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Dipingere le pareti di casa in modo facile e low cost: il procedimento, passo per passo
COME DIPINGERE LE PARETI DI CASA –
A casa bisogna anche sapersi divertire. Con lavori semplici e utili, che possono consentirci di risparmiare e di dare al nostro appartamento una sua personalità, un tocco originale. A partire dalle pareti e dai colori per pitturarle.
COME COLORARE I MURI DI CASA –
Ecco come dipingere le pareti di casa in modo facile ed economico:
OCCORRENTE PER DIPINGERE LE PARETI DI CASA –
Prima di cominciare armatevi di un rullo, una paletta, una pennellessa, un pennello piccolo per rifinire gli angoli, una spugna, il fissativo, una bottiglia di acquaragia, una griglia per strizzare il rullo, alcuni teli di nylon o di plastica, della carta abrasiva e dello stucco.
QUALE PITTURA SCEGLIERE PER LE PARETI DI CASA –
Sul mercato potete trovare diversi tipi di pittura: da quella acrilica che ha un’elevata copertura a quella isolante che costa un po’ di più rispetto alle altre ma è in grado di migliorare l’isolamento termico e acustico delle pareti. In ogni caso, privilegiate sempre le vernici ecologiche e sceglietele in base ai diversi ambienti della casa: per la cucina ad esempio l’ideale è quella resistente ai vapori.
QUALI COLORI SCEGLIERE PER LE PARETI DI CASA –
A questo punto dovete scegliere il colore con cui dipingere i muri. Un’idea originale sarebbe quella di utilizzare un colore diverso per ogni stanza.
BIANCO
Si tratta del colore maggiormente utilizzato, in grado di adattarsi ad ogni tipo di ambiente e conferire luminosità.
GRIGIO
Anche il grigio è uno dei colori più utilizzati per dipingere le pareti di casa, una tonalità perfetta per conferire all’ambiente stile ed eleganza.
GIALLO E ROSSO
Si tratta di colori molto accesi ed eccentrici: il giallo è molto luminoso, stimola concentrazione e socievolezza ed è perfetto per ambienti quali la cucina e il soggiorno. Il rosso è invece una tonalità in grado di contrastare il senso di tristezza e la stanchezza.
NERO
Non è uno tra i colori consigliati per dipingere le pareti di casa in quanto non porta luminosità. Può essere invece adoperato quando si vuole mettere in risalto alcuni dettagli come quadri o elementi d’arredo.
COME ORGANIZZARE L’AMBIENTE –
Una volta recuperato tutto l’occorrente potete iniziare ad organizzare l’ambiente. Spostate i mobili e, dopo averli raggruppati al centro della stanza, copriteli con i teli. Subito dopo, coprite il pavimento e i termosifoni con vecchi giornali o cartoni e isolate gli interruttori della luce, gli infissi e i battiscopa con del nastro adesivo di carta.
Non dimenticate di proteggere anche i lampadari: potete adoperare teli di stoffa o plastica.
DIPINGERE LE PARETI DI CASA: COME PROCEDERE –
Prima di iniziare a dipingere controllate bene le pareti: se sono in cattive condizioni, stuccate le eventuali crepe e con l’aiuto della carta abrasiva lisciate la superficie.
Versate parte della pittura nel secchio e, a seconda del tipo di pittura scelta, diluitela con acqua.
Prendete il pennello e cominciate a dipingere a partire dagli angoli, rifinendo gli spigoli con una pennellessa.
Una volta terminate le pareti, proseguite con il soffitto. In questo caso è bene iniziare dall’esterno per poi proseguire verso il centro.
Lasciate asciugare e poi il giorno dopo passate una seconda mano di vernice sia sulle pareti che sul soffitto. Se create uno stacco tra il soffitto e la parete lasciando una sorta di cornice bianca lungo il perimetro superiore della stanza, l’ambiente sembrerà più ampio.
Con un pizzico di creatività potete anche provare a personalizzare le pareti creando degli effetti colorati e particolari.
Non vi resta che mettervi all’opera.
fonte:http://www.nonsprecare.it/
Come scegliere i colori per le pareti
Come scegliere i colori per le pareti? E’ possibile affidarsi ad alcune “norme” da seguire, dettate dall’esperienza e dalla “tecnica” relativa ai colori. Con un pizzico di fantasia ed un po’ di conoscenza, eseguire la scelta giusta sarà facilissimo.
