SCIMMIE ... SCIMPANZE' ... GORILLA .

...i nostri antenati....

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    Cercopithecus doggetti



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    l Cercopiteco argentato (Cercopithecus doggetti) è un primate della famiglia delle Cercopithecidae. Solo dal 2001 è considerato una specie a sé stante, mentre precedentemente era ritenuto una sottospecie di C. mitis.
    Assomiglia molto al Cercopiteco dal diadema, del quale era stato considerato una sottospecie. Ne differisce soprattutto per il colore grigio-argenteo del dorso. Il resto del corpo è grigio-bluastro.

    L'areale comprende la parte orientale della Repubblica democratica del Congo, il sud dell'Uganda e la Tanzania nordoccidentale.

    Le abitudini non sono note, ma si pensa siano simili a quelle delle specie affini. Anche lo stato di conservazione non è conosciuto, anche perché non è stato valutato dalla IUCN.




    Cercopithecus mitis



    BlueMonkey



    Il cercopiteco dal diadema (Cercopithecus mitis) è un primate della famiglia delle Cercopithecidae.

    È una delle specie di maggiori dimensioni del suo genere: la lunghezza del corpo può variare tra i 40 e 70 cm, quella della coda tra 70 e 100 cm, il peso tra 6 e 12 kg. Come per gli altri cercopitechi, vi è un notevole dimorfismo sessuale, con il maschio più grande della femmina. Il colore del dorso è grigio, marrone o olivastro, a seconda delle sottospecie, mentre il lato ventrale è più chiaro e le zampe sono quasi nere. Il nome comune è dovuto ad una chiazza chiara presente sulla fronte.


    La specie è presente in zone dell’Africa centrale a ovest della Rift valley, in alcune regioni del Sudan e dell’Etiopia, nel bacino del Congo, nell’Angola settentrionale e nello Zambia nord-occidentale. Gli habitat sono diversi ma sempre caratterizzati dalla presenza di alberi e la vicinanza dell’acqua.

    Conducono vita arboricola ed hanno attività diurna. Vivono in gruppi territoriali, formati da 10 a 40 individui. Si nutrono soprattutto di frutta, ma la dieta comprende anche semi e altri vegetali e occasionalmente vermi e altri piccoli animali. L’accoppiamento può avvenire in qualsiasi periodo dell’anno.

    Sono note le sequenti sottospecie [1]

    * Cercopithecus mitis mitis, si trova in Malawi
    * Cercopithecus mitis heymansi
    * Cercopithecus mitis stuhlmanni
    * Cercopithecus mitis elgonis
    * Cercopithecus mitis botourlinii
    * Cercopithecus mitis opitsthosticus




    Cercopithecus kandti



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    Il Cercopiteco dorato (Cercopithecus kandti) è un primate della famiglia delle Cercopithecidae. È stato riconosciuto come specie autonoma nel 2001, mentre precedentemente era considerato una sottospecie di C. mitis.

    La specie è caratterizzata da una zona di colore giallo-oro sulle spalle e sul dorso. Per il resto è molto simile a C. mitis, del quale a lungo era stata considerata una sottospecie.

    L’areale è nei Monti Virunga, al confine tra il Ruanda, l’Uganda e la Repubblica Democratica del Congo, dove vive nelle foreste.

    Le abitudini sono poco note. Vive in gruppi costituiti da un maschio adulto, femmine e piccoli, per un totale che sembra possa arrivare a 30 individui. Si pensa che la dieta sia costituita prevalentemente di frutta e foglie, ma includa piccoli animali.


    A causa della ristrettezza dell’areale, della distruzione dell’habitat e della guerra la specie è considerata a rischio di estinzione.


    Edited by gheagabry1 - 6/2/2020, 17:52
     
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  2. gheagabry
     
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    Cercopithecus wolfi



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    Il Cercopiteco coronato di Wolf (Cercopithecus wolfi) è un primate della famiglia delle Cercopithecidae.

    La lunghezza del corpo varia tra 35 e 45 cm e quella della coda può arrivare a 90 cm. Il peso dei maschi è circa 4,5 kg, quello delle femmine circa 2,5 kg.

