IL CANE

..l'amico fedele...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    10 Alimenti fatali per il vostro cane

    aliment-mortels-chien

    Talvolta si pensa che per far piacere al nostro cane bisogna condividere con lui il nostro cibo.

    Tuttavia, questo atteggiamento può risultare disastroso ed avere delle conseguenze fatali per i nostri compagni animali se non conoscete gli alimenti che potrebbero intossicarli, e persino ucciderli.

    1- Il cioccolato

    Il cioccolato contiene la teobromina, un composto che l’uomo digerisce perfettamente. Invece non è assolutamente il caso del cane, il cui organismo fatica ad eliminare questo composto, e in determinate dosi ingerire cioccolato può quindi essergli fatale.

    2- Le cipolle

    I composti solforati contenuti nella cipolla sono tossici per il sangue dei cani poichè distruggono i globuli rossi e fermano il trasporto di ossigeno nel sangue. In tal modo, l’assorbimento di cipolle in grande quantità o a ripetizione può rivelarsi estremamente tossico per il vostro amico a quattro zampe.

    3- Gli avocado

    [IMG]Pixabay Pixabay[/IMG]
    Anche se la ragione ci è sconosciuta, l’avocado è nocivo per i cani. Ingerire avocado potrebbe causare un accumolo di liquidi all’interno dei polmoni e della cassa toracica, che potrebbe essere fatale per i cani. Inoltre, l’alto valore grasso dell’avocado è pericoloso per il sistema digerente.

    4- Il sale

    Il sale ingerito in grandi quantità può provocare una disidratazione per il cane, la dose tossica è di circa 4 grammi per chilo di peso dell’animale. Assumere grandi quantità di sale può quindi provocare una reazione di richiamo dell’acqua nell’organismo che porta il cane ad urinare molto e da qui la disidratazione.

    5- La caffeina

    Noi la consumiamo regolarmente per stimolarci. La caffeina reagisce anche nell’organismo del cane ma in maniera amplificata, provocando palpitazioni e vomito. Assolutamente da bandire.

    6- L’alcol

    Qualche goccia di alcol è sufficiente per che un cane si senta disorientato e si faccia male urtando qualcosa. In dosi massicce un cane reagisce come l’uomo, perdendo conoscenza ed entrando in coma etilico.

    7- Gli alimenti scaduti

    Se buttate qualcosa perchè mangiandola vi farebbe male, è lo stesso per il vostro cane che corre gli stessi identici vostri rischi. Non dategli mai i resti di cibo avariato con il pretesto che lui li digerirà meglio.

    8- Il lattosio
    aliment-mortels-chien-lactose-300x200
    Anche se consumano il latte materno alla nascita, i cani, crescendo diventano intolleranti al lattosio. Infatti, non riescono a digerire questo succo contenuto nel latte, e se proprio volete dargliene un po’ è meglio del latte senza lattosio.

    9- Gli ossi

    Attenzione a dare al vostro cane ossi senza criterio. Alcuni, come quelli di volatili o coniglio sono da escludere perchè potrebbero danneggiare lo stomaco del cane perforandolo. Anche le ossa cotte vanno proibite, perchè sono molto pericolose per il cane in quanto potrebbero perforare le pareti dello stomaco. Comprate quindi degli ossi speciali adatti ai cani.

    10- La noce di macadamia

    Favorisce l’innalzamento della temperatura corporea del cane ed anche del battito cardiaco, cosa che potrebbe condurre a tremori ed affaticamento. Da evitare quindi.

    fonte:http://www.lacasafacile.com

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Il cane vestito da Mocio ha vinto Halloween

    cane-mocio-halloween-680x366

    Impossibile non pensare al mocio quando guardiamo il Puli ungherese, ecco perché questo travestimento ha vinto tutto

    Dai che almeno una volta l’abbiamo pensato tutti: il Puli ungherese, la razza canina che fa sembrare l’animale un rasta adoratore del reggae, in realtà sembra un mocio che ha preso vita, e allora perché non sfruttare questa sua naturale caratteristica per un travestimento che vince ogni parata in maschera?
    Deve aver pensato questo la padrona adottiva di Keki, il Puli nero che ha semplicemente adagiato dentro un secchio di quelli per il mocio e grazie a un’illusione ottica elementare, ha lasciato che le sue treccine tracimassero per creare l’effetto perfetto.

