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I Grandi Successi Originali di Adriano Pappalardo
Flashback: I Grandi Successi Originali di Adriano Pappalardo è una compilation di due CD del cantante italiano Adriano Pappalardo, composta da 24 brani registrati in studio, pubblicata dalla Sony nel 2009.
Tracce
CD 1
È ancora giorno
Una donna
Segui lui
Senza anima
California no
Un pazzo e un fiore di lillà
Il bosco no
Come bambini
Da solo
No signori
Quadro lontano
Tu
CD 2
Cavallo
Isole azzurre
Mi basta così
Non si può
Io e te
Schik-na-na Schik-na-ue
Ai miei figli che dirò
Donna mia
Voglio lei
Hi-Fi
Non mi lasciare mai
Ricominciamo
da: movieplaye.it
Pappalardo sposa Lisa dopo 38 anni di convivenza
Roma
«Credo nell’indissolubilità del matrimonio e per questo prima di sposarmi ho preteso un lungo collaudo. Avrei voluto aspettare i cinquant’anni di convivenza, ma poi mi sono convinto che 38 fossero sufficienti per chiedere a Lisa di diventare mia moglie. Siamo due sposi-nonni e sulle nostre fedi nuziali sarà inciso il nome del nostro nipotino, Leòn».
Adriano Pappalardo, cantante mito degli anni Settanta con la canzone Ricominciamo (4 milioni di copie vendute in tutto il mondo) e attore, annuncia le sue nozze, che saranno celebrate in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno nella prima settimana di novembre. Dopo la sua indimenticabile partecipazione alla prima edizione de L’isola dei famosi, Pappalardo è diventato un po’ il simbolo dell’eroe buono, aggressivo per necessità, pronto a combattere per difendere i valori in cui crede. Anche al punto da giocarsi il rapporto con la Rai per una lite furibonda con Antonio Zequila durante una puntata di Domenica in condotta da Mara Venier nel 2006.
Da allora, anche se la pace con i dirigenti è stata fatta, Adriano appare poco in televisione. Ma non ne fa un dramma. Sta incidendo un album di blues ed è appagato dai concerti sempre gremiti di giovani.
IL VALORE DEGLI AFFETTI
Ma il senso della vita, spiega, per lui sta negli affetti familiari. In particolare quello per l’adorato nipotino, nato dal matrimonio del figlio Laerte con Selvaggia Lucarelli, oggi separati.
A 65 anni (portati alla grande), con 12 chili persi grazie a un’intensa attività sportiva, Pappalardo affronta il matrimonio con emozione e una punta di romanticismo. E Lisa, a chi le chiede come abbia fatto a sopportare un partner per molti versi ingombrante, risponde: «È vero, Adriano è un compagno impegnativo, ma mi ama come il primo giorno ed è un padre meraviglioso. Inoltre non mente mai. Mi pare che basti per considerarlo un uomo da sposare».
Adriano, come si è deciso al matrimonio?
«Per due ragioni. La prima è il mio amore grandissimo per Lisa. Non potrei concepire la vita senza di lei. Per esempio, stamattina sono andato a fare una passeggiata e quando mi sono fermato sotto un albero, tra i raggi del sole, ho sentito il bisogno di telefonare a Lisa per condividere con lei l’emozione di quel momento».
E la seconda ragione qual è?
«Mio nipote, la cui nascita ha cambiato la mia esistenza. Leòn mi fa rivivere i sentimenti che provavo quando Laerte era piccolo. È il mio passaporto per l’immortalità. Per lui mi mantengo giovane, in modo da poterlo seguire nel migliore dei modi. Ed è anche per lui che mi sposo. Purtroppo, dopo la separazione dei genitori, Leòn vive a Milano con la mamma. Ci manca tanto e vogliamo assicuragli e il nostro appoggio in qualsiasi circostanza. Per questo Lisa e io, considerando la scarsa attenzione che la legge riserva alle coppie di fatto, abbiamo voluto legalizzare la nostra unione».
Al vostro matrimonio parteciperanno personaggi famosi?
«Ho invitato Antonello Venditti e Renato Zero, ma, oltre a loro, non ho troppi amici nel mondo dello spettacolo. Pompilia Rossi e Filippo Wulderk, i miei avvocati, saranno i testimoni di nozze. In una società sempre più simile al Far West, è bene farsi difendere».
Adriano, ma lei non perde mai il gusto della polemica?
«Più che polemico sono sincero. E continuerò ad esserlo anche se questa mia caratteristica mi ha procurato molti guai».