    È una delle specie di cercopiteco più colorate. Il lato dorsale è di colore grigio scuro, quello ventrale giallo o bianco; gli arti anteriori sono neri e quelli posteriori rosso bruno: colore che puù estendersi alla parte posteriore del corpo. Una striscia nera si estende dagli occhi alle orecchie, mentre le folte ‘’basette’’ sono grigio chiaro o rossastre.

    L'areale di diffusione è nell’Africa centrale e contiene la Repubblica democratica del Congo e l'Angola nord-orientale. L’habitat è costituito prevalentemente da foreste secondarie.

    L’attività è diurna e prevalentemente anche se non esclusivamente arboricola. Vive in gruppi costituiti, come per gli altri cercopitechi, da un maschio adulto, femmine e piccoli, per un totale di 10-12 individui. È una specie territoriale. A volte si associa con cercopitechi nasobianco del Congo o con colobine.

    È una specie fondamentalmente erbivora, che si nutre di frutta, foglie e semi; occasionalmente la dieta può includere nettare e insetti

    La gestazione dura da cinque a sei mesi e in genere nasce un solo piccolo, che raggiunge la maturità sessuale in due o tre anni. La longevità non è nota: specie affini vivono approssimativamente 20 anni in natura e 30 anni in cattività.


    Edited by gheagabry1 - 6/2/2020, 17:54
     
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    La straordinaria storia dell’orango Sofia, addestrata a fare la mamma di cuccioli rimasti orfani, commuove il mondo. Guardate con quale dolcezza lei e il suo cucciolotto si scambiano tenerezze! Al Brookfield Zoo di Chicago è una vera celebrità!

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    Edited by gheagabry1 - 6/2/2020, 17:58
     
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    Bertuccia

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    Classe: Mammalia
    Superordine: Euarchontoglires
    Ordine: Primates
    Sottordine: Haplorrhini
    Famiglia: Cercopithecidae
    Genere: Macaca
    Specie: M. sylvanus

    Caratteristiche generali
    La bertuccia vive in Algeria e in Marocco, ma è presente come unica scimmia europea sulla rocca di Gibilterra. Preferisce le zone rocciose delle montagne, senza trascurare gli alberi. Si nutre di insetti e vermi che trova alzando le pietre. Mangia scorpioni ai quali toglie abilmente il pungiglione velenoso. Fin dai tempi antichi la bertuccia viene considerata un artista capace di fare imitazioni. Manifeste le sue emozioni con smorfie diverse secondo se è gioiosa o collerica, mentre se ha paura, emette un grido acuto.

    Caratteristiche fisiche
    La Bertuccia è priva di coda, è lunga circa 60 cm e ha un tronco robusto e massiccio. Presenta una pelliccia folta, ma non lunga di colore grigio-marrone. Sulla testa è bruno scuro, sul dorso e sugli arti è bruno giallastro e sul ventri è gialla.
    Dimensioni: circa 70cm, pesa tra i 10 e i 15 kg
    Longevità: vive tra i 20 e i 30 anni.

    CERCOPITECO


    Caratteristiche generali

    I cercopitechi vivono in Africa a sud del Sahara, sono delle scimmie intelligenti e simpatiche e di piccole dimensioni. Le mani sono corte e sottili, provviste di un lungo pollice. La coda è lunga e priva di fiocco. Sono delle scimmie vivaci socievoli e allegre. Vivono in branco nelle foreste dove si arrampicano e corrono scambiandosi colpi e graffi. I cercopiteci riconoscono solo il diritto del più forte: il capo s'impone con denti e muscoli. Per quanto riguarda l'alimentazione, non risparmiano nessuna coltivazione ed è comprensibile che gli agricoltori africani li detestano, anche se per i naturalisti sono soggetti di studi molto interessanti. I cercopitechi sono ottimi nuotatori e non è raro vedere interi branchi attraversare fiumi e torrenti. Nei pressi delle foreste di mangrovie è possibile osservarli mentre ricercano granchi e molluschi, si spingono in acqua fino a bagnarsi completamente, poi ne escono scrollandosi così come fanno i cani. I cercopiteci non hanno alcun motivo per avere paura delle belve. La loro abilità permette loro di sfuggire ai mammiferi carnivori; il maggior pericolo invece, è costituito dagli uccelli rapaci. L'aquila dal ciuffo è uno dei loro più accaniti nemici: la sua specialità consiste, appunto, nel ghermire le scimmie. A tale scopo l'aquila sorvola lentamente la cima dei grandi alberi della foresta, appena nota una certa agitazione tra le fronde, piomba sulla scimmia, ghermendola con gli artigli. Il periodo della riproduzione non corrisponde a una determinata stagione dell'anno. Nei branchi si nota sempre una grande quantità di queste giovani scimmie. Ben sorvegliate e accudite, queste scimmie si riproducono anche in cattività.