    dog-halloween-costume-mop-2-680x781

    Le treccine escono fuori dal secchio giallo e lui diventa ciò che la natura ha sempre voluto fosse: un mocio vivente. Chiaramente Keki non è stato in alcun modo maltrattato, anzi, se l’è goduta a fare un giro gratis alla parata MainStrasse Paw-Rade, in cui ogni anno a Covington, Kentucky sfilano gli animali in costume prima di Halloween.

    Com’è logico che sia, Keki ha vinto un premio e noi lodiamo il suo coraggio e la sua autoironia. Per saperne di più su questa razza canina così speciale, guardate il video qui sotto.



    fonte:https://www.dailybest.it/

     
    Top
    .
  3. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .

    Uomini e cani, un amore scoppiato a prima vista



    LA SCINTILLA è scoccata al primo colpo. E non si è spenta mai. Uomini e cani si sono incontrati tra 20 e 40mila anni fa, in Europa. Fra quel primo branco di lupi addomesticato

    L’evoluzione ha proceduto con continuità, senza tradimenti o turbolenti addii. Questo filo rosso che accompagna uomini e cani è stato ricostruito oggi da un gruppo di genetisti tedeschi e americani, che pubblicano il loro studio su Nature Communications. “I nostri dati mostrano che tutti i cani moderni che oggi abitano il mondo sono stati addomesticati a partire da un’unica popolazione di lupi” spiega Krishna Veeramah dell’università di Stony Brook a New York, coordinatrice della ricerca.

    La conclusione non era scontata. La ricostruzione della storia dei gatti suggerisce ad esempio una domesticazione meno lineare, avvenuta in più tappe. Lo studio del Dna dei cani aveva suggerito in passato anche ipotesi diverse: prima che l’incontro con l’uomo fosse avvenuto 15mila anni fa in Europa, poi che forse l’amicizia fosse nata in Asia 12.500 anni fa. Una terza tesi, pubblicata su Science l’anno scorso, sosteneva invece che la domesticazione fosse avvenuta due volte, una in Europa e una in Asia, in epoche leggermente diverse e partendo da due diversi branchi di lupi.

    La ricerca di New York, dell’università del Michigan e di quella di Bamberg in Germania smonta soprattutto quest’ultima ricostruzione e porta più indietro nel tempo l’epoca dell’abbraccio fra uomini e cani. Veeramah e i suoi colleghi hanno sequenziato l’intero Dna di tre resti ossei ritrovati fra Germania e Irlanda, fra cui un teschio quasi intero e un campione ritrovato accanto alle sepolture di una comunità di agricoltori. I tre animali erano vissuto 7mila, 4.800 e 4.700 anni fa, in un’epoca in cui gli uomini stavano diventando coltivatori sedentari. Il loro genoma è stato confrontato con quello di oltre 5mila esemplari moderni per tracciare un albero genealogico il più completo possibile.



    “Non sappiamo con esattezza dove l’addomesticamento sia avvenuto” ha spiegato Veeramah. “L’ipotesi più verosimile è che alcuni lupi, gli esemplari meno aggressivi, si siano progressivamente avvicinati a dei gruppi di cacciatori e raccoglitori, nutrendosi dei loro scarti. Il processo di avvicinamento di questi animali, carnivori e potenzialmente pericolosi, è probabilmente stato lungo e difficile. Ma di certo 7mila anni fa i cani domestici erano un po’ ovunque, attorno ai villaggi”. Presumibilmente, 20mila anni fa, questa specie si divise in due ceppi, uno asiatico e uno europeo. Questo spiegherebbe le differenze genetiche che hanno spinto alcuni genetisti a ipotizzare il doppio addomesticamento.

