UCCELLI E VOLATILI

..volatili domestici .. e del mondo

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  1. tomiva57
     
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    Bolborhynchus Lineola



    Il parrocchetto barrato (Bolborhynchus lineola Cassin, 1853) è un uccello della famiglia degli Psittacidi

    Pappagallino dalla forma selvatica ma dalla coda a punta e corta; ha taglia attorno ai 16 cm e si presenta con una colorazione verde con effetto «barratura», più evidente nelle parti inferiori, dovuto alla bordatura nera di penne e piume. Presenta un evidente segno scuro sulla spalla. Iride marrone, becco e zampe grigio rosate. È classificato in due sottospecie:

    B. l. lineola, sottospecie nominale, con fronte e corona verde sfumata in azzurrino;
    B. l. tigrinus, con barratura più intensa, colori generali più scuri, nero sulla spalla molto marcato e colorazione del capo priva di sfumature azzurre.

    È piuttosto comune in tre aree di distribuzione: la prima popolazione vive sulle montagne di Messico meridionale, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Costa Rica e Panama; la seconda vive sulle pendici andine occidentali colombiane, venezuelane, ecuadoregne; la terza è localizzata nel Perù centrale. In cattività è molto allevato e si riproduce facilmente; sono state create dall'uomo mutazioni a base gialla e a base blu.

    Si adatta ad ambienti diversi: foreste pluviali di montagna, foreste aperte e savana subtropicale. È stato osservato sia in piccoli gruppi familiari sia in stormi di anche oltre 100 individui. Si colloca tra i 900 e i 2900 metri; si muove silenziosamente ed è piuttosto schivo. Nidifica nei cavi degli alberi, normalmente in dicembre, costruendo una comoda e imbottita camera di cova, tappezzata con materiali vari trasportati tra le penne (come alcuni Agapornis). Depone 4-7 uova che sono incubate per 22 giorni.



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    Il maschio si differenzia dalla femmina per la zona scapolare e soprattutto le penne centrali delle timoniere molto più marcate di nero. Questo riferimento è presente anche nelle mutazioni verde scuro, oliva, malva, blu, cobalto, azzurro, mentre nelle diluizioni di colore giallo, lutino, albino (satinè o comunque mutazioni tendenti al bianco) non è valido il riferimento sopra citato, bisogna ricorrere alle tecniche di sessaggio. Il sesso dei giovani si riconosce già al momento dell'implumazione. Bisogna comunque ricordare che non sempre il sesso dei pappagallini barrati è facilmente riconoscibile, soprattutto se non si è esperti nell'allevamento di questa specie.

    Le prime notizie su mutazioni di colore, si hanno negli U.S.A. verso la fine degli anni 50 in California, dove fece la sua comparsa un Barrato lutino; è senza dubbio la mutazione più bella, ancor oggi abbastanza rara in Italia ed il suo comportamento genetico è legato al sesso. I soggetti di questo colore devono presentare un giallo dorato su tutto il corpo, le penne caudali e le remiganti primarie biancastre, gli occhi rossi le zampe e le unghie carnicine. Per quanto riguarda la mutazione azzurra si è dowto aspettare fino agli anni 80, per vederla comparire. Il colore blu del barrato non è dowto alla comparsa del pigmento blu, ma come di norma, ad un effetto conosciuto come fenomeno di TINDALL (scomparsa del carotene del piumaggio).

    Nella mutazione blu la barratura nera viene mantenuta come nell'ancestrale. Naturalmente troviamo nel fattore blu tre tonalità di colore: azzurro, blu cobalto, malva; queste mutazioni sono geneticamente recessive, quindi per manifestarsi devono essere presenti in entrambi i genitori. Per finire, come nella serie dei blu, troviamo anche nei verdi i fattori di inscurimento, cioè il verde scuro ed il verde oliva, comunemente usati per mantenere la taglia nelle altre mutazioni ed il colore giallo dorato nel lutino.

    Il BOLBORHINCHUS LINEOLA L. è uno psittacide di costituzione robusta che bene si adatta alla vita in cattività e sopporta bene lo stress delle esposizioni (mostre). Abbisogna di alcuni trattamenti periodici di vitamine, sali minerali durante il corso dell'anno ma soprattutto prima del periodo riproduttivo. Importante sverminare i soggetti in primavera e in autunno. Il Pappagallino Barrato è docile, tranquillo, anche molto simpatico e affettuoso se allevato allo stecco con specifici preparati. Secondo la nostra esperienza è altamente sociale e gregario. In voliera si riuniscono sullo stesso posatoio interi gruppi famigliari, composti dai genitori e da tutti i giovani dell'anno, lisciandosi le penne a vicenda per rinsaldare i legami di parentela. Le liti che a volte si scatenano non hanno mai carattere cruento; ma servono a ribadire la territorialità dei singoli gruppi di famiglie. Inoltre bisogna ricordare che il Pappagallino Barrato, (non PARROCCHETTO come ERRONEAMENTE viene chiamato), è un eccellente arrampicatore e corridore ma non altrettanto volatore. Quindi per l'allevamento in cattività, la coppia non necessita di grandi voliere ma è sufficiente una gabbia, di dimensioni adeguate. Misure minime: 60 centimetri di lunghezza 40/50 centimetri di altezza e 40/50 centimetri di profondità. Per l'allevamento intensivo in batteria riteniamo molto utile e proficuo, utilizzare gabbie come sopra indicato ma di tipo inglese costituite da tre lati chiusi, i due laterali e quello posteriore. Questa soluzione viene utilizzata per evitare che coppie in riproduzione si disturbino a vicenda. Il locale di allevamento, deve essere sufficientemente illuminato e arieggiato nei mesi più caldi senza però avere correnti d'aria. Evitare il sovraffollamento di soggetti in locali piccoli onde evitare il possibile instaurarsi di pericolose infezioni. DEVE esserci una giusta proporzione tra il volume d'aria disponibile e il numero dei pappagallini in allevamento. Questa regola vale per qualsiasi allevamento in ornicoltura. Il Pappagallino Barrato anche se di costituzione robusta, si adatta male a svernare in gabbie e voliere all'aperto. Se non si disponesse di un ricovero al chiuso è meglio collocare le strutture d'allevamento in una posizione riparata e soleggiata. Importante che i soggetti possano ricevere i primi raggi di sole del mattino per potersi riscaldare dopo il gelo notturno e dotare le strutture di cassette (non simili a quelle di riproduzione) in proporzione al numero di esemplari esistenti nelle strutture. Non tutti i barrati amano farsi il bagno nelle apposite vaschette perché in natura, si lavano quando piove; si consiglia quindi di ricorrere a uno spruzzino con acqua tiepida, nella stagione calda. I barrati reagiranno aprendo le ali e arruffando le piume per essere lavati meglio, assumendo atteggiamenti buffi e simpatici.



    fonte:wikipedia.org
    - digilander.libero.it/
    foto:loromania.com
    - digilander.libero.it
     
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209 replies since 13/6/2010, 17:44   165756 views
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