La prima cosa della quale tenere da conto sono la luce ed il grado di illuminazione dei locali: non si può prescindere da ciò dato che la quantità e la qualità della luce sono in grado di influenzare la percezione che si ha dei colori. Come non si può negare che l’illuminazione artificiale faccia apparire in modo diverso le cose rispetto a quella naturale. Tenendo conto di questo è importante anche ricordare che i colori scuri assorbono la luce, mentre i colori chiari la riflettono. In cosa si traduce questo? Minore illuminazione nel primo caso e maggiore nel secondo.
Attenzione però, anche il colore delle pareti può influenzare la percezione che abbiamo della luce, con un caratteristica in più: esso è in grado di modificare anche l’approccio ai mobili che a seconda del colore scelto per le pareti potrebbero apparire in modo differente. Ecco perché nel momento della scelta è necessario optare per un colore il cui effetto possa essere gradevole all’osservatore. Ma allo stesso tempo, in caso se ne abbia la necessità, di scegliere delle colorazioni che abbiano la capacità di modificare quella che è la percezione della grandezza della casa, soprattutto in caso di abitazioni di piccole dimensioni: si tratta di un piccolo trucco sempre funzionante. Nel caso si abbiano perplessità è bene farsi aiutare da un esperto.
fonte:http://www.comefaretutto.com
Come scegliere la carta da parati floreale?
di Valentina Cervelli
Come scegliere la giusta carta da parati a motivi floreali? Va ammesso, questo tipo di approccio all’arredamento non è di certo una scelta adatta a tutti: quella che sembra un’opzione semplice da gestire in realtà non lo è affatto.
Sono molti i fattori che entrano in gioco: a partire dalla grandezza dell’abitazione e delle stanze fino al proprio gusto personale. Ed il fatto che si tratti una delle tendenze di arredo più diffuse del 2017 non aiuta in tal senso. Tra bouquet di rose, margherite, tulipani e vegetazione tropicale vi è davvero l’imbarazzo della scelta. Quello che bisogna riuscire a fare è non rendere un imbarazzo la propria scelta. A livello commerciale ve ne sono disponibili di tutti i tipi, sia con fiori microscopici che con fiori giganteschi: e se a comandare di solito è l’effetto acquerello, non è detto che dei colori più intensi siano da eliminare immediatamente.
Per quanto come fantasia all’interno di una carta da parati non sia totalmente digeribile per tutti, nel caso si voglia esprimersi in tal senso, grazie alla vasta scelta si può trovare qualcosa in grado di adattarsi a qualsiasi tipologia di stile: dallo shabby chic allo stile classico fino ad arrivare a quello bohemien.
Ecco quindi che la prima cosa da fare è capire quando è “abbastanza”: non si può e non si deve esagerare. La fantasia deve essere scelta in “numero” in modo sano e che non stoni con l’ambiente. Via libera a qualsiasi fiore, a patto che non sia pacchiano o esagerato Ed importante, bisogna ricordare le regole basi relative alla carta da parati: se la stanza è luminosa si può giocare con i colori a proprio piacimento, se non è abbastanza esposta la luce è meglio puntare su una carta da parati chiara e poco carica di decorazioni.
www.comefaretutto.com/
Come tinteggiare i muri con i tamponi
Introduzione
Rifare la tinteggiatura è un'operazione alla portata di tutti, basta scegliere con cura ciò che serve per il lavoro. Se, per esempio, volete tinteggiare i muri con i tamponi, dovete scegliere quelli di qualità per ottenere un ottimo risultato. Rispetto ai pennelli e ai rulli, i tamponi hanno molti pregi: permettono un lavoro rapido, accurato e sono di facile uso; evitano, inoltre, numerose difficoltà al pittore poco esperto. Si tratta di un metodo innovativo in quanto sul supporto di spugna vi è applicato un tessuto di mohair sintetico, anche l'impugnatura in metallo o plastica è pratica e maneggevole. Potete tinteggiare i muri caricando i tamponi, semplicemente immergendoli nella pittura. Un metodo ancora più semplice è quello di usare l'apposita vaschetta munita di rullo, il cui design garantisce che il tampone si impregni uniformemente di vernice ogni volta. Vediamo come fare.