    Dall’analisi del Dna è facile, per i ricercatori, anche capire se ci si trova di fronte a un esemplare di cane domestico o selvatico. Una delle caratteristiche più evidenti degli amici dell'uomoè la presenza di un gene che favorisce la digestione degli amidi: segno di un animale abituato a convivere con popolazioni di agricoltori. Più recentemente sono anche stati individuati dei frammenti di Dna relativi ai comportamenti amichevoli e alle interazioni sociali con la nostra specie.




    www.repubblica.it
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    7 comportamenti canini al limite dell'umano


    shutterstock_66509146.1500x1000

    Decine di migliaia di anni di vita condivisa hanno portato i cani a sviluppare comportamenti che ricordano da vicino quelli umani. Il concetto di intelligenza animale è complesso - e non in tutte le prove quella canina è più accentuata - ma il miglior amico dell'uomo si è specializzato nella materia "sapiens", e in questo rimane imbattuto. Ecco alcuni tratti sorprendentemente umani, e non affatto scontati, del suo carattere, dimostrati in altrettanti esperimenti. Il cane e l'uomo: amici da 40 mila anni|


    shutterstock_549983473.1500x1000

    SONO CAPACI DI SOTTERFUGI. Soprattutto quando c'è di mezzo una salsiccia: dietro a quegli occhioni devoti c'è una capacità di manipolarci per ottenere gustosi spuntini che pensavamo forse tipica dei felini. Un recente esperimento dell'Università di Zurigo ha dimostrato che Fido è capace di indirizzare un umano che crede egoista (e poco disposto a nutrirlo) verso una finta ricompensa pur di assicurarsi di ricevere una leccornia da chi ritiene più generoso - il padrone, di solito. La biologa che l'ha condotto ne aveva avuto sentore dopo aver visto un cane distrarne un altro verso un presunto punto di interesse, per sottrargli la cuccia.

    shutterstock_439678753.1500x1000

    È UN GIUDICE MORALE INDEFESSO. In particolare con chi non si dimostra leale con il suo padrone, al quale lo lega una fedeltà assoluta. I cani, come le scimmie cappuccine e i bambini a partire da un anno di vita, giudicano gli umani in base a come si comportano con gli altri, e sanno distinguere chi ha comportamenti antisociali. Durante uno studio condotto in Giappone si sono rifiutati di accettare cibo dalle mani di chi era stato sleale con i loro amici bipedi. Una caratteristica non scontata: i cani saprebbero agire anche non nel proprio diretto interesse, al contrario degli scimpanzé che pure tanto ci somigliano


    shutterstock_222732544.1500x1000

    SONO TIPI GELOSI (E NON FANNO NULLA PER NASCONDERLO). Se si sente messo da parte, il migliore amico dell'uomo inscena una protesta clamorosa. Nel 2008, i ricercatori dell'Università di Vienna hanno insegnato ad alcuni cani a tendere la zampa a comando, a prescindere dalla proposta di una ricompensa. I quadrupedi hanno preso a farlo sempre, ma quando si sono accorti che altri cani - e non loro - venivano invece ricompensati, hanno smesso di allungare l'arto, come in una scenata di gelosia.


    shutterstock_510369223.1500x1000

    SONO PORTATI A IMPARARE LE LINGUE. Nel 2010 un border collie di nome Chaser è riuscito ad apprendere i nomi di 1022 oggetti, che ha saputo riconoscere e riportare ai ricercatori del Wofford College di Spartanburg (Carolina del Sud), nonché classificare per macrogruppi. Gli umani raggiungono questa capacità linguistica attorno ai 3 anni di età: i cani potrebbero averla evoluta per vivere meglio al nostro fianco.


    shutterstock_276342425.1500x1000

    CAPISCONO LE INTENZIONI DEI LORO SIMILI. Quando vede un altro cane compiere un'azione, Fido non si limita a copiarlo pedissequamente, ma sembra afferrare le motivazioni del compare e adattare il gesto alle proprie esigenze. Se per esempio vede un suo simile abbassare una leva con la zampa mentre ha la bocca piena, invitato a ripetere l'azione lo farà con la bocca e non con l'arto. Come se pensasse: "Ha dovuto usare la zampa perché aveva la bocca occupata".