    Edited by gheagabry1 - 17/1/2023, 20:31
     
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    Se le scimmie sapessero annoiarsi, potrebbero diventare uomini.
    Johann Wolfgang Goethe



    LO SCIMPANZE'



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    Lo scimpanzé (Pan troglodytes Blumenbach 1776) è un mammifero facente parte dell'ordine dei Primati e della famiglia degli ominidi o scimmie antropomorfe. Insieme al bonobo (Pan paniscus) costituiscono le uniche specie viventi del genere Pan.....Geneticamente e fisicamente, insieme al bonobo, è l'animale più vicino all'uomo. Il DNA dello scimpanzé infatti è uguale a quello dell'uomo in una percentuale, oscillante intorno al 98% e si articola in n=24 coppie di cromosomi, (peraltro come nel gorilla); due di questi cromosomi (il 12 e il 13) si sono fusi nel cromosoma 2 dell'uomo, che pertanto ha n=23.
    Lo scimpanzé è la più intelligente delle antropomorfe, ed è uno dei parenti più vicini agli esseri umani. I suoi modi amabili fanno spesso dimenticare la sua grande forza. Nella piena maturità questa scimmia supera in vigore l'uomo più robusto. E' diffuso in gran parte dell'Africa equatoriale dove vive.
    Dal punto di vista anatomico questa scimmia si avvicina all'uomo per il cervello, la dentatura e la lunghezza degli arti. Mentre le braccia di altri generi di scimmia sono più lunghe delle gambe, quelle dello scimpanzé hanno pressappoco la stessa lunghezza, e questo fatto può considerarsi un avvicinamento all'uomo, in cui chiaramente le gambe sono più lunghe delle braccia.
    Inoltre lo scimpanzé, rispetto alle altre scimmie, possiede un cervello più sviluppato. Tale evoluzione si riflette nel comportamento di questa scimmia che rivela un'intelligenza senza dubbio superiore a quella di ogni altro primate. Altre prove di parentela con l' uomo sono di natura fisiologica, quali le reazioni sanguigne similari e la capacità di ricevere innesti di tessuti.
    Gli scimpanzé sono l' unico l' altro animale oltre agli esseri umani che possono riconoscersi negli specchi.
    Nelle foreste che sono il loro habitat naturale, gli scimpanzé vivono in famiglie o gruppi composti da un maschio e da più femmine gelosamente protetti e custoditi. Durante il giorno i gruppi vagano alla ricerca di frutta o altro cibo (termiti, formiche, miele ed uova di uccelli, oltre che uccelli e piccoli mammiferi). Di notte viene costruito un nido alla biforcazione di un albero; si tratta in realtà di una piattaforma su cui l'intera famiglia si ammucchia coprendosi di foglie per ripararsi dal freddo e dormendo fin dopo l'alba. Come il gorilla e l'orango, lo scimpanzé beve direttamente con la bocca e non sa nuotare.
    Scienziati hanno scoperto che le scimmie usano le piante medicinali per curarsi malattie e ferite.
    La crescita è più rapida che nell'uomo, ma la vita è più corta; gli scimpanzé sono infatti vecchi a 30 anni e muoiono verso i 50.