Occorrente
Assicurati di avere a portata di mano:
Tampone grande
tampone piccolo
vaschetta per tamponi
vernice
Prima di avventurarvi nel mondo della pittura, spostate tutti i mobili ed accessori che potrebbero sporcarsi e coprite il pavimento. Rivestite, inoltre, accuratamente con dei giornali o appositi teli di plastica e fermando con carta scotch le finestre, porte e battiscopa del pavimento. Preparate le pareti che vanno dipinte stuccando eventuali crepe o imperfezioni e carteggiando con apposita carta vetrata a grana fine.
Se il tampone è nuovo è consigliabile immergerlo in acqua per eliminare eventuali peli non fissati al momento della fabbricazione; se usate una comune vaschetta per rulli, versatevi circa 12 mm di pittura e immergetevi il tampone: rimuovete la pittura in eccesso, facendo scorrere l'attrezzo sulla griglia inclinata. Se, invece utilizzate l'apposita vaschetta per tamponi, versatevi la quantità di pittura indicata dalla casa produttrice: per caricare il tampone, fatelo scorrere sul rullo e passatelo poi sul bordo posteriore della vaschetta per eliminare la pittura in eccesso.
Pitturare le pareti di casa
Iniziate realizzando un bordo lungo il perimetro delle pareti, sotto il soffitto: l'ideale sarebbe usare un tampone munito di ruote vicino gli angoli altrimenti è preferibile mascherare le superfici adiacenti. Intorno agli ostacoli potete usare un tampone piccolo per rifinire. La parte centrale della parete va dipinta invece facendo scorrere il tampone grande attraverso 1 mq di superficie, con una serie di passaggi paralleli e leggermente sovrapposti. Poi ripassate la superficie tinteggiata, in direzione perpendicolare. Terminate con passate leggere e affrontate la sezione successiva: l'importante è dedicarsi ad un pezzo ridotto per volta. Si possono usare tutti i tipi di vernici, facendo attenzione a diluirli maggiormente rispetto a quanto richiesto per pennelli o rulli.
[color=red]Consigli
Non dimenticare mai:
I tamponi sono consigliati per lo smalto, in quanto permettono di stendere e lisciare bene.
Alcuni link che potrebbero esserti utili:
Pitturare con pennello, rullo o tampone?
Come pitturare le pareti interne e i soffitti.
fonte:http://tuttopercasa.pianetadonna.it/
PREPARARE LE PARETI PRIMA DI TINTEGGIARE
La preparazione della superficie rappresenta il
momento più importante di tutto l’intervento di
tinteggiatura. Forse non tutti sanno che la
maggior parte dei difetti riscontrabili al termine
del lavoro sono causati proprio da una
preparazione condotta in modo approssimativo.
Per rendere meglio l’idea potremmo paragonarla
alle fondamenta per una casa: senza di esse, si
sa, non c’è garanzia di durata.
Per ottenere un ottimo risultato i muri devono,
Se nuovi:
Essere completamente asciutti: per raggiungere questo stato è necessario attendere 30
giorni dalla costruzione del muro stesso. In questo periodo la calce e il cemento
riescono a completare il loro processo d’indurimento. Per una tinteggiatura accurata
asportare con spazzola morbida il pulviscolo ed i frammenti d’intonaco non
perfettamente aderenti.
In via eccezionale, se l’intonaco presenta molte graffiature o una finitura leggermente
ruvida, si può consigliare di carteggiare la superficie delle pareti con carta vetro di
grana grossa (80/100).
Per chiudere eventuali piccoli buchi e scalfitture presenti sulle pareti, dopo
l’applicazione di una mano di fissativo , si deve trattare l’intonaco
stucco in polvere o in pasta per pareti . Lo stucco è nemico
dell’umidità, quindi è importante non applicarlo sui muri sotto il piano terra o
comunque non asciutti, provocherebbe lo stacco dello stesso.
Dopo 6-8 ore dall’ultima rasatura, carteggiare con carta vetro di grana fine (150/1809)
le pareti stuccate e ripulire accuratamente.
Applicare una nuova mano di fissativo opportunamente diluito che su
tutta la superficie favorisce l’adesione della pittura di finitura e ne omogeneizza
l’assorbimento permettendo al prodotto di finitura una resa superiore. E’ sconsigliato
versare il fissativo nella pittura di finitura, non si ottiene una pittura migliore, al
contrario sbilanciamo la proporzione degli elementi di ricetta ottenendo un prodotto di
finitura non idoneo.
Dopo 8-12 ore applicare la finitura desiderata.