    shutterstock_174363950.1500x1000

    ASCOLTANO IN MODO SIMILE A NOI. Il cervello canino e quello umano rispondono in modo simile a suoni di "richiamo" come quello di cani che abbaiano o persone che ridono. Le aree di attivazione sono simili, come ha dimostrato un esperimento in risonanza magnetica funzionale (fMRI), anche se naturalmente, il cervello di Fido si attiva maggiormente per i suoni emessi dai suoi simili. La ricerca sembrerebbe indirizzare verso un'origine comune dell'area che processa la voce nel cervello, che punta a un antenato comune vissuto circa 100 milioni di anni fa.

    fpatmurray.1500x1000

    IMPARANO PER INFERENZA. Sanno cioè dedurre informazioni anche per via indiretta, per esclusione: se per esempio nascondiamo cibo in due luoghi, per poi mostrare a Fido quello in cui non c'è cibo, capirà che lo spuntino si trova nell'altro. Un altro esempio di inferenza sociale: se ci vedono indicare in una direzione, si rivolgono da quella parte. Altri animali - come i corvi - apprendono per inferenza, ma i cani sembrano possedere l'abilità straordinaria di usare l'uomo come strumento del loro apprendimento.

    fonte:https://www.focus.it/ambiente

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    1,539

    Status
    Offline

    Gordon-Setter-On-White-03

    IL GORDON SETTER

    Rintracciare l’origine di una qualsiasi razza di cane è, senza dubbio, interessante; ma è un lavoro senza fine, ed i risultati raggiunti sono quasi sempre inconclusivi. Informazioni autentiche ed accurate scarseggiano; e poi, un secolo fa si scriveva poco o niente su quest’argomento. Dunque, l’origine del Setter Gordon, come quella di tante altre razze canine, è praticamente sconosciuta. Un vecchio cinofilo sostiene l’idea che il Setter è probabilmente un grosso spaniel, al quale un secolo di allevamento curato ha dato la grandezza e l’apparenza caratteristica, e che ha imparato un modo speciale di segnalare la preda durante la caccia. Un altro dice, però che solo il Setter Irlandese era originariamente spaniel; le altre varietà dei setter sono prodotti di incroci di un spaniel con bracco spagnolo. Ci sono pure numerose altre teorie circa l’origine del setter, ma, in fin dei conti, non ce n’è una più attendibile delle altre. E’ un fatto però ben conosciuto che nell’anno 1830 il Duca di Gordon possedeva un gran numero di setters, di colori vari, per esempio, bianco, nero, e rosso; ogni tanto uno di questi cani veniva ceduto a qualche allevatore; e c’è poco dubbio che un gran numero di Setter Gordon di oggi sono discendenti di cani che provenivano dal canile del Duca di Gordon. E’ opinione generale che da quell’epoca si siano verificati vari incroci nell’allevamento dei Gordon. Uno scrittore dice che il Bloodhound è stato adottato per un incrocio, citando, come prova di questa teoria, il fatto che in molti Gordon si vede il rosso dell’occhio. Secondo me, però, questo fatto non prova nulla; ad esempio, il rosso dell’occhio è un difetto comunissimo anche nel Cocker nero; e non credo che ci sia il più piccolo grado di parentela fra il cocker e il bloodhound. Ammetto che il Gordon ha una maniera di muoversi alquanto simile a quella del bloodhound, ma anche questo fatto non si può prendere come prova assoluta. Si dice che al Castello del Duca di Gordon c’era un cane da pastore e che il Duca abbia adottato questo stallone molto spesso nell’allevamento di cani da caccia, ma anche qui, non esiste la minima prova: anzi, non possiamo neanche affermare con sicurezza che il Setter Gordon provenga dal Castello di Gordon. È un fatto indiscutibile però che il Setter Gordon ha fatto molti progressi ultimamente. Il numero di registrazioni di Gordons è sempre in aumento e probabilmente il Gordon diverrà popolare come gli altri due tipi di setters. In azione, i Gordons sono ottimi; hanno un naso straordinario, e nonostante tutto quello che si dice, al contrario, sono instancabili, facilmente ammaestrabili, e trovano sempre la preda. [...]

