Replying to Fiore del vetro.... Impatiens,

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  1. Posted 1/10/2010, 12:18

    Impatiens nuova guinea



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    nome botanico:Impatiens n.guinea
    famiglia:Balsaminaceae

    Il genere comprende 700 specie, la sua altezza varia dai 20 ai 60 cm a seconda della specie, i fiori possono essere scarlatti, viola, rosa ,bianchi e carminio. Questa pianta è chiamata volgarmente in diversi modi: "fior di vetro", canne di vetro", "begli uomini". I frutti di questa pianta sono deiscenti , se vengono toccati aprono di scatto i lati che proiettano fuori i semi .

    durata:Annuale

    periodo di fioritura:La fioritura inizia a maggio fino ad arrivare quasi a settembre. I fiori sono asimmetrici

    area di origine:Asia, Africa

    clima:Tropicale

    uso:Pianta da esterni, diove il clima lo consente. Può essere quindi coltivata in vaso su terrazzi, finestre, o direttamente in casa, oppure, è un'ottima piantina per creare gradevoli aiuole.

    esposizione e luminosità:Vanno esposti in zone con luce media, quando vengono messe al riparo, oppure, in esterni alla mezz'ombra.

    temperatura:la temperatura minima non deve scendere sotto i 10°C. Sopporta molto bene temperature elevate ma non tollera molto le correnti d'aria eccessive.

    substrato: Richiede un terreno ben drenato e sciolto

    irrigazione:L'annaffiatura dev'esser frequente ma moderatain estate e scarsa in inverno.
    Diminuire gradatamente con il calo delle temperature.

    concimazione:Generalmente non ha bisogno di concimazione . Quando necessario utilizzare fertilizzanti per piante fiorite, in generale non azotati.

    propagazione:I metodi più utilizzati sono la talea e la semina

    rinvaso:Il periodo migliore è quello primaverile, rinvasare solo quando necessario utilizzando un vaso con diametro solo leggermente più ampio del precedente.

    potatura:Eliminare le parti secche o danneggiate


    storia

    Introdotti in Europa come pianta decorativa nel 1972 e da allora sono diventati molto popolari. L'estrama diffusione è dovuta anche all'ottimo lavoro degli ibridatori, che hanno creato varietà più versatili ed eleganti.

    ambiente

    I fiori sono costituiti da 4/5 petali e hanno delle belle colorazioni.
    medicina:La specie è una pianta dalle proprietà reali e leggendarie, l'olio ottenuto dai semi, riduce come balsamo tutte le ferite e le ulcere. E' anche uno dei "fiori di Bach": aiuta a rallentare i ritmi, ad armonizzarsi con i ritmi degli altri, e cosi' la persona si sente meno sola, aiuta a far diminuire la tensione mentale, ritorna l'equilibrio interiore, si acquista padronanza, calma, tolleranza.

    letteratura e mitologia

    Una leggenda narra che le magiche virtù della specie Impatiens balsamina rendano possibile, dopo aver staccato le orecchie di un cavallo nero ed uno bianco, potergliele riattaccare invertendole. " si possono con quest'olio attaccar l'orecchie bianche al nero e le nere al caval bianco".

    arte

    Il comportamento dei suoi frutti, che a livello evolutivo serve per spargerli lontano, ha ispirato, nel vocabolario dei fiori il simbolo dell'impazienza. La pianta è anche simbolo di autosufficienza, capacità, efficienza, intelligenza, lavoratori solitari con ritmo proprio, pazienza, sicurezza, spontaneità, velocità.


