IL CANE

..l'amico fedele...

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  1. gheagabry
     
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    ATTENZIONE

    Cioccolato: effetti negativi sugli animali

    La teobromina contenuta nel cioccolato è tossica per i cani, i cavalli, criceti ed altri animali che sono incapaci di metabolizzarla .

    Se un animale mangia del cioccolato in quantità consistente, la teobromina può permanere nel suo sangue fino a 20 ore, provocandogli disturbi che possono andare dalle convulsioni all'attacco cardiaco all'emorragia interna fino - nei casi peggiori - alla morte. Il primo trattamento, da eseguirsi entro due ore dall'ingestione, consiste nel provocare il vomito.

    È quindi necessario interpellare un veterinario.





    Curiosità sui cani!

    Il BASENJI è l'unico cane che non abbaia.

    I cani hanno 42 denti.

    Tutti i cani conosciuti hanno la lingua rosa, quella del CHOW CHOW è nera.

    Il 33% dei padroni ammette di parlare al telefono con il proprio cane.

    Tre cagne hanno partorito 23 cuccioli ciascuna. Si tratta delle cucciolate più numerose mai registrate.

    L'udito dei cani è molto più sviluppato del nostro. Sono in grado di sentire suoni ad altissima frequenza di cui noi neanche ci accorgiamo.

     
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  2. gheagabry
     
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    Oggi ho salvato un essere umano.


    I nostri sguardi si sono incontrati quando lei ha percorso il mio corridoio ed ha guardato nella gabbia.
    Ho percepito subito il suo bisogno e sapevo di doverla aiutare.
    Ho scodinzolato, non molto forte, perché non si spaventasse.
    Quando si è fermata alla mia gabbia, ho impedito che il suo sguardo andasse dietro di me, per non farle vedere il piccolo incidente che mi era capitato.
    Non volevo che venisse a sapere che oggi non mi avevano portato fuori.
    A volte le persone qui hanno così tanto da fare, e non volevo che avesse di loro una brutta impressione.
    Quando ha letto la scheda con la mia descrizione, ho sperato che il mio passato non la rattristasse.
    Io posso soltanto guardare avanti e vorrei essere importante e significare qualcosa per qualcuno.
    Si è piegata verso di me e mi ha mandato dei baci leggeri.
    Io ho premuto le spalle e la testa contro la rete, per poterla toccare.
    Mi ha accarezzato la nuca con la punta delle dita, così morbide e leggere, ha avuto subito bisogno di compagnia.
    Una lacrima è scesa sulla sua guancia ed io ho alzato la zampa, per assicurarle, che tutto sarebbe andato bene.
    Dopo poco la porta della mia gabbia si è aperta ed il suo sorriso mi ha così illuminato, che sono subito saltato fra le sue braccia.
    Le ho promesso che sarebbe sempre stata sicura con me.
    Le ho promesso che l'avrei sempre accompagnata.
    Le ho promesso che avrei fatto di tutto, per vedere sempre il suo sorriso smagliante ed un luccichio nei suoi occhi.
    Ho avuto la fortuna, che lei passasse dal mio corridoio.
    Là fuori ci sono molti altri essere umani, che ancora non hanno attraversato questi corridoi.
    Ancora così tanti, che devono essere salvati.
    Io ne ho potuto salvare almeno uno.






    Hovawart






    Le Origini

    L'Hovawart è un cane di antiche origini tedesche e secondo alcuni esperti discenderebbe dai molossoidi giunti in Europa con popolazioni nomadi barbare dell'Asia. La prima testimonianza scritta sull'Hovawart risale al 1230 nell'opera " Sachsenspiegel" di Eike Von Repgow. Nel 1473 l'Hovawart viene descritto da Musinger come un cane molto adatto alla guardia. Già nel Medio Evo l'Hovawart era utilizzato come guardiano della casa,delle mandrie e come compagno dell'uomo nella caccia al cinghiale. Il suo nome deriva proprio da un dialetto medioevale parlato nella zona del Wurttemberg in cui "Hova" significava "Corte" e "Watcher" "Guardiano".Verso la fine del XIX secolo l'Hovawart era quasi completamente estinto, ma grazie alla passione di un piccolo gruppo di cinofili tedeschi la razza venne completamente recuperata e nel 1936 ufficialmente riconosciuta dalla Fci (Federazione cinofila internazionale).