Matilde Amorosi
da:oggi.it
Come bambini
Una donna
Segui lui
Cavallo
Non mi lasciare mai
foto:odi-music.net
Sandy
Sandy è il settimo e ultimo album di Adriano Pappalardo, pubblicato nel 1988.
Il disco
L'album è composto da due inediti e da nuove versioni di brani editi precedentemente.
Dell'album, lo stesso anno è stato estratto anche un 45 giri: Sandy/Calci in culo.
Tracce
LATO A
Sandy
È ancora giorno La versione originale del brano fu pubblicata nell'album "Adriano Pappalardo (album)" del 1972.
Giallo uguale sole La versione originale del brano fu pubblicata nell'album "Immersione (album)" del 1982.
Come bambini La versione originale del brano fu pubblicata nel 45 giri "Come bambini/Tu" del 1973.
LATO B
Calci in culo
Una donna La versione originale del brano fu pubblicata nell'album "Adriano Pappalardo (album)" del 1972.
Segui lui La versione originale del brano fu pubblicata nel 45 giri "Segui lui/Problemi di coscienza" del 1972.
Cavallo La versione originale del brano fu pubblicata nel 45 giri "Segui lui/Problemi di coscienza" del 1977.
Non mi lasciare mai La versione originale del brano fu pubblicata nell'album "Non mi lasciare mai" del 1980.
Curiosità
È il primo e ultimo album che Adriano Pappalardo incide per la Compagnia Generale del Disco.
Tutti i brani (eccettuati Sandy e Calci in culo) sono ricantati.
Sandy
È ancora giorno
Giallo uguale sole
Caroline e l'uomo nero
Questa storia
Oh! era ora
Oh! Era ora
Oh! Era ora è un album di Adriano Pappalardo, pubblicato per la Numero Uno nel settembre 1983.
Alla realizzazione dell'album, come per il precedente, partecipò anche Lucio Battisti, che, oltre a curare la produzione e gli arrangiamenti, realizzò una registrazione che doveva servire da esempio guida per Pappalado, oggi non più reperibile. Durante la lavorazione del disco Battisti conobbe per la prima volta il poeta romano Pasquale Panella, autore dei testi del 33 giri sotto lo pseudonimo di Vanera, che dal 1986 inizierà una collaborazione con Battisti durata 5 album, fino al 1994.
Tracce
Tutti i brani sono di Pappalardo-Vanera.
Signorina – 3:58
Vanessa moda gaia – 6:05
Breve la vita felice – 4:31
Puoi toccarmi tutto a me – 4:10
Caroline e l'uomo nero – 4:35
Questa storia – 4:43
Io chi è – 4:34
Oh! Era ora – 4:09
fonte: wikipedia.org
foto:1.bp.blogspot.com
L' album "Oh! Era Ora" (1983) è musicato da Adriano Pappalardo con i testi di un allora sconosciuto Pasquale Panella (che compare con lo pseudonimo di Vanera) e, ciliegina sulla torta, l'efficace arrangiamento di un certo Lucio Battisti.
Non è affatto semplice descrivere un album così fuori dalle regole: queste otto canzoni infatti sono difficilmente collocabili come genere; il prodotto ricorda molto il primo esperimento di Lucio senza il suo mitico paroliere Mogol, quel "E Già" uscito giusto un anno prima del disco in questione: un suono votato all' elettronica con suoni ciclici, ripetitivi e freddi, ma mai banali e ritroviamo anche i testi così eterei e difficili del Battisti ormai abbandonato alla sua nuova strada musicale assieme al poeta ermetico Pasquale Panella.
Il disco si apre con il brano senz'altro più notevole del disco: "Signorina". Le prime parole del testo fanno capire che direzione prende il lavoro: "Sfiorare un'acqua svizzera, darle del lei, quell'acqua d'occhi esteri, darle del lei, mi sparivi, tra le stesse dita sue, mi rovini, io mi lascio lavorare e lascio fare" e ancora "E gli amori fanno esatto quel ronzio di lambretta di lontano per campagne e senza impegni".
La canzone stupisce perché è carina, orecchiabile e ben cantata. La voce di Adriano è profonda, grintosa il giusto e mai eccessiva, perfetta per questo "pop" con testi così particolari, degni di un ascolto approfondito per tentare di capire il contesto, se non addirittura ogni singola frase. Si parla d'amore e di sentimenti in una maniera totalmente nuova.