Se vecchi:
Se la vecchia pittura si sta staccando e la superficie si presenta malandata, è
indispensabile levare le vecchie sfoglie di colore e riportare alla luce l'intonaco. Il
lavoro va fatto con una spatola dopo aver bagnato il muro con acqua calda (ma
esistono in commercio anche liquidi appositi). Messo a nudo l'intonaco, si stucca e si
procede come per i muri nuovi.
Se la vecchia tinteggiatura è intatta, o quasi, prima di coprirla con la nuova pittura,
bisogna rendersi conto di che cosa è (che tipo di pittura è già stato applicato sulle
pareti). Perché se la vecchia e la nuova pittura sono incompatibili fra loro, è
impossibile sovrapporle.
Si possono fare diverse ipotesi:
• Pareti trattate a calce: si riconoscono facilmente perché la superficie s’incide con
l'unghia e, se si passa una mano bagnata, la pittura non tinge. Allora, prima di
passare sui muri un altro prodotto bisogna raschiare bene le pareti con una spazzola
metallica o addirittura con un raschietto fino ad arrivare all'intonaco. A questo punto
ci si regola come se ci trovassimo di fronte un muro nuovo.
• Superfici tinteggiate a gesso o a tempera: sono così
tenere che si possono scalfire con l'unghia; se si passano
con una mano umida, lasciano la tinta. Se questo tipo di
pittura è ancora buono, si lascia e dopo aver dato una mano
d’isolante si procede a stuccare le pareti per eliminare
piccoli fori e graffi, quindi dopo la carteggiatura delle stessi si procede a spolverale e
quindi a trattarle con un una mano di fissativo per uniformarne il grado di
assorbimento e per favorire l’adesione del prodotti di finitura che si andrà ad
applicare. Quindi a perfetta essiccazione della mano di FISSATIVO si procede a
trattare le pareti con due mani di pittura di finitura appositamente diluita
• Se la vecchia tinta è idropittura: non si scalfisce quando è saggiata con l'unghia e
non lascia traccia di colore passando la mano umida. Per rendersi conto se
l'idropittura è ancora ben fissata sui muri, c'è un modo molto semplice: si applica un
pezzo di nastro adesivo e poi si strappa senza riguardi. Se sul nastro non rimane
pittura, non c'è problema: la vecchia pittura può essere lasciata. Allora si carteggia
tutta la superficie con carta vetrata grana fine (150/180), si eseguono i piccoli rappezzi
necessari con stucco in polvere o in pasta e ad essiccazione dello stesso e dopo aver
carteggiato i rappezzi si tratta tutta la superficie con una mano d’isolante Fixwall
acrilico e successivamente, a perfetta essiccazione di quest’ultima si procede a trattare
le pareti con due mani di pittura di finitura appositamente diluita
Smalto, cementite o altri prodotti di questo tipo: si
riconoscono subito per la loro impermeabilità (la superficie si
presenta compatta). Le pareti trattate con questi prodotti
devono essere raschiate carteggiate e spazzolate per togliere
eventuali sbriciolature.
Eseguire i soliti rappezzi con stucco in pasta o in polvere (si rammenta che lo stucco è
nemico dell’umidità, quindi è importante non applicarlo sui muri sotto il piano terra o
comunque non asciutti, provocherebbe lo stacco dello stesso).
Dopo 4-6 ore dall’ultima rasatura, carteggiare con carta vetro di grana fine le pareti
stuccate e ripulire accuratamente.
Applicare il fissativo o isolante opportunamente diluito su tutta la superficie per
ridurre l’assorbenza della parete nuova, omogeneizzare l’assorbimento e far ottenere al
prodotto di finitura una resa superiore.
La pittura isolante deve essere diluita con acqua e poi stesa sulle pareti con una
pennello, rullo o a spruzzo.
Fare attenzione alla diluizione della pittura di finitura, sulle confezioni sono riportati i
rapporti fra acqua e pittura a seconda che sia applicata a pennello, spruzzo o rullo.
Se Tappezzati:
Quando le pareti sono ricoperte con carta da parati, e si vuole invece dare la tinta,
si deve procedere anzitutto a staccare la vecchia tappezzeria ancora ancorata sulle
pareti bagnandola abbondantemente con acqua tiepida. La carta perderà la sua
consistenza e la si potrà staccare aiutandosi con una spatola. Una volta staccata la
tappezzeria, il muro va stuccato e poi passato con una mano d’isolante.