    L'Hovawart è un cane molto socievole, adora la compagnia dell'uomo e ama giocare con i membri della famiglia in cui vive: è particolarmente dolce e premuroso con i bambini. Come dice il nome, è un ottimo cane da guardia. Molto intelligente, apprende in fretta e questo gli permette di essere un grande "lavoratore". Non a caso l'Hovawart viene impiegato anche come cane da valanga, antidroga (ha un olfatto straordinario) e come guida per i non vedenti. E' un cane rustico, resistente alle intemperie (adora la pioggia e rotolarsi nella neve) e alle fatiche (nei paesi nordici viene usato per trainare le slitte)

     
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  3. gheagabry
     
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    Perché i cani sono addirittura migliori degli uomini:

    - I cani non si vergognano mai di dimostrare il loro affetto di fronte agli altri.
    - Sentono veramente la vostra mancanza, quando non ci siete.
    - Si sentono sinceramente in colpa quando vi fanno arrabbiare.
    - Perdono il pelo ma lo recuperano prontamente con la nuova stagione.
    - Non fanno finta di non essere gelosi.
    - Sono ansiosi di uscire con voi alla sera.
    - Mangiano qualsiasi cosa gli mettiate davanti, senza lamentarsi.
    - Corrono sempre a prendere e riportare quello che voi gli lanciate.
    - Stanno ad ascoltarvi a bocca aperta e con la lingua a penzoloni quando avete qualcosa da dire.
    - Se fanno pipì fuori, è per istinto e non per sbadataggine.
    - Ignorano completamente il gioco del calcio e le moviole.
    - Sono disposti a farsi addestrare.
    - Apprezzano qualsiasi regalo che comperiate per loro.
    - Sanno benissimo quando un "no" è un "no".
    - Se tentano di sbaciucchiarvi, è perché vi vogliono davvero bene.
     
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    I cani più amati. Le storie più belle


    “… E camminando con la brezza profumata che mi carezzava il viso provai la solita meraviglia ritrovandomi solo nell’immensa brughiera dove nulla si muoveva e le distese di fiori violacei e di erba verdissima arrivavano da lontano, fino a incontrare l’azzurro indistinto del cielo.
    Ma non ero veramente solo. C’era Sam, e tutta la differenza era lì.
    Era un beagle. Doveva avere circa due anni la prima volta che lo vidi, senza sapere allora che sarebbe stato il mio fedele compagno, il mio cane da viaggio, l’amico che mi sarebbe stato seduto accanto durante le ore solitarie al volante: sempre, fino alla fine della sua vita, che giunse quando aveva quattordici anni. Fu il primo di una serie di cani molto amati la cui compagnia ha dato calore e luce alla mia vita di lavoro.
    Sam mi adottò a prima vista. Era come se avesse letto il Manuale del Cane Fedele, perchè mi stava sempre vicino; le zampe sul cruscotto, intento a guardare attentamente attraverso il parabrezza durante i miei giri, la testa appoggiata sui miei piedi nel nostro soggiorno-letto, o trotterellando dietro di me ovunque mi spostassi. (…)
    La maggior parte dei cani è contenta di andare in macchina, ma per Sam era una passione che non si affievoliva mai, neanche di notte. Balzava sul sedile appena aprivo la portiera e questo gesto divenne talmente consueto nella mia vita che per molto tempo, dopo la sua morte, continuai a tenere aperto lo sportello soprappensiero, aspettando il suo arrivo. E ricordo ancora il dolore che provavo quando non sopraggiungeva.”

    “…Penso che i miei cani non me ne vorranno se dirò che nessuno mi ha regalato tanta gioia come Bodie… che ora è sdraiato accanto a me mentre scrivo. Dal momento in cui mi chinai per prenderlo in braccio e lui si arrotolò quasi a volersi toccare la coda col naso, mi sciolsi completamente di tenerezza. È stato un compagno meraviglioso, soprattutto da quando sono andato in pensione e ho più tempo per camminare.
    Ora è cresciuto e il suo pelo è più bianco che marrone; il che ha dei vantaggi perchè posso vederlo correre in mezzo alle felci autunnali. Quando era più giovane si confondeva con le foglie rossicce e talvolta l’unica prova della sua presenza erano gli acuti uggiolii che provenivano dal sottobosco, segno che stava inseguendo l’ennesimo coniglio… senza peraltro catturarlo, perchè non ci riusciva mai. Però aveva una passione sfrenata per la caccia e ogni volta tornava da me con la lingua penzoloni e lo sguardo che diceva: «Pazienza, domani è un altro giorno!»
    Ora è un po’ troppo anziano per cacciare i conigli, ma uggiola ancora dormendo, perciò sono certo che in sogno insiste nelle sue scorrerie.”
     
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  5. gheagabry
     
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    POSSIAMO VIVERE INSIEME

    L’orso ed i cani …





    Stuart Brown descrive le immagini sorprendenti scattate da Norbert Rosing che mostrano un orso polare allo stato libero venire verso dei cani da slitta al guinzaglio in una zona selvaggia della Baia di Hudson in Canada.






    Il fotografo era sicuro di stare per vedere la fine dei suoi cani quando l’orso polare sarebbe arrivato in contatto, ma …














    L’Orso Polare ritornò ogni notte, quella settimana, per giocare con i cani.



    Edited by gheagabry - 7/8/2010, 18:49
     
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    Storia di un cane..


