UCCELLI E VOLATILI

..volatili domestici .. e del mondo

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  1. gheagabry
     
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    Avere l'espressione di un fiore, la voce di un uccello,
    l'anima della luna, la dolcezza di portamento di un salice,
    ossa di giada e pelle di neve, il fascino di un lago in autunno,
    e il cuore della poesia
    (Chang Chao)


    IL TUCANO



    Il tucano appartiene all’ordine dei piciformi e alla famiglia dei Ranfastidi. Anticamente, gli indigeni lo addomesticavano. Vive nelle regioni tropicali dell’America Centrale e quella Meridionale. La peculiarità di questo uccello è di avere il primo e il quarto dito delle zampe rivolti in avanti. La sua lingua è molto caratteristica poiché è lunga, stretta e munita di filamenti ai lati rivolti in avanti. Tra le varie specie di tucani se ne distinguono almeno una sessantina, caratterizzate da un becco assai massiccio e molto colorato che tuttavia non comporta problemi a questo tipo di uccelli....Generalmente, questo uccello vive con i propri simili ma in gruppi poco numerosi e se ci sono uccelli più piccoli tende a mangiarseli. Solitamente possono raggiungere la maturità sessuale intorno al secondo anno di vita e nidificano in grandi tronchi cavi. La femmina cova da due a quattro uova per circa sedici giorni e lo svezzamento si conclude la sesta settimana. Il maschio sostituisce spesso la femmina durante la cova. I piccoli tucani sono in grado di abbandonare il nido solo dopo sei settimane dalla nascita. Il tucano è un uccello che può essere facilmente addomesticato, infatti la sua intelligenza viene paragonata a quella di un pappagallo.

    Un chiassoso e socievole animale della giungla imparentato con i picchi. Il tucano è caratterizzato da un enorme becco che costituisce per loro un segno distintivo e uno strumento per intimorire gli altri maschi della stessa specie.
    Il tucano toco vive nelle foreste tropicali del Sud America ma è conosciuto ovunque. Il suo becco, enorme e colorato, lo ha reso uno degli uccelli più popolari al mondo. Il becco del tucano è lungo circa 19 centimetri e può essere considerato come un tratto desiderabile per l'accoppiamento, ma in quanto tale è comune sia ai maschi che alle femmine. In realtà, entrambi i sessi usano il becco per afferrare gustosi bocconi e lanciarseli a vicenda in un rituale di accoppiamento basato sullo scambio di frutti.
    Come arma di difesa, il becco è più apparenza che sostanza. Si tratta di un osso a nido d'ape che in realtà contiene molta aria. Se le sue dimensioni possono fungere da deterrente per i predatori, esso è di scarsa utilità per combatterli. Ma il becco del tucano è utile come strumento di alimentazione. Gli uccelli lo usano per cogliere frutti da rami troppo esili per sostenere il loro peso e per sbucciare il raccolto. Oltre alla frutta questi esemplari mangiano insetti e a volte piccoli uccelli, uova o lucertole.
    Per dormire si piega in due portando il becco sulla propria schiena, poi ribalta la coda in avanti per coprirlo sistemando le ali in modo da sembrare una palla di piume....Il buco dell’albero utilizzato per riposare dal tucano può apparire particolarmente affollato, dato che tutti i componenti del medesimo stormo (6-12 individui) lo utilizzano contemporaneamente.... Questi uccelli sono molto ricercati dagli indigeni che li catturano per confezionare ornamenti con le loro penne variopinte.
    Il tucano è un uccello molto giocherellone e dispettoso. Senza di lui, le foreste del Sud America sarebbero un vero mortorio. Con un tucano toco (Ramphastos toco) nei paraggi, invece, il divertimento è assicurato.
    Appena può infatti, questo mattacchione chiama a raccolta i suoi simili per affrontarli nel suo gioco preferito: braccio di ferro. O meglio "becco di ferro". Una competizione nella quale i contendenti si spingono a vicenda con i lunghi becchi arancioni finché uno dei due, sfinito, non decide di arrendersi. Magari per dedicarsi a qualche attività meno faticosa come il tiro al bersaglio, che il tucano usa come arma di seduzione. Una volta individuata la partner dei suoi sogni, il maschio le scaglia addosso bacche e piccoli frutti raccolti da terra. Se la fortunata sta allo scherzo e lo colpisce a sua volta, allora è vero amore.