  2. Posted 17/9/2010, 13:21

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    Le specie più diffuse di ibridi di Impatiens derivano dall’incrocio tra Impatiens sultanii e Impatiens walleriana e vi abbiamo fornito una breve descrizione delle razze principali in cui queste sono state classificate. Tuttavia, esiste un altro gruppo di ibridi perenni che derivano dall’incrocio tra Impatiens walleriana e Impatiens hawkeri: quello che va sotto il nome di Nuova Guinea.
    Le Impatiens Nuova Guinea sono molto diffuse e amate per il loro indiscutibile valore estetico che deriva non solo dalla splendida fioritura ma anche dal colore di foglie e fusti, che si presentano di un bel verde-bronzato. E’ doveroso però precisare che le piante appartenenti a questo gruppo hanno delle necessità colturali leggermente diverse rispetto alle piante di vetro “comuni”; si tratta infatti di specie meno resistenti al freddo che richiedono posizioni più luminose. Analogamente alle altre specie vengono coltivate come annuali anche se sono potenzialmente perenni.
    Ma veniamo alle loro caratteristiche generali: gli ibridi di Impatiens del gruppo Nuova Guinea sono piante di modeste dimensioni ma dal portamento estremamente elegante; raggiungono infatti un’altezza massima di 30-40 centimetri e possono allargarsi fino a 30 centimetri di diametro. Presentano foglioline di colore verde o rosso bronzato, lunghe circa 15 centimetri con i margini seghettati. I fiori, solitari o in mazzolini, sbocciano nel periodo primaverile-estivo e sono di colore rosa, rosso o bianco.

    Se si decide di coltivare le Impatiens in aiuola è opportuno mantenere una distanza di almeno 30 centimetri tra una piantina e l’altra e di piantare diversi esemplari (almeno 6) per ottenere una maggiore resa estetica. Tra le varietà più spettacolari troviamo la Tango, dai fiori rosso intenso, la Exotica, dai fiori screziati, e la Spectra, caratterizzata dalla fioritura prolungata (dalla tarda primavera fino all’autunno inoltrato) di colori che vanno dal rosa, al salmone, al rosso a volta anche con screziature di due colori.
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    Impatiens balsamina



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    L’impatiens balsamina (nella foto), meglio nota con il nome di balsamina, ha origini asiatiche. Nel nostro paese è considerata semirustica e può essere coltivata sia in vaso che in piena terra ma non resiste alle temperature inferiori a 5 °C, ragione per cui in inverno deve essere posta al riparo. Le piante, a portamento cespitoso, possono elevarsi fino a 70-80 centimetri di altezza e raggiungere i 50 centimetri di diametro, le foglie, allungate e dai margini seghettati, possono raggiungere i 5 centimetri di lunghezza. I fiori, di colore rosso o bianco, fanno la propria comparsa in primavera estate, solitari o disposti in mazzetti. Se coltivate la balsamina in aiuola è opportuno mantenere tra le piante una distanza di almeno 40 centimetri. Dalla I. balsamina derivano numerose varietà a fiori semplici o doppi e di tonalità di colore che vanno dal rosa al rosso.


    Impatiens biflora



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    L’impatiens biflora è una specie semirustica originaria dell’America settentrionale che trova le condizioni ottimali per crescere in zone umide e ombrose. La pianta può raggiungere il metro di altezza e presenta foglie di forma ovale dal margine seghettato. I fiori, di colore giallo-arancio, sbocciano raccolti in racemi allungati nel periodo primaverile-estivo. Se coltivata in aiuola è necessario mantenere tra una pianta e l’altra uno spazio di almeno 60 centimetri.


    Impatiens glandulifera



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    L’impatiens glandulifera è una specie rustica, originaria dei monti asiatici, che può raggiungere il metro e mezzo di altezza. E’ caratterizzata da fusti carnosi e da fiori di colore rosso o giallo che fanno la propria comparsa riuniti in racemi verso la fine dell’estate. Per la coltivazione in aiuola è consigliabile lasciare tra le piante una distanza di almeno 60 cm.
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    Impatiens noli me tangere



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    L’impatiens noli me tangere è una specie rustica che cresce spontanea nel nostro paese. Raramente supera i 60 centimetri di altezza. E’ caratterizzata da fiori piuttosto piccoli di colore giallo con l’interno macchiato di rosso che sbocciano in primavera-estate. Per la coltivazione in aiuola si consiglia una distanza tra le piante di almeno 20 centimetri.