    1 SETTIMANA
    Oggi è una settimana che sono nato!!!
    Che allegria ... Essere arrivato in questo mondo!!!
    1 MESE
    La mia mamma mi accudisce molto bene ...
    E' una madre esemplare ...
    2 MESI
    Oggi mi hanno separato dalla mia mamma ...
    Era molto inquieta e con i suoi occhi mi ha detto 'addio'
    con la speranza che la mia nuova 'famiglia umana'
    mi sappia accudire come lei ha fatto con me.
    4 MESI
    Cresco rapidamente, tutto richiama la mia attenzione ...
    Ci sono molti bambini in questa casa,
    che sono per me come dei 'fratellini'.
    Sono molto gentili con me,
    giochiamo insieme con una palla che mordo solo per gioco..
    5 MESI
    Oggi la mia padrona mi ha castigato,si è arrabbiata perché ho fatto pipì in casa...
    (Nessuno mi ha mai detto dove farla!!!)
    6 MESI
    Sono un cane felice.
    Ho il calore di un focolare, mi sento sicuro e protetto.
    Credo che la mia 'famiglia umana' mi ami molto !!!
    Quando loro sono a tavola invitano anche me
    e il cibo che mi danno lo sotterro nel cortile.
    12 MESI
    Oggi compio un anno, sono un cane adulto
    e i miei padroni dicono che sono cresciuto
    di più di quello che speravano.
    Devono essere molto orgogliosi di me !!!
    13MESI
    Oggi non mi sento molto bene...
    Non sono per niente in forma.
    Il mio 'fratellino' ha preso e tirato la palla
    e siccome nessuno può toccare i suoi giocattoli
    non vedo perché lui debba toccare il mio...
    Così gli sono andato alle spalle e l'ho morso!!!
    I miei denti sono forti e senza volerlo gli ho fatto male!!!
    Dopo questo spavento mi hanno preso
    e legato ad una catena che non mi permette nemmeno di muovermi...
    Mi hanno detto che sono un ingrato e mi devono tenere sotto osservazione...
    15 MESI
    Tutto è cambiato:
    ormai vivo prigioniero della catena nel cortile,
    mi sento molto solo...
    La mia 'famiglia umana' non mi vuole più.
    A volte si dimenticano che ho fame, sete
    e quando piove un tetto che mi ripari ...
    16 MESI
    Oggi mi hanno tolto la catena, che bello!!!
    Mi avranno perdonato?!?
    Sono tanto contento che salto dalla gioia.
    Vedo la macchina. Mi porteranno a passeggio con loro!?!
    Ecco! Saliamo sull'auto...
    Mah... Quanta strada!!!
    Ci siamo fermati... Mi hanno aperto la portiera...
    Finalmente posso correre felice!!!
    Però non capisco come mai abbiano richiuso la portiera e siano ripartiti...
    Speriamo che non si dimentichino di me!!!
    Comincio a correre dietro l'auto...
    Ma non si fermano!!!
    Ho capito ... MI HANNO ABBANDONATO!!!
    17 MESI
    Ho cercato, invano, la strada per tornare a casa,
    ma ormai sono convinto di averla persa!!!
    Sono stanco e ho fame...
    Alcune persone di buon cuore mi guardano con tristezza
    e mi danno qualcosa da mangiare.
    Li ringrazio dal profondo dell'anima ... Ma vorrei che mi adottassero ...
    Mi dicono solo 'povero cagnolino ... Ti devi essere perso' ..
    18 MESI
    L'altro giorno sono passato vicino ad una scuola,
    e ho visto tanti bambini ...
    Molti ragazzi, come i miei 'fratellini'.
    Mi sono avvicinato a loro
    e ridendo hanno cominciato a tirarmi delle pietre ...
    Una di quelle mi ha colpito l'occhio ...
    E da quel momento non ho più visto ...
    19 MESI
    Sembra quasi impossibile,
    ma quando ero un bel cane
    le persone avevano compassione di me...
    Ora che sono debole, con un aspetto poco raccomandabile,
    senza un occhio, le persone mi prendono a calci e mi lasciano nell'ombra...
    20 MESI
    Quasi non riesco più a muovermi.
    Ho attraversato una strada dove passavano delle auto,
    e una di queste mi ha investito;
    pensavo di essere in un posto sicuro
    e invece non posso dimenticare
    gli sguardi di soddisfazione dell'autista.
    Il dolore è terribile,
    le mie zampe posteriori non rispondono più
    e con difficoltà mi sono trascinato in uno spiazzo ...
    Sono già 10 giorni che vivo nascosto ai raggi del sole senza cibo ...
    Non riesco a muovermi,
    sono in un posto umido e
    mi sembra perfino che il mio pelo stia cadendo.
    I miei unici compagni sono freddo e pioggia ...
    Alcune persone mi passano vicino come se non mi vedessero ...
    Una forza strana mi fa aprire l'occhio,
    sento una voce dolce che mi fa reagire:
    'povero cagnolino, come sei ridotto' ...
    Vedo l'ombra di una signora accompagnata
    da un signore che indossa abiti bianchi
    e rivolgendosi alla signora dice
    ' sono spiacente signora, ma per questo cane
    non c'è rimedio, la cosa migliore è che smetta di soffrire '.
    Con gli occhi pieni di lacrime la signora gentile acconsente...
    Sentii solo il pungere dell'iniezione
    e ...
    MI ADDORMENTAI PER SEMPRE,
    PENSANDO A PERCHE' NACQUI,
    SE NESSUNO MI HA VOLUTO...
    NO ALL'ABBANDONO!

