UCCELLI E VOLATILI

..volatili domestici .. e del mondo

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  1. gheagabry
     
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    La quaglia ha sfoggiato un lucente piumaggio sottratto ad un un fagiano,
    ma sempre quaglia resta fino a prova contraria......


    Il FAGIANO



    Il più comune è il Fagiano mongolico (Phasianus colchicus mongolicus), meno comune è il Fagiano tenebroso (Phasianus colchicus tenebrosus), rari sono ormai il Fagiano comune (Phasianus colchicus colchicus), il Fagiano torquato (Phasianus colchicus torquatus) e il Fagiano di Formosa (Phasianus colchicus formosanus)...il loro corpo è abbastanza slanciato, la testa piccola, la coda lunga o lunghissima, composta di sedici o diciotto penne disposte a tetto; breve il collo, hanno becco snello, arcuato, debole e munito di uncino, le ali corte e fortemente arrotondate, e piedi di media altezza che nei maschi si arricchiscono della presenza di uno sperone.

    Raramente penetrano all’interno delle foreste, perché hanno bisogno, per soddisfare le loro necessità vitali, di vagare nei campi, nei prati e nelle pianure fertili. Alcune specie si trattengono anche nel più rigido inverno nelle regioni montane, altre invece non si discostano dalle pianure; e tutti possono dirsi molto affezionanti alle proprie abitudini stazionarie. Non si può in nessun caso, infatti, dire che compiano veri e propri trasferimenti, soprattutto se si considera l’insufficienza dei loro organi di locomozione.Se infatti i fagiani camminano bene, e non restano dietro a nessun altro gallinaceo nella corsa, il loro volo è, però, faticosissimo, ed essi non vi ricorrono che in casi di necessità estrema.Gli spostamenti aerei richiedono loro dei robusti colpi d’ala al momento della levata, che producono dei forti e caratteristici rumori; a maggiore altezza invece scivolano con le ali allargate e la coda orizzontale, procedendo abbastanza celermente.Sul terreno si muovono adagio e con circospezione, con il collo rattratto e la bella coda sollevata in modo da evitarle ogni danno a contatto col terreno, e, se devono affrettare l’andatura, piegano il capo più in basso, alzano maggiormente la coda e si aiutano, se è necessario, con le ali; posati sugli alberi, si mantengono dritti e lasciano penzolare quasi verticalmente la lunga appendice.I sensi dei fagiani sono bene sviluppati, mediocri invece le loro facoltà: tra loro vivono in pace per gran parte dell’anno, ma l’epoca degli amori, accendendo la gelosia dei maschi, introduce anche nei loro rapporti frequenti occasioni di lotta. Di natura timida e schiva, amano tenersi, per quanto possono, nascosti tra i cespugli e le erbe, evitando attentamente i luoghi aperti e scorrendo di nascondiglio in nascondiglio; non si riuniscono mai in grandi stuoli, e la loro occupazione principale consiste nella ricerca del cibo, prolungata dal mattino alla sera con un breve intervallo nelle ore pomeridiane. Si nutrono delle sostanze vegetali più disparate, dalle sementi alle bacche ed alle foglie, nonché di diverse qualità di insetti, di ranocchie, lucertole e serpi.



    ....storia, miti e leggende....


    Il fagiano comune, Phasianus colchicus, sarebbe originario delle sponde sud-orientali del Mar Nero, e precisamente della zona del fiume Fasi in Colchide. Di qui sarebbe stato introdotto in epoca precristiana in Grecia e quindi in gran parte d'Europa. Secondo la leggenda fu trovato dai Greci nella mitica Colchide (da cui il nome colchicus della specie) e da questi portato nella loro terra, da cui i Romani lo introdussero a loro volta in Italia. Per Giovenale (Satira 11,139) era l'uccello della Scizia, Scythicae volucres, essendo la Scizia la terra abitata dagli Sciti....
    Secondo la mitologia greca, quindi, il fagiano venne introdotto per la prima volta in Europa da Giasone e dagli argonauti che, dopo la ricerca del vello d'oro, lo portarono in Grecia dalla regione della Colchide, in Georgia, attraverso la valle del fiume Phasis. Il nome scientifico del fagiano (Phasianus colchicus) trae origine da questa leggenda.
    Se non dagli argonauti il fagiano fu comunque introdotto in Grecia almeno dai coloni stabilitesi a Sud del Caucaso; da qui poi a Roma dove Plinio li menziona in una delle sue opere....I fagiani introdotti in Italia erano rappresentati da maschi con colorazione purpurea, testa e collo scuri, copritrici alari brunastre, completa mancanza dell'anello di penne bianche che negli altri gruppi circonda il collo. Le barre della coda sono strette. A testimonianza che il fagiano degli Argonauti era privo di collare è il mosaico rappresentante un fagiano (senza collare) commissionato da Pietro II e realizzato (494-495) all'interno della Cappella Arcivescovile di Ravenna. L'artista nella realizzazione dei mosaici, ispirato probabilmente dal mosaici di Neone, raffigurò il fagiano nelle forme e colorazioni a lui note in quel tempo a dimostrazione che il “Gruppo Colchicus” popolava in quel tempo la pianura Padana e l'Italia.
    Il fagiano dorato nella mitologia cinese è il simbolo di armonia cosmica.



