UCCELLI E VOLATILI

..volatili domestici .. e del mondo

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  1. gheagabry
     
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    Il KAKAPO



    Shane McInnes via The World's Rarest Birds



    Il suo nome scientifico deriva dal Greco, ed è una combinazione tra Strigos e Oops (gufo e viso) ed habros e ptylon (morbido e piuma). Appartenente all’Ordine degli Psittaciformi ed alla famiglia degli Psittacidi , il genere Strigops ha un’unica specie lo Strigops habroptilus (sottofamiglia Strigopinae) - (G. R. Gray 1845).

    Il Kakapo è un pappagallo dalle abitudini notturne endemico della Nuova Zelanda. Come negli Strigidi (da cui prende il nome), il Kakapo ha un disco facciale di piume che convogliano all’orecchio esterno, di dimensioni molto grandi, i suoni che esso riesce agevolmente a cogliere. Di corporatura molto pesante e massiccia esso è l’unico della sua famiglia a non essere atto al volo. Il suo piumaggio è estremamente mimetico; la colorazione delle sue piume è verde brillante nella parte superiore, tra il marrone e il giallo con barrature nere nelle remiganti; la parte inferiore del piumaggio presenta oltre al giallo/verdastro più chiaro delle strisce color mattone scuro. Non presenta dimorfismo sessuale evidente, la femmina è comunque più piccola del maschio (che è più grosso di circa il 20/25%) e vi sono leggere differenze nel becco che si presenta meno grosso e spesso. La mandibola del Kakapo, rappresenta un ottimo strumento per sminuzzare la folta vegetazione del sottobosco che rappresenta in prevalenza il suo habitat ideale.
    (dal web)

    Il richiamo del Kakapo è stato descritto come un misto tra un forte gracidio e lo stridìo acuto di un maiale; la gamma di frequenze che esso riesce ad emettere soprattutto nella stagione degli amori è molto vasta; si dice che riesca addirittura ad emettere, utilizzando come cassa di risonanza una rudimentale sacca aerea nel torace (questi animali non hanno sacche aeree nelle ossa come i loro cugini), dei veri e propri boati che possono essere uditi dalla femmina a chilometri di distanza, questi “concerti” possono durare anche otto ore consecutive.

    In genere essi cercano riparo tra le foglie degli alberi fitti e bassi delle foreste, nelle fessure ricavate dalle rocce o in tane scavate tra i rizomi dei grossi alberi. Poiché spesso il Kakapo occupa queste tane coperte da muschi e licheni, è molto difficile scorgerlo a causa del suo piumaggio che simula perfettamente l'ambiente circostante. Agilissimo pedinatore ed abile arrampicatore per via dei poderosi artigli, egli sopperisce alla mancanza della capacità di volo in tal modo; può arrampicarsi anche su alberi di venti metri d’altezza.
    Può in ogni modo, compiere delle planate, che effettua saltando dai rami o dalle rocce. Sono inoltre abili a mascherare le tracce dei loro pedinamenti, ripercorrendo la stessa strada percorsa all’andata. Tipico uccello solitario, i maschi nella stagione riproduttiva possono costituire piccole colonie di alcuni individui.



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209 replies since 13/6/2010, 17:44   165748 views
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