    Questi animali si adattano alla vita in cattività meglio di altri e, purché catturate giovani e allevate con alti individui della stessa specie, rilevano notevoli qualità intellettive ed affettive.
    Lo scimpanzé ha imparato a imitare perfettamente un certo numero di azioni compiute dall'uomo: indossare abiti, mangiare e bere a tavola, usare martelli ed altri utensili, andare in bicicletta e perfino fumare. Sebbene queste azioni possano essere il semplice risultato di un acuto spirito di osservazione e imitazione, ve ne sono però altre nelle quali lo scimpanzé ha rivelato un genuino spirito d'iniziativa e capacità di riflessione; in altre parole ha dimostrato una intelligenza innata.
    L'intelligenza di questo animale si basa su una curiosità incessante. La sua memoria è buona; dopo anni si si ricorda di una persona, un luogo o un'azione. Come gli esseri umani, gli scimpanzé possono usare le loro espressioni facciali per mostrare l'emozione; la sua sfera emotiva è molto varia: può esprimere infatti sorpresa, interesse, disgusto, paura, gioia, tristezza ed anche disperazione, quest'ultima manifestata con una crisi di singhiozzi, mancano solo le lacrime. L'affetto lo dimostra con baci e abbracci.

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    .........il giocare.......



    Le giovani femmine di scimpanzè di Kanyawara, nel Kibale national Park in Uganda, usano bastoni di legno come bambole rudimentali, portandosele dietro come farebbe una femmina adulta con il proprio cucciolo. Il comportamento, osservato solo raramente nei maschi, è stato registrato per centinaia di volte nei 14 anni dello studio condotto da Richard Wrangham e Sonya Kahlenberg..."I bastoncini non hanno una funzione immediata, semplicemente li trasportano, a volte per pochi minuti, altre volte per ore" ...Questi scimpanzè sembrano essere tra i primi primati selvatici che giocano con oggetti, una pratica ben nota in ambito umano, e precedentemente osservata anche nei cercopitechi. Di fronte a giocattoli umani, le giovani femmine sembrano preferire le bambole, mentre i maschi preferiscono giocattoli come trattori e camion.
    Una risposta parziale a questo interrogativo è arrivato dallo studio degli scimpanzè ugandesi. E' possibile che i fattori biologici che influenzano la scelta dei giocattoli svolgano un ruolo evolutivo importante, come preparare le future madri a prendersi cura dei figli. Oppure, i bastoncini-bambole sono soltanto un'espressione delle abilità cognitive degli scimpanzè. Un semplice gioco, insomma, che però ha scarsissimi episodi analoghi nelle specie animali. "Questa abilità potrebbe rappresentare la capacità di immaginazione, o il formare un'immagine mentale che non è reale, ma che rappresenta la realtà".



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    ........l'altruismo.........



    “Abbiamo constatato che i primati hanno maggiore propensione al grooming verso chi li aveva precedentemente ‘pettinati’, indipendentemente dal grado di parentela“, spiega Schino. Ovvero, “l’uomo non è affatto l’unica specie in grado di ricambiare i favori ricevuti: la reciprocità ha un ruolo nella costruzione dei comportamenti altruistici maggiore di quanto si creda. La nostra ricerca suggerisce che l’altruismo dipenda da un sistema di ‘conteggio’ delle emozioni positive associate alla ricezione di un favore“.
    L’altruismo reciproco – spiega la nota del Cnr – è anche comunemente ricondotto alla capacità di pianificare le proprie azioni a lungo termine (“io faccio un favore a te perché tu poi faccia un favore a me“) e di “tenere i conti” dei favori fatti e ricevuti. “Poiché si tratta di abilità complesse – conclude Schino – si è sempre ritenuto che nei primati questo comportamento fosse raro o impossibile”.



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    ...nella mitologia...


    Una favola, cui vengono associate l'isola di Ischia e Procida, è quella delle scimmie e dei Cercopi che si fa risalire a Xenagora (III s. a. C.), riportata da Suida e poi ripresa da Licofrone Calcidese (III s. a. C.) e da Strabone (63 a. C. - 23 d. C.): vivevano in Lidia due fratelli, i quali non tenevano in alcuna considerazione il senso di giustizia ed erano chiamati Cercopi per le loro frodi. La madre li aveva esortati ad evitare sempre Melanippo, e cioè Ercole. Si dice che per la loro malvagità furono trasformati in scimmie (pitecoi) e così Pitecuse furono denominate le isole da loro abitate.