Le canzoni che seguono alla prima chicca forse perdono di immediatezza, ma non rinunciano a testi ipnotici e giochi di parole che ad ogni ascolto assumono sfumature nuove: "M'ha spappolato il cuore passando col rosso fiammante della lingua - io vivo d'amore" (da "Breve la Vita Felice"), o addirittura snaturano l'essenza della canzone, come nel caso del brano "Caroline e l'Uomo Nero": "Questa è una canzone registrata, è chiaro, esatto, giusto o no, non facciamo scherzi per favore niente versi da posto, parlo chiaro o no, qui c'è il coro - Caroline!".
Arriviamo in un attimo all'ultimo brano che dà il titolo all'album, un divertissement che ricorda il brano "Pasta e Fagioli" del buon Lino Toffolo ma in versione vegetariana, più poetica ma comunque divertente anche se forse è l' unico brano veramente degno di entrare in una futura compilation di genere.
Giudizio più che positivo per questo lavoro snobbato e quasi dimenticato, che merita sicuramente un ascolto più approfontito, sempre tenendo ben presente mio cappello introduttivo.
Lennon79 remixato da Vikk
Signorina
Puoi toccarmi tutto a me
Breve la vita felice
Immersione
Immersione è il quinto album di Adriano Pappalardo, pubblicato ad aprile del 1982. Il disco è un concept album, interamente dedicato al mare.
Adriano Pappalardo nel 1982 riprende la collaborazione con un Lucio Battisti ormai ritiratosi dalla scena pubblica: Immersione (nel 1982) e l'anno successivo Oh! Era ora.
Dell'album, lo stesso anno è stato estratto anche un 45 giri: Giallo uguale sole/Risalendo la sagola.
Il disco è stato ristampato in cd qualche decennio dopo.
Tracce
LATO A
Immersione
Due nel blu
Risalendo la sagola
Giallo uguale sole
Dimensioni
LATO B
Il richiamo delle sirene
Dolci ricordi
Cheope
Guidami
Mare amico mio
fonte:wikipedia.org
foto:i2.ebayimg.com
Immersione
Giallo uguale sole
Non mi lasciare mai - (1980)
Adriano, bluesman di razza, scuderia Battisti, conobbe il grande successo internazionale col singolo "Ricominciamo" dopo una lunga gavetta, che agli inizi anni 70: questo è l'album seguente, che stranamente non contiene il singolo milionario. Che dire del personaggio a tutto tondo uscito da un fumetto di Stan Lee? La maglietta con posa gladiatoria, la scritta da superman AP-sic!-, sintomo di forza e italico retaggio di energie potenti e forse incontrollate, tutto istintualità e sentimento, indice del rifiuto di intellettualismi fini a sé stessi, optando per una ricerca tutta interiore sotto il polinomio (?) casa patria famiglia e... amante.
L'album contiene momenti di indiscutibile valore, firmati da Albertelli e Tavernese, e spaziano tra ballad di sapore country, rock'n blues e sonorità più funky - Io e te / Uomo selvaggio / A mio figlio - ma senza ammiccare troppo alla disco music tranne per l'episodio pinkfloydiano- sci-fi di "Viaggia", sulla scia di Run like hell da The Wall dei Pink.
L'album non ebbe il successo dirompente del singolo tormentone, che suonava indefessamente nell'estate romana 79, e per il quale ho un piccolo debito affettivo: la sera prima per Gbr era passato uno di quei mitici spogliarelli -soundtrack Comfortably numb-, e l'indomani arrapato e deciso a non fare tappezzeria, m'ero portato la mia vecchia fonovaligia color grigio cemento a casa di amici al piano di sopra -avere uno stereo era cosa rara- e avevo ballato Ricominciamo - primal pollutions! e super paippes!- con Lauretta, complice una penitenza galeotta al gioco della bottiglia -esiste ancora?-. Quelle labbra fresche al gusto limone mi sembra di sentirle ancora, mi facevano presagire... ben altre interiorità. Eh, a quei tempi possedere o regalare un 45 giri di successo, sopratutto se for pomicions only, era garanzia di essere veramente fiko e alla moda. Bastavano poche lire.
Grazie Adriano, in nome dell'anima bambina che ci portiamo dentro te la dovevo un mini rece.
Recensione di: Valeriorivoli
foto:cdn.discogs.com
Tracce
LATO A
Io e te
Ladro
Non mi lasciare mai
In paradiso
Logico... no?
LATO B
Tutto normale
Uomo selvaggio
Viaggia
A mio figlio (Luigi Albertelli, Bruno Tavernese e Adriano Pappalardo)
Io e te
Non mi lasciare mai
Logico... no?