     
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  7. ZIALAILA
     
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    CITAZIONE (Lussy60 @ 29/5/2010, 18:15)
    Storia di un cane..


    1 SETTIMANA
    Oggi è una settimana che sono nato!!!
    Che allegria ... Essere arrivato in questo mondo!!!
    1 MESE
    La mia mamma mi accudisce molto bene ...
    E' una madre esemplare ...
    2 MESI
    Oggi mi hanno separato dalla mia mamma ...
    Era molto inquieta e con i suoi occhi mi ha detto 'addio'
    con la speranza che la mia nuova 'famiglia umana'
    mi sappia accudire come lei ha fatto con me.
    4 MESI
    Cresco rapidamente, tutto richiama la mia attenzione ...
    Ci sono molti bambini in questa casa,
    che sono per me come dei 'fratellini'.
    Sono molto gentili con me,
    giochiamo insieme con una palla che mordo solo per gioco..
    5 MESI
    Oggi la mia padrona mi ha castigato,si è arrabbiata perché ho fatto pipì in casa...
    (Nessuno mi ha mai detto dove farla!!!)
    6 MESI
    Sono un cane felice.
    Ho il calore di un focolare, mi sento sicuro e protetto.
    Credo che la mia 'famiglia umana' mi ami molto !!!
    Quando loro sono a tavola invitano anche me
    e il cibo che mi danno lo sotterro nel cortile.
    12 MESI
    Oggi compio un anno, sono un cane adulto
    e i miei padroni dicono che sono cresciuto
    di più di quello che speravano.
    Devono essere molto orgogliosi di me !!!
    13MESI
    Oggi non mi sento molto bene...
    Non sono per niente in forma.
    Il mio 'fratellino' ha preso e tirato la palla
    e siccome nessuno può toccare i suoi giocattoli
    non vedo perché lui debba toccare il mio...
    Così gli sono andato alle spalle e l'ho morso!!!
    I miei denti sono forti e senza volerlo gli ho fatto male!!!
    Dopo questo spavento mi hanno preso
    e legato ad una catena che non mi permette nemmeno di muovermi...
    Mi hanno detto che sono un ingrato e mi devono tenere sotto osservazione...
    15 MESI
    Tutto è cambiato:
    ormai vivo prigioniero della catena nel cortile,
    mi sento molto solo...
    La mia 'famiglia umana' non mi vuole più.
    A volte si dimenticano che ho fame, sete
    e quando piove un tetto che mi ripari ...
    16 MESI
    Oggi mi hanno tolto la catena, che bello!!!
    Mi avranno perdonato?!?
    Sono tanto contento che salto dalla gioia.
    Vedo la macchina. Mi porteranno a passeggio con loro!?!
    Ecco! Saliamo sull'auto...
    Mah... Quanta strada!!!
    Ci siamo fermati... Mi hanno aperto la portiera...
    Finalmente posso correre felice!!!
    Però non capisco come mai abbiano richiuso la portiera e siano ripartiti...
    Speriamo che non si dimentichino di me!!!
    Comincio a correre dietro l'auto...
    Ma non si fermano!!!
    Ho capito ... MI HANNO ABBANDONATO!!!
    17 MESI
    Ho cercato, invano, la strada per tornare a casa,
    ma ormai sono convinto di averla persa!!!
    Sono stanco e ho fame...
    Alcune persone di buon cuore mi guardano con tristezza
    e mi danno qualcosa da mangiare.
    Li ringrazio dal profondo dell'anima ... Ma vorrei che mi adottassero ...
    Mi dicono solo 'povero cagnolino ... Ti devi essere perso' ..
    18 MESI
    L'altro giorno sono passato vicino ad una scuola,
    e ho visto tanti bambini ...
    Molti ragazzi, come i miei 'fratellini'.
    Mi sono avvicinato a loro
    e ridendo hanno cominciato a tirarmi delle pietre ...
    Una di quelle mi ha colpito l'occhio ...
    E da quel momento non ho più visto ...
    19 MESI
    Sembra quasi impossibile,
    ma quando ero un bel cane
    le persone avevano compassione di me...
    Ora che sono debole, con un aspetto poco raccomandabile,
    senza un occhio, le persone mi prendono a calci e mi lasciano nell'ombra...
    20 MESI
    Quasi non riesco più a muovermi.
    Ho attraversato una strada dove passavano delle auto,
    e una di queste mi ha investito;
    pensavo di essere in un posto sicuro
    e invece non posso dimenticare
    gli sguardi di soddisfazione dell'autista.
    Il dolore è terribile,
    le mie zampe posteriori non rispondono più
    e con difficoltà mi sono trascinato in uno spiazzo ...
    Sono già 10 giorni che vivo nascosto ai raggi del sole senza cibo ...
    Non riesco a muovermi,
    sono in un posto umido e
    mi sembra perfino che il mio pelo stia cadendo.
    I miei unici compagni sono freddo e pioggia ...
    Alcune persone mi passano vicino come se non mi vedessero ...
    Una forza strana mi fa aprire l'occhio,
    sento una voce dolce che mi fa reagire:
    'povero cagnolino, come sei ridotto' ...
    Vedo l'ombra di una signora accompagnata
    da un signore che indossa abiti bianchi
    e rivolgendosi alla signora dice
    ' sono spiacente signora, ma per questo cane
    non c'è rimedio, la cosa migliore è che smetta di soffrire '.
    Con gli occhi pieni di lacrime la signora gentile acconsente...
    Sentii solo il pungere dell'iniezione
    e ...
    MI ADDORMENTAI PER SEMPRE,
    PENSANDO A PERCHE' NACQUI,
    SE NESSUNO MI HA VOLUTO...
    NO ALL'ABBANDONO!

