UCCELLI E VOLATILI

..volatili domestici .. e del mondo

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  1. tomiva57
     
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    Padda

    I contrasti di colore tipici del piumaggio dei Padda sono le caratteristiche che lo rendono particolarmente attraente e ben diverso rispetto alle altre specie.
    Il becco è massiccio e di colore rosso corallo, lo stesso colore che compone il cerchio perioculare;
    le guancie sono bianche e ben definite, circondate dal nero della testa e da quello del collarino;
    il dorso è di colore grigio/blu e le ali (soprattutto le remiganti primarie) di un grigio più intenso.
    Lo stesso grigio/blu è presente sul petto ma sfuma gradualmente verso il ventre in un rosa/beige;
    il groppone è di colore bianco ed infine la coda di colore nero.
    Il Padda appena descritto è di tipo ancestrale ma la specie ha già manifestato molte mutazioni:
    bianco, pezzato, isabella, crema, opale, opale pastello, pastello ed altre diluizioni, oltre alle nuove mutazioni agata, testa nera ed esemplari completamente neri con le guancie bianche.
    I soggetti nei primi mesi di vita sono grigio/marrone su tutto il corpo; iniziano la muta intorno ai 4 mesi e la completano intorno ai 6/7 , manifestando il piumaggio adulto.



    Si ritiene che il Padda sia originario dell’isola gi Giava e Bali, da cui oggi è completamente sparito, per una serie di fattori concomitanti: le eccessive catture indotte dalla pressante richiesta sul mercato internazionale come uccello ornamentale, la deforestazione con l’uso del fuoco e lo sterminio ad opera delle popolazioni locali perché ritenuto un parassita ed un vero flagello per le coltivazioni del riso. Adesso lo si può trovare a Sumatra, in Malesia, Filippine, Cina, Giappone, Borneo, Christmas e isole di Cocos nell’Oceano Indiano, isole Hawaiane e nei sobborghi di Miami in Florida. Addirittura alcune colonie sono state avvistate in Africa.



    TECNICHE DI ALLOGGIO

    Non ci sono delle regole fisse su come e dove alloggiare i Padda, ma se lo scopo è quello di ottenere un buon ceppo, i riproduttori andranno inseriti a coppie in gabbie singole, in modo da conseguire una mirata selezione.
    Le gabbie destinate alla riproduzione, potranno essere di varie misure, anche non eccessive.
    Quelle da 45 cm , tuttavia, appare un po' stretta, soprattutto in ragione della notevole prolificità della specie, che può generare senza problema anche 7/8 pulli per nidiata. Le gabbie ideali per alloggiare i Padda sono quelle da 60 cm , abbastanza ampie per una coppia e anche per la gestione della relativa prole. Chi avesse intenzione di perseguire una selezione mirata della prole, dovrà avere l’accortezza di tenere un registro aggiornato, sul quale registrare il numero di anello dei nuovi nati, calcolando le diverse linee selettive ed evitando il più possibile di accoppiare troppo in consanguineità.
    La mole del Padda fa pensare che sia un uccello aggressivo, e nelle voliere a volte è effettivamente possibile osservare delle liti per il possesso di una mangiatoia o per la vaschetta del bagno, ma in genere si tratta di battibecchi transitori, che si risolvono senza particolari problemi.
    Tuttavia, per evitare brutte sorprese, è meglio non inserire specie di uccelli soprattutto se di taglia inferiore.


    ALLEVAMENTO

    Nella pratica dell’allevamento, si è constatato che a sette mesi alcune femmine possono iniziare la deposizione e accoppiandole a maschi adulti già testati, queste femmine risultano essere perfettamente fertili . Tuttavia femmine troppo giovani tendono a deporre uova di piccola taglia da cui nasceranno pulli altrettanto sottodimensionati. Per questo durante la formazione delle coppie e in particolar modo nella scelta delle femmine, si consiglia di avvalersi di soggetti adulti che abbiano almeno dodici mesi di vita.
    Coppie valide possono allevare senza problemi per quattro o cinque anni.