    Priva del pilota, la nave lascia gli scogli delle Sirene e s'accosta
    a Inarime, Procida e Pitecusa,
    tra colli sterili posta e così nomata a mezzo dei suoi abitatori.
    Infatti dei Numi il padre, aborrendo dei Cercopi le frodi e gli spergiuri,
    di gente iniqua opera, un giorno in belve oscene mutò costoro, sì che
    sembrassero ad un tempo somiglianti e dissimili agli uomini.
    Contrasse loro le membra e le nari schiacciò verso la fronte e di senili rughe
    abbrutì la faccia; e di rosso pelo coperti li esiliò in quelle terre;
    tolse ancor loro l'uso della parola e della lingua, agli spergiuri infami
    quasi avvezza, e solo un lamentare con suoni stridenti a loro concesse.

    Ovidio, Metamorfosi, XIV cap. II

    ... furono trasformati in scimmie per la loro malvagità e
    da ciò Pitecusa fu chiamata l'isola da loro abitata
    (Pitecuse... le isole da loro abitate).

    Xenagora, Lexicon di Suida

    .. in essa il re degli dei immortali collocò la deforme stirpe delle scimmie per i tanti misfatti compiuti..
    Licofrone di Calcide, L'Alessandra


    La scimmia ha un ruolo importante nell’induismo. La scimmia antenato è
    esplicitamente messa in rapporto con Hanuman eroe della grande epopea indiana Ramayana.
    La coppia scimmia- demone femmina è voluta da Avalokitesvara (una modalità del Buddha che segue subito dopo la forma del Budhha presente, soccorritore,
    che è l’Amitabha. Avalokitesvara oggi è rappresentato dal Dalai Lama vivente.
    Dalla unione della scimmia e della demonessa delle rocce nascono esseri
    misti che ad un certo punto perdono il pelo quindi diventano , si trasformano in umanità.


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    ...una favola...