    E' MOLTO TRISTE ..... MA FA RIFLETTERE SU .. QUANTA CRUDELTA' POSSONO AVERE GLI ...... UMANI
     
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  8. gheagabry
     
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    MITOLOGIA

    ::. Il guardiano della soglia .::




    ::. Anubi .::Anubi è il dio egizio dalla forma di canide, generalmente identificato con uno sciacallo. È spesso raffigurato mentre si stende su un cofano che rappresenta i segreti della mummificazione, cui il dio presiede. Dal Nuovo Regno (1543-1069 a.C.), egli è anche effigiato con un corpo umano e la testa di cane o di sciacallo di colore nero. In tale veste, Anubi è imbalsamatore e guida del defunto nell’oltremondo. Il suo ruolo di guardiano della necropoli, che lo accomuna ad un altro dio canide, Chontamenti, il cui nome significa “Colui che è capo della necropoli”, deriva, secondo gli egittologi, dall’osservazione di cani selvatici e di sciacalli che, aggirandosi attorno ai luoghi di sepoltura, sembravano vegliarne i confini. Questi canidi colpirono senza dubbio i primi abitanti della fertile valle del Nilo, anche per la loro figura allungata non priva di una certa eleganza, per il mantello folto e di un giallo che quasi si confonde con il paesaggio circostante.

    Figlio in origine della dea Hesat dalla testa di vacca o, in tradizioni più recenti, di Osiride e di Iside, oppure di Nefti, Anubi fu il più antico sovrano dell’oltretomba, prima di essere sostituito da Osiride, come testimoniano i Testi delle piramidi. Il dio mantenne sempre l’ufficio di pesare il cuore del trapassato su un piatto della bilancia, nel rito della psicostasia, mentre sull’altro piatto era collocata una piuma, che simboleggiava la verità di Maat, la dea della giustizia.

    Anubi fu il nume locale del XVII nomo, ossia distretto, del Medio Egitto, il cui capoluogo fu denominato in età ellenistica (dal 332 a.C.) Cinopoli, “città dei cani”, e fu paragonato dai Greci a Hérmes psychòpompos, “Hérmes che conduce le anime nell’Ade”.

    L’interpretazione corrente del mito e delle credenze arcaiche vede nelle sembianze antropozoomorfe di Anubi e di molte altre divinità, una radice totemica della religione egizia. Tale spiegazione, per quanto plausibile, lascia qualcosa di non spiegato, di irrisolto: infatti sono strani e talora mostruosi questi ibridi tra dèi, dalle fattezze umane, ed animali. Ci sembra quasi di essere al cospetto di monstra che sono il risultato di folli esperimenti genetici o, per lo meno, di fronte alle invenzioni bizzarre ed immaginose di un pittore surrealista.

    Se proviamo, per un istante, ad immedesimarci nell’atmosfera arcana, ieratica e silenziosa dei riti egizi, se proviamo ad immaginare i sacerdoti che, durante l’imbalsamazione del corpo, portano sul volto una maschera di terracotta dall’aspetto di sciacallo, un brivido ci corre lungo la schiena, un brivido di orrore e di stupore, perché la civiltà egizia non ha rivelato tutti i suoi segreti e custodisce quelli più profondi (pericolosi?), in camere sotterranee, quasi inaccessibili, come suggerì il profeta dormiente Edgar Cayce.

    Se un giorno qualcuno entrerà in questi tenebrosi luoghi ipogei, sepolti dalla sabbia del deserto e dall’oblio dei millenni trascorsi, forse sulla soglia vedrà ad aspettarlo il dio Anubi, a guardia di un’altra realtà. Anubi terrifico, con gli occhi dall’iride giallo-scura, in cui si riflette, però, un bagliore celeste, sarà lì come custode di un’altra dimensione. Il solitario, intrepido esploratore scoprirà che l’oltretomba non è come ce l’hanno descritto generazioni di storici e di archeologi.