    Le impatiens, o fiori di vetro, danno il meglio di sè quando coltivate come annuali. Tuttavia esistono diverse specie potenzialmente perenni tra le quali le già citate Impatiens balfourii e Impatiens sultanii. Vediamo le caratteristiche di alcune di esse:
    Impatiens balfourii

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    Questo tipo di impatiens ha portamento cespuglioso e può raggiungere i 90 centimetri di altezza; è caratterizzata da fusti carnosi di colore rossastro e foglie ovali con apice appuntito e margine seghettato. I fiori, di tutte le tonalità del rosa, sbocciano in estate e rimangono sulla pianta fino all’autunno inoltrato. Come accennato, nonostante si tratti di una perenne è consigliabile la coltivazione come annuale dal momenti che la fioritura migliore si ottiene solo da esemplari giovani. Se coltivata in aiuola è consigliabile distanziare le piantine di almeno 50 centimetri. E’ originaria dei monti asiatici.
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    Impatiens petersiana

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    L’impatiens petersiana (nella foto) può innalzarsi fino a un metro di altezza; i fusti spessi e carnosi sono di colore rosso-bronzo come le foglie di forma allungata. I fiori, di colore rosso, sbocciano per tutta l’estate. Anche la I. petersiana, come la balflourii, viene comunemente coltivata come annuale a causa della sua scarsa resistenza alle basse temperature. Se coltivata in aiuola è consigliabile distanziare le piantine di almeno 50 centimetri. Proviene dall’Africa occidentale.


    Impatiens sultanii



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    L’impatiens sultanii non raggiunge quasi mai altezze superiori ai 50 centimetri; i suoi fusti, meno carnosi di quelli delle specie descritte in precedenza, sono di colore verde chiaro, le foglie ovali e allungate si presentano di un bel verde brillante. I fiori, di colore rosso, sbocciano in primavera-estate e sono caratterizzati dalla presenza di uno sperone ricurvo. Se coltivata in aiuola è consigliabile distanziare le piantine di almeno 30 centimetri. Originaria dell’isola di Zanzibar, in Tanzania, e dell’Africa meridionale, anche la I. sultanii è coltivata come annuale.


    Impatiens walleriana






    La impatiens walleriana non supera quasi mai i 35 centimetri di lunghezza; i fusti carnosi sono di colore verde chiaro, mentre le foglie ovali, con apice appuntito, hanno colore verde brillante. I fiori vanno dal bianco al rosso intenso, fanno la propria comparsa all’inizio dell’estate e rimangono sulla pianta fino all’autunno inoltrato. Per la coltivazione in aiuola è consigliabile mantenere una distanza di almeno 30 centimetri fra le piante.



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    Gli ibridi di Impatiens (pianta di vetro) derivano quasi tutti dall’incrocio delle specie Impatiens sultanii e Impatiens walleriana; sono caratterizzati da portamento compatto e fioriture abbondanti variegate o di un unico colore e, analogamente alle specie madri, sono coltivate come annuali anche se potenzialmente perenni.
    I fiori, di solito appiattiti, semplici o doppi, sbocciano in estate e possono raggiungere i sei centimetri di diametro; le tonalità di colore disponibili sono numerosissime: rosso, bianco, violetto, blu lavanda, arancio, cremisi, screziati, a macchie o bicolori. Le foglie di colore verde intenso hanno forma allungata e possono raggiungere i 12 centimetri di lunghezza.
    I principali gruppi di ibridi di impatiens sono stati catalogati in razze, segue una descrizione di quelle maggiormente diffuse:

    Razza Accent

    Gli ibridi di impatiens razza accent sono caratterizzati da un portamento compatto e da fioriture abbondanti e spettacolari. La pianta supera difficilmente i 20 centimetri di altezza.

    Razza Bellizzy

    Gli ibridi di impatiens razza bellizzy sono piante a fioritura precoce dal portamento compatto. Non superano, come le accenti, i 20 centimetri di altezza.