Mi basta così
Mi basta così è il terzo album di Adriano Pappalardo, pubblicato a maggio del 1975.
Il disco
Il terzo album del cantautore pugliese segna il suo passaggio dalla Numero Uno alla RCA Italiana.
Tra le canzoni del disco sono da ricordare tre cover, Ai miei figli che dirò, versione in italiano con il testo curato da Amerigo Paolo Cassella di Knockin' on heaven's door di Bob Dylan, Dolcemente, cover di Love me tender, il celebre successo di Elvis Presley, che Mario Panzeri adatta nella nostra lingua, e Il suono del silenzio, traduzione effettuata da Bruno Lauzi di The sound of silence di Paul Simon, preparata per il suo 33 giri dedicato al cantautore americano e poi rimasta fuori da esso.
La title track viene anche pubblicata su 45 giri; il lato B, Isole azzurre, è inedito su LP.
L'orchestra d'archi è arrangiata e diretta dal maestro Nicola Samale; il tecnico del suono è Gian Paolo Venditti.
Tra i musicisti che partecipano all'incisione da citare il chitarrista Luciano Ciccaglioni e soprattutto Edda Dell'Orso, la celebre cantante di tante colonne sonore di Ennio Morricone.
Il disco non è mai stato ristampato in cd.
Tracce
LATO A
Mi basta così (testo di Luigi Albertelli; musica di Bruno Tavernese)
Ai miei figli che dirò (testo di Amerigo Paolo Cassella; musica di Bob Dylan)
No signori! (testo di Alberto Salerno; musica di Adriano Pappalardo e Claudio Fabi)
Dolcemente (testo di Mario Panzeri; musica di Vera Matson)
LATO B
Non si può (testo di Luigi Albertelli; musica di Bruno Tavernese)
Schik-na-na Schik-na-ue (testo di Luigi Albertelli; musica di Bruno Tavernese)
Il suono del silenzio (testo di Bruno Lauzi; musica di Paul Simon)
fonte: wikipedia.org
foto: discogs.com
[size=7]Mi basta così[/size]
Ai miei figli cosa dirò
Quante volte ho detto sì
più di questo non si può
un uomo, no, non fa così
in ginocchio non resterò
no, no, no, non ci resterò
no, no, no, non ci resterò
no, no, no, non ci resterò.
no, no, no, non ci resterò...
Se mi chiedono perchè
ai miei figli che dirò
un'ombra è scesa su di me
però in ginocchio non ci resterò
no, no, no, non ci resterò
no, no, no, non ci resterò
no, no, no, non ci resterò
no, no, no, non ci resterò....
No signori!
CALIFORNIA NO
California no è il secondo album di Adriano Pappalardo, pubblicato a novembre del 1973.
Il disco
Dopo il primo album, Pappalardo pubblica una canzone, Segui lui, scritta da Mogol e Lucio Battisti, nel 1973, che rimane inedita su LP: infatti nel secondo album del cantante pugliese non verrà inserita.
Da questo disco non verrà tratto nessun 45 giri.
Come il precedente, anche questo disco, prodotto e arrangiato da Claudio Fabi, è stato registrato negli studi Fonorama di Milano, di proprietà di Carlo Alberto Rossi; il tecnico del suono è Mario Carulli.
Tra i musicisti che partecipano all'incisione, e che sono gli stessi del disco precedente, vi sono quattro musicisti provenienti dal gruppo di Patrick Samson (Euro Cristiani, Guido Guglielminetti, Umberto Tozzi e Claudio Pascoli) ed un ex componente dei Ribelli, Giorgio Benacchio
Il disco non è mai stato ristampato in cd.
Tracce
LATO A
California no (testo di Mogol; musica di Bruno Tavernese)
Con il martello (testo di Mogol; musica di Bruno Tavernese)
Da solo (testo di Alberto Salerno; musica di Bruno Tavernese e Claudio Fabi)
No signori (testo di Alberto Salerno; musica di Claudio Fabi)
LATO B
Tu lo puoi (testo di Alberto Salerno; musica di Bruno Tavernese)
Libertà e schiavitù (testo di Alberto Salerno; musica di Bruno Tavernese)
Io di colpo insieme a te (testo di Alberto Salerno; musica di Damiano Dattoli)
Un pazzo e un fiore di lillà (testo di Mogol; musica di Damiano Dattoli)
Quadro lontano (testo di Alberto Salerno; musica di Bruno Tavernese)
California no
Da solo
No signori