    In fondo, qual è l’esatta traduzione del titolo Libro dei morti? Libro dell’uscita verso la luce.
     
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  9. gheagabry
     
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    IL BULLDOG

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    Sebbene questa razza è stata utilizzata per scopi illegali come i combattimenti clandestini, al giorno d’oggi è solo un animale da compagnia. Il Bulldog può sembrare pericoloso per le sue dimensioni massicce (anche se non diventa un animale “alto”), ma in realtà ha un carattere mansueto e tranquillo.

    Per chi volesse tenerlo in casa, è da sottolineare la sua indole giocherellona soprattutto con i bambini, ma attenzione all’educazione perché se provocato può causare danni anche gravi.

    Il Bulldog è una razza canina inglese molto delicata, soprattutto per problemi inerenti al caldo. Essendo un brachicefalo, cioè avendo il cranio sviluppato in larghezza e non in lunghezza, soffre particolarmente negli ambienti caldi. Evitate dunque di portarlo in una macchina particolarmente surriscaldata perché i colpi di calore possono costargli la vita!

    Per porre rimedio all’afa estiva nel caso in cui il vostro amico a 4 zampe fosse stato esposto eccessivamente al sole, rinfrescate con acqua fresca la pancia, le zampe, il muso e soprattutto i testicoli degli esemplari maschi.

    L’aspettativa do vita di un Bulldog è di circa 10 anni e nonostante la “stazza” con un allenamento quotidiano può rivelarsi un cane




    [color=purple]<i><b>Gli antenati dell’attuale taurino, tanto bonaccione, dovettero lottare durante i secoli per la loro conservazione e per far valere i loro diritti di combattenti; i loro avversari, orsi adulti o massicci tori, non ebbero mai pace a causa di questo accanito quadrupede. Il cane nazionale inglese ebbe gli stessi compiti di quelli imposti ai gladiatori dell’antica Roma, che consisteva nel solleticare i nervi dei cortigiani reali e principeschi dell’epoca. Solo nel 19° secolo le leggi vietarono i combattimenti cruenti ed oggi il taurino è divenuto un grande amico dell’uomo, dolce ed affezionato. La sua statura piuttosto tozza, massiccia e rigurgitante di forza, fa supporre che ancor oggi sia un combattente senza paura. La sua pacata tranquillità ed il suo comportamento educato in stato di calma così come il suo modo impetuoso di attaccare in caso di emergenza, sono le tipiche caratteristiche della sua razza.

    CARATTERE E UTILITA’: tranquillo, coraggioso, molto affezionato al padrone, vero compagno dell’uomo e dolce coi bambini, in caso di necessità è un eccellente cane da difesa.

    PELO E COLORE: Pelame chiuso, corto e fino. Dalla testa alla coda è liscio striato e mai ruvido. Il manto è chiaro e puro, bianco, rossastro giallo pallido e striato, monocolore o bianco con tutte le variazioni. Invece il pelame nero e bianco a grandi chiazze o il nero sfuocato, disqualificano il cane.
    TIPO E STATURA: Cane tozzo e tarchiato, di pelle molto spessa, con avancorpo largo e massiccio. La parte facciale è corta, il muso è camuso e rivolto all’insù. Il corpo è corto, il petto è profondo, la gabbia toracica assai bombeggiante. La muscolatura è spessa e robusta. Le gambe sono alte e piuttosto esili in confronto alle estremità anteriori che sono assai corte. Il torso è bombeggiante fino alle reni, dove ricade sensibilmente verso la coda. Ne risulta il così detto corpo di carpa che è un segno tipico della razza. La coda fissata bassa è portata gaiamente. La statura è di circa 40 centimetri.




    Bassethound





    Ben poco si sa di questa razza che dovrebbe risalire già ad alcuni secoli fa. E’ solo noto che il Basset è d’origine francese ed in Francia è ancor oggi allevato in tutte le sue varianti. Fu Lord Gallway che nel 1866 importò in Inghilterra alcuni di questi cani e solo vent’anni dopo la razza fu riconosciuta ufficialmente dal Kennel Club. La Gran Bretagna e l’America si votarono in modo particolare all’allevamento del basset e gli sforzi fatti furono coronati da un successo tangibile, dando vita a diverse varietà e a diversi colori. Questo cane si è fatti molti amici, che sono incantati della personalità di questo quadrupede originale, di questo diavoletto dalle gambe corte. Il cacciatore, lo stima e lo apprezza molto per le sue spiccate doti per la caccia e la famiglia lo ama per suo carattere burlesco e gentile.

    CARATTERE E UTILITA’: Affezionato, sentimentale e pieno di personalità. Per il suo eccellente lavoro di fiuto e per la sua gran passione per la caccia è predestinato ad essere il compagno più adatto per il cacciatore moderno. Quel poco che richiede per il suo mantenimento e per la cura gli vale l’affetto dell’intera famiglia.