    Razza Blitz 2000

    Gli ibridi di impatiens razza blitz raggiungono i 35 centimetri di altezza; i fiori vistosi sono di colore, bianco, rosa, violetto e rosso.

    Razza Confection

    Gli ibridi di impatiens razza confection non superano i 20 centimetri di altezza; i fiori, semplici o doppi, sono di colore rosso, arancio o rosa

    Razza Deco

    Gli ibridi di impatiens razza deco sono caratterizzati da foglie color bronzo; hanno portamento compatto e raggiungono i 20 centimetri di altezza. La varietà più nota è senza dubbio la Deco Pink dai fiori rosa con centro fucsia.

    Razza Florette star

    Gli ibridi di impatiens razza florette star raggiungono altezze comprese tra 10 e 20 centimetri. I fiori mostrano talvolta un segno a forma di stella nella corolla centrale.






    Razza Impulse

    Gli ibridi di impatiens razza impulse sono caratterizzate dalle tonalità pastello dei fiori; la pianta non supera i 20 centimetri di altezza.

    Razza Madras

    Gli ibridi di impatiens razza madras sono piante leggermente più imponenti di quelle descritte in precedenza: si alzano fino a 35 centimetri e i fiori possono raggiungere i sei centimetri di diametro. Tra le varietà più note la Mega Orange Star dai fiori arancio con una vistosa macchia bianca a forma di stella al centro.

    Razza Olympus

    Gli ibridi di impatiens razza olympus hanno portamento tappezzante; i fiori sono delle tonalità del rosa e del rosso.

    Razza Soho

    Gli ibridi di impatiens razza soho producono fiori grandi fino a sei centimetri di diametro caratterizzati da una macchia bianca centrale a forma di stella.

    Razza Super Elfin

    Gli ibridi di impatiens razza super elfin raggiungono i 25 centimetri di altezza. Hanno portamento compatto e formano fiori di tutte le tonalità.

    Razza Swirl

    Gli ibridi di impatiens razza swirl raggiungono altezze comprese fra 15 e 20 centimetri; i fiori presentano una caratteristica orlatura rossa.

    Razza Tempo

    Gli ibridi di impatiens razza tempo raggiungono altezza pari a 25-30 centimetri e producono fiori screziati.

    Razza tiara

    Gli ibridi di impatiens razza tiara sono piante robuste che raggiungono un’altezza di 30 centimetri e producono fiori molto vistosi con al centro una stella bianca.
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    Impatiens, riproduzione per semina



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    Forse non tutti sanno che in natura esiste una differenza tra riproduzione e moltiplicazione: mentre con il termine riproduzione si indica l’ottenimento di nuove piante per semina, per moltiplicazione si intende la formazione di nuovi esemplari direttamente da parti della pianta madre.
    Nel caso delle Impatiens, per ottenere nuove piante, è possibile ricorrere ad entrambi i metodi ma mentre la riproduzione per seme è più indicata per le specie pure, per gli ibridi, che non di rado sono sterili (non producono semi), è senz’altro più opportuno ricorrere alla moltiplicazione per talea, anche perchè questa permette di ottenere piante con caratteristiche identiche alla pianta madre.
    Impatiens, riproduzione per semina

    Semina diretta
    Se si sceglie di seminare le Impatiens direttamente in vaso o in piena terra bisogna aspettare che passi completamente il pericolo di gelate; il momento migliore è quindi la primavera inoltrata. Il terreno dovrà essere perfettamente ripulito da residui ed erbacce infestanti e andrà opportunamente lavorato perchè diventi fertile e ben drenato. I semi andranno sparsi nel terreno umido, ma non bagnato, entro solchi poco profondi che potrete praticare voi stessi con le dita e, quindi, ricoperti con un sottile strato di terriccio. Le giovani piante faranno la propria comparsa circa un mese dopo e quando avranno raggiunto un’altezza di 8-9 centimetri dovranno essere “cimate” staccando con le dita il germoglio apicale; questo servirà a conferire alla pianta un portamento compatto e a favorire lo sviluppo di rami laterali.

