UCCELLI E VOLATILI

..volatili domestici .. e del mondo

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  1. gheagabry
     
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    Passeggiava elegantemente, il grande becco curvo sondava il terreno, mentre l’occhio era puntato verso di me; sarà stata l’angoscia dell’uggioso paesaggio, ma quella visione fuori tempo e luogo aveva qualcosa di inquietante.....


    L'IBIS



    Questo grande uccello possiede il becco sottile e curvato in avanti. Il piumaggio è completamente nero con dei riflessi metallici verdi, viola e bronzei; il capo quasi privo di penne è rosso così come il lunghissimo becco ricurvo. Le zampe, forti e robuste, sono anch’esse rossastre. A differenza degli aironi, loro parenti stretti, che volano tenendo il collo piegato a forma di S, gli ibis volano con il collo diritto e la testa protesa in avanti. L’ibis è lungo 70-80 cm e presenta un’apertura alare di 125-135 cm...Questo uccello ha colonizzato deserti di montagna e zone umide di altopiani e coltivi. E’ una specie gregaria e vive in gruppo durante tutto l’anno. In particolare nella stagione invernale si possono aggregare da pochi sino ad oltre cento individui. Quando si spostano da una zona ad un’altra, ad esempio da quella di riposo a quella di alimentazione, volano con una formazione a V......L’ibis si nutre principalmente di piccoli animali invertebrati, scovati con il lungo becco tra le rocce e sotto le foglie. La ricerca di cibo può avvenire singolarmente oppure in gruppo...Il suo nido è costruito nei canneti, su cespugli o negli alberi; a questo proposito, l'ibis eremita rappresenta un'eccezione, in quanto nidifica su coste alte e pendii rocciosi. Nonostante originariamente l’ibis eremita nidificasse anche nell’Europa meridionale e in Medio oriente, oggi è limitato al Marocco. I motivi del declino non sono noti, anche se forse è associato ad una certa incapacità di adattarsi ai cambiamenti di disponibilità alimentare e alle variazioni climatiche (ad esempio clima eccessivamente secco determina un’elevata mortalità tra i giovani). Il nido è costruito con ramoscelli, erbe e paglia ed è il maschio a scegliere l’area ideale, comunicando poi con particolari richiami alla femmina la sua disponibilità all’accoppiamento.



    L'ibis sacro è una specie bianca, con testa senza penne e collo bianco, ampiamente distribuita in Africa, nella regione subsahariana...Come gli altri rappresentanti del genere Threskiornis, a dispetto degli altri ibis, è prevalentemente una specie diurna, attiva da poco dopo l'alba sino al tramonto...L'ibis sacro pare essere un animale abbastanza antico: reperti fossili rinvenuti in Malawi hanno testimoniato l'esistenza dell'animale già 2 milioni di anni fa. Un milione di anni prima, è fissato il punto di scissione tra aironi ed ibis, confermando la vicinanza tra questi due gruppi di volatili

    L'ibis eremita è un un trampoliere imparentato con le Spatole e i Mignattai. Prende il nome dall’abitudine di nidificare su pareti rocciose difficilmente accessibili, e fino al 1600 si riproduceva anche in Italia (soprattutto nella fascia prealpina); un tempo ampiamente diffuso nella regione mediterranea, è andato incontro nei secoli ad un lungo declino causato dalle attività venatorie, dalla distruzione di habitat steppico, dall'agricoltura intensiva e dall'uso di pesticidi.
    Attualmente questo particolarissimo ibis è estinto in Europa e nidifica soltanto in Marocco, in una colonia di poco più di 200 individui, e, come ha recentemente scoperto un ornitologo italiano della LIPU, in una piccolissima colonia situata in una zona desertica della Siria.

    L’ibis scarlatto, che deve il suo nome al piumaggio color rosso-vivo uniforme, può superare i 75 centimetri d’altezza e i 900 grammi di peso e la sua apertura alare può essere di oltre 55 centimetri. Vive nelle regioni settentrionali del Sud America (dal Venezuela all’area orientale del Brasile) e compie migrazioni stagionali tra differenti aree costiere e zone umide interne...Preferendo ambienti paludosi, aree fangose e baie a bassa profondità, l’ibis scarlatto costruisce i propri nidi su isole che presentano una densa copertura di cespugli e nei mangrovieti, presso gli estuari dei fiumi. Cattura le proprie prede sia immergendo il becco nelle acque palustri sia beccando il terreno; si nutre prevalentemente di crostacei ed altri invertebrati acquatici, ma può catturare anche insetti, rane, molluschi, piccoli serpenti e piccoli pesci.



    Ho udito , dunque , che nei pressi di Naucrati d' Egitto c' era uno degli antichi dèi locali , di nome Theuth ,
    al quale apparteneva anche l' uccello sacro chiamato Ibis .


    ...nella mitologia....


    Nell’antico Egitto era elevato al panteon delle divinità con il nome di “Thot” , figlio primogenito del dio sole Ra, era sposo di Maat, dea della verità e della giustizia, è l’ibis sacro (threskiornis aethiopica) l’uccello dall’inconfondibile becco ricurvo, con testa e coda di color nero, mentre per il resto è coperto da un candido piumaggio.
    L’ibis, per l’antica mitologia egizia, era l’uccello della luna, forse per la curva a falce di luna del suo becco, secondo la cosmologia degli antichi abitanti del Nilo, l’ibis sacro era il dio “Thot” preposto a reggere l’astro lunare nel cielo, prendeva il posto nelle notti della fenice, uccello legato al ciclo del sole. L’ibis era quindi associato al ciclo lunare, alla rinascita periodica dell’astro notturno, racchiudeva il senso della palude, umidità e putrefazione notturna e della rinascita periodica della luna.
    Mummificato, riprodotto in dipinti e amuleti era anche patrono degli scribi, la sua importanza era legata al fatto che compariva sulle sponde del Nilo durante le inondazione del grande fiume divorando serpenti, ospiti non graditi all’uomo e carogne quindi “uccello purificatore”. L'ibis si dissetava solo con acqua limpida, per questo motivo i sacerdoti egiziani, per il rito delle lustrazioni, utilizzavano prevalentemente l'acqua in cui un ibis si era dissetato.


    “O Osiride che danzi stancamente
    sul fiore del loto,
    seguita(*) dall'Ibis, uccello a te sacro,
    io t'offro la spiga del grano
    e sette piccoli fagiuoli di fresco sgranati,
    acciocché tu tenga lontano da me il serpente dell'invidia...”




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209 replies since 13/6/2010, 17:44   165737 views
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