    PELO E COLORE: Il pelame è tenero, corto, spesso ma non troppo fino. Si preferisce il manto nero-bianco-bruno o quello chiaro e bianco ma qualsiasi altro colore è riconosciuto e ammesso.

    TIPO E STATURA: Levriere allungato, basso, a pelo corto. Orecchi e coda lunghi. La testa è convessa, di media larghezza, piuttosto secca nel suo insieme, con epifisi occipitale assai marcata. Il muso è di media lunghezza, assai largo. La canna nasale è pronunciata senz’essere però esagerata. L’occhio è bruno o bruno scuro ed ha un’espressione tranquilla ma contemporaneamente seria. Il rosso della palpebra inferiore, che è un po’ ricadente, può essere visibile. Gli orecchi, assai allungati, sono fissati in basso. Il collo è muscoloso, assai lungo, con poca bargia. Il corpo allungato comprende una parte dorsale lunga e ben sostenuta. Quella renale è leggermente rialzata; il petto è largo e rotondo. Le estremità anteriori sono corte, forti, ritorte verso l’esterno ma non sono comunque a sghimbescio.
    La statura varia da 33 a 38 centimetri.


     
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  10. gheagabry
     
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  11. gheagabry
     
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    Affronta qualunque cosa stressante

    come farebbe un cane:
    se non puoi mangiarla o giocarci....e passa oltre




     
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  12. gheagabry
     
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    Il mio cane ha molti segreti.
    E me li rivela quando dorme.

    Di solito si parla dei propri cani quando sono morti.
    Gli scrittori scrivono dei propri cani quando sono morti.
    I grandi scrittori scrivono pagine straordinarie sui propri cani, quando sono morti.
    Memorabili quelle che John Fante ha scritto del suo bull terrier Rocco, nel romanzo breve "Al mio cane stupido".
    lo invece voglio parlare del mio cane mentre è ancora vivo.

    Si chiama Dylan. E'un bastardo di fox terrier, ma è molto bellino, tanto che al concorso di bellezza per cani bastardi, due anni fa, non lo volevano accettare. Questo è di razza, mi dissero, non faccia il furbo. Gliela giuro, risposi, è bastardo: non sarei così pezzente da iscriverlo a un concorso per cani bastardi, se fosse di razza.
    Allora lo accettarono, e Dylan arrivò secondo e vinse una coppa. Ormai ha dieci anni, ma non li dimostra: corre velocissimo, salta come un grillo tutte le volte che lo porto fuori, ma non ha problemi a starsene ore e ore accucciato sotto la scrivania, quando scrivo.
    Ama la vita in un modo pazzesco: ogni forma di vita, dai moscerini agli elefanti.
    Per contro, è totalmente indifferente alle cose inanimate: quando guardiamo la televisione lui si siede davanti al divano, dà le spalle alla tv e guarda noi.
    Anche quando trasmettono immagini di cani, di cani che corrono, mordono, abbaiano, Dylan sa benissimo che quelli non sono cani, e se ne disinteressa. E' molto istruttivo. questo suo punto di vista. Ma la cosa più bella di Dylan è che sogna.
    Tutte le notti. dopo che si è addormentato, passata un'ora o poco più comincia a mugolare nel sonno, ad agitarsi, a smaniare. Cosa sognerà? Bistecche succulente? Cagnette? Mani che gli grattano la pancia? Lupi che lo rincorrono? E dinnanzi a questo mistero, penso che malgrado l'amore che gli porto, io lo sottovaluto. Si, nella sua vita vigile si sforza di essere umile. di poco ingombro, ma se quando dorme sogna, vuoi dire che possiede anche lui un inconscio, dove stagnano i ricordi. le frustrazioni, i sentimenti, le emozioni e vuoi dire che nel sonno tutta questa roba si combina liberamente, turbandolo, come succede a noi.
    È un grande cane, il mio amato Dylan, altroché.
    Ed è vivo.

    Sandro veronesi


     
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    Storie di cani: Il patto dei labrador di Matt Haig

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    La narrazione dal punto di vista di un cane è tornata di moda in questi anni ed ha conquistato un folto pubblico. Se siete anche voi tra gli estimatori del genere, non potete perdervi Il patto dei labrador di Matt Haig. La storia: Prince è un labrador che vive con gli inglesi Hunter ed ha una filosofia di vita tutta sua. Custode dei segreti di famiglia e attento osservatore delle dinamiche della coppia, Prince si accorge ben presto che qualcosa non va: il suo padrone corre il rischio di rovinare il matrimonio perché incontra un’altra donna al parco, con la classica passeggiata da rimorchio.