    Semina in semenzaio
    Seminare le Impatiens in semenzaio permette di anticipare notevolmente l’inizio della coltivazione e garantisce alla pianta maggiore protezione da vento, gelate tardive, acquazzoni , insetti e muffe. Il semenzaio, che si tratti di una porzione di terreno usata esclusivamente per la riproduzione, di un cassone o di una semplice cassetta in plastica, dovrà essere posto in posizione riparata anche all’aperto, o all’interno di una serra o di una veranda. Il procedimento da seguire è lo stesso che abbiamo visto per la semina diretta ma i lavori possono essere anticipati a febbraio-marzo. Le nuove piante potranno essere messe a dimora definitva quando saranno ben sviluppate e quando il clima lo consente.

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    Impatiens, la moltiplicazione per talea



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    Come abbiamo già visto, le Impatiens, note anche con il nome comune di piante di vetro, possono essere sdoppiate sia per semina (in questo caso si parla di riproduzione) che per talea (si parla in questo caso di moltiplicazione). Della riproduzione per seme vi abbiamo già detto, oggi quindi vedremo come si procede con la moltiplicazione per talea di fusto.
    Impatiens, moltiplicazione per talea

    La moltiplicazione per talea è indicata per sdoppiare gli ibridi e ottenere nuovi esemplari assolutamente identici alla pianta madre; questa tecnica può tornare utile quando le Impatiens sopravvivono diversi anni e perdono, col tempo, il proprio portamento compatto assumendo un aspetto disordinato che le priva della loro bellezza. Il metodo migliore per moltiplicare le Impatiens è la talea di fusto che consiste nel prelevare dalla pianta madre alcuni germogli.
    Dopo aver selezionato i germogli migliori, staccatene i getti apicali lunghi almeno 7-8 centimetri, quindi immergeteli in acqua lasciando affiorare in superficie solo le foglioline; per favorire l’emissione delle radici potete coprire il recipiente con un velo di pellicola trasparente su cui praticherete uno o più fori dentro i quali far passare i getti immersi in acqua. In alternativa, le talee possono essere messe a radicare in un vaso dentro a una miscela di terriccio e torba che andrà tenuto ben bagnato.

    A radicazione avvenuta le talee andranno trasferite in vasetti di circa 8-10 centimetri di diametro riempiti con terriccio di ottima qualità. Una volta che abbiano raggiunto uno sviluppo sufficiente andranno cimate per favorire sia uno sviluppo armonico che lo sviluppo di getti laterali.
    Anche se non esiste una regola generale, il momento migliore per moltiplicare le Impatiens è l’inizio dell’autunno o i mesi primaverili estivi (da Aprile- Maggio a Settembre), a seconda delle specie: le Impatiens walleriana e gli ibridi del gruppo Nuova Guinea ad esempio, radicano più facilmente tra le primavera inoltrata e l’inizio dell’estate. Superfluo aggiungere che vanno assolutamente evitati i tentativi di moltiplicazione in pieno inverno.
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  3. Posted 16/9/2010, 21:08
    grazie
  4. Posted 16/9/2010, 20:42
    GRAZIE GABRY
  5. Posted 16/9/2010, 13:42





    Della coltivazione delle Impatiens in vaso vi abbiamo già detto; naturalmente è questa l’unica soluzione di cui disponiamo se vogliamo coltivarle in balconi e terrazzi e non disponiamo di un giardino. Sapete già quindi che dovrete prestare molta attenzione alla scelta del vaso, alla frequenza delle innaffiature e all’accostamento delle specie. Adesso, invece, vedremo tutto ciò che c’è da sapere per coltivare con successo le Impatiens in piena terra a cominciare dalla progettazione dell’impianto.
    Poichè le Impatiens difficilmente superano l’inverno è bene porle a dimora dove non lasceranno vuoti troppo evidenti durante i mesi più freddi, ad esempio ai piedi di alberi e arbusti; in alternativa è possibile utilizzarle per la creazione di bordure e margini la cui “estinzione” non rappresenterà un problema nè estetico, nè pratico. Per ottenere macchie di colore di grande effetto possiamo anche realizzare accostamenti con altre piante annuali stando bene attenti che abbiano le medesime esigenze in fatto di esposizione.
    Fermo restando che le Impatiens gradiscono le luce filtrata più che il sole diretto, le Impatiens walleriana e balsamina possono essere posizionate in penombra insieme a begonie, petunie, gerani, calceolarie e nasturzi, mentre gli ibridi del gruppo Nuova Guinea staranno benissimo in posizioni leggermente più soleggiate insieme a petunie, tageti e margherite.

