolare per riattizzarlo,così il creatore, quando vede che il Sole si oscura, si affretta a venirgli in aiuto. Si reca allora nelle grandi foreste del cielo fino ai confini della terra, per una strada tutta lastricata di stelle che nelle notti buie risplende nel cielo. Arrivato al termine, il creatore raccoglie le stelle a piene mani, e le mette dentro un enorme sacco fino a riempirlo. Le stelle prigioniere svolazzano qua e là,come cavallette,cercando di fuggire. Fatta la raccolta,il creatore torna dal Sole,camminando adagio per via del carico. Mentre cammina, alcune stelle, più svelte, riescono ad evadere. Altre traboccano fuori del sacco e cadono; ma sono tanto fragili che si spezzano, e così formano delle altre stelle, molto più piccole. Di quando in quando il creatore agita il sacco per rabbonire le piccole ribelli. Ma nel sacco ci sono dei buchi; e anche da questi escono stelle e polvere di stelle. Raggiunto il Sole , il creatore vi getta dentro le stelle e subito l'astro riacquista lo splendore di prima, lancia i suoi raggi più belli, disperde le nubi riottose e riappare ai nostri occhi.

    (Mito dei pigmei del Gabòn)
     
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  2. gheagabry
     
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    "L'Essere è ciò che possiede la forza...
    L'Essere è la forza...
    la forza per il Bantu non è un accidente...
    è l'essenza medesima dell'Essere in sé"




    La nascita dell'uomo è raccontata in modi diversi in diverse mitologie bantu. Una immagine piuttosto diffusa è che i primi uomini siano nati da una pianta (per esempio da una canna o da un canneto per gli Zulu e i Tonga e da un albero chiamato Omumborombonga, situato nel Kaokoveld, per gli Herero.
    In altre tradizioni, i primi uomini uscirono da una caverna o da un buco nel terreno.
    Nei racconti dei popoli che basano la propria sussistenza sull'allevamento, di solito,
    si narra che gli uomini giunsero al mondo insieme al loro bestiame.



    Questi miti si riferiscono in genere solo all'origine dell'etnia da cui sono elaborati, e non del genere umano nel suo insieme; per esempio, quasi tutti i gruppi bantu che convivono con i boscimani attribuiscono a questi ultimi un'origine diversa, in alcuni casi considerandoli antichi come il mondo stesso, e quindi privi di una vera e propria origine nel tempo.
     
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1 replies since 6/6/2015, 20:05   109 views
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