Se vecchi alla presenza d’efflorescenze e muffe:
Il problema delle muffe e dell’umidità è una piaga che colpisce moltissime abitazioni.
Prima però di analizzare i rimedi è bene spiegare quali sono le cause di questo
fenomeno e come si manifesta. Innanzi tutto occorre fare una prima distinzione tra
l’umidità che compare a macchie circoscritte e quella diffusa in generale sulle pareti.
La prima inizia a manifestarsi con delle efflorescenze della superficie, il sollevamento
della pittura, la fioritura dell’intonaco (se in gesso) e prosegue il suo processo con la
comparsa di macchie scure e quindi con la formazione delle muffe. In questo caso è
evidente che il danno è causato da un incidente specifico quale la rottura di una
tubazione dell’impianto idrico o di riscaldamento oppure il distacco dei collari dei tubi
di scarico.
Se invece il fenomeno colpisce uniformemente una parete oppure è diffuso in tutto il
locale, risulta evidente che il danno ha origini ben più gravi. In questo caso possono
essere individuate tre situazioni differenti fra loro che nascondono tre cause
altrettanto diverse.
1. Umidità per risalita capillare : in questo caso le tracce d’umidità si manifestano solo
nel paino più basso e prevalentemente nella parte bassa della parete (1-11/2 dal
pavimento) lungo tutto il perimetro dell’abitazione. La causa di questo fenomeno è
dovuta alla mancanza d’impermeabilizzazione dei muri che assorbono acqua dal
terreno quasi fossero delle spugne.
2.Umidità ad acqua battente : in questo caso le muffe si
manifestano nelle stagioni più piovose e su tutte le
pareti. Ciò significa che il muro non è
sufficientemente
impermeabile e lascia trasudare l’acqua piovana. Si
avranno danni più gravi se lo scantinato risulta male impermeabilizzato.
3. Umidità di condensa : in questo caso le macchie colpiscono soprattutto le pareti
esposte a nord e in particolare vicino al soffitto. La causa è molto semplice: il
vapore acqueo presente nel locale si deposita sulle pareti più fredde provocando a
lungo andare le condizioni ottimali per lo sviluppo delle muffe. Questo fenomeno è
maggiormente presente in locali come bagni e le cucine, in cui la presenza di
vapore è molto elevata. Prima di iniziare il ciclo di pitturazione delle pareti
devastate da queste “malattie” è bene ricercare e porre rimedio alle reali cause. Solo
dopo aver eliminato nel miglior modo possibile le cause dell’umidità si potrà iniziare
il trattamento di pitturazione.
Al momento della tinteggiatura è importante applicare a pennello il sanificante o
sterilizzante sulla zona interessata dal fenomeno batterico, che ha una vera e propria
opera di disinfestazione delle spore fungine. Dopo il trattamento ad essiccazione
avvenuta (3-4 ore) pulire con una spazzola o carteggiare. In caso di muffa molto
resistente ripetere l’operazione dopo 30-60 minuti.
Per chiudere eventuali piccoli buchi o crepe lievi dell’intonaco si può adoperare stucco
in polvere o in pasta per pareti. Lo stucco è nemico dell’umidità, quindi è importante
non applicarlo sui muri sotto il piano terra o comunque non asciutti, provocherebbe lo
stacco.
Se le fessure o le crepe sono di dimensioni più grandi prima di stuccare procedere
tramite scalpello o altro attrezzo ad allargarle.
Dopo sei ore dall’ultima rasatura, carteggiare con carta vetro di grana media le pareti
stuccate e ripulire accuratamente.
Applicare il fissativo o isolante opportunamente diluito su tutta la superficie per
ridurre l’assorbenza della parete nuova, omogeneizzare l’assorbimento e far ottenere al
prodotto di finitura una resa superiore.
Il fissativo isolante deve essere diluita con acqua (sulle confezioni sono riportati i
rapporti fra acqua e isolante) e poi stesa sulle pareti con una pennellessa. Attenzione
ad intingere poco la pennellessa perché il velo isolante deve essere sottile, senza
sgocciolature. Per essere certi che l'isolante è diluito al punto giusto, è bene fare una
prova su una piccola parte di muro. Se l'isolante, quando è asciutto, non si presenta
ben aderente, cioè fa la pelle, bisogna aggiungere altra acqua fino a raggiungere il
miscuglio perfetto.
Dopo 8-12 ore applicare la finitura desiderata.
Una libreria nelle scale