    In linea di massima tenete conto che le Impatiens danno maggiori soddisfazioni al giardiniere, provetto o in erba, se piantate in gruppi di almeno 5-6 piantine; la scelta dei colori è vastissima e non mancano le varietà a fiori screziati. Nella progettazione di aiuole e bordure tenete conto anche delle dimensioni che le specie prescelte possono raggiungere e fate molta attenzione a non accostare troppi esemplari che abbiano fioriture nei toni del rosso, che tenderebbero a sopraffare quelle dai fiori bianchi o con tonalità pastello.
    Quanto alle cure colturali di cui necessitano, troverete l’argomento approfondito nell’apposita scheda.
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    Impatiens
    Fioritura: dalla tarda primavera all'autunno inoltrato
    Impianto: da febbraio a settembre
    Tipo di pianta: Erbacea annuale, biennale o perenne
    Altezza max: 25-40 centimetri nelle specie coltivate
    Esposizione

    Le Impatiens crescono bene in posizioni in cui la luce arrivi filtrata. Anche se sono ben tollerate posizioni in penombra o in ombra totale purchè luminose. Alcuni ibridi, come quelli del gruppo Nuova Guinea, tollerano una maggiore esposizione al sole.
    Terreno

    Il terreno ideale è fresco, fresco, ricco di sostanza organica e ben drenato.
    Innaffiatura

    Il terreno va mantenuto costantemente umido; non bisogna quindi farlo asciugare fra un intervento e l'altro. Si ricordi però che le Impatiens coltivate in vaso dovranno essere annaffiate con maggiore parsimonia.
    Malattie e avversità

    Se non vengono coltivate in condizioni ottimali le Impatiens sono soggette a malattie come il mal bianco, il marciume del colletto, fumaggini e all'attacco di parassiti come afidi e ragnetto rosso.
    Concimazione

    Al momento della messa a dimora è opportuno intervenire con un fertilizzante a lento rilascio, equlibrato in azoto, fosforo e potassio. Durante la crescita invece bisogna intervenire con concimi a pronto effetto più ricchi di azoto e potassio, mentre durante l'inverno le concimazioni vanno sospese del tutto.
    Moltiplicazione

    La moltiplicazione delle Impatiens può avvenire per semina (si parla in questo caso di riproduzione) o per talea di fusto. Con quest'ultima tecnica è possibile ottenere esemplari identici alla pianta madre.


    Le impatiens, note anche con il nome di pianta di vetro, costituiscono un genere che comprende all’incirca 700 specie diffuse allo stato selvatico soprattutto nelle regioni tropicali e sub-tropicali di Asia e Africa. L’unica specie di Impatiens diffusa allo stato spontaneo nel nostro paese è la Impatiens noli-me-tangere che è possibile rinvenire nelle boscaglie, lungo i corsi d’acqua; a questa si sono aggiunte, a causa dell’inselvatichimento di alcune specie importate dai paesi tropicali, le specie I. balsamina, I. glandulifera, I. balfourii e I. parvifolia. Tutte le varietà selvatiche di impatiens sono piante piuttosto alte (raggiungono anche il metro e mezzo di altezza), dotate di fusti spessi al contrario di quanto è possibile vedere nelle specie coltivate.
    Il genere, deve il proprio nome scientifico alla curiosa caratteristica dei frutti, piccole capsule allungate che una volta giunte a maturazione esplodono letteralmente al minimo tocco spargendo tutto intorno i semi in essi contenuti, quasi che la pianta fosse “impaziente” di auto-riprodursi; si tratta di un fenomeno piuttosto raro che permette alla pianta di moltiplicarsi senza che alcun agente esterno intervenga portando i semi lontani. Il nome comune invece, fiore di vetro o pianta di vetro, si riferisce all’aspetto dei fusti che con le loro sfumature ricordano degli oggetti di vetro colorato.
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  6. Posted 16/9/2010, 13:17