    ALIMENTAZIONE
    L’alimentazione per la preparazione alle cove consiste in un buon miscuglio di semi, con l’aggiunta di grani germinati, pastone all’uovo, spighe di miglio, e tarme della farina, che non tutti mangiano ma che sono ottimi apportatori di amminoacidi essenziali.
    Può andar bene anche un buon misto per ondulati, con l’aggiunta del riso vestito.
    Soprattutto nel periodo riproduttivo, è bene somministrare una miscela di semi da germinare: niger, ravizzone rosso e nero, miglio giapponese e canapa.


    Non deve mai mancare un buon pastone (se necessario integrato con vitamine) che dovrà essere del tipo morbido durante la riproduzione e secco durante la muta. Tra gli alimenti freschi, è utile la somministrazione di frutta (ottima la mela) e di verdura (lattuga, dente di leone e centocchio, dipende dal periodo dell’anno e da cosa l’allevatore riesce a reperire).
    Molto gradite sono le prede vive, come le classiche terme della farina.

    Da non far mai mancare: il grit e l’osso di seppia, soprattutto prima della deposizione delle uova.

    Infine non bisogna mai far mancare l’acqua pulita ed il bagnetto, graditissimo ai Padda.

    Il comportamento indica con certezza l’estro di una coppia affiatata: il maschio canta e saltella da un posatoio all’altro, corteggiando la femmina. Il colore del becco appare di un rosso più intenso e il cerchio oculare più ampio, così come il colore del piumaggio, che risulta più vivace e brillante. Quando la coppia e’ affiatata il maschio inizia la costruzione del nido, imbottendolo con fibre di juta e cocco. Dopo 10/14 giorni la femmina depone il primo uovo, continuando giornalmente per 6/8 giorni, e giungendo in alcuni casi alla deposizione anche di 10 uova.
    In questi casi estremi, sarà necessario trasferire alcune uova sotto altre coppie o balie.

    In media, una buona covata è composta da 4/5 uova in modo che i riproduttori possono allevare tutti i pulli senza un eccessivo affaticamento. L’incubazione dura circa 18 giorni, e l’allevamento della prole circa 30, dopodiché inizia lo svezzamento, che si protrae per circa 15 giorni, quando i novelli possono essere separati dai genitori e introdotti in ampie voliere, dove potersi allenare all’arte del volo ed irrobustirsi.

    Il Padda è originario delle pianure ma lo si può trovare anche tra i 500 ed i 1500 metri d’altezza nelle città, nei villaggi, nelle terre coltivate, pascoli, terreni boschivi, savane, foreste vicino alle spiagge e perfino tra le mangrovie. Ama vivere in stormi si nutre degli avanzi che trova vicino ai villaggi, ma provoca molti danni alle coltivazioni di riso, di cui è particolarmente ghiotto e da cui ha origine la sua denominazione scientifica (Oryzivora significa appunto “vorace di riso”). Per questo motivo è temuto e sterminato dagli abitanti dei villaggi, che a loro volta lo usano come alimento. A causa della diminuzione in natura, il Padda è stato inserito negli elenchi C.I.T.E.S. per cui è stato imposto un embargo che vieta ogni ulteriore prelevamento della specie in natura da Giava e Bali (1995). Nelle zone d’origine si trova solo in quattro riserve: il parco naturale di Cikepuh, i parchi nazionali di Meru e di Beluran Betiri a Giava ed il parco nazionale di Bali Barat a Bali.

    NORMATIVA

    Il possesso dei Padda implica la denuncia delle nascite entro i primi dieci giorni di vita al Corpo Forestale dello Stato, ufficio C.I.T.E.S., tenendo al contempo aggiornato il registro di carico e scarico, dove andranno segnati i nuovi nati o nuovi acquisti e scaricati i soggetti ceduti o deceduti.
    In Italia le incombenze legali ne scoraggiano l’allevamento, al contrario di Belgio, Olanda e Germania dove la specie riscontra un successo sempre crescente.




    da Nuny2006
    fonte:ornitolandia.altervista.org
    foto:ornitolandia.altervista.org


    Edited by gheagabry1 - 14/2/2020, 23:16
     
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