    ....una favola....


    Giugno, i piccoli pulcini di germano sonnecchiavano serenamente riparati dalle foglie con mamma Germana.
    Ad un tratto vennero svegliati da un forte rumore.
    "Aiuto, cosa è ? Mamma, ho paura ! " disse il più piccolo. "Non vi preoccupate" li tranquillizzò mamma Germana " è un fagiano innamorato che chiama la sua compagna; il rumore che sentite è il suo richiamo.
    Dovete sapere che, tanto tempo fa, questo fagiano viveva nei boschi e utilizzava il suo verso per catturare l'attenzione di una fagiana della quale era molto innamorato.
    La fagiana, nonostante la bellezza dei colori delle penne e piume del suo corteggiatore, non era interessata. Un giorno gli disse: "La tua voce non mi piace, lasciami sola !" e, con queste parole, si allontanò verso il bosco.
    Il fagiano, rimasto male, rivolse ancora uno sguardo verso di lei per catturare un'ultima immagine quando, dietro l'albero vicino a lui, scorse il fucile di un cacciatore puntato verso la fagiana.
    Povero fagiano ! Non sapeva come fare per avvisare la sua amata dato che ormai era troppo lontana !
    Ma un'idea gli balenò in mente: iniziò ad emettere il suo suono a squarciagola e ad agitare velocemente le sue ali per catturare l'attenzione del suo predatore.
    Il cacciatore sparò i due colpi verso il fagiano, che lesto riuscì a volare senza essere ferito.
    La fagiana, testimone del salvataggio, volò a più non posso insieme al suo salvatore. Quando il cacciatore ricaricò il fucile, non riuscì a ritrovarli. Al sicuro, la fagiana riprese fiato e disse: Giugno, i piccoli pulcini di germano sonnecchiavano serenamente riparati dalle foglie con mamma Germana.
    Ad un tratto vennero svegliati da un forte rumore.
    "Aiuto, cosa è ? Mamma, ho paura ! " disse il più piccolo.
    "Non vi preoccupate" li tranquillizzò mamma Germana " è un fagiano innamorato che chiama la sua compagna; il rumore che sentite è il suo richiamo.
    Dovete sapere che, tanto tempo fa, questo fagiano viveva nei boschi e utilizzava il suo verso per catturare l'attenzione di una fagiana della quale era molto innamorato.
    La fagiana, nonostante la bellezza dei colori delle penne e piume del suo corteggiatore, non era interessata. Un giorno gli disse: "La tua voce non mi piace, lasciami sola !" e, con queste parole, si allontanò verso il bosco.
    Il fagiano, rimasto male, rivolse ancora uno sguardo verso di lei per catturare un'ultima immagine quando, dietro l'albero vicino a lui, scorse il fucile di un cacciatore puntato verso la fagiana.
    Povero fagiano ! Non sapeva come fare per avvisare la sua amata dato che ormai era troppo lontana !
    Ma un'idea gli balenò in mente: iniziò ad emettere il suo suono a squarciagola e ad agitare velocemente le sue ali per catturare l'attenzione del suo predatore.
    Il cacciatore sparò i due colpi verso il fagiano, che lesto riuscì a volare senza essere ferito. La fagiana, testimone del salvataggio, volò a più non posso insieme al suo salvatore. Quando il cacciatore ricaricò il fucile, non riuscì a ritrovarli.
    Al sicuro, la fagiana riprese fiato e disse: "Nonostante il mio comportamento ostile nei tuoi confronti non hai esitato un momento per salvarmi la vita, grazie alla tua voce che consideravo sgradevole e che ora mi ha fatto innamorare ! Staremo sempre insieme e, quando non mi vedrai perchè mi sarò allontanata troppo, chiamami con il tuo verso, e troverò la strada per ritornare da te !"
    "Che tenera storia d'amore !" sospirarono i piccoli germani. "Guardate, ecco la fagiana !" disse il più piccolo.
    Infatti, grazie al suo richiamo, la fagiana era riuscita a ritrovare il suo compagno.
    Insieme si allontanarono felici mentre il sole iniziava a tramontare.
    (Antonio Renzo Lorusso)




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209 replies since 13/6/2010, 17:44   165740 views
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