    Impatiens, caratteristiche generali



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    Il genere Impatiens comprende circa 700 specie annuali, biennali e perenni. Si tratta di piante che producono un’abbondante fioritura per tutto il periodo primaverile-estivo, dotate di belle foglie verde intenso translucide. Le impatiens producono anche dei frutti, rappresentati da capsule secche piene di semi che esplodono facilmente al tatto (caratteristica alla quale la pianta deve il proprio nome). I fiori di colore rosa, rossi, bianchi, arancio, violetti, sono sia di forma appiattita che globulosa, singoli, doppi o a mazzetti.
    Le impatiens si prestano ad essere coltivate in vasi e bordure anche in composizioni, dal sicuro effetto cromatico, con altre specie. Sono piante che si sviluppano in breve tempo e necessitano di poche attenzioni a patto di rispettare alcune indicazioni fondamentali quali l’esposizione in penombra e le innaffiature frequenti. Le impatiens infatti sono originarie di zone caratterizzate da climi umidi tropicali e sub-tropicali con periodi di piogge abbondanti ed hanno bisogno di un terreno costantemente umido per svilupparsi al meglio. Le innaffiature vanno sempre eseguite al mattino presto, oppure al tardo pomeriggio.
    Le concimazioni andranno fatte in primavera-estate ogni 10-15 giorni con fertilizzanti bilanciati in azoto, fosforo e potassio (quest’ultimo elemento in particolare favorisce fioriture abbondanti). Più precisamente, all’inizio della primavera si interviene con concimi che abbiano un rapporto fra azoto, fosforo e potassio pari a 2-0,5-1 (2 parti di azoto, 0,5 di fosforo, 1 di potassio) mentre in piena fioritura queste proporzioni dovranno mutare sbilanciandosi leggermente a favore del potassio e diventare quindi 1-0,5-1,5.
    Le piante vanno ripulite nel mese di marzo: si procede eliminando le parti che risultano rinsecchite e prive di parti vitale e riducendo gli steli anche fino a dieci centimetri dalla base.
    Vediamo adesso nel dettaglio il calendario delle innaffiature:

    Primavera: La pianta va bagnata ogni tre-quattro giorni;
    Estate: Nel periodo estivo è consigliabile innaffiare la pianta tutti i giorni, seppure con moderazione;
    Autunno: Valgono le stesse indicazioni della primavera;
    Inverno: Le innaffiature vanno diradate. Si interviene quanto basta per non far asciugare completamente il terreno.
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    nostante le Impatiens vantino nel loro gruppo di circa 700 specie numerose perennanti, esse vengono coltivate soprattutto come annuali; da un lato perchè non resistono molto ai rigori invernali, dall’altro perchè danno il massimo della fioritura nel primo anno di vita assumendo, con il tempo, un portamento sempre più disordinato che le priva in gran parte del loro valore estetico.
    Dopo avervi dato tutte le informazioni necessarie per la loro coltivazione in ambientazioni diverse: casa, giardino, balconi e terrazze, aver descritto le principali specie ibride, visto di quali malattie e avversità risentono più comunemente e descritto le principali tecniche di moltiplicazione, siamo finalmente arrivati al momento di fornirvi una sintesi delle cure colturali di cui le Impatiens, o piante di vetro, necessitano per crescere al meglio e sviluppare pienamente la loro caratteristica fioritura, abbondante e spettacolare.
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