    F. Bolam.

    48e33bffa16d62f8dfb7c933353ad505

    CARATTERISTICHE DEL SETTER NERO FUOCATO STABILITE DALLE SOCIETA’ BRITANNICHE SPECIALIZZATE.

    (Società del Setter Inglese e del Setter Gordon e dalla Società Britannica del Setter Gordon).


    Disegno apparso nell’articolo originale

    Apparenza generale. – Un cane di stile, di aspetto meno snello del Setter Irlandese ma di apparenza più dignitosa; muscoloso, e di tipo prettamente Setter, di conformazione simmetrica. Dorso forte e relativamente corto e livellato, coda corta. Testa ben delineata, con espressione intelligente, colori ben definiti, con pelo liscio o leggermente ondulato.

    Grandezza. – In media, altezza alle spalle, per il maschio 66 centimetri; per la femmina 62 centimetri.

    Testa. – Profonda piuttosto che larga, con molto spazio per il cervello, ben arrotondata, cranio ben formato, e più largo fra le orecchie. Lo stop della testa è ben marcato. Sopra e sotto gli occhi dovrebbe essere (asciugata) asciutta e le guance le più strette possibile. Il muso è abbastanza lungo con linee quasi parallele, e non a punta sia guardandolo dal di sopra che guardandolo di profilo. Le guance non pendenti, ma con una indicazione chiara delle labbra. (Non) Naso grande, largo, con narici aperte, di color nero.

    Occhi. – Abbastanza grandi, non troppo profondi né troppo sporgenti; bruno scuri, brillanti e intelligenti.

    Orecchie. – Attaccate basse sulla testa, abbastanza larghe e sottili.

    Collo. – Lungo, magro, arcato verso la testa, e senza giogaia.

    Spalle. – Lunghe, oblique, che indicano libertà di movimento; gomiti abbastanza bassi.

    Petto. – Profondo, e non molto largo davanti. Le costole ben allargate, lasciando molto spazio per i polmoni.

    Arti anteriori. – Ossa grosse, diritte, ben coperte di pelo, con gomiti liberi.

    Arti posteriori. – Lunghi dall’anca al garretto piatti e muscolosi; dal garretto al tallone corti e forti. Le articolazioni ben piegate e non inclinate né in dentro né in fuori.

    Piedi. – Ovali, con le dita unite e ben arcate.

    Coda. – Corta e non dovrebbe arrivare sotto il garretto. Portata orizzontale o quasi. Grossa alla radice, terminante in una punta sottile. Il pelo vicino alla radice della coda dovrebbe essere dritto, diminuendo di lunghezza verso la punta.

    Pelo.– Dovrebbe essere soffice e lucente, somigliante a seta. Liscio o leggermente ondulato ma non riccio, con peli lunghi sulle orecchie, sotto lo stomaco, sul petto, dietro agli arti posteriori ed anteriori e vicino ai piedi.

    Colore e macchie. – Nero cupo lucente, con macchie di un colore caldo rosso-mogano. Le macchie debbono essere lucenti e non opache. Possono avere delle strisce nere sui piedi.

    3e8971be2a4afeda366976a5ad6c3c97

    POSIZIONE DELLE MACCHIE FOCATE

    1. Due macchie distinte sopra agli occhi, di non più di due centimetri di diametro.
    2. Ai lati del muso, la fuocatura non deve oltrepassare la base del naso, sì da sembrare una striscia intorno alla punta del muso da una parte all’altra.
    3. Sulla gola.
    4. Due larghe e distinte macchie sul petto.
    5. Sulla parte interna degli arti posteriori e delle cosce, le macchie possono allargarsi fino alla parte esterna degli arti fra il garretto e il piede, ma non devono però eliminare completamente il nero sul retro degli arti posteriori.
    6. Sugli arti anteriori, dietro fino al gomito, davanti un po’ più in alto.
    7. Intorno all’ano.


    shutterstock_554742001-700x467



    (http://dogsandcountry.it)
     
    Top
    .
154 replies since 18/5/2010, 11:42   78915 views
  Share  
.