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tomiva57.
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foto:lnx.ornieuropa.com
Carpodacus ancestrale
Il ciuffolotto messicano,Carpodacus ancestrale, ha la caratteristica di essere un uccellino molto rustico ed adattabile ad ogni ambiente di allevamento, anche quelli con poca luce naturale.
Nonostante vengono riprodotti da anni in cattività, conservano ancora un certo carattere diffidente e un po’ forastico.
Ciò che colpisce di più è il loro atteggiamento fiero e quella livrea rossa che nei maschi ben colorati appaga notevolmente l’occhio di chi lo sa apprezzare.
I maschi hanno un canto molto forte, anche se a dire il vero è un po’ ripetitivo. Le femmine sanno essere delle brave allevatrici e delle ottime compagne e cosa non da poco delle ottime balie per altri fringillidi.
Non si riscontrano particolari difficoltà nel riprodurli, unica accortezza da rispettare è quella di ospitarli in spaziose voliere, vanno bene quelle da 90x40x50, in quanto soprattutto il maschio ha bisogno di un po’ di spazio per sfogare la sua irruenza e la sua focosità.
I ciuffolotti messicani hanno gli stessi cicli vitali dei canarini, per cui coincide il fotoperiodo riproduttivo che ha inizio, senza forzature, da metà aprile fino alla fine di luglio, dopodichè inizia una fase di riposo che li accompagna alla muta, che viene solitamente completata nel giro di un mese.
Durante tutto l’anno cerco di fornire un’alimentazione abbastanza varia, pertanto vengono alimentati nel seguente modo:
misto per canarini sempre a disposizione
mix 50% pastoncino secco - 50% pastoncino morbido
una miscela dei cosiddetti semi della salute contenente perilla bianca, lattuga, niger, canapa, girasole piccolo, cartamo, finocchio, panico, miglio giallo e rosso ecc. Va fornita in contenitori separati mediamente un cucchiaio a testa.
Amano tantissimo la frutta come mele, pere, ovviamente fornire piccole quantità una fettina in una molletta può bastare.
La verdura è molto ricercata fornirla pulita e asciutta, apprezzano il tarassaco, il romice, l’eonothera biennis, verze, cavoli, finocchi, cetrioli, spinaci e bietole.
Grit ed osso di seppia non devono mai mancare
Amano tantissimo il bagno
Per stimolare le femmine alla riproduzione si può fornire del germinato (60%Niger-40% Canapa) già nei mesi di febbraio/marzo un paio di volte la settimana. In una molletta fornire mezzo savoiardo (sempre a disposizione).Inoltre con l’allungarsi delle giornate fornire nell’acqua da bere una soluzione vitaminizzante.
Durante lo svezzamento dei nidiacei integrare quanto sopra con pastone all’uovo (amalgamare un uovo sodo con del pastoncino morbido) e germinato rinnovando il tutto due/tre volte al giorno disinfettando con Sali quaternari di ammonio i contenitori onde evitare la formazione di pericolose aflatossine.
Nei primi 3\4 giorni di vita si possono fornire delle tarme buffalo, quelle congelate di una nota ditta vanno benissimo, gradiscono molto in questo periodo anche le tarme della farina 2\3 in una molletta e le vedrete sparire immediatamente.
Frutta e verdura dal 4 giorno, se si ha la possibilità fornire capolini di tarassaco, di crespigno di centocchio, raccolti in luoghi lontani da strade di forte passaggio.
I novelli raggiungeranno l’indipendenza intorno al 30 giorno, ma se il maschio non arreca disturbo ai piccoli lasciarli ancora qualche giorno insieme affinché possano ricevere ancora qualche imbeccata supplementare. Essi vanno alimentati come gli adulti mantenendo il pastone all’uovo e il germinato, inserendo anche della perilla in quanto essendo molto morbida nello sgusciarsi li aiuterà notevolmente.
Vitamine e Sali minerali nell’acqua da bere saranno d’aiuto in questa prima fase della loro vita. Verso il 40° giorno iniziare a fornire del colorante addizionato al pastoncino per ottenere il rosso caratteristico di questa specie.
Accorgimenti necessari al fine di evitare brutte sorprese:
- Tenere sotto controllo il maschio. Potrebbe essere troppo aggressivo nei confronti della femmina e non sono rari casi di abbattimento della stessa, in questo caso inserire immediatamente il divisorio ed attendere un paio di settimane prima di ricongiungerli.
- Sostituire le uova deposte (ricordandosi di girarle almeno due volte al giorno mattina/sera) con quelle finte per evitare nascite sfalsate, ma soprattutto per evitare che il maschio le rompa
- Interporre senza dubbio alcuno il divisorio durante la cova
- Raccomando vivamente l’uso delle griglie sul fondo, onde evitare il contatto con i semi contaminati dalle feci
Scrupolosa pulizia generale delle attrezzature eviterà l’insorgenza di patologie infettive
Alimentazione periodo di riposo ottobre/gennaio (che chiamerò di base)
Misto per canarini - Sempre a disposizione
Mix semi della salute - Un cucchiaio a testa
mix 50% pastoncino secco - 50% pastoncino morbido - Il mix deve garantire un tasso proteico almeno del 15% e una bassa percentuale di grassi intorno al 7-8%
Frutta e verdura - A giorni alterni
Grit + osso di seppia - Sempre a disposizione
Acqua - Rinnovare e disinfettare i beverini
Alimentazione periodo preparazione cove febbraio/marzo
Alimentazione di base - Sempre a disposizione
Semi germinati - Niger 60%- Canapa 40% a giorni alterni
Multivitaminico - Aggiunto all’acqua da bere
Savoiardo - Sempre a disposizione in una molletta
Grit + osso di seppia - Sempre a disposizione
Alimentazione durante lo svezzamento dei nidiacei
Alimentazione di base - Sempre a disposizione
Pastoncino all’uovo - Sostituire almeno due volte al giorno
Semi germinati - Sostituire almeno due volte al giorno
Tarme buffalo e della farina - Le tarme della farina con moderazione
Perilla bianca - Dalla nascita dei pullus fino al loro completo svezzamento
Frutta e verdura - Dal 4° giorno di vita
Multivitaminico + Sali minerali - Nell’acqua da bere
Alimentazione durante la muta
Alimentazione di base - Sempre a disposizione
Mix semi della salute - Un cucchiaio a testa
Pastoncino morbido a basso contenuto di grassi addizionato con colorante - Sempre disponibile
Semi germinati - A giorni alterni
Frutta e verdura - A giorni alterni
Multivitaminico + Sali minerali - Nell’acqua da bere
Grit + osso di seppia - Sempre a disposizione
fonte:oasiornitologica.virtuale.org.