    Compare Tartaruga si annoiava da morire: i giorni passavano sempre uguali. Il mare si estendeva all'infinito, le onde succedevano alle onde. Nessuno veniva mai a rallegrare la sua vita monotona, tranne qualche volta una balena o un gruppo di delfini, che passavano in lontananza, al largo dell'isola.
    Un giorno, scorse una scimmia che si rimpinzava di banane.
    "Perché cercare un amico nel mare?" pensò la tartaruga. "Compare Scimmia sembra un compagno ideale, certamente più simpatico di un granchio!".
    "Buongiorno Compare Scimmia! Vorresti essere mio amico?"
    "Buongiorno Compare Tartaruga! Certamente!".
    Da quel giorno trascorsero insieme tutto il loro tempo; la tartaruga non si era mai divertita tanto...Un giorno la scimmia la invitò ad assaggiare le banane. Un altro, le disse: "Vieni, ti insegnerò ad arrampicarti sugli alberi!".
    La sera, Compare Scimmia raccontò alla moglie: "Ah! Come mi sono divertito! Avresti dovuto vederlo mentre si arrampicava su un albero! Compare Tartaruga è il mio migliore amico!".
    Anche Compare Tartaruga disse alla moglie: "Che amico meraviglioso! Come mi annoiavo prima di conoscerlo!".
    Ma Comare Tartaruga non condivideva la sua gioia e pensava: "Mio marito sta sempre con il suo nuovo amico. Devo sbarazzarmi di questa maledetta scimmia!"
    Una sera, Compare Tartaruga trovò la moglie a letto. "Sei malata?".
    "Sì, molto malata; il dottore ha detto che sto per morire e che l'unico modo per salvarmi è mangiare il cuore di una scimmia!".
    "Il cuore di una scimmia! Ma dove potrò trovarlo? L'unica scimmia che conosco è il mio amico!".
    "Allora, non mi resta che morire!" disse Comare Tartaruga con voce fioca.
    Compare Tartaruga era disperato. Rifletté a lungo e infine decise che avrebbe sacrificato il suo amico.
    Lentamente, si diresse verso la casa di Compare Scimmia.
    "Buongiorno, Compare Tartaruga! Che piacere rivederti! Qual buon vento ti porta?".
    "Mia moglie vorrebbe invitarti a cena questa sera, verrai?".
    "Certo, volentieri!". La scimmia seguì allegramente il suo amico fino in riva al mare, ma non poteva continuare non sapendo nuotare.
    "Sali sul mio guscio! - gli disse la tartaruga - Ti porterò io!".
    La scimmia si aggrappò al guscio lasciandosi trasportare tra le onde. Avrebbe voluto chiacchierare ma l'altro non rispondeva:
    "Mi sembri molto triste e silenzioso! Cosa ti è successo? Racconta: farei qualsiasi cosa per te!".
    "Ah, amico mio - finì per confessare Compare Tartaruga - c'è solo un sistema per salvare mia moglie, e cioè che tu mi dia il tuo cuore!".
    "Ahi! - pensò la scimmia - "ho detto qualsiasi cosa, ma c'è un limite a tutto! Come faccio a risolvere la situazione? Compare Tartaruga può farmi annegare da un omento all'altro!"
    D'improvviso, si colpì la fronte.
    "E' terribile! Ti darei volentieri il mio cuore, ma dobbiamo tornare indietro a prenderlo!".
    "Il tuo cuore non si trova nel tuo petto?".
    "Come? - esclamò la scimmia - Non sai che le scimmie lasciano il cuore in una brocca, accanto alla loro casa, prima di intraprendere un viaggio?".
    La tartaruga si fermò e disse: "Ma come facciamo?".
    "È molto semplice! Riportami sull'isola e andrò a prendere il mio cuore!".
    La tartaruga tornò indietro, la scimmia saltò sulla riva e si arrampicò rapida su un albero.
    "Uff! Sono salvo! Mi hai spaventato!".
    "Ma - gridò la tartaruga - e il cuore che mi hai promesso?".
    "Il cuore? Non sei abbastanza furbo, Compare Tartaruga. Batte nel mio petto, naturalmente, e ci tengo molto! Addio!".
    Compare Tartaruga ritornò triste a casa: aveva perso un amico, ma ebbe almeno la consolazione di veder guarita la moglie.
    (Leggenda indiana)




    L' Omo disse a la Scimmia:
    -Sei brutta , dispettosa:
    ma come sei ridicola!
    ma quanto sei curiosa!
    Quann' io te vedo, rido:
    rido nun se sa quanto!...

    La Scimmia disse : - Sfido!
    T' arissomijo tanto!

    Trilussa





    Edited by gheagabry1 - 17/1/2023, 20:49
     
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    La scimmia che venne dal freddo



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    Al mondo restano circa 20.000 rinopitechi dorati, primati in grado di vivere in climi particolarmente rigidi. Di questi, circa 4.000 vivono sulle montagne della Cina centrale, dove per proteggere la specie è stata creata la Riserva naturale nazionale Zhouzhi


    Sulle vette gelide e impervie dei Monti Qin Ling nella Cina centrale vive un piccolo e agile primate dalla folta pelliccia e dal muso curioso. Il rinopiteco dorato è una della cinque specie del genere Rhinopithecus, il cui areale, un tempo molto esteso, si è ridotto a causa del cambiamento climatico seguito all'ultima Era Glaciale. L'habitat delle popolazioni rimaste, raccolte in gruppi composti anche da 400 individui, continua tutt'ora a restringersi a causa del disboscamento, degli insediamenti umani, e dalla caccia per mangiarne la carne e usarne le ossa, che si dice abbiano proprietà medicinali, e per la folta pelliccia.

    Molti individui vivono nell'isolamento delle vette, dove saltano fra i rami, attraversano fiumi gelidi resistendo ai lunghi inverni a 3.000 metri di quota grazie a quella pelliccia tanto ambita. Nella foto, un rinopiteco dorato (Rhinopithecus roxellana) di meno di due anni ritratto in una foresta di montagna della Riserva naturale nazionale Zhouzhi, in Cina.