    Decide allora di intervenire e cercare di risolvere quei problemi in cui gli umani si vanno ad impelagare, ma per farlo dovrà infrangere, con serie conseguenze, Il patto dei labrador. Dilaniato da scrupoli di coscienza e riflessioni sul senso della fedeltà e del dovere, Prince ci porterà a riflettere anche sul perché delle scelte umane e sull’importanza della riflessione etica. Non temete, però, il romanzo è leggero e scorrevole e mentre ci porta a conoscere il meraviglioso mondo dei labrador ci dirà anche qualcosa su noi stessi.

    La citazione: Ai cani piace parlare. Parliamo tutto il tempo, senza smettere mai. Tra di noi, con gli umani, a noi stessi. Parla, parla, parla. Naturalmente, non parliamo come gli umani. Per dire le cose non apriamo la bocca come fanno loro. Non possiamo. E ne vediamo le conseguenze. Conosciamo le parole, capiamo tutto, abbiamo una nostra lingua, ma la nostra lingua non prevede interruzioni e non si ferma quando decidiamo di chiudere le mascelle. Ogni volta che fiutiamo, abbaiamo, strofiniamo il muso in mezzo a due zampe posteriori, ogni volta che diamo una spruzzatina a un lampione, diciamo quello che pensiamo.Quindi se volete conoscere la verità, chiedete a un cane.




     
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  14. gheagabry
     
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    Quando Eduardo parlava col cane

    Una volta scoprii Eduardo De Filippo che parlava con un cane. Eravamo a Bari, davanti al Teatro Piccinni. Con discrezione ascoltai. Sembrava un colloquio amichevole e abituale. L'uomo parlava a bassa voce, fitto fitto.
    Il cane ascoltava compreso, scodinzolando. Eduardo chiedeva al cane, un bellissimo esemplare multirazziale, pezzato, con uno sguardo dolcissimo, "A chi sei cane?". Pensai di non aver capito e drizzai le orecchie, come, del resto, fece anche la bestiola. Eduardo chiese ancora: "Ne', si può sapere a chi sei cane?". Il cane rispose con un guaito che era un lamento come per dire: "Caro Maestro, purtroppo non sono cane a nessuno. Mi piacerebbe molto essere cane a qualcuno ma, evidentemente, sono figlio di un Dio minore e, quindi, non sono cane a nessuno". Eduardo capì, lo accarezzò sconsolato come per dirgli che avrebbe voluto che potesse diventargli cane, ma che non poteva, che non doveva e che la sua vita e il suo lavoro glielo impedivano.
    Si allontanò meditabondo verso l'ingresso del palcoscenico e io lo accompagnai, consapevole che quel cane ci avrebbe seguito con lo sguardo triste di chi non è cane a nessuno. Eduardo non parlava e io non mi azzardavo a rompere la sua magistrale pausa di silenzio, poi mi disse: "Quando si nasce cane è meglio nascere cane <a qualcuno>. Solo allora compresi il mirabile dativo di possesso, con il quale sanciva il rapporto strano e bellissimo tra questo umile amico dell'uomo e l'uomo quando l'uomo è onesto. Un rapporto che migliora entrambi i contraenti. Forse perché uno è una bestia.
    Michele Mirabella







    Soffermatevi a scrutare lo sguardo di un cane, di un gatto, di un qualsiasi altro animale, provate a leggere nei suoi occhi e riflettete.
    Esprimono amore, tenerezza, solitudine, intelligenza.
    Non siate insensibili, se voi distogliete il vostro sguardo, sappiate che non uscirete comunque mai dalla loro mente.






     
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  15. gheagabry
     
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    Roma, 22 lug. (Apcom) - Portare il cane nella stiva di un aereo è rischioso. Perciò, prima di partire per le vacanze portando in volo con sé l’amico a quattro zampe, occorre prendere delle precauzioni. E’ l’avvertimento lanciato dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini. “Io personalmente - ha spiegato - dopo alcune situazioni rischiose in cui mi sono trovata nonostante tutte le raccomandazioni e le attenzioni, non porto più il mio cane che, con la gabbia, pesa più di 10 chilogrammi, in aereo. Perché lo considero un fattore di rischio. Nel mio caso scaricando avevano aperto la gabbia e sono andata in cerca del cane per tutta la pista”. La maggior parte delle compagnie consentono il trasporto del cane in cabina soltanto all’interno di una gabbia e al di sotto dei dieci chilogrammi (gabbia inclusa). Il che praticamente restringe il campo solo ai quattro zampe di piccola taglia, come i chihuahua o i bassotti. Per tutti gli altri l’unico trasporto ammesso è quello in stiva.

    “Vorrei fare - ha continuato Martini - un appello: se dovete portare il cane in aereo, attenzione a valutare tutti gli aspetti tecnici. Controllate che ci sia la garanzia della pressurizzazione, e valutate bene le condizioni cliniche dell’animale prima del trasporto, perché il trasporto in aereo è comunque sempre traumatico. Il cane deve essere in ottima salute e possibilmente gli va somministrato un lieve sedativo prima della partenza, in modo che l’animale si rilassi”.

    (Fonte: Virgilio notizie)
     
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