    ...storia, miti e leggende....


    Il Tucano, considerato il vero pagliaccio fra la gente alata, non può passare inosservato con i suoi colori vivaci ed il becco enorme; a riprova di ciò, furono tra i primi animali esotici che i conquistadores riportarono dal Nuovo Mondo come rare curiosità e in seguito, imbalsamati, fecero bella mostra di sé nelle Wunderkammen di tutta Europa. Secondo una leggenda creola, il tucano sarebbe un uccello estremamente religioso; per bere infatti è costretto ad immergere la punta del becco in acqua per poi scuoterlo in aria, mimando rozzamente il segno della croce.
    Tucano è una costellazione vicino al polo sud celeste; i suoi oggetti più notevoli sono la piccola Nube di Magellano e l’ammasso globulare noto come 47 Tucanae.


    .....una favola.....


    Un giorno si diffuse in tutte le comunità guaranì la notizia che Tatu Tupa, il dio Tatù si sposava con la bellissima figlia del signor Soe. I messaggeri di Tatu Tupa andarono di villaggio in villaggio portando l'invito verbale a tutti gli amici e le autorità della regione. Tuka, uno dei più antichi nemici di Tatu Tupa, come era da aspettarsi, non venne invitato al matrimonio.
    Il gran giorno arrivò, con la tanto desiderata festa. Tatu Tupa e i suoi invitati speciali si divertivano ballando e bevendo la miglior chicha della regione. Nel frattempo Tuka all'esterno, cercando di entrare in qualsiasi modo alla festa, riuscì a mascherarsi mettendosi un tiru di color scuro e con un panno bianco al collo.
    Tatu Tupa, ben attento, non tardò ad accorgersi della presenza di Tuka, e tutto impegnato ad assaporare insieme con gli altri la gustosa bevanda. Tatu chiese allora a sua moglie di invitare quel giovane in abito scuro ad un bicchiere di chicha in suo onore, onore che Tuka accettò di buon grado dalle mani della bella giovane. Ma proprio mentre iniziava ad assaporare la bevanda, Tatu Tupa lanciò una maledizione contro di lui, affinché il largo recipiente con cui stava bevendo gli rimanesse attaccato al viso. Invano Tuka cercò di reagire cercando di staccarsi il recipiente dalla faccia! Caduto ormai nel ridicolo, Tuka uscì dalla festa volando, trasformato in uccello.
    (leggende del popolo guaraní)



    ....Per fare il ritratto di un uccello.....


    Per prima cosa dipingere una gabbia
    che abbia la porta aperta
    quindi dipingere qualcosa di grazioso
    qualcosa che sia semplice, qualcosa che sia bello
    qualcosa di utile per l'uccello
    mettere poi la tela contro un albero, in un giardino, in un bosco o in una foresta
    nascondersi dietro quell'albero senza dire niente
    e senza muoversi talvolta l'uccello arriva svelto
    ma può anche metterci anni e anni prima che si decida
    Non scoraggiarsi. aspettare, aspettare se occorre anche per anni
    la rapidità o la lentezza dell'arrivo dell'uccello
    non ha nulla a che fare con la riuscita del quadro
    Quando l'uccello arriva, se arriva
    osservare il silenzio più assoluto
    aspettare che l'uccello entri nella gabbia
    e quando l'avrà fatto
    richiudere dolcemente la porta col pennello
    e poi, cancellare una per una tutte le sbarre
    avendo cura di non toccare le piume dell'uccello
    Fare a questo punto il ritratto dell'albero
    scegliendo il suo ramo più bello per l'uccello
    dipingere allora il fogliame verde e la freschezza del vento
    il pulviscolo del sole, il rumore degli insetti nascosti nell'erba nella calura estiva
    Poi aspettare che l'uccello abbia voglia di mettersi a cantare
    Ma se non canta è un gran brutto segno
    è segno che il quadro è venuto male
    Ma se canta invece è un buon segno
    segno che il lavoro va firmato
    E quindi voi strapperete con grande dolcezza a quell'uccello
    una sua piuma e scriverete il vostro nome in un angolo del quadro.
    (Jacques Prévert)




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209 replies since 13/6/2010, 17:44   165724 views
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