    Golden_Snub-Nosed_Monkeys_-_Rhinopithecus_roxellana_600



    Edited by gheagabry1 - 17/1/2023, 20:53
     
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    La memoria delle scimmie

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    Chi la la memoria migliore? Le ghiandaie o gli scimpanzè, che condividono con l'uomo gran parte del patrimonio genetico? Ecco i sorpredenti risultati degli studi più recenti. (Focus.it, 28 febbraio 2011)

    Che memoria hanno gli animali? Che cosa sono in grado di ricordare? C'è una relazione tra dimensioni corporee, e quindi del cervello, e facoltà mnemoniche? Etologi, ricercatori e addestratori, anche se per motivi diversi, se lo domandano da sempre.
    Un recente studio condotto da Marusha Dekleva dell'Università di Utrecht ha recentemente dimostrato che gli scimpanzè sono in grado di ricordare "il chi", "il cosa" e "il dove", ma hanno qualche problema con "il quando".

    Teste dure
    La ricercatrice ha mostrato a nove scimmie quattro barattoli diversi per forma e colore: uno conteneva yogurt e succo di mele, di cui gli animali sono golosi, uno del pepe rosso, mentre gli altri due erano vuoti. Ha esposto i primati ai contenitori a intervalli di tempo sempre più lunghi: 15 minuti, un'ora e poi quattro ore, cambiandone di volta in volta la posizione e il contentuto.
    Gli scienziati si aspettavano che gli scimpanzè, solitamente molto veloci nell'apprendere, modificassero il loro comportamento in funzione dell'evolversi della situazione, ma così non è stato. Gli animali ricordavano molto bene la disposizione e il contenuto dei barattoli come era stato presentato loro all'inizio del test e hanno continuato a tentare di servirsi da quelli che, qualche ora prima, contenevano il loro cibo preferito. Non sono stati quindi in grado di seguire l'evoluzione temporale degli avvenimenti.
    Secondo la Dekleva agli scimpanzè manca la memoria episodica, una memoria a lungo termine che permette di tenere traccia degli eventi della vita. «La memoria episodica è collegata alla capacità di pinificare il futuro ed è probablimente uno degli elementi che ha dato all'uomo il suo vantaggio evolutivo» spiega la scienziata.

    Memoria... da ghiandaia
    Ma la capacità di collocare nel tempo un ricordo non è esclusivamente umana: ce l'hanno anche alcuni uccelli.
    Lo ha scoperto Nicola Clayton, un ricercatore di Cambridge, in alcuni test sulle ghiandaie di macchia. I volatili hanno dimostrato di saper stimare il trascorrere del tempo in relazione allo stato di conservazione del loro cibo preferito.
    Alcuni ricercatori contestano però la validità di questi test: gli scimpanzè, a differenza delle ghiandaie, non sono soliti fare scorte di cibo e non hanno quindi interesse a tener traccia del passare delle ore in funzione dell'alimentazione. Sarebbe stato molto più interessante insegnare loro su quali piante trovare la frutta in diversi momenti della giornata.


    Edited by gheagabry1 - 17/1/2023, 20:53
     
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  13. gheagabry
     
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    La scimmia foglia d'argento

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    Il lutungs sono un gruppo di scimmie del Vecchio Mondo e portare l'interezza della Trachypithecus genere. La loro gamma è divisa in due parti: una parte è molto più di sud-est asiatico (India nord-est, sud della Cina, Borneo, Thailandia, Giava e Bali), l'altra parte è estremo sud dell'India e dello Sri Lanka. La maggior parte dell'India ha lutungs. La maggior parte delle specie in questo genere può essere definito come lutungs, come langurs, o come scimmie foglia.
    Il "lutung" nome deriva dalla lingua malese, ed è preferito da alcuni autori in quanto distingue il genere dal "vero" langurs del subcontinente indiano.
    Lutungs hanno una costruzione piuttosto sottile con una lunga coda. La colorazione pelo varia a seconda delle specie dal nero e grigio al giallo arancio. Molte specie hanno disegni della pelle e una superficie luminosa più bassa, i capelli sulla testa sono spesso paragonato a un cappuccio. Le loro armi sono molto brevi rispetto ai loro piedi e pollici sono anche un po 'più brevi. Le superfici interne delle mani e dei piedi sono senza peli in modo che la loro pelliccia non farsi prendere quando si raggiunge in rami. Questi animali raggiungono una lunghezza di 40 a 80 cm e un peso da 5 a 15 kg, con i maschi generalmente più grandi delle femmine. Un rigonfiamento sopra gli occhi e altri dettagli, soprattutto nella testa, lo differenziano dagli surilis.

    ritratto-del-cristatus-di-trachypithecus-della-scimmia-foglia-d-argento-113974586



    L'argenteo lutung (Trachypithecus cristatus), conosciuta anche come la scimmia foglia argento o il langur argenteo, è una scimmia del Vecchio Mondo. E 'arborea, vive in costiera, mangrovie, foreste fluviali e in Malesia, Sumatra e Borneo.
    E 'il tipo del suo gruppo di specie. Il lutung argenteo è una scimmia di medie dimensioni con una lunga coda non prensile. Ha grigio duro, pelo marrone scuro o nero, dando un aspetto uniforme argentata. A differenza di alcune specie affini, non ci sono segni più pallido sul viso o corpo, ad eccezione di una macchia di pelo biancastro sul ventre delle femmine. Una cresta di pelo corre lungo la parte superiore della testa, e il pelo sulle guance è lunga, spesso oscurando le orecchie. Le mani ei piedi sono glabri, con la pelle di colore scuro, e hanno pollici opponibili e dei piedi.
    Femmine gamma 46-51 centimetri (18-20 a) in testa-corpo di lunghezza, con un peso medio di 5,7 chilogrammi


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    Edited by gheagabry1 - 6/2/2020, 16:06
     
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    lo sapete che i gemelli sono rarissimi nel regno di scimmie!?
     
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  15. gheagabry
     
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    La NASICA

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    La nasica (Nasalis larvatus Wurmb, 1787) è un mammifero primate della famiglia dei Cercopithecidae. È l'unica specie del genere Nasalis.
    La caratteristica distintiva della specie è la grande appendice nasale pendula, particolarmente marcata negli individui adulti di sesso maschile nei quali, in età anziana, può raggiungere i diciassette centimetri. La esatta funzione di un naso così grande non è chiara: secondo alcuni funge da richiamo sessuale, per altri è un meccanismo di dispersione del calore. Si comporta come una cassa di risonanza, conferendo al verso della nasica la sua profonda intonazione nasale, simile a quella di un basso. Molto pronunciato è anche il ventre, piuttosto grasso, che possiede quattro scomparti ed è munito di una potente flora batterica capace di digerire la cellulosa ed annullare gli effetti nocivi di alcune tossine. La nasica è una specie arboricola che trascorre volentieri il suo tempo sulle cime più elevate dei giganteschi alberi che popolano la foresta vergine. Si nutre prevalentemente di foglie e frutta, anche quella meno matura. È stato calcolato che questa scimmia trascorre il 20% del proprio tempo a nutrirsi ed il 75% a riposarsi, mentre il tempo dedicato alla socializzazione... predilige il nuoto e i bagni di sole. La nasica sa tuffarsi e nuotare con grande abilità e ama l'acqua, in cui si diverte molto. Il grasso corporeo, accumulato principalmente nella zona del ventre, gli permette di restare a galla, mentre le dita degli arti inferiori presentano un accenno di palmatura. Per ridurre al minimo il rischio di essere predata, la nasica sceglie ogni notte un luogo differente dove riposare, prediligendo l'estremità dei rami che pendono sui fiumi; la scelta di simili giacigli è motivata dal fatto che, sentendo le vibrazioni causate dall'arrampicarsi di eventuali predatori, la nasica si sveglia in tempo per potersi tuffare direttamente in acqua e darsi alla fuga.
    Gli indonesiani la chiamano Monyet Belanda, ovvero Scimmie Olandesi, come forma di dileggio verso gli antichi colonizzatori olandesi, descritti come panciuti e dal naso molto pronunciato.


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    Edited by gheagabry1 - 6/2